maradona coca

L'AGENZIA MONDIALE ANTIDOPING CAMBIA TUTTO: SOLO 3 MESI DI SQUALIFICA AGLI ATLETI BECCATI CON LA DROGA (FINO AL 2020 LA PENA POTEVA ESSERE FINO A 4 ANNI) - PREVISTO UN MESE DI STOP IN CASO DI PENTIMENTO - CON LE SANZIONI MINIME PER LA COCAINA, DIEGO ARMANDO MARADONA AVREBBE PERSO 4 PARTITE AL MASSIMO...

Massimo Calandri per repubblica.it

 

MARADONA COCA

Dal primo gennaio di quest' anno, un atleta sorpreso ad aver fatto uso di droga (cocaina, eroina, ecstasy, cannabis) dopo un controllo rischia una squalifica di soli 3 mesi, riducibili addirittura a 30 giorni se dà prova di essersi pentito e partecipa a un programma di recupero.

 

Campione o meno, professionista o dilettante, può sniffare, bucarsi, inghiottire una pasticca o fumare fino alla mezzanotte prima della gara. Per la Wada, l' agenzia mondiale anti-doping, la cosa importante è che quella droga non abbia alterato in alcun modo il risultato della competizione. Calcio, tennis, basket, nuoto, motorsport: vale per tutte le discipline.

 

MARADONA 17 MARZO 1991

Fino a 2 settimane fa, in caso di positività alla cocaina lo stop poteva essere fino a 4 anni: pena ridotta a 2 anni se l' assunzione era accaduta lontano dal contesto sportivo.

Per sballarsi, insomma, ma non per doparsi. Ma due anni sono comunque un blackout nella carriera di un atleta, una macchia, l' interruzione di un percorso. Tre mesi, anzi uno, diventano un buffetto.

 

L' innovazione appena entrata in vigore nasce in realtà da lontano.

L' impianto normativo è stato varato dalla Wada nel novembre 2019 ed è arrivato dopo due anni di discussioni e lavori, rese in parte noti nell' agosto scorso. Adesso sono in vigore, e lo sport deve farci i conti.

 

cocaina

L' atleta positivo può dimostrare che l' assunzione è non è legata alla prestazione sportiva ed è avvenuta "fuori dalla competizione". Lo stop di tre mesi "può essere ridotto ad un mese, se l' atleta completa in modo soddisfacente un programma di trattamento approvato dall' agenzia antidoping". In un documento allegato, la Wada indica le cosiddette substances of abuse ("perché di esse si abusa frequentemente nella società al di fuori del contesto sportivo"): cocaina, diamorfina (eroina), metilenediossimetanfetamina (mdma/ ecstasy), tetraidrocannabinolo (Thc).

cocaina

 

Ma cosa vuole dire "fuori dalla competizione"? L' intervallo di tempo va dalla mezzanotte del giorno di gara fino al termine della competizione stessa e al prelievo antidoping. In altre parole: dal primo gennaio 2021, se un calciatore di A sniffa cocaina quando manca un minuto alla mezzanotte del sabato, poi gioca domenica a mezzogiorno e al termine del match viene trovato positivo all' antidoping, può cavarsela con un mese, al massimo tre.

«Alla Wada evidentemente interessa solo il risultato in gara: non la salute dell' atleta, e soprattutto l' esempio che quell' atleta può dare a tutti, in particolare ai giovani»: Antonio De Rensis, avvocato noto per aver difeso molti campioni italiani dall' accusa di doping, ammette di essere sbalordito. «La punizione è ridicola, il messaggio etico gravissimo: drogati pure di eroina, rischia la tua vita e quella degli altri; ma guai a te, se prendi steroidi o anabolizzanti. Ma come: i governi di tutto il mondo investono miliardi e strutture nel combattere la produzione e il consumo degli stupefacenti, e poi vengono veicolati questi messaggi?

MARADONA 5

 

Lo sport dovrebbe allontanare il pericolo della droga per i ragazzi: invece così il centravanti della mia squadra magari viene nella mia scuola, mi racconta che gli dispiace di aver preso della cocaina sabato scorso, e poi tra un mese torna in campo. Surreale».

L' agenzia mondiale ha rivisto il codice a fine 2019 introducendo anche nuove norme per proteggere i 'pentiti' del doping e pene più severe per chi prova a falsificare le prove che lo accusano: nell' agosto scorso aveva reso noto le direttive in caso di assunzioni di "droghe ricreative", a settembre ha comunicato l' elenco delle substances of abuse , dal primo gennaio sono scattate le nuove regole.

doping 1

 

Quasi trent' anni fa, Diego Armando Maradona, fu trovato positivo alla cocaina dopo un Napoli-Bari: era il 17 marzo del 1991. Giocò la sua ultima partita in maglia azzurra la settimana dopo, a Genova con la Sampdoria: arrivarono i risultati delle controanalisi e la lunga squalifica, l' addio all' Italia. Se fosse successo oggi, avrebbe perso 4 partite al massimo.

cocaina 1bachiniBACHINI 5BACHINI 4cocaina

MARADONA 3

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…