inzaghi allegri juventus inter

STASERA LA FINALE DI COPPA ITALIA TRA INTER E JUVENTUS ALLO STADIO OLIMPICO: I BIANCONERI CERCANO DI SALVARE LA FACCIA DOPO UNA STAGIONE DELUDENTE, I NERAZZURRI PROVANO A METTERE IN BACHECA IL SECONDO TROFEO STAGIONALE - ALLEGRI SI LAMENTA DELLA STANCHEZZA DEI GIOCATORI ED È COSTRETTO A FARE QUALCHE CAMBIO, INZAGHI PUNTA SUI TITOLARISSIMI - LA JUVENTUS CERCA LA PRIMA VITTORIA STAGIONALE CONTRO UNA BIG, MA L'INTER DOVRÀ RIUSCIRE A...

A. Seu e L. Taglioli per www.gazzetta.it

 

juve inter

La Juve proverà a mettere in bacheca la sua quindicesima coppa Italia, giocandosi dunque al meglio l'ultima fiche che la stagione le concede e riscattando una recente storia che la vede perdente contro l'Inter nella somma dei punti e dei trofei stagionali. Nei tre precedenti incroci infatti la Juve è riuscita a strappare giusto un pareggio (firmato Dybala), contro una sconfitta in campionato (decisa da un rigore di Calhanoglu) e una in Supercoppa, finita ai supplementari con una rete di Sanchez al 121'.

 

Ricordi dolorosi, che a maggior ragione innescheranno la voglia di rivalsa bianconera, contro un'Inter alla caccia del suo secondo trofeo stagionale e ancora in lizza per la vittoria finale in campionato. Ma vediamo come stanno le due rivali, alla vigilia del match.

juventus inter 9

 

IL FISICO: BIANCONERI AGLI STRAORDINARI, INZAGHI HA RISERVA

 

JUVENTUS  

Recentemente Allegri ha sottolineato la stanchezza di buona parte dei suoi, costretti a giocare lunghi filotti di partite per impraticabilità di turnover causa raffica di infortuni. Quando non proprio a fare gli straordinari, vedi Danilo che ha anche giocato acciaccato.

manuel locatelli

 

Tutto vero, ma alla Juve è richiesto un ultimo sforzo, e si sa che in partite che profumano di trofeo anche la fatica deve svanire come d'incanto: la squadra è sulla linea di traguardo, e un "corto muso" andrebbe benissimo. Tanto più che per l'occasione può anche rispolverare qualche ex infortunato, da Locatelli a Pellegrini, anche se ovviamente non saranno al top.

inter empoli lautaro

 

INTER

Nonostante una stagione vissuta a mille all'ora, il serbatoio nerazzurro gode ancora di una discreta riserva. Lo ha dimostrato chiaramente l'ultima prova contro l'Empoli, con la truppa di Inzaghi capace di ribaltare copione e risultato, ma lo dicono anche le prestazioni dell'ultimo mese. Unica eccezione in un filotto di sette vittorie agevole e convincenti, il k.o. nel recupero della 20esima giornata con il Bologna, figlio più di un errato approccio mentale che di mancanza di fiato.

inter empoli

 

Oltre alla condizione generale più che soddisfacente, a confortare Inzaghi è anche il brillante stato di forma di alcune pedine chiave, su tutti Lautaro Martinez, Perisic e Calhanoglu, quasi sempre decisivi da un mese a questa parte.

 

LA TESTA: ALLEGRI SOTTO PRESSIONE, NERAZZURRI A RISCHIO DISTRAZIONI

juve inter allegri

 

JUVENTUS

L'aver già messo in tasca l'accesso alla prossima Champions consente almeno il minimo sindacale, in quanto a tranquillità. Il resto dovrebbe venire da sé: c'è una recente sconfitta col Genoa da sconfessare, e soprattutto l'unico trofeo rimasto in palio quest'anno da conquistare, per salvare almeno le apparenze. Per la Juve la vittoria è fondamentale, e sarebbe il primo successo stagionale contro una big. La pressione dunque si farà sentire, ma mentalmente la Juve ha dato prova di esserci, quando serve davvero, e con quella dose di cinismo che ha salvato più di una partita.

juve inter

 

INTER

L'Inter arriva all'Olimpico con la consapevolezza di poter centrare un altro bersaglio nella corsa al "tripletino", un ulteriore stimolo da non sottovalutare. La squadra è in fiducia, come ha dimostrato la veemente rimonta contro l'Empoli nell'ultima uscita, ed è tra l'altro reduce da due vittorie nelle ultime due sfide contro i bianconeri tra Supercoppa e campionato. Tuttavia, i nerazzurri dovranno riuscire a non portare in campo il peso e il pensiero di una volata scudetto che si deciderà nelle prossime due settimane. Nessuna distrazione sarà ammessa se l'obiettivo è quello di mettere in bacheca l'ottava coppa Italia.

 

dusan vlahovic e max allegri 2

L'UOMO IN PIÙ: LA RIVINCITA DI DUSAN, PERISIC È L'AGO

 

JUVENTUS

Senza dubbio Dusan Vlahovic. In astinenza da quattro partite – il suo primato in negativo da quando è alla Juve – se saprà trasformare il nervosismo delle ultime gare in sano spirito di rivincita (con se stesso prima di tutto) avrà centrato due obiettivi: la conferma di essere l'uomo-faro della Juve di oggi e del domani, e una grande prova di maturità, la miglior risposta dopo qualche atteggiamento comprensibile ma ancora un po' fanciullesco.

dybala abbraccia lautaro in inter juventus

 

E relativi strascichi, mediatici e non. Ma attenzione: in mezzo alla grande attesa che circonda l'attaccante serbo, potrebbe spuntare ancora lui, quel Paulo Dybala bianconero già in soffitta, ma che potrebbe fare un ultimo regalo alla sua Signora, prima di convogliare a nuove nozze. E anche quel Chiellini all'ultima chiamata per la bacheca bianconera potrebbe lasciare un bel graffio sul match.

 

ivan perisic 7

INTER

I nerazzurri possono contare su un Lautaro in stato di grazia, ma la vera arma in più contro la Juve sarà con ogni probabilità Perisic, che in questa stagione ha già fatto la differenza diverse volte. Nelle ultime tre settimane il croato ha messo lo zampino su quattro vittorie collezionando cinque assist e due reti.

 

La sua spinta a sinistra consente spesso ai nerazzurri di sfondare creando spazi e superiorità numerica, senza contare la sostanza che il croato abbina anche in fase di copertura. Perisic può essere l'ago della bilancia, difatti Allegri pare ancora incerto su chi schierare da quella parte.

 

LA TATTICA: CUADRADO IN COPERTURA, CALHANOGLU JOLLY

 

JUVENTUS

CUADRADO JUVE FIORENTINA

L'imballo di Brozovic sarà uno dei punti chiave della gara bianconera. Difficilmente avrà un uomo dedicato, più facile che venga studiato un sistema di copertura che rivolga al centrocampista croato un occhio di riguardo. Ma anche l'argine su Perisic si presenta sulla carta come un punto nevralgico della finale, e qui dovrà essere abile soprattutto Cuadrado, qualunque siano le zolle che verrà chiamato a coprire, ossia se agirà a centrocampo o in un più aggressivo tridente.

 

inter real inzaghi brozovic

Dal canto suo per la Juve diventerà fondamentale il nodo-rifornimenti: Vlahovic ha bisogno di ricevere più palloni e maggiore assistenza, un leit motiv ancora irrisolto. Ma magari l'aria della finale porterà maggiore ispirazione.

 

INTER

Nell'Inter, si sa, tutto gira attorno a Brozovic. La capacità del croato di sottrarsi alla prevedibile "gabbia" studiata da Allegri risulterà fondamentale per le strategie nerazzurre, che dipenderanno anche dall'eventuale supporto di De Vrij in fase di costruzione.

esultanza calhanoglu derby

 

L'olandese, infatti, è dotato di piedi buoni e può senz'altro risultare utile in appoggio al croato quando non dovrà preoccuparsi di bloccare Vlahovic. Inzaghi, comunque, non si discosterà molto dal consueto disegno collaudato, a prescindere che Allegri opti per un centrocampo a due o a tre. Nel caso, il tecnico nerazzurro potrebbe rivedere la posizione di Calhanoglu modificandone il raggio d'azione di qualche metro più avanti o indietro a seconda della necessità.

 

I DUBBI: REBUS MODULO PER ALLEGRI, DUMFRIES FAVORITO NELL'INTER

MASSIMILIANO ALLEGRI

 

JUVENTUS

Tanti i dubbi che alimentano la vigilia di Allegri. A partire dal modulo, che potrebbe essere un 3-5-2, ma anche il più collaudato 4-4-2 o un aggressivo 4-2-3-1, fino a un battagliero 4-3-3. La scelta del modulo porta con sé, a catena, la scelta degli interpreti più adatti, e dunque sono in piedi anche tanti ballottaggi fra i giocatori a disposizione, abbinabili in tante combinazioni possibili. La gara secca è un terreno che si presta anche a soluzioni una tantum, dietro l'angolo potrebbe nascondersi "un'allegrata". Alla fine è più facile individuare i punti fermi: difficilmente Allegri rinuncerà nell'undici iniziale a Perin, De Ligt, Chiellini e Vlahovic.

 

simone inzaghi 6

INTER

Nonostante le idee piuttosto chiare, restano due dubbi da sciogliere in casa nerazzurra. Il primo è legato alle condizioni di Bastoni, che Inzaghi conta di recuperare per potersi presentare all'Olimpico con la difesa titolare. Il secondo è invece legato alla corsia destra, dove resiste l'unico ballottaggio determinato da ragioni tattiche: la presenza di Dumfries (al momento favorito) o Darmian dipenderà dagli interpreti e dall'assetto che sceglierà Allegri sulla sinistra. Se Inzaghi punterà ad aggredire su quel lato, il prescelto sarà l'olandese. Se invece preferirà maggior copertura, ecco pronto l'italiano.

Commenta per primo

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)