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DONNARUMMA? “PAPERUMMA”! LA MALEDIZIONE DI TOPOLINO COLPISCE IL PORTIERE DEL MILAN PROTAGONISTA DI UNA CLAMOROSA PAPERA A PESCARA DOPO LA COPERTINA SULLA RIVISTA – CAPELLO: “DOPO L'ERRORE L'AVREI ABBRACCIATO. SENZA LE SUE PARATE, IL MILAN NON SAREBBE DOV'E' ORA" - VIDEO

 

Arianna Ravelli per il Corriere della Sera

 

Gigio è nomignolo topesco per definizione, ma basta vedere quella faccia, chiudere gli occhi e capire che non poteva che essere Paperumma, perfetto abitante di Paperopoli.

DONNARUMMADONNARUMMA

 

Sicuramente è un amico di Paperoga - che, come noto, ha quattro peli in testa, spelacchiati come la barbetta del nostro -, sicuramente quel sorriso da paper-scugnizzo è entrato nel cuore di una tipa tosta come Paperetta Ye Ye, sicuramente Qui, Quo, Qua lo adorano e lo tempestano di domande, che poi è l' effetto che Donnarumma fa a tutti i bambini (la sua maglia, infatti, è nettamente la più venduta).

 

«È uno come noi», dicono non a caso nella striscia qui a fianco, con Gigio Paperumma raffigurato nella sua cameretta mentre gioca alla PlayStation, come tutti i ragazzi della sua età, alle pareti il poster di Tony Paperombo, cantante neomelodico che nella vita degli umani si chiama Tony Colombo e che Gigio ascolta per davvero (per la disperazione dei compagni che si muovono in auto con lui). Già, perché stiamo parlando di un diciottenne che in settimana ha superato l' esame di teoria della patente, dopo aver debuttato in Nazionale da titolare nell' amichevole con l' Olanda e dopo essere tornato per disputare la partita numero 64 con il Milan.

 

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Il gioco del destino ha voluto che, appena trasformato in pennuto dalla Disney, Donnarumma commettesse la sua prima papera della carriera, ma questa è solo la conferma che è uno che fa sempre le cose in grande. E se i social si scatenano con le battute, pazienza («Quando Topolino ti fa la copertina con Paperumma e tu decidi di onorarla al meglio con una papera», la più frequente; ma si leggeva anche «Siamo sollevati, sei umano anche tu»). L' episodio è perfetto per entrare in una futura storia disneyana, che sicuramente finirà con un sorriso e qualche trofeo alzato, perché il curriculum di tutti i predestinati non viene intaccato da una giornata storta.

 

Ieri Gigio, com' è logico, non l' aveva presa benissimo; non tanto la coincidenza sfortunata, quanto il suo primo vero infortunio da professionista, quel liscio con i piedi dopo il retropassaggio un po' scapestrato di Paperino-Paletta, lui che con i piedi si prende spesso rischi e confidenze. E quindi prima che Paperumma diventi un soprannome-etichetta di quelli antipatici, tanto vale andare subito davanti ai microfoni e prendere la papera per la coda: «Mi dispiace per il risultato. In occasione del gol ho commesso un errore che, sono sicuro, servirà per la mia crescita. Ho dato il massimo, come sempre, prima o poi doveva succedere. Mi dispiace, ma vado avanti a testa alta. Non è un errore che mi abbatterà, proseguo con il sorriso».

 

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Vincenzo Montella è ben attento ad alleggerire subito la tensione: «C' è stato un equivoco: Paletta era pressato e Donnarumma ha fatto bene ad andare in appoggio ma ha sbagliato il controllo. Sono errori che possono capitare, deve rimanere tranquillo e sereno come ha dimostrato di essere nel corso della partita. Se avessimo vinto ci avremmo riso sopra».

 

Il punto è che il Milan - su un campo dove per le avversarie dirette era stato tutto facile -, non solo non ha vinto, ma ha giocato una delle peggiori partite della sua stagione e ha maledettamente complicato la corsa all' Europa. «Loro hanno iniziato forte, erano messi bene in campo, noi abbiamo reagito tardi - racconta Donnarumma -. Abbiamo avuto anche qualche occasione, ma non siamo stati nemmeno fortunati. Il gruppo è compatto, però, andiamo avanti tutti assieme e pensiamo subito alle prossime partite, a partire da quella col Palermo: tutte le prossime gare sono decisive».

 

Nei mesi a venire, in effetti, tutto sarà definito. Il destino della squadra, che vuole tornare in Europa (dopo Palermo, il calendario prevede il derby, poi Empoli e Crotone), il destino della società che tra il 13 e il 14 aprile dovrebbe passare di mano (nella prima data si aspetta il bonifico da parte del cinese Yonghong Li, aiutato dal fondo Elliott, nella seconda l' assemblea dovrebbe ratificare il passaggio), infine il destino di Gigio, in scadenza di contratto nel 2018. E se sarebbe troppo ovvio discettare sulla fisionomia del manager Mino Gambadilegno alla ricerca di affinità (si scherza), i tifosi milanisti si augurino che uno così non abbia alcuna voglia di trasferirsi a Topolinia, perché Paperopoli è la sua casa e se si ride di un errore, figuriamoci delle battute.

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