alex schwazer jannik sinner

“VOGLIO ENTRARE NEL MONDO DEL CALCIO COME PREPARATORE ATLETICO” - ALEX SCHWAZER APRE LE VALVOLE DOPO LA FINE DELLA SQUALIFICA PER DOPING - “GLI ULTIMI 8 ANNI SONO STATI MOLTO DIFFICILI". LA BATTAGLIA CONTRO LA WADA: “LA MANIPOLAZIONE DELLE PROVETTE È UN EVENTO POSSIBILE, COME ABBIAMO VISTO CON I RUSSI ALLE OLIMPIADI INVERNALI DI SOCHI 2014" - "IL CASO SINNER? JANNIK PUÒ PERMETTERSI DI DIFENDERSI DA SOLO, ALTRI SONO MORTI SPORTIVAMENTE IN SILENZIO, CONDANNATI PER LA STESSA SOSTANZA E MODALITÀ SIMILI. LUI È INNOCENTE E GLI INNOCENTI NON DEVONO MAI PRENDERE SQUALIFICHE: MA ESSERE INNOCENTI A LIVELLO DI GIUSTIZIA SPORTIVA CONTA ZERO. LA POLITICA È TUTTO”

Cosimo Cito per repubblica.it - Estratti

 

alex schwazer

“A Santo Stefano compirò 40 anni, ma è come se me ne sentissi 60 o 70. Ho visto e vissuto tutto quello che si può in una sola vita”. Da luglio, dopo un calvario di otto anni, Alex Schwazer è dal punto di vista sportivo un uomo libero: si è esaurita una squalifica per doping scontata dal primo all’ultimo giorno, contestata lungamente, disperatamente. Ora il marciatore altoatesino può accompagnare i figli a fare sport. “Prima non avrei potuto mettere piede negli impianti senza incorrere in un’ulteriore squalifica”.

 

 

 

Cosa farà da grande?

“Voglio entrare nel mondo del calcio. Sono stato un atleta individuale in uno sport di durata. Il calcio è uno sport di squadra giocato da singoli. Voglio diventare preparatore atletico e mettere la mia esperienza al servizio di un ambiente nuovo”.

 

Giusto cambiare, quindi.

“Voglio uscire dai soliti schemi. Credo molto nell’interscambio di opinioni tra varie discipline. Se stai sempre nel tuo ambiente e vedi sempre le stesse cose non vai oltre”.

 

 

 

Sandro Donati, suo ex allenatore, torna in Fidal dopo 37 anni.

alex schwazer

“La mia strada è un’altra. Sento dentro di me una cosa che mi motiva fortemente, e quando è così io vado dritto. Donati è stato un precursore in quello che voglio fare io: ha allenato atleti di sport molto diversi. Questo sta avvenendo sempre più spesso: nel ciclismo, ad esempio, la Visma di Vingegaard ha preso l’allenatore del nuotatore Leon Marchand, la Red Bull di Roglic il mental coach di Verstappen”.

 

 

La famiglia cos’è per lei?

“La famiglia sposta le tue priorità. Se ancora non sei adulto, con i figli lo diventi”.

 

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 25

La sua vita divisa a metà dal doping: la positività nel 2012, confessata in lacrime a Londra, e la seconda, contestata con tutte le forze che aveva in corpo, nel 2016. Qual è stato il punto più basso?

“Gli ultimi 8 anni sono stati molto difficili. Ma la mia vita è sempre stata caratterizzata da alti e bassi. A 18 anni ero già convinto di smettere perché mi squalificavano sempre per marcia scorretta. Lì stava per finire un sogno, quello di diventare un professionista dello sport. Avevo perso le speranze, una cosa che non mi è accaduta più in seguito. In poco tempo sono diventato un marciatore molto forte, è arrivato l’oro di Pechino nella 50 km. Poi c’è stato un susseguirsi di felicità e delusioni e sarà così sempre, evidentemente è questo il mio destino. Tra vittoria e sconfitta, nello sport e nella vita, c’è sempre una linea molto sottile”.

 

La sua battaglia contro la Wada è durata anni: processi, sentenze, ricorsi. Alla fine il suo resterà uno dei grandi misteri dello sport.

“La Wada si è chiesta a un certo punto: ammettiamo che c’è stato un errore o restiamo sulla nostra linea? La manipolazione delle provette è un evento possibile, come abbiamo visto con i russi alle Olimpiadi invernali di Sochi 2014. E poi c’è gente che per la stessa sostanza prende un anno, due, otto o anche niente. La disparità è anche economica: il sistema costa troppo, non puoi difenderti. Una persona normale molla anche se non vorrebbe”.

 

Del caso Sinner che idea si è fatto?

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 18

“Il Clostebol è l’esempio classico di come le sanzioni non siano uguali per tutti. Sinner può permettersi di difendersi da solo, altri sono morti sportivamente in silenzio, condannati per la stessa sostanza e modalità assai simili. Jannik è certamente innocente e gli innocenti non devono mai prendere squalifiche: ma essere innocenti o no, a livello di giustizia sportiva e antidoping, conta zero. La politica è tutto, in questo mondo”.

 

La Federtennis sta difendendo Sinner, cosa che la Fidal non fece nel suo caso.

“La Fidal è sempre restata in silenzio per tutelare il resto degli atleti. È una scelta: se alzi la voce possono esserci ritorsioni. E il motivo è sempre quello: c’è troppa politica nello sport”.

 

Ha mai avuto brutti pensieri?

“No, mi ha salvato la famiglia e mi sento una persona fortunata. Tutti i momenti difficili sono diventati un vantaggio per me”.

 

Ha partecipato a due reality, Pechino Express e il Grande Fratello: cosa le hanno lasciato?

alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 17

“Pechino Express è stata un’esperienza molto bella, un viaggio vero, pieno, dopo tanti viaggi fatti solo per sport. Al Grande Fratello avevo un obiettivo: volevo alzare il livello mediatico sulla richiesta di sospensione della squalifica per poter partecipare alle Olimpiadi di Parigi. Mi sono sempre allenato anche lì. L’ho vissuto come un esperimento”.

 

Dove ha messo la medaglia d’oro di Pechino?

“L’ho tenuta in banca fino a poco tempo fa. Poi mia moglie mi ha convinto a prenderla: ora l’abbiamo incastonata nel tavolo della sala da pranzo. Guardarla mi emoziona e mi fa pensare alla montagna di lavoro che c’è stata dietro, agli allenamenti al gelo, alla voglia che avevo di arrivare. E ripenso anche a quando, da squalificato, dovevo allenarmi sulle piste ciclabili e cambiarmi in macchina. A Vipiteno, a -10°. È andata così. Ma una cosa posso dirla: non mi sono mai arreso di fronte a niente”.

alex schwazeralex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 16alex schwazeralex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 13alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 14alex schwazeralex schwazer 1alex schwazer 6alex schwazer 5alex schwazer e sandro donati alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 12alex schwazer 8alex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 10il libro di alex schwazercarolina kostner alex schwazeralex schwazer pechino 2008 foto mezzelani gmt 09schwazer kathrin freundalex schwazeralex schwazer

 

Ultimi Dagoreport

FLASH! – SE URBANO CAIRO NON CONFERMA MENTANA ALLA DIREZIONE DEL TGLA7 ENTRO IL PROSSIMO 30 GIUGNO, CHICCO ALZA I TACCHI E SE NE VA – IL CONTRATTO SCADE A FINE 2026 MA A LUGLIO C’E’ LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI – PARE CHE QUESTA VOLTA NON CI SIA DI MEZZO IL DIO QUATTRINO, BENSI’ QUESTIONI DI LINEA POLITICA (GIA' NEL 2004 MENTANA FU PRATICAMENTE “CACCIATO” DAL TG5 DOPO UN VIOLENTISSIMO SCAZZO CON SILVIO BERLUSCONI E I SUOI “DESIDERATA”, E FU SOSTITUITO DAL SUO VICE MIMUN…)

meloni macron merz starmer trump iran usa attacco bombardamento

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI STA SCOPRENDO CHE VUOL DIRE ESSERE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI UN PAESE CHE NON HA MAI CONTATO UN TUBO: PRIMA DI PROCEDERE AL BOMBARDAMENTO DEI SITI IRANIANI, TRUMP HA CHIAMATO IL PREMIER BRITANNICO, KEIR STARMER, E POI, AD ATTACCO IN CORSO, HA TELEFONATO AL TEDESCO MERZ. MACRON È ATTIVISSIMO COME MEDIATORE CON I PAESI ARABI: FRANCIA, REGNO UNITO E GERMANIA FANNO ASSE NEL GRUPPO "E3", CHE TIENE IL PALLINO DEI NEGOZIATI CON L'IRAN  – L’AFFONDO DI RENZI: “LA POLITICA ESTERA ITALIANA NON ESISTE, MELONI E TAJANI NON TOCCANO PALLA”. HA RAGIONE, MA VA FATTA UN’INTEGRAZIONE: L’ITALIA È IRRILEVANTE SULLO SCACCHIERE GLOBALE, INDIPENDENTEMENTE DA CHI GOVERNA...

donald trump mondo terra brucia guerra iran nucleare

DAGOREPORT – BENVENUTI AL CAOS MONDIALE! AL DI LA' DEL DELIRIO DI PAROLE, ANNUNCI E BOMBARDAMENTI DI TRUMP, C’È LA DURISSIMA REALTÀ DEI FATTI. L’ATTACCO ALL’IRAN AVRÀ CONSEGUENZE POTENZIALMENTE DEVASTANTI IN OGNI ANGOLO DEL MONDO – UN'EVENTUALE CHIUSURA DELLO STRETTO DI HORMUZ FAREBBE SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, CON CONTRACCOLPI ENORMI SULLA CINA (PRIMO CLIENTE DEL GREGGIO IRANIANO) E DANNI PESANTI SULL'EUROPA – I TRE POSSIBILI SUCCESSORI DI KHAMENEI SONO TUTTI PASDARAN: SE MUORE LA GUIDA SUPREMA, IL REGIME DIVENTERÀ ANCORA PIÙ OLTRANZISTA – UN'ALTRA FACCIA DEL BUM-BUM TRUMPIANO E' LA FRATTURA NEL PARTITO REPUBBLICANO USA: L'ALA “MAGA” CAPITANATA DA JD VANCE SI SENTE TRADITA DAL TRUMP BOMBAROLO (L’HA VOTATO PERCHÉ SI OCCUPASSE DI FAR TORNARE "L'ETA' DELL'ORO" IN AMERICA, NON PER BUTTARE MILIARDI DI DOLLARI PER ARMI E INTELLIGENCE IN UCRAINA E ISRAELE)

giorgia meloni francesco acquaroli antonio tajani matteo salvini donald trump

DAGOREPORT: A CHE PUNTO È L'ARMATA BRANCA-MELONI? TORNATA SCORNATA DAL G7 MENO UNO (TRUMP SE NE FOTTE DI LEI E DELL'EUROPA), I PROBLEMI REALI BUSSANO ALLA PORTA DI PALAZZO CHIGI. A PARTIRE DALL'ECONOMIA: LA GUERRA IN MEDIORIENTE POTREBBE FAR SCHIZZARE IL PREZZO DEL PETROLIO, E CONSEGUENTE AUMENTO DI OGNI PRODOTTO - AGGIUNGERE LA LOTTA CONTINUA CON SALVINI, LA PIEGA AMARA DEI SONDAGGI NEI CONFRONTI DEL GOVERNO E LA POSSIBILE SCONFITTA NELLE MARCHE DEL SUO FEDELISSIMO ACQUAROLI: IL PD CON MATTEO RICCI E' IN VANTAGGIO DI 5 PUNTI E LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA DI ANTICIPARE IL VOTO NELLE MARCHE A SETTEMBRE – SULLE ALTRE QUATTRO REGIONI, LA FIAMMA E' INDECISA SUL TERZO MANDATO CHE FAREBBE FELICE ZAIA IN VENETO, DESTABILIZZANDO IL PD IN CAMPANIA. MA IERI, PRESSATO DA VANNACCI, SALVINI HA PRESO A PRETESTO IL "NO" DI TAJANI, PER SFANCULARE VELOCEMENTE (E SENZA VASELINA) I SUOI GOVERNATORI, ZAIA E FEDRIGA - IL ''NO'' DI TAJANI ERA TRATTABILE: L'OBIETTIVO E' LA FUTURA PRESIDENZA DELLA REGIONE LOMBARDIA (IL CANDIDATO ''COPERTO'' DI FORZA ITALIA È..)

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...