alessandra cortesia

A CHE GIOCHI GIOCHIAMO? I GIOVANI NON GUARDANO PIU’ LE OLIMPIADI E GLI ASCOLTI CROLLANO: PER CERCARE DI RECUPERARE SPETTATORI E FRENARE LA CONTINUA PERDITA DI DENARO, I GIOCHI OLIMPICI SI APRONO A NUOVE DISCIPLINE COME LA BREAKDANCE CHE DEBUTTERA’ A PARIGI 2024 - COSA C'ENTRA LO SPORT CON UNA DANZA DI STRADA NATA DALLA CULTURA HIP HOP DEGLI ANNI '70? NULLA. MA PER I SOLDI, VALE TUTTO - VIDEO

 

 

Angelo Carotenuto per il Venerdì- la Repubblica

 

cortesia

Prima di guardare le foto in queste pagine, bisogna leggere i prossimi numeri.

L' età media dei telespettatori statunitensi per le Olimpiadi di Pechino del 2008 era di 47 anni, ai Giochi di Londra del 2012 era salita a 48, ai Giochi di Rio del 2016 eravamo arrivati a 53. Uno studio Nielsen certificò che quattro anni fa, nella fascia d' età 18-34, c' era stato un crollo negli ascolti del 30 per cento e che in questa stessa fascia ormai a guardare le Olimpiadi è rimasto il 28 per cento delle persone.

 

Bene, ora potete guardare le foto. Così le risposte arriveranno prima di farsi le domande. È chiaro che se collassano i numeri delle tv, le Olimpiadi perdono qualche soldino. Ma se poi sono i giovani a scappare, li perdono oggi e li perderanno domani. Ecco cosa ci fanno a Tokyo l' estate prossima, accanto alla nobile scherma e al glorioso pentathlon moderno inventato dal barone Pierre de Coubertin in persona, quei barbari dello skateboard, del surf e dell' arrampicata sportiva, tutti coerenti con il nuovo imperativo economico e culturale - vai a capire il dosaggio - di Giochi più giovanili, più urbani, più inclusivi, e con una maggiore partecipazione delle ragazze.

schinco cortesia di mauro

 

Quattro anni fa il divieto di usare le Gif su contenuti olimpici fece capire quanto bassa fosse la consapevolezza nel Comitato internazionale (Cio) della nuova fruizione dello sport da parte degli adolescenti: prendo un frammento di immagine, ne faccio un meme, lo condivido. Puoi tenere un ragazzino davanti al televisore, non puoi costringerlo a fare solo quello.

 

Specialmente se ha lo smartphone a meno di mezzo metro. I nuovi sport arrivati ai Giochi sono una sterzata, sono il segno di una lezione appresa.

 

Il penultimo pezzo di questa rivoluzione in corso arriverà a Parigi tra quattro anni, quando nel programma entrerà la breakdance, che assegnerà la sua medaglia d' oro come fanno dal 1896 la maratona e i 100 metri. Cosa c' entri lo sport con una danza di strada nata dalla cultura hip hop degli anni Settanta è la grande obiezione che questo piccolo grande mondo sta affrontando da quando la notizia è diventata ufficiale, un mese fa.

 

mattarella alessandra cortesia

Giuseppe Di Mauro, 36 anni, palermitano, è il commissario tecnico della Nazionale italiana. «Non possiamo fermarci troppo a pensare alle critiche.

 

Vengo da un mondo e rappresento una comunità che ha ammirato le Olimpiadi ma non era nato per entrarci. È successo all' improvviso, perché il presidente del Cio Thomas Bach pensa che la break sia una disciplina nella quale spiccano valori come l' inclusione, l' eguaglianza, il rispetto. E ha ragione.

Quando siamo entrati nel programma dei Giochi giovanili di Buenos Aires 2018, era seduto a terra mescolato a noi, guardava le gare come facciamo da sempre. È rimasto affascinato da questo mondo nel quale si entra in un cerchio per sfidarsi e se ne esce abbracciati. Non sono questi i valori dello sport?».

 

Per il resto - diciamo - non è che manchi l' attività fisica. Certo i breaker si muovono più del sessantottenne Samuel Duvall che nel 1904 vinse l' oro nel tiro con l' arco oppure dei cinquantenni che tirano al piattello. La break altro non è che una battaglia - la gara si chiama proprio battle - a colpi di acrobazie e tecnica. La disciplina classica più vicina è la ginnastica artistica.

I passi in piedi si chiamano toprock.

 

alessandra cortesia

Le esecuzioni con le mani sul pavimento: downrock. I ganci che portano da su a giù: go-down. Le rotazioni su se stessi: powermove. Pure sulla testa.

 

Quando si paralizzano come morsi da un bungaro fasciato, quelli sono i freeze, un complicatissimo esercizio di blocco del corpo in equilibrio, magari su un braccio, magari su un gomito. E poi c' è il suicide: la caduta volontaria, sulla schiena, o su una spalla. Non ci provate, non ci provate mai.

Le strade della competizione La breakdance ha vissuto serenamente finora nei circuiti underground, gare internazionali in cui l' Italia è stata rappresentata più volte proprio da Giuseppe Di Mauro aka Kacyo, insieme con la sua crew Deklan, fondata a Roma 11 anni fa con Walrus (Gabriele Seminara), palermitano come lui. «Ci pagavamo la casa con gli street show.

 

alessandra cortesia 11

Questo è il mio background, la strada non è mai stata separata dalle competizioni. Ora si apre un altro circuito competitivo, fatto di gare uno contro uno, sotto l' ombrello delle Olimpiadi, dunque del Cio, e del Coni, e mi auguro che il mio mondo colga questa occasione. Penso a un ragazzino di qualche area disagiata del nostro Paese che grazie alla breakdance potrà un giorno passare dalla strada a rappresentare l' Italia, magari appartenendo a un corpo delle forze dell' ordine.

 

Un messaggio potentissimo. Stiamo vivendo un sogno. Anche tra di noi ci sono i puristi che storcono la bocca, sentono che il movimento perde qualcosa. Sarebbe un errore pensare secondo schemi antichi. Se la break è entrata nei musical, nei film, nei teatri, a noi della vecchia generazione, a noi che veniamo dalla strada, non resta che tramandare ai ragazzi l' idea che non esiste una direzione unica. Esiste solo la break fatta bene e quella fatta male».

 

allenamento e arte La breakdance italiana fatta bene in campo internazionale ha il volto di Alessandra Cortesia, 19 anni, veneta di Conegliano, tornata da Buenos Aires due anni fa con una medaglia d' argento e con la sua storia da raccontare. «Da ragazzina la break mi ha aiutato a superare i miei traumi. Alle scuole medie ho subito degli episodi di bullismo, ero considerata diversa, mi mettevano da parte, ho subito minacce. La break mi ha spiegato che diverso non significa sbagliato. La break è in fondo un dialogo, un dialogo tra due corpi che si fronteggiano».

 

leonardo fioravanti

 Si fa chiamare Lexy, esce dal dilemma e dalle polemiche dicendo che bisogna «allenarsi come un' atleta e ballare come un' artista, me l' ha detto una ragazza belga». Racconta che le Olimpiadi davanti alla tv, da giovane spettatrice, «per me sono sempre state soprattutto la ginnastica e i tuffi, sono i primi ricordi che ho dei Giochi, e non avevo ancora fatto caso alla coincidenza che si tratta di altri due sport dove si vince come nel mio, con il voto di un giudice. Può succedere che il tuo esercizio non venga compreso o non venga giudicato come tu speravi o credevi che fosse giusto. Io mi sono data un metodo. Non reagisco.

 

laura rogora

Mi faccio filmare tutte le esibizioni. Il giorno dopo mi riguardo. Può capitare di accorgersi, a freddo, che il giudice non avesse poi così torto. Se del resto la break è un linguaggio, fatto di fantasia e di improvvisazione, chi può davvero giudicare alla fine come stai parlando? I miei vengono spesso a vedermi. La mamma si raccomanda ancora: non farti male».

 

in cerca di campioni Quando il presidente Sergio Mattarella ha conosciuto la sua storia, ha voluto nominarla alfiere della Repubblica per la sua battaglia contro il bullismo.

 

Nelle sale di danza l' iscrizione a un corso di break è spesso una soluzione al body shaming.

Gli agonisti italiani sono circa un migliaio, di fatto non esiste un censimento del movimento underground.

 

alex mammi

L' approdo a Parigi 2024 adesso può farlo venire alla luce. Dice il Ct Di Mauro che «in ogni sala, in ogni palestra, si può nascondere un campione. Ora si deve salire di livello».

Resta solo da dire quale sarà l' ultimo pezzo della rivoluzione olimpica.

Quando verrà. A suo tempo. Perché verrà. I giochi elettronici. A quel punto, ai puristi, la break sembrerà quasi l' atletica leggera.

ivan federico

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...