antonio conte

INTER, CON-TE RIPARTIRO'! ECCO PERCHE’ L’EX CT HA SCELTO LA PANCHINA NERAZZURRA (UNA SCELTA CHE HA PROVOCATO UN TRAVASO DI BILE A DIVERSI TIFOSI JUVENTINI) - ZHANG ESULTA: “ANTONIO È IL TOP” – SARA’ L’ALLENATORE PIU’ PAGATO IN A: 3 ANNI A POCO PIU’ DI 11 MILIONI NETTI A STAGIONE…

Davide Stoppini per la Gazzetta dello Sport

 

antonio conte zhang

Not for everyone, perché Antonio Conte non è da tutti. È solo da Inter, che oggi lo urlerà facendo arrivare il messaggio a mezzo mondo, ammesso che davvero ne esista un' altra metà che non pensa al football. L' annuncio, le interviste, i contenuti social, i duetti con Steven Zhang nei primi video girati in uno studio televisivo, il feeling con Beppe Marotta, il viaggio di oggi a Madrid per assistere alla finale di Champions League di domani sera al Wanda Metropolitano: Conte s' è già preso l' Inter, senza averla allenata neppure per un minuto.

 

Potenza di un curriculum Internazionale, che se non fosse un gioco di parole con il nome del club andrebbe bene lo stesso, intendiamoci. Conte è l' allenatoreanzi no, è di più: è l' uomo copertina che Suning ha scelto per allargare il più possibile i suoi orizzonti, per piazzare in bella evidenza il suo marchio e quello dell' Inter. E va letto in quest' ottica lo sbarco di domani a Madrid di Zhang Jindong: un evento, un riconoscimento enorme, considerato che fin qui sono sempre stati i nuovi arrivi ad andare a Nanchino per conoscere il padrone del vapore.

 

antonio conte

Stavolta invece accade il contrario. Oggi l' annuncio di Conte sarà accompagnato da alcune dichiarazioni dello stesso allenatore e di Steven Zhang. Eccone alcune in anteprima. Il presidente saluta Spalletti: «Ci tengo a ringraziarlo per il percorso svolto insieme in questi due anni». E poi accoglie Conte: «Sono sicuro che sia uno dei migliori allenatori che esistano - ha detto Zhang -. Sono certo che ci aiuterà a raggiungere il nostro obiettivo, a realizzare la nostra missione che è sempre la stessa: riportare questo club tra i migliori al mondo». In una parola: vincere, in fondo l' ossessione confessata da Conte nell' intervista alla Gazzetta di tre settimane fa. E l' ex c.t. adesso, di nerazzurro vestito, confessa: «Inizia un nuovo capitolo della mia vita, sono entusiasta. Cercherò con il lavoro di ricambiare tutta la fiducia che il presidente e i dirigenti hanno riposto in me. Ho scelto l' Inter per la società, per la serietà e l' ambizione del progetto. Per la sua storia. Mi ha colpito la chiarezza del club e la voglia di riportare l' Inter dove merita».

 

juventus andrea agnelli antonio conte

Chiarezza anche nel messaggio da diffondere. Conte e Zhang, oltre ai contenuti da diffondere attraverso i canali nerazzurri, hanno rilasciato un' intervista alla Bbc che andrà in onda oggi pomeriggio e che sarà rilanciata in altri continenti da Cctv (Cina), Espn Usa e BeIn Sports: non si fa fatica a leggere la voglia di Zhang di sfruttare l' immagine internazionale di Conte, per far uscire il più possibile il club dai confini italiani, e non solo attraverso i risultati in Champions. Conte è l' investimento che va oltre, è il traino che Suning ha deciso di sfruttare per vincere al di fuori del campo, volando decisamente più alto delle polemiche per il passato del tecnico.

 

L' immagine conta, chi dice il contrario mente sapendo di mentire ragionando sul calcio di oggi. Se non fosse così, l' Inter non avrebbe accelerato la conclusione della trattativa con relativi annunci per chiudere tutto entro oggi: l' idea è infatti sfruttare la finale di Champions per «vendere» l' immagine di Conte seduto vicino a Zhang e a tutta la dirigenza interista.

ANTONIO CONTE

 

Non sfuggirà un particolare, osservando le prime foto di Conte interista. Il tecnico e Zhang sono accompagnati dallo slogan «not for everyone», non è da tutti. Non è una frase buttata lì per l' occasione, per quanto speciale possa essere.

 

Ma è il claim , il messaggio che accompagnerà il prossimo futuro dell' Inter. Da qui in avanti le iniziative del club saranno accompagnate da queste tre parole: l' idea è farne una frase riconoscibile a chiunque, un po' come Nike è riuscita nel tempo a fare con «Just do it».

Obiettivo ambizioso, ma in fondo tutto il club ha deciso di scendere in campo in maniera pesante. Giorno uno di giugno, giorno uno di un' altra Inter. È la base del castello, che andrà abbellito anche con il mercato e con il tempo. Ma con Conte il club nerazzurro ha deciso di sedersi al tavolo di un ristorante stellato. E non è da tutti, no.

 

PAPERON ANTONIO STESSO STIPENDIO DEL CHELSEA: SARÀ IL PIÙ PAGATO IN A

Carlo Laudisa per la Gazzetta dello Sport

 

antonio conte fa le corna

Il primo top player di Zhang è proprio Antonio Conte, l' uomo scelto da Beppe Marotta per portare l' Inter ai vertici internazionali. E il suo progetto triennale comporta un investimento ingente, da Premier League. Così il tecnico leccese avrà uno stipendio pari a quello che percepiva al Chelsea; poco più di 11 milioni di euro netti a stagione. Al lordo il costo è di 20 milioni per il club, senza includere gli allettanti bonus per i trofei all' orizzonte: una scaletta per ora top secret.

 

 

Nei prossimi giorni sarà completato anche lo staff dell' allenatore salentino, sempre scrupoloso nel concordare con il club le proprie scelte. Ovviamente il matrimonio che si celebra oggi vede gli sposi assolutamente consapevoli della mission comune. L' Inter di Suning pensa in grande e punta su Conte per porre le fondamenta di un ciclo che porti grandi risultati sul campo e faccia lievitare l' immagine della società in tutti i continenti. Così appare naturale la sponda mediatica inglese (come vi riferiamo nelle pagine precedenti) per il lancio del nuovo corso.

 

antonio conte diluvio

A stuzzicare la famiglia Zhang è anche l' ambizione dell' ex c.t., deciso a dimostrare di valere quanto gli allenatori più in voga. Se Simeone all' Atletico Madrid guadagna 23 milioni di euro e i manager di punta in Inghilterra sono saldamente oltre quota 10 milioni di euro, lui non si sente chiaramente da meno. E farà di tutto per dimostrarlo.

 

Non parliamo poi dei suoi colleghi italiani. Sinora il battistrada in Italia era Max Allegri con i 7 milioni e passa garantitigli dalla Juve (anche in questo questo anno sabbatico: se sarà tale).

Con il nuovo contratto il divario tra il nuovo allenatore nerazzurro e i suoi rivali appare incolmabile, se si pensa che il primo alle sue spalle si appresta ad essere Maurizio Sarri con i 6 milioni netti a stagione pattuiti con i vertici bianconeri.

antonio conte calcia il pallone a bordo campo

 

Prima del grande passo l' Inter ha ponderato bene il colpo-Conte e ha prevalso un concetto: meglio un giocatore di medio calibro in meno, ma è strategico puntare al meglio per la panchina. E Conte, in tandem con Marotta, alla professionalità nota aggiunge l' adrenalina di chi vuol dimostrare (anche a Torino) di poter dare il massimo anche lontano dallo Stadium.

 

antonio conte sangue della patria

In una sorta di flashback ecco la cronaca dell' addio a Luciano Spalletti, ufficializzato ieri alle 10,30. «L' Inter comunica che Luciano Spalletti non ricopre più il ruolo di allenatore della prima squadra. Il club ringrazia il tecnico per il lavoro svolto e per il percorso compiuto insieme». Poche righe, fredde. A rendere omaggio al tecnico ci pensa più tardi il presidente Steven Zhang postando una foto insieme a Spalletti, con tanto di dedica: «Un allenatore, un maestro, un amico. Hai sempre fatto del tuo meglio Questi due anni di avventura significano molto per l' Inter e per me personalmente grazie mister». Il futuro non attende più.

antonio conte inno le porga la chiomaantonio conte sanguinolentoantonio conte sangue della patria

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)