singer scaroni gazidis

SPROFONDO ROSSONERO - IL BILANCIO 2018-2019 DEL MILAN, SECONDO QUANTO APPRESO DA "MF - MILANO FINANZA", POTREBBE CHIUDERSI CON UN DEFICIT OSCILLANTE TRA 70 E 80 MILIONI - L'ANNO SCORSO IL BUCO TOCCO' IL LIVELLO RECORD DI 126 MLN - NEL FRATTEMPO È ARRIVATO IL DEFERIMENTO DELL’UEFA PER IL FAIR PLAY FINANZIARIO

Andrea Montanari per ''MF - Milano Finanza''

 

 

PAUL SINGER ELLIOTT MILAN

Un' altra stagione in (profondo) rosso. Anche se non si arriverà al buco dell' anno fiscale scorso, quando la perdita in casa Milan toccò il livello record di 126 milioni a livello consolidato sotto la breve gestione del carneade cinese Yonghong Li e dell' ad Marco Fassone e legata a una campagna acquisti ampia e costosa. Il bilancio 2018-2019 (l' esercizio fiscale termina a giugno) del club rossonero, secondo quanto appreso da MF-Milano Finanza, potrebbe chiudersi con un deficit oscillante tra 70 e 80 milioni, tornando ai livelli medi della gestione targata Berlusconi: in oltre 30 anni, la proprietà Fininvest versò capitali per quasi 900 milioni per coprire le perdite annuali.

milan roma scaroni

 

L' esercizio 2016-2017 si chiuse con un rosso di 73 milioni a fronte di ricavi in crescita per 255,8 milioni. In queste settimane i dirigenti e i membri del cda del Milan, presieduto da Paolo Scaroni e guidato dal nuovo ad Ivan Gazidis, stanno valutando le poste di bilancio e di conto economico. Nel frattempo è arrivata la nuova scure rappresentata dal deferimento deciso dalla Camera di investigazione dell' organo Uefa di controllo finanziario dei club (Cfcb): una decisione arrivata in seguito al fatto che la squadra di calcio milanese «non è riuscita a rispettare il requisito di pareggio di bilancio nel corrente periodo di osservazione determinato nella stagione 2018/19 e riguardante gli esercizi conclusisi nel 2016, 2017 e 2018».

singer fondatore fondo elliott

 

Un pronunciamento che come ricordato dalla Uefa la settimana scorsa non riguarda la decisione presa dallo stesso organismo a dicembre e ora oggetto di appello da parte del club rossonero al Tribunale arbitrale dello sport di Losanna. Il fondo Elliott, che da luglio ha preso il controllo del club subentrando all' inadempiente Yonghong Li, è convinto del proprio progetto e non farà mancare capitali al Milan.

 

gazidis

Ma il fondo attivista di Paul Singer, facendosi carico della gestione del Milan, incrementa la sua esposizione dopo i 300 milioni concessi in prestito (bond compresi) all' ex proprietario cinese per l' acquisto del club, somma che poi ha tramutato da debito in equity prendendo possesso delle holding lussemburghesi (Rossoneri Sport Investment Luxembourg e la controllante Project Redblack) che controllano la società calcistica e che sarebbe lievitata poi a 350-360 milioni.

 

yonghong li

Ora, dovendosi far carico della nuova perdita (70-80 milioni), è possibile che Elliott inizi a versare alcune decine di milioni per rafforzare il patrimonio del Milan. Risorse che certo non mancano a Elliott, che gestisce masse per 35 miliardi di dollari e che in Italia è proprietario del Credito Fondiario, socio (9,55%) di Tim e a ottobre ha incassato 807 milioni da Hitachi della partecipazione (31,7%) in Ansaldo Sts.

singerpaul singer paul singerpaul singer

 

YONGHONG LIyonghong li 1SCARONI BERLUSCONI 1

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…