buffon immobile tavecchio

SINDROME DI STOCCOLMA – MURA: L’EFFETTO DEL DOPO-SVEZIA SI E’ ALLUNGATO SUL RENDIMENTO DI MOLTI AZZURRI. NESSUNO PIANGERÀ SE AL POSTO DI TAVECCHIO ARRIVASSE QUALCUNO PIÙ PRESENTABILE MA RICOSTRUIRE SULLE MACERIE SARA’ COMPLICATO"

GiannI Mura per la Repubblica

TAVECCHIO

 

La sconfitta della Juve: un rumore forte si somma all' ombra che il dopo-Svezia ha portato nel rendimento di molti azzurri e all' attesa per quel che avverrà oggi in Federcalcio. Nessuno piangerà se al posto di Tavecchio arrivasse qualcuno più presentabile cui bisogna fare gli auguri in anticipo: ricostruire sulle macerie è complicato. Come dimenticarle, lasciarle alle spalle, fare piazza pulita, ripartire con allegria e leggerezza. Ci vorrà tempo, De Rossi l' aveva detto a botta calda. Degli azzurri di San Siro, soltanto Insigne esce alla grande da un turno molto tirato.

BUFFON

 

 

Solo vittorie col minimo scarto, eccetto l' Inter. Buffon e Barzagli hanno sofferto senza giocare. Sufficienti o vicini alla sufficienza Jorginho, De Rossi, Florenzi, al di sotto Immobile, Parolo, El Shaarawy, Bonucci, Belotti, Bernardeschi, Candreva. Come fossero prigionieri di un sogno spezzato. Insigne ha fatto capire quanto fossero sbagliate le idee di Ventura sul suo conto e l' ostinazione nel non schierarlo almeno negli ultimi 20'. Il calcio è una cosa semplice. Così Insigne ha vissuto una notte esaltante e il Napoli può sorridere pensando ai progressi di Mario Rui. Che non è Ghoulam, ma può percorrerne le piste a testa alta, quando avrà i 90' nelle gambe.

 

Gianni Mura

Fin qui la Juve ha pareggiato o perso giocando partite normali, non brutte. Bastava per vincere, adesso sembra di no. A Marassi il primo tempo è stato tutto suo. Nel secondo, incassato lo 0-1 è scivolata verso lo 0-3. Poi due gol negli ultimi 4': troppo tardi. Segna di più ma incassa anche più reti. Dopo sei scudetti vinti, rallentare non è un reato. Di fronte a un ostacolo, la Juve era abituata ad aggirarlo con la tecnica o ad abbatterlo con la forza. Al momento non ci riesce. Sono cresciuti gli ostacoli (le avversarie) e la Juve dai nuovi arrivi non ha ricevuto, almeno fin qui, la spinta che attendeva. È una squadra che sta cambiando pelle e comincia a esserne consapevole. Abituata a dominare, casca in qualche incertezza, qualche frenesia, qualche pausa. Deve ancora giocare con Napoli, Inter e Roma.

tavecchio

 

Tutti questi "qualche" si sintetizzano in più errori e minore sicurezza. Esemplare il contropiede in superiorità numerica con Higuain che non raggiunge Cuadrado, ma anche il 3-0 della Samp, con Khedira che s' addormenta a quattro metri dalla sua porta. A questo punto è giusto parlare della Samp: sei vittorie in sei partite interne, da recuperare quella con la Roma.

 

IMMOBILE

Giampaolo tre anni fa era a Cremona in Lega Pro, non ha cambiato le idee di base: squadre capaci di chiudersi e ripartire pericolosamente, 4-3-1-2 di base. Il trequartista è Ramirez, che a volte gioca con lo specchio in mano. La vera forza della Samp è a centrocampo: Torreira, si potesse naturalizzare, sarebbe l' ideale per il nostro prossimo ct. Basso di statura, classe '96, ricorda un po' un altro uruguagio, Gargano. È dappertutto, ha un gran tiro. Con lui, Linetty, classe '95, pagato 3 milioni di euro. A valutarli, ieri, inviati del Lipsia e dello Schalke, ma non si esclude che la Juve sia arrivata prima. Zapata (ma perché il Napoli non ha tenuto lui e Strinic?) e Quagliarella sono un duo ben assortito: più tecnico l' italiano, più potente il colombiano, tutt' e due forti in acrobazia.

 

Insomma, il 3-2 può destare una certa sorpresa per come è maturato, ma ci sta tutto. Facile fare ironie su Ferrero, il presidente più folcloristico della serie A, ma bisogna ammettere che da quelle parti, oltre a Giampaolo, c' è qualcuno che di calcio ne capisce.

 

Dopo le partite europee si riparte così: Napoli con due punti sull' Inter, quattro sulla Juve e cinque sulla Roma. Napoli e Inter, le sole senza sconfitte e con due allenatori che puntano sempre sugli stessi undici. Allegri e Di Francesco sono più sensibili agli avvicendamenti, il primo perché deve ancora trovare la formula migliore e il secondo, che forse l' ha già trovata, perché è abituato così. Il 2-0 dell' Inter all' Atalanta è il risultato più netto. L' Atalanta gioca il primo tempo alla pari, un' occasione a testa.

 

tavecchio

Poi si capisce la differenza tra chi ha Icardi e chi non ce l' ha. Il capitano, 13 gol in 13 partite, sui palloni alti in area è un fenomeno per come si smarca e per come colpisce. Sull' 1-0 la responsabilita è anche di Cristante, che lo perde nella marcatura a uomo. Ma il 2-0, molto spettacolare, è tutto merito suo. "Chiama"il cross di D' Ambrosio, s' incunea tra Palomino e Toloi e segna nell' angolino. A quel punto l' Atalanta, che a sua volta ha impegni europei, non dimentichiamo questa sua luminosa conquista, comincia a pensare a giovedì e fa bene. San Siro fa una gran festa all' Inter, che Spalletti cura nei particolari.

La squadra è tutta per Icardi e si sa quanto vale. È migliorata in blocco la difesa, è più veloce la circolazione del pallone, grazie alla saggezza tattica di Borja Valero e Vecino anche Gagliardini sta crescendo in personalità. Dai giocatori che ha Spalletti sta cavando il massimo. L' hanno chiamato per questo, certamente, ma non era così scontato.

tavecchiotavecchio uva

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…

giorgia meloni mantovano alfredo giovanbattista fazzolari gian marco chiocci rossi

DAGOREPORT - CHI AVEVA UN OBIETTIVO INTERESSE DI BRUCIARE IL DESIDERIO DI GIORGIA MELONI, PIÙ VOLTE CONFIDATO AI SUOI PIÙ STRETTI COLLABORATORI, DI ARRUOLARE L’INGOMBRANTE GIAN MARCO CHIOCCI COME PORTAVOCE? - IN BARBA ALLA DIFFIDENZA DEI VARI SCURTI, FAZZOLARI E MANTOVANO, FU L’UNDERDOG DE’ NOANTRI A IMPORRE FORTISSIMAMENTE (“DI LUI MI FIDO”) COME DIRETTORE DEL TG1 L’INTRAPRENDENTE CHIOCCI, DOTATO DI UNA RETE RELAZIONALE RADICATA IN TUTTE LE DIREZIONI, DAL MONDO DELLA SINISTRA ALL’INTELLIGENCE DI DESTRA - BEN CONOSCENDO IL CARATTERINO DELL’EX DIRETTORE DE “IL TEMPO” E ADNKRONOS, BEN LONTANO DALLA DISPONIBILITÀ AD ACCETTARE ORDINI E DINIEGHI, OCCORREVA CORRERE AI RIPARI PRIMA CHE LA SGARBATELLA PROCEDESSE ALL’INFELICE NOMINA, FACENDO CIRCOLARE LA VOCE DEL SUO TRASLOCO DALLA DIREZIONE DEL TG1 A BRACCIO MEDIATICO DELLA PREMIER - NEL CASO, SEMPRE PIÙ LONTANO, DI VEDERE CHIOCCI A PALAZZO CHIGI, ALLORA VORRÀ DIRE CHE L’EQUILIBRIO DI POTERI ALL’INTERNO DELLA FIAMMA MAGICA È FINITO DAVVERO IN FRANTUMI...

marcello viola alberto nagel giorgia meloni francesco gaetano caltagirone luigi lovaglio mps mediobanca piazza affari

DAGOREPORT - MEDIOSBANCA! I GIOCHI ANCORA NON SONO FATTI. E LE PREMESSE PER UN FUTURO DISASTRO SONO GIÀ TUTTE SUL TAVOLO - AL DI LÀ DELLE DECISIONI CHE PRENDERÀ LA PROCURA DI MILANO SUL PRESUNTO “CONCERTO” DEL QUARTETTO CALTA-GIORGETTI-LOVAGLIO-MILLERI NELLA PRIVATIZZAZIONE DEL 15% DI MPS, IL PROGETTO TANTO AUSPICATO DA GIORGIA MELONI DI DARE VITA A UN TERZO POLO BANCARIO, INTEGRANDO MPS, BPM E MEDIOBANCA, SI È INCAGLIATO DI BRUTTO: LO VUOLE SOLO FRATELLI D’ITALIA MENTRE FORZA ITALIA SE NE FREGA E LA LEGA E' CONTRO, SAPENDO BENISSIMO CHE L’OBIETTIVO VERO DEL RISIKONE BANCARIO È QUEL 13% DI GENERALI, IN PANCIA A MEDIOBANCA, NECESSARIO PER LA CONQUISTA CALTAGIRONESCA DEL LEONE DI TRIESTE - AL GELO SCESO DA TEMPO TRA CALTA E CASTAGNA (BPM) SI AGGIUNGE IL CONFLITTO DI CALTA CON LOVAGLIO (MPS) CHE RISCHIA DI ESSERE FATTO FUORI PER ‘’INSUBORDINAZIONE’’ - ANCHE LA ROSA DEI PAPABILI PER I NUOVI VERTICI DI MEDIOBANCA PERDE PETALI: MICILLO HA RIFIUTATO E VITTORIO GRILLI NON È INTERESSATO - LA BOCCIATURA DELL’OPERAZIONE DI FITCH, CHE VALUTA MPS CON UN RATING PIÙ BASSO RISPETTO A MEDIOBANCA - LAST BUT NOT LEAST: È SENZA FINE LO SCONTRO TRA GLI 8 EREDI DEL VECCHIO E IL CEO MILLERI, PARTNER DEVOTO DI CALTARICCONE…