roma juve

ALLEGRI MA NON TROPPO – SCONCERTI: "STAVOLTA MAX HA SBAGLIATO I CAMBI E LA GESTIONE DEL CALENDARIO. LA JUVE E’ ANCORA FAVORITA, MA IL CAMPIONATO E’ TORNATO ANCORA SOMMARIAMENTE IN GIOCO" - "FRA TOTTI E SPALLETTI UN' OMBRA SURREALE CHE NESSUNO DEI DUE VUOLE CANCELLARE" – MURA E IL CROLLO INCREDIBILE DELL’INTER: “UNA STAGIONE BUTTATA VIA” - VIDEO

 

Mario Sconcerti per il Corriere della Sera

 

 

La tentazione e dire che Allegri stavolta ha sbagliato analisi, quindi formazione. Ha rovesciato nuovamente la Juve, due mediani per rimediare all' assenza di Khedira; a riposo Dybala, Pjanic a fare il regista nel mezzo, quindi marcabile, un riferimento stabile, la cosa che sa fingere meglio il bosniaco, ma non ancora giocarla. Meno qualita sulle fasce con Lichtsteiner e Asamoah, piu un Cuadrado in serata lenta. Eppure sembrava ormai chiaro che la Juve non sa reggere piu di un giocatore di forza, ha bisogno di respiro, di qualita, altrimenti diventa simile alle altre.

 

Allegri ha ricordato alla vigilia che la sua Juve ha sempre cambiato dai cinque agli otto giocatori a partita. E quasi vero, ed e la differenza reale di una stagione con la Roma, altrettanto forte nei quattordici giocatori di base. Ma stavolta ha sbagliato cambi, ha sbagliato la gestione del calendario.

 

La primavera tarda e la stagione che decide, e l' attimo della differenza. Non tutti i giocatori ce l' hanno, nemmeno la Juve. Nel particolare la Juve e stata lentamente sconvolta dalla geometria romantica della Roma, un misto di cuore e ragione permesso dalla routine muscolare e un po' annoiata della Juve. Ma va anche ricordato che la Roma ha fatto lo stesso campionato della Juve tranne la partita dell' andata. Questo e l' errore di Allegri: era un grande avversario. Andava rispettato fino in fondo, non solo contenuto. A questo punto qualcosa cambia. La Juve e ancora nettamente favorita, ma il campionato che aveva vinto molte domeniche fa e tornato sommariamente in gioco. Ed e arrivata la quinta sconfitta, una piu del Napoli, che a questo punto sembra davvero l' avversario che ha perso di piu. Non c' e stato all' Olimpico spazio per Totti, quei pochi minuti finali non fanno testo. Sulle sue spalle e rimasto un pieno allo stadio fuori indirizzo. Forse c' e davvero tra lui e Spalletti qualcosa di metafisico e villano, un' ombra surreale che nessuno dei due vuole cancellare.

Ma Totti deve essere davvero in condizioni imbarazzanti per stare cosi sempre fuori. Oppure e fuori Spalletti. Un tempo nel mezzo stava la cosa giusta.

 

 

2. LA MISTERIOSA DIMENSIONE DELL'INTER

Gianni Mura per la Repubblica

 

Tanti dovrebbero chiedere scusa al campionato. Noioso, scontato, mai una sorpresa, formula superata, a marzo si sa gia tutto, vuoi mettere come sarebbe con i playoff? E invece e un campionato vivo, avvincente, grazie alle squadre che sono fatte di uomini, non di macchine. Cosi accade che la Juve imbattibile degli ultimi tempi sia battuta pesantemente dalla Roma. Che, scavalcata per qualche ora da un Napoli grandioso, si riprende il secondo posto.

 

Ora e distante 4 punti dalla Juve. Cosi diventa fondamentale Juve-Crotone, per lo scudetto e, quasi certamente, per la terza retrocessione. Insomma, non ci si puo lamentare. Senza Dzeko, Spalletti ha rispolverato la vecchia Roma, quella che in attacco non dava punti di riferimento. Allegri l' aveva pur detto che non si sarebbe vinto lo scudetto con un vantaggio enorme, ma con 4/5 punti. All' Olimpico bastava un pari, e andata in vantaggio, poi ne ha presi tre.

 

E mancata la difesa, il punto di forza di tutta la stagione. Allegri in avvio ha fatto a meno di Barzagli, Chiellini, Alex Sandro e Dani Alves. Dei titolari, solo Bonucci in campo. Non era sbagliata la formazione, anzi Lemina ha segnato. Non erano sufficienti la determinazione e l' attenzione: era un rischio da correre, ipotizzando una mollezza della Roma, che non c' e stata. Mercoledi la finale di Coppa Italia con la Lazio, uno dei tre obiettivi da centrare.

 

Normale concedere un po' di riposo. La Juve ha rallentato la corsa (due punti nelle ultime tre partite), proprio perche anche gli juventini non sono macchine. Bisogna anche riconoscere alla Roma il merito di aver saputo lottare contro un momento difficile (il sorpasso del Napoli, il gol di Lemina) prima con un pareggio quasi immediato, De Rossi, poi con una fisicita e con mosse d' attacco che hanno trovato la Juve scoperta. Ora Roma e in vantaggio negli scontri diretti. Alla Juve bastano tre punti, ma prima c' e la Lazio. Non e un percorso semplice, ma Allegri dalla sconfitta di ieri cavera ulteriori motivazioni.

 

Del Napoli non e solo il gioco a impressionare, ma la voglia di giocare. Voglia sempre alta, in casa come fuori. Fuori gli manca un gol per battere un record che appartiene alla Juve 1949/50: 46 gol segnati. Con i 5 di Torino si e portato alla pari. Nel suo tridente leggero segnano tutti: Mertens 25, Insigne 16, Callejon 13, in doppia cifra c' e pure Hamsik, 11. Una leggera brezza, tramontana non pare, scompiglia i rapporti tra De Laurentiis e Sarri. Due caratteri forti, due che non sempre contano fino a dieci prima di parlare.

 

E spesso danno l' impressione di parlare a nuora perche suocera intenda. Sarri e teso anche dopo un 5-0. Non ha retto un' innocua domanda di Ferri dagli studi Mediaset. Sbaglia quando pensa che le sue dichiarazioni siano sistematicamente equivocate. Ha una buona padronanza delle parole, anche di quelle che in tv non si dovrebbero dire. E il presidente sbaglia quando rende pubblici dettagli che dovrebbero restare privati.

Nel rispetto dei ruoli, non e indispensabile amarsi. Basta capirsi e, in una certa misura, sopportarsi.

 

Quel che ha fatto Sarri in due stagioni e sotto gli occhi di tutti, non solo in Italia ma in Europa.

Non dubito che altrove guadagnerebbe di piu, ma gli conviene? Quanti top player servirebbero al Napoli per un definitivo salto di qualita, cioe conquista di trofei perche la qualita e gia altissima? Direi quattro ottimi giocatori: un portiere, due difensori, un centrocampista.

Provvederebbe Sarri a farli crescere, e una delle cose che sa fare meglio.

Quando l' Inter batte 7-1 l' Atalanta molti presero una cantonata. E dissero: Atalanta costretta e tornare in una dimensione provinciale, addio sogni europei. Inter rilanciata finalmente verso un futuro meno buio.

E invece da quel giorno l' Atalanta e tornata bella e pratica, ha gia conquistato l' Europa con merito, senza un solo top player (il Papu lo e nel cuore dei tifosi), puntando molto sui giovani e su un gioco veloce, coraggioso, mai speculativo. Se dopo le 4 sconfitte nelle prime 6 partite Percassi avesse cacciato Gasperini, tutto questo non sarebbe accaduto. Bergamo dimostra che e importante avere un buon allenatore, ma un presidente che capisce qualcosa di calcio non guasta. Dopo quel 7-1 l' Inter ha fatto la miseria di 2 punti in 8 partite, media da retrocessione. Un crollo incredibile, una stagione buttata via.

Incredibile anche il risveglio in coda: grande rincorsa del Crotone, Empoli e Genoa rischiano.

 

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