panatta djokovic

RUSSI FUORI DA WIMBLEDON? PER DJOKOVIC E’ “UNA FOLLIA”: “ANCHE IO SONO FIGLIO DELLA GUERRA E LA CONDANNO. MA NON È UN BENE SE LA POLITICA INTERVIENE NELLO SPORT” - CRITICHE ANCHE DA ATP E WTA - ADRIANO PANATTA: “L’ INVASIONE DELL’UCRAINA DA PARTE DI PUTIN È UN’AZIONE GRAVISSIMA MA LE COLPE DEI PADRI NON DOVREBBERO RICADERE SUI FIGLI”

Maria Strada per corriere.it

 

 

djokovic

«Sono stato anche io un figlio della guerra e condannerò sempre la guerra, ma escludere i tennisti russi e bielorussi «da Wimbledon» per l’invasione dell’Ucraina è folle». Parola di Novak Djokovic , serbo e n. 1 del mondo, da Belgrado.

 

Nole, in questi mesi al centro delle polemiche per diverse idee fuori dagli schemi — su tutte quella contro i vaccini che lo ha visto escluso dagli Australian Open ed espulso dall’Australia, nonché fuori dai tornei americani di quest’anno — questa volta esprime una posizione molto diffusa nel mondo del tennis: «I giocatori, gli sportivi, non hanno niente a che vedere con quello che sta succedendo.

 

Se la politica interviene nello sport, non è mai un bene», ha tuonato dall’Atp di Belgrado dove è al momento impegnato. Va ricordato che nelle scorse settimane Djokovic si è offerto di aiutare un collega ucraino, Sergiy Stakhovsky, impegnato al fronte contro gli invasori (e critico nei confronti delle altre star, Nadal e Federer, silenti sull’argomento).

djokovic

 

E con lui, per una volta, si schierano anche le associazioni mondiali dei tennisti, l’Atp per gli uomini e la Wta per le donne, che hanno definito la scelta «sbagliata» lamentando che crea «un precedente pericoloso». Tra gli esclusi ci sono il russo Daniil Medvedev, numero due del mondo e salito brevemente sul trono più alto proprio nei primi giorni dell’invasione, e la bielorussa numero quattro del mondo, Aryna Sabalenka.

 

L’All England Club ha ufficializzato mercoledì la decisione, a poco più di due mesi dall’inizio della 145ª edizione del torneo più antico del mondo. Gli organizzatori hanno spiegato «con profondo rammarico» di aver compiuto questo passo per «limitare l’influenza della Russia» in questo periodo tragico. Si tratta di una scelta presa in accordo con Downing Street e che estende al tempio dello sport nel sud-ovest di Londra la dura reazione del governo Johnson che ha già investito gli oligarchi e le loro proprietà (compreso il Chelsea di Roman Abramovich, congelato e in amministrazione controllata).

 

Novak Djokovic

«In questo modo Putin non potrà usare il più iconico Grande Slam per cercare di legittimare gli orrori che sta infliggendo al popolo ucraino», ha affermato il ministro dello Sport britannico, Nigel Huddleston . Per Mosca si tratta di una «decisione inaccettabile» che rende «gli atleti russi ostaggio dei pregiudizi politici e azioni ostili»: «Dato che he la Russia è forte nel tennis, e i nostri atleti sono ai vertici delle classifiche mondiali, è una perdita per il torneo», ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.

 

Per l’Atp, l’associazione del tennis professionistico maschile, questa «scelta ingiusta, può creare un precedente dannoso per il tennis». E per quella femminile, la Wta, si viola il principio che «i singoli atleti possono partecipare agli eventi tennistici professionali sulla base del merito e senza alcuna forma di discriminazione».

DJOKOVIC 11

 

Tra gli altri tennisti, sia Medvedev sia Andrey Rublev (numero 8 del mondo) avevano espresso il loro dolore per la guerra e invocato la pace, — Rublev ha addirittura giocato e vinto il doppio a Marsiglia con l’amico Denys Molchanov, ucraino — pur senza prendere direttamente le distanze da Putin, forse anche per timore di ritorsioni. La decisione dell’All England Club va oltre la linea fin qui seguita dal mondo del tennis di escludere Russia e Bielorussia dai tornei a squadre (come la Coppa Davis o la Billie Jean King Cup) ma di consentire loro la partecipazione ai tornei sotto una bandiera neutrale. Cioè le stesse sanzioni dettate dal Comitato olimpico internazionale. Che pure, poi, aveva escluso Russia e Bielorussia in toto dalle Paralimpiadi.

 

 

adriano panatta

I tennisti russi saranno invece presenti agli Internazionali di Roma e al Roland Garros. Tra i critici rispetto alla decisione di Wimbledon c’è anche una gloria del tennis italiano come Adriano Panatta: «Quando si parla di squadre nazionali l’esclusione è giusta, ma per sanzionare un Paese non si dovrebbero colpire individualmente gli atleti. L’ invasione dell’Ucraina da parte di Putin è un’azione gravissima ma le colpe dei padri non dovrebbero ricadere sui figli». Sulla stessa lunghezza d’onda la ceca — ora naturalizzata americana — Martina Navratilova: «Non credo che sia la cosa giusta da fare. Sebbene gli ucraini siano le vittime di questa guerra, bandire i giocatori russi e bielorussi li rende a loro volta vittime».

ADRIANO PANATTA

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...