pavia calcio

DITE A BERLUSCONI E THOHIR CHE NON E’ TUTTO ORO QUEL CHE E’ CINA - IL PAVIA CALCIO FALLISCE DUE ANNI DOPO ESSER STATO CEDUTO A UN FONDO DI SHANGHAI - STIPENDI NON PAGATI, GIRI SOSPETTI DI DENARO, SCOMMESSE ANOMALE, CARTELLE DI EQUITALIA: LA PROCURA DELLA FIGC E LA FINANZA APRONO DUE INCHIESTE

Marco Mensurati per “la Repubblica”

Pierlorenzo Zanchi Pierlorenzo Zanchi

 

C'è una storia a cui i tifosi di Milan e Inter e in generale gli appassionati del calcio italiano dovrebbero guardare con attenzione in queste ore di trattative senza sosta sull' asse Milano-Pechino: la storia del Pavia Calcio; ovvero, di come una prestigiosa squadra di provincia è stata scaraventata sull' orlo di un disastro socio- psico-finanziario in soli due anni.

 

Una storia che comincia nel 2014, quando l' allora presidente Pierlorenzo Zanchi vende per un euro la squadra ad un fondo cinese guidato da due manager «appassionati di Italia» Xiaodong Zhu e Qiangming Wang. All' inizio ogni cosa sembra andare per il meglio. Zhu e Wang si affidano a un dirigente locale, Massimo Londrosi e insieme a lui mettono su una squadra discreta per la Lega Pro.

 

IL PAVIA CALCIO COMPRATO DAI CINESIIL PAVIA CALCIO COMPRATO DAI CINESI

I primi buoni risultati sciolgono quel filo di brina tutta pavese con cui la città aveva accolto i nuovi arrivati; i tifosi dapprima, poi i giornali e le tv, e infine le autorità locali cominciano tutti a guardare persino con simpatia a quel connubio; fino a quando, pochi mesi dopo, la qualificazione ai play off minaccia di ricollocare Pavia direttamente in provincia di Shanghai.

 

Tra la fine di giugno e l' inizio di luglio 2015, l' inizio della fine. Un' altra società di Zhu crolla in borsa ad Hong Kong. Ancora non si sa quale sia il nesso di causa-effetto. Quello che si sa è che, da quel giorno, l' impegno di Zhu nel Pavia cambia.

Massimo Londrosi Massimo Londrosi

 

La squadra viene smantellata, Londrosi allontanato. Al suo posto viene ingaggiato Nicola Bignotti già collaboratore di Preziosi al Genoa. I risultati si fanno via via sempre meno brillanti. E presto si capisce che cosa sta succedendo. I cinesi hanno smesso di pagare.

 

I primi a non vedere più un euro, a ottobre, sono i fornitori; poi a gennaio di quest' anno non vengono pagati i contributi previdenziali dei dipendenti; infine, da febbraio, saltano gli stipendi dei calciatori. I tifosi brontolano. Zhu e Wang, forse per crearsi una via d' uscita, alzano il tiro: «Andremo in A e in Champions, e faremo uno stadio nuovo». Poi lasciano la città.

 

Da quel giorno nessuno li ha più visti. Il povero Bignotti, che fino a pochi giorni fa ha sempre negato la crisi, viene abbandonato di fronte alla marea di proteste e di decreti ingiuntivi (ad oggi sono circa 120), e perde la testa: «I giocatori si dividono in generali, soldati e merde. Identificate le merde, farebbe piacere a tutti poterle sciogliere nell' acido», dice a TelePavia dopo una scoppola contro il Padova che aveva portato al siluramento di mezzo staff tecnico.

Nicola Bignotti Nicola Bignotti

 

Nel frattempo la Covisoc aveva bussato alle porte della società chiedendo conto di cinque versamenti da oltre un milione e mezzo di euro arrivati nelle casse del Pavia da due misteriose società di Hong Kong - la Fingered Media Company Limited e Tat Wai Trading. «Finanziamenti di soci in conto capitale», dicono i cinesi nel bilancio. Fondi destinati a ripianare le perdite. Ma secondo la Covisoc, «non è chiarito il legame tra i terzi in esame ed il socio che ha autorizzato l' appostazione».

 

«Sono soldi miei», fa sapere Zhu preoccupato da una eventuale indagine per riciclaggio. E chissà se la sua spiegazione basterà alla guardia di finanza e alla procura federale che nel frattempo hanno avviato due indagini.

EQUITALIAEQUITALIA

 

«L' andamento delle scommesse in occasione delle due partite con la ProPatria del 2014-2015 sono state decisamente sospette», dicono quelli di Federbet rafforzando i timori della piazza che in fondo l'intera operazione "Cina a Pavia" nascondesse ben altre finalità. Quali fossero realmente, queste finalità forse non si saprà mai.

xiao dong zhu e il pavia calcioxiao dong zhu e il pavia calcio

 

Quello che si sa è che nei giorni scorsi la fine della prima esperienza dei cinesi nel calcio italiano è stata ufficializzata dall' arrivo in sede di quelli di Equitalia: la società non aveva mai pagato Inail, Inps e Irpef. «I cinesi sono tornati a Shanghai - alza le mani Bignotti - non vogliono più avere rapporti con Pavia, chiudono i rubinetti».

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…