“NOI, PRIGIONIERI DEL MONDIALE” - OLTRE AGLI INGORGHI E AI NEGOZI CHIUSI, A RIO NEI GIORNI DI PARTITA SCATTA IL COPRIFUOCO - DENTRO LO STADIO, STESSO CAOS: SCALE TRABALLANTI E INVASIONI DEI TIFOSI SENZA BIGLIETTO!

1. "NOI PRIGIONIERI DEL MARACANÁ AD OGNI PARTITA, IL COPRIFUOCO"

Maurício Cannone per "il Giornale"

 

Giorno di partita del Mondiale, giorno di festa? Non per tutti. Chi abita vicino agli stadi deve cambiare abitudini. Se gioca il Brasile, di solito si esce più presto dal lavoro, salvo alcuni servizi essenziali tipo ospedali, trasporti, vigili del fuoco, polizia, che deve sgobbare più che mai in questo torneo. Ci sono anche scuole ed università che ora anticipano le vacanze invernali da luglio a giugno.

 

barbiere sotto al maracanabarbiere sotto al maracana

Alcune città brasiliane hanno decretato giorno festivo totale o parziale quando si gioca in quel luogo. Non solo per vedere le gare ma anche per evitare fastidiosi ingorghi nel traffico già caotico di molte metropoli. Le autorità consigliano di usare la metropolitana, non presente in tutte le città, ma che dove è operativa di solito è affollatissima in occasione delle partite. L'altro ieri, ad esempio, giorno di Ecuador-Francia, a Rio de Janeiro hanno deciso di fare un feriado: un giorno festivo, come quando, la settimana scorsa, il Cile aveva battuto la Spagna. Negozi aperti, banche chiuse. Alcuni impiegati pubblici, come quelli della Sanità, hanno lavorato, altri no.

 

La Fifa è diventata per i brasiliani una sorta di dittatura. In materia di stadi è la federazione internazionale a comandare. Per esempio: i negozi di fast food non dentro ma nei pressi del Maracanã devono rimanere chiusi ore prima delle partite perché sono concorrenti di McDonald's, uno degli sponsor ufficiali della Fifa. Per cui questi riaprono solo qualche ora dopo l'evento. Mangiare e bere negli stadi diventa un'avventura. Non si può entrare negli impianti mondiali portando cibo. Divieto esteso anche agli alimenti per persone allergiche. Eccezion fatta per i diabetici. E, per i brasiliani, i prezzi sono pazzeschi.

favela sopra il maracanafavela sopra il maracana

 

Uscire dalla metropolitana nella stazione davanti allo stadio senza ancora avere il biglietto della partita è proibito. Devi tornare indietro. Poi c'é chi prova ad entrare senza pagare come accaduto con argentini e cileni che hanno fatto irruzione al Maracanã. Nemmeno gli abitanti nei pressi del mitico stadio di Rio hanno pace. Per entrare e uscire dalla barriera della polizia sistemata nei pressi dell'impianto che ospiterà anche la finale del Mondiale devono presentare un attestato di residenza ore prima del fischio d'inizio. Oppure avere il biglietto della partita nei giorni in cui si gioca.

 

«Questo è il disagio che mi sembra più fastidioso», dice Cristina Dissat, residente vicino allo stadio. «Nel caso del Maracanã, rispetto ad altri impianti, si dimenticano che qui c'è un quartiere residenziale. Assurdo il caso di un mio vicino uscito di corsa per comprare il pane, ma che poi non poteva tornare a casa perché non aveva con sé l'attestato di residenza. Per fortuna aveva un figlio grande. E il ragazzo è andato a prendere papà fermato dalla polizia con il sacco della spesa. E non c'è nulla da fare - conclude la ragazza - L'unico consiglio che ci danno è di non uscire di casa nel giorno delle partite». Chiamiamolo coprifuoco calcistico.

 

brasile proteste anti mondiale brasile proteste anti mondiale

2. IL BRASILE HA VERSATO GAFFE E DISAGI NELLA COPPA

Sara di Peppe per "il Giornale"

 

Nonostante la valanga di notizie negative legate all'organizzazione di questo Mondiale, coloro che hanno esperienza di grandi eventi hanno mantenuto la calma fino al giorno prima dell' inizio. Confidavano nelle Fifa che, con la sua rigorosa struttura di norme e criteri standard, cerca sempre e ovunque di mantenere invariato lo schema organizzativo.

 

Ci è riuscita in Germania e in Sudafrica. In Brasile fa un po' fatica. Perché i padroni di casa di questa edizione sono riusciti in qualcosa che molti ritenevano improbabile: stravolgere lo schema Fifa e commettere diverse gaffe. Alcune piuttosto banali, altre più significative. Quindici in totale, ecco quali:

 

1- Oltre ad essere apparsa molto povera, la cerimonia di apertura del Mondiale a San Paolo ha registrato una gaffe 'grammaticale' piuttosto grave: la bandiera della Nigeria è stata scambiata per quella del Niger al centro del prato.

 

2- Sempre a San Paolo, durante il primo tempo di Brasile - Croazia, partita inaugurale, si sono verificati due black out. Si è spento circa un quarto dei riflettori dello stadio Arena Corinthians. La mattina stessa due generatori di corrente erano andati in fiamme.

SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO

 

3- Il palcoscenico finale della Coppa del Mondo, lo stadio del Maracanà di Rio de Janeiro, è stato invaso due volte dai tifosi, argentini prima e cileni poi, che hanno fatto irruzione nella sala stampa e danneggiato parti della struttura. Per la Fifa e le istituzioni politiche il Maracanà doveva essere il luogo più sicuro e meglio presidiato di tutto il Brasile.

 

4- Nei vari stadi della Coppa del Mondo i tifosi si lamentano del fatto che i prodotti offerti nei bar a disposizione si esauriscono prima della fine della partita, spesso addirittura prima del secondo tempo.

 

5- Il debutto della Francia non è stato dei migliori: il match contro l'Honduras allo stadio Beira-Rio di Porto Alegre è cominciato senza inni nazionali a causa diun guasto tecnico.

 

SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO

6- Prima a Cuiabà, nell'Arena Pantanà, durante il match Cile-Australia, poi al Maracanà per Cile-Spagna, materiale combustibile e fuochi d'artificio hanno oltrepassato la sicurezza degli stadi. In barba ai divieti, i tifosi sugli spalti li hanno esibiti con entusiasmo.

 

7- Diversi i tifosi senza biglietto che hanno ammesso di aver pagato fino a 1500reais alcuni funzionari accreditati Fifa, per poter accedere agli stadi fingendosi rivenditori autorizzati di ingressi.

 

8- Lo stadio Arena Das Dunas di Natal è quello meno agibile. I vigili del fuoco non hanno mai testato la struttura e le sedute non sono a norma. Le coperture di alcuni settori non sono impermeabili a sufficienza per contenere l'acqua piovana perciò quella che si è accumulata negli ultimi giorni si è infiltrata causando diverse perdite.Alcuni settori dello stadio sono tuttora interdetti.

SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO SCONTRI IN BRASILE CONTRO IL MONDIALE DI CALCIO

 

9- Sempre a Natal, a causa della tempesta, il Prefetto ha dichiarato lo stato di calamità. La città si è allagata, le strade sono state invase dai detriti di edifici crollati, il traffico si è paralizzato. Per raggiungere lo stadio turisti e tifosi sono stati dirottati verso percorsi alternativi di fortuna.

 

10- Diversi i problemi legati alla stabilità delle strutture. Ha fatto il giro dei media mondiali il video amatoriale che mostra la precarietà di una delle scale di accesso al Maracanà. La struttura traballa mentre sostiene centinaia di tifosi.

 

11- I progetti di mobilità urbana previsti per il Mondiale non si sono conclusi in diverse città-sede: molti tifosi sono rimasti imbottigliati nel traffico senza riuscire a raggiungere gli stadi. È il caso di Manaus e di Salvador.

 

dilma rousseffdilma rousseff

12- Disagi e ritardi anche allo stadio Manè Garrincha di Brasilia, il più costoso al mondo (il conto si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari): le lunghe code ai cancelli hanno impedito ai tifosi di assistere all'inizio di Svizzera-Ecuador.

 

13- Tutti gli strumenti musicali sono vietati negli stadi della Coppa del Mondo. Non si capisce come abbiano fatto i tifosi presenti all'Arena Pernambuco di Recife durante Costa d'Avorio-Giappone a portare con sé i tamburi.

 

14- Vietate anche bandiere di dimensioni molto grandi e aste. Al Maracanà così come al Mane Garrincha, i tifosi ne hanno sfoggiate diverse.

 

15- Bandita dalla Fifa anche la pubblicità di qualsiasi marchio e la propaganda politica. Inutile dire che negli stadi si è visto di peggio.

 

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Se fino ad oggi la Coppa del Mondo ha 'funzionato' è merito dello sport, dei campioni in campo e di quei tifosi che colorano gli stadi (quando non li devastano). Di certo non è merito di chi ha promesso l’edizione migliore di tutti i tempi senza avere le risorse per garantirlo.

 

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