ferrero osti

NON FATE INCAZZARE "ER VIPERETTA" - MASSIMO FERRERO LICENZIA IL DS DELLA SAMPDORIA CARLO OSTI E ORA E’ ALLA RICERCA DI UNA “GIUSTA CAUSA” PER LEGITTIMARLO - IL PRESIDENTE BLUCERCHIATO SI ASPETTAVA DI INCASSARE UNA TRENTINA DI MILIONI DALLE CESSIONI SUL MERCATO. NE SONO ARRIVATI SOLTANTO 7. SE PASSASSE IL PRINCIPIO CHE SI POSSA LICENZIARE UN DIRETTORE SPORTIVO PER UNA MOTIVAZIONE COME QUESTA, NON SE NE SALVEREBBE PIÙ UNO...

PIPPO RUSSO per editorialedomani.it

 

ferrero osti

Un licenziamento alla ricerca della giusta causa. Dal 1° ottobre la Sampdoria non ha più un direttore sportivo. Il comunicato del club ha informato che da quel giorno Carlo Osti, direttore sportivo della prima squadra e responsabile dell’area tecnica, è stato oggetto di un provvedimento di “sospensione cautelare”, causa il “venir meno dei presupposti per la prosecuzione del rapporto di lavoro”. Al di là della formula eufemistica, trattasi di licenziamento. E quel che è più, adesso la società starebbe cercando una giusta causa per legittimarlo.

 

 

Le indiscrezioni che circolano sul tema riferiscono di un’insoddisfazione del presidente Massimo Ferrero per il calciomercato estivo. Il Viperetta si aspettava una sontuosa campagna di cessioni (che ormai è questa la sola cosa sontuosa da lui auspicata) da una trentina di milioni di euro. E invece le cose sono andate diversamente: sei milioni di euro dalla cessione di Jakub Jankto agli spagnoli del Getafe, un milione di euro per il trasferimento di Lorenzo Tonelli all’Empoli e stop. Altri movimenti in uscita che parevano prossimi a realizzarsi sono sfumati.

 

 

massimo ferrero viperetta

Ma questo è il calciomercato, bellezza. Tanto più che siamo in piena epoca di Covid e il denaro in circolazione è soltanto quello immesso dai super ricchi. Sarebbero ragionamenti di buonsenso. Ma poiché c’è in ballo Massimo Ferrero si rischia l’ossimoro. E dunque si prova la via della controversia legale, i cui effetti potrebbero essere sorprendenti.

 

 

QUANTI A RISCHIO? 

Vista da fuori la motivazione per chiedere la giusta causa pare abbastanza eccentrica, giusto per usare il secondo eufemismo di giornata. Ma staremo a vedere se avrà un seguito, perché poi il procedimento in giudizio è una scatola nera dove tutto si trasforma e viaggia verso esiti che non ci si sarebbe aspettati. Certo, se mai il principio impugnato dalla Samp per reclamare la giusta causa contro Osti venisse accolto, per chi fa il mestiere del direttore sportivo (o “responsabile di area tecnica”, che ormai fa più cv) si aprirebbe una stagione di sudori gelidi.

massimo ferrero e virginia raggi foto di bacco

 

Provate a immaginare quanti e quali errori potrebbero essere imputati a coloro che occupano il ruolo più sensibile nell’odierna economia del calcio. Acquisizioni troppo costose, ingaggi esagerati, commissioni agli intermediari (che magari sono sempre gli stessi) pagate con generosità, cessioni sottoprezzo, generosi premi una tantum alla firma per calciatori ingaggiati da svincolati, ritardati rinnovi contrattuali per calciatori che arrivano a fine contratto e salutano il club lasciando zero euro in cassa.

 

La casistica è vasta e potrebbe essere arricchita. Se poi ci si mettesse anche tutte le false notizie di calciomercato fatte diffondere attraverso giornalisti amici soltanto per far passare un’immagine di attivismo e poi risolte in nulla, non si salverebbe nessuno. E quello del ds diventerebbe il mestiere più ingrato al mondo. Pronto a essere funzionalmente sostituito, dai club, con l’affidamento del calciomercato in subappalto agli agenti. Cosa che del resto fin qui non si verifica, no?

 

 

GALASSIA FERRERO

E dunque avanti con la cosiddetta sospensione cautelare e vediamo come va a finire. Si tratterà comunque per la Sampdoria di un altro passaggio da società che sconta l’impossibilità di essere normale. Una società che la scorsa estate ha scelto l’allenatore soltanto il 4 luglio, a 11 giorni dal ritiro precampionato. E che ancora non sa quale sia la sua sorte in termini proprietari, inserita com’è nel complesso sistema delle scatole societarie tirato su da Ferrero.

viperetta ferrero

 

La Holding Max a fare da capofila, con quote controllate da Vanessa Ferrero (figlia, 80 per cento), Giorgio Ferrero (nipote, 15,24 per cento) e la misteriosa Unione Fiduciaria Spa (4,76 per cento) di cui non si è ancora riusciti a identificare il soggetto controllante. La Holding Max controlla le società Farvem e Eleven Finance oltre alla Sport Spettacolo Holding. Quest’ultima controlla la Sampdoria. La Farvem e Eleven Finance si trovano in regime di concordato preventivo.

 

viperetta ferrero

Un regime che, nel caso di Eleven Finance, lo scorso 27 settembre ha subito una battuta d’arresto presso il tribunale fallimentare di Roma. Il giudice ha disposto un procedimento di revoca del concordato, dietro pressione di un creditore rilevante. Pare che tecnicamente il passaggio non sia grave. Ma intanto i tempi per definire i destini della Samp rimangono lunghi e legati a molte incertezze. Inoltre, da quasi un anno le quote di Sport Spettacolo (cioè della Sampdoria) sono nelle mani di un trust, il Rosan, con sede a Mestre. Lo guida Gianluca Vidal, commercialista di fiducia di Ferrero. Una scatola in più, giusto per non farsi mancare nulla.

viperetta 2viperetta ferrero

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”