brasile argentina messi

SOTTO-MESSI - COUTINHO, NEYMAR E PAULINHO SHOW: IL BRASILE DEMOLISCE L’ARGENTINA CHE ORA RISCHIA DI NON QUALIFICARSI AI MONDIALI DI RUSSIA 2018 - SQUADRA SENZA GIOCO, IL CT BAUZA TRABALLA - LO SFOGO DI MESSI: “SITUAZIONE DI MERDA. AVANTI COSI’ SI FINISCE FUORI" - VIDEO

BRASILE-ARGENTINA 3-0 - VIDEO

 

MESSI SBOTTA: UNA SITUAZIONE DI MERDA - VIDEO

 

3. BRASILE, TRE SCHIAFFI A MESSI

Mauricio Cannone per “gazzetta.it”

 

NEYMARNEYMAR

Brasile illuminato, Argentina al buio. Il superclasico delle Americhe finisce con netta superiorità dei verdeoro, che stravincono 3-0. Con Tite in panchina, la Seleçao viaggia al 100%: cinque vittorie alla quinta partita del c.t. che ha sostituito Dunga, sempre per le qualificazioni mondiali, in cui il Brasile continua al vertice del girone sudamericano, con 24 punti dopo 11 giornate.

 

L’Argentina invece rimane fuori zona qualificazione, al sesto posto, a quota 16. E adesso deve fare molta attenzione, perché giocando così non andrà in Russia, anche se mancano ancora sette turni alla fine. Neymar vince nettamente la sfida con Messi, compagno al Barcellona: O Ney offre la palla per il magnifico gol di Philippe Coutinho, che sblocca il risultato, e poi sigla il 2-0. Nella ripresa Paulinho chiude i conti.

 

 

MESSI 1MESSI 1

Riserva nella Roma, Alisson è il titolare del Brasile di Tite tra i pali. Sulla destra, Daniel Alves si prende la fascia di capitano in cui rende omaggio a Carlos Alberto Torres, scomparso recentemente, con la maglia numero 4, la stessa del terzino destro che alzò la Coppa del Mondo nel 1970, in onore al quale viene osservato un minuto di silenzio. È la 99ª presenza del laterale juventino col Brasile. Coppia centrale in difesa, l’ex romanista Marquinhos e l’interista Miranda con Marcelo sulla sinistra. Centrocampo più arretrato con Fernandinho e Paulinho; in appoggio all’attacco Renato Augusto, Coutinho e Neymar, mentre Gabriel Jesus è il più avanzato dei padroni di casa. Bauza schiera l’ex doriano Romero in porta. Retroguardia con Zabaleta, Otamendi, Funes Mori, Mas. Centrocampisti Mascherano, il laziale Biglia, Pérez e Di Maria. Messi e lo juventino Higuain all’attacco albiceleste.

 

Ci si dimentica la sportività e l’inno degli ospiti viene fischiato dai brasiliani. Fin dall'inizio della partita si riaccendono le scintille Fernandinho-Messi, già andate in scena durante City-Barcellona di Champions. Al 6’, il brasiliano aveva già commesso due falli sull’argentino e il secondo gli vale l’ammonizione. Al 16’, il terzo fallo del mediano del City su Messi, che chiede l’espulsione dell’avversario, però l’arbitro cileno Julio Bascuñán non ci sta.

 

COUTINHOCOUTINHO

La prima grande occasione della gara è degli argentini, che nella prima fase del match sembrano più organizzati dei padroni di casa: bomba di Biglia respinta da Alisson. Ma la rete di passaggi del Brasile al 24' si rivela letale: Marcelo, Neymar Coutinho e l’ex nerazzurro salta Otamendi, avanza in diagonale e dal limite scarica un bolide di destro che si infila all’incrocio dei pali senza possibilità per Romero. Una doccia fredda per l’Argentina.

 

Al 36’, Messi batte una punizione e il pallone carambola sul braccio di Neymar ma l’arbitro ritiene il tocco non volontario. Un minuto dopo, lo stesso brasiliano avanza sulla destra e colpisce il palo da posizione angolata. La squadra di Bauza cerca di reagire al 41’ con Mas, che manda fuori dalla sinistra. Ma Neymar fa valere il suo talento, segnando per la prima volta in uno scontro diretto con Messi. Al 45’ del primo tempo, Gabriel Jesus lo lancia magnificamente, Neymar entra in area e tocca alla sinistra di Romero per siglare la sua 50ª rete in nazionale.

 

BRASILEBRASILE

Bauza rischia: torna dagli spogliatoi con Aguero al posto di Pérez. L’Argentina pressa, cerca di rendersi pericolosa, ma chi manca il 3-0 è il Brasile al 9’: Mascherano salva sulla linea gol di Paulinho. Al 12’, Dani Alves batte una punizione respinta da Romero. Però al 13’ Paulinho non manca il bersaglio: cross di Marcelo dalla sinistra colto sulla destra da Renato Augusto, che effettua un traversone per il tiro vincente di Paulinho, uno dei superstiti del 7-1 contro la Germania al Mineirão nel Mondiale 2014, proprio lo stesso stadio di questo derby sudamericano con 53.490 spettatori.

 

Funes Mori commette fallo su Gabriel Jesus in area al 33’, ma l’arbitro non concede rigore. I padroni di casa si rivelano irresistibili, sprecano varie occasioni, mentre l'Argentina è in ginocchio, complice anche la serata-no di Messi. “Ci manca ancora molto per raggiungere la qualificazione”, ha detto Coutinho dopo la partita senza lasciarsi prendere dall’entusiasmo. “Abbiamo saputo sfruttare i contropiede”.

 

 

4. MESSI: DOBBIAMO CAMBIARE QUESTA SITUAZIONE DI MERDA

MESSIMESSI

Da “gazzetta.it”

Con sette gare ancora da giocare, l'Argentina resta pienamente in corsa per qualificarsi al Mondiale 2018 in Russia, anche se l'attuale sesto posto la eliminerebbe. Tuttavia, il 3-0 subìto dalla nazionale di Bauza in Brasile ha acceso la spia rossa in vista delle prossime gare: giocando così non si va da nessuna parte.

 

È lo stesso pensiero di Leo Messi, che a fine partita non usa giri di parole per fare autocritica e scuotere l'ambiente: "C'è da cambiare mentalità - dice la stella del Barcellona -, perché quando la testa non gira le gambe non rispondono. Dobbiamo cambiare questa situazione di merda".

 

Sulla partita, Messi analizza: "Avevamo di fronte un rivale durissimo, difficile da affrontare. Fino al primo gol c'era equilibrio, poi il secondo ci ha punito. Non ci aspettavamo questo risultato. Ci siamo disuniti, sarebbe potuta finire peggio: abbiamo lasciato spazio al Brasile, che ci ha punito".

BRASILE ARGENTINABRASILE ARGENTINA

 

Martedì, a San Juan, arriva la Colombia terza in classifica e non si può più sbagliare: "Dobbiamo migliorare tantissimo - dice Messi -. Non si può ripetere una prestazione così, perché si va fuori, anche se dipende tutto da noi. C'è da cambiare molto: non possiamo regalare punti, soprattutto in casa. Spero che i tifosi a San Juan ci aiutino: dobbiamo restare uniti".

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