
“ERIKA SARACENI NON È FINITA IN PRIMA PAGINA PERCHÉ NON È NERA” – ROBERTO VANNACCI HA GIOCO FACILISSIMO NEL NOTARE LA DIFFERENZA DI TRATTAMENTO, DA PARTE DEI MEDIA, TRA LA VITTORIA DI KELLY DOUALLA, FIGLIA DI GENITORI CAMERUNENSI, E QUELLA DI ERIKA SARACENI, 18ENNE BIANCA E BIONDISSIMA, AGLI EUROPEI DI ATLETICA: “PER LA SINISTRA NON FA NOTIZIA PERCHÉ NON È NERA, NON È ARRIVATA COL BARCONE, NON È ISLAMICA, NON È DIVERSAMENTE ETEROSESSUALE, NON PORTA IL VELO E NON SFILA IN BURKINI" – “GIUSTO QUALCHE TRAFILETTO A FRONTE DEGLI ARTICOLONI DEDICATI A QUALCHE ALTRA ATLETA CHE SI DISTINGUE PER LE ORIGINI NON ITALIANE. PERCHÉ? FORSE PERCHÉ BIANCA? CRISTIANA? DI ORIGINI ITALIANE? MAGARI ANCHE ETEROSESSUALE?"
ROBERTO VANNACCI SI TUFFA IL PRIMO GENNAIO A VIAREGGIO
(ANSA) - "Un oro che merita la prima pagina!", ma "non è nera, non è arrivata col barcone, non è islamica, non fugge dalle famigerate guerre, non è diversamente eterosessuale, non porta il velo e non sfila in burkini".
Dunque "per la sinistra non fa notizia". Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario della Lega, celebra così - su Fb - la vittoria della 18 enne Erika Saraceni, medaglia d'oro nel salto triplo agli Europei Under20 di Tampere, in Finlandia.
"14,24 metri al suo ultimo tentativo, nuovo record italiano juniores e primato della manifestazione" racconta il generale. "Una gara dominata dall'inizio alla fine, un talento cristallino, figlia di due ex atleti azzurri, che porta l'Italia sul tetto d'Europa. In un Paese normale - osserva -, questa notizia riempirebbe le prime pagine.
Qui invece giusto qualche trafiletto a fronte degli articoloni dedicati a qualche altra atleta, altrettanto brava ma che, guarda caso, si distingue per le sue origini non italiane. E viene da pensare: perché? Forse perché bianca? Cristiana? Di origini italiane? Magari anche eterosessuale?".
"L'anno scorso, durante le Olimpiadi - ricorda Vannacci - molti giornali dedicarono ampio spazio solo alle pallavoliste nere, senza neanche menzionare fuoriclasse come Ekaterina Antropova.
Quando la narrativa è selettiva, si crea un razzismo al contrario, quello che oggi è diventato marchio di fabbrica di certa sinistra. Onore a Erika Saraceni: esempio di impegno, talento e amore per la nostra bandiera e per la nostra Patria. Onore a tutti i nostri atleti, senza distinzione di pelle, colore degli occhi, origine o orientamenti vari.
Ricordiamolo alle testate della sinistra che predicano la libertà la non discriminazione e la democrazia - conclude - ma sono le prime a essere intolleranti e a epurare chi non rientra nei loro bislacchi canoni di finto progressismo".
kelly doualla
roberto vannacci si tuffa a viareggio 1
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roberto vannacci con maglietta grazie pucciarelli grazie la repubblica