francesco totti

TOTTI, DIVIN PUPONE - LA PRIMA PARTITA IN GIALLOROSSO IL 28 MARZO 1993, L’ULTIMA DOMANI - IN MEZZO, I RECORD DI PRESENZE E DI RETI, LA CONQUISTA DI UNO SCUDETTO E DI UN MONDIALE, I CUCCHIAI, GLI APPLAUSI, I CALCI E IL FINALE POLEMICO CON LA SOCIETÀ - PAOLO LIGUORI: “PER LUI FINISCE LA STORIA E INIZIA LA LEGGENDA”

1 - TOTTI, UN CAPITANO PER SEMPRE PER TUTTI NOI ROMANI E ROMANISTI

Paolo Liguori per “il Giornale”

 

TOTTI MAGLIETTATOTTI MAGLIETTA

Francesco Totti è tante cose insieme: per gli appassionati di calcio è senza dubbio un grande campione; per altri è soltanto un atleta molto appassionato del suo sport, che è riuscito, allenandosi sempre, a restare in attività oltre i 40 anni, a giocare a pallone senza fermarsi mai, fin da bambino. Poi, ci sono anche quelli che «basta parlare sempre di Totti» e infine, ma più rumorosi, ci siamo noi, romani e romanisti.

 

TOTTI COSTANZOTOTTI COSTANZO

Per noi, Totti è il Capitano per sempre, un ragazzo di Roma che ha avuto la sorte di diventare un campione, uscito direttamente dalla Curva Sud. È un parente, un fratello, uno zio, uno che porta in campo un modo tutto speciale di essere romano. Non si è mai visto uno forte come lui in maglia giallorossa, neppure il divino Falcao, e non si vedrà mai più, perché il calcio di oggi, anche se nascesse un nuovo Totti, non gli permetterebbe di giocare 27 anni con la stessa maglia.

TOTTITOTTI

 

Dunque, la partita di domani segna una Storia che finisce e l' inizio di una Leggenda. Che volete che interessi a noi, Tottiani e romanisti (non può esistere nessuna differenza tra le due definizioni), del lavoro che farà Totti da lunedì? Una Leggenda resta sempre tale, non ha alti e bassi come le società di calcio che diventano americane, cinesi, russe, arabe. Per la Roma Totti è come la Nutella per la Ferrero. Solo un pazzo direbbe che il prodotto è vecchio, obsoleto e va messo in diparte per valorizzare meglio il resto della produzione.

 

Nella A.S. Roma, già da qualche anno, c' è chi ha pensato perfino questo, ma non vogliamo neppure commentare. Perdonali Checco, non sanno quello che dicono.

Noi sappiamo cose che gli Spalletti neppure immaginano: sappiamo che tu non hai bisogno di una maglia giallorossa per entrare in campo, perché la maglia l' hai tatuata sulla pelle. Noi vediamo quello che non vedono i poveri di spirito: per i bambini di Roma sei un super eroe, chi non ci crede non è mai venuto con te e mamma Fiorella negli ospedali, dove sei andato per anni a consolare quelli malati.

TOTTITOTTI

 

E che diremo a chi non potrà più urlare il tuo nome ad ogni lettura della formazione, ad ogni gol? Continueranno a cantare «c' è solo un Capitano», perché tu sei il nostro Capitano per sempre, ma non sarà più la stessa cosa. Oggi tutti mi chiedono cosa farà in futuro: resterà dirigente della Roma? Andrà ancora a giocare altrove? Non lo so. Avrei perfino vergogna a chiedertelo di persona. Fai quello che ti sembra giusto, divertiti come hai fatto con il pallone, regalandoci tanta gioia.

TOTTI DI FRANCESCOTOTTI DI FRANCESCO

 

Una cosa però non posso evitare di annotare ai tifosi della mia stessa tribù: pensate in che mani è la Roma, i suoi dirigenti non pensano con la testa, non sentono con il cuore. Non sono neppure stati capaci di prevedere e organizzare un'uscita degna di una leggenda, tanto più di una leggenda che, si dice, vorrebbero tenere in casa, per scongiurare il rischio di defezioni di tifosi delusi.

 

Hanno messo un grande impegno a progettare un nuovo stadio e non hanno neppure capito che, se non sarà intitolato a Francesco Totti, difficilmente si riempirebbe. No, la giornata di domani ce la siamo costruita da soli, con un magnifico passaparola, ce la siamo guadagnata: il Capitano è sempre quel ragazzino biondo che Boskov mandò in campo a Brescia.

 

TOTTI DI FRANCESCOTOTTI DI FRANCESCO

2 - L'EREDITÀ DI TOTTI, 25 STAGIONI DI GOL E PAROLE

Luca D’Ammando per “la Verità”

 

«Gioco nella Roma, so' de Roma, che vojo de più». Questa vecchia frase di Francesco Totti forse andrebbe aggiornata. Domani per il numero 10 sarà l' ultima partita ufficiale con la maglia giallorossa (Luciano Spalletti permettendo) e si concluderà così una storia sportiva e sentimentale lunga 25 stagioni calcistiche. Ma, probabilmente, non si fermerà qui la carriera di questo quarantenne che ha lasciato aperta ogni possibilità.

TOTTITOTTI

 

«Sento che il mio amore per il calcio non passa: è una passione, la mia passione. Da lunedì sono pronto a ripartire. Sono pronto per una nuova sfida», ha scritto due giorni fa in un breve ed enigmatico comunicato. In attesa di sapere quale sarà il suo futuro, se ancora sul campo o dietro una scrivania, vale la pena ripercorrere il passato calcistico di Totti attraverso i numeri e le sue parole, lasciando da parte tutto il superfluo.

 

LAZIO «Mia madre era tifosa della Lazio, e anche mia nonna».

TOTTI DEL PIEROTOTTI DEL PIERO

785 Le partite ufficiali di Francesco Totti con la maglia della Roma in tutte le competizioni. Meglio di lui hanno fatto solo Paolo Maldini (902 con il Milan) e Javier Zanetti (785 con l' Inter).

 

MIKASA «Il primo pallone? Mi pare di vederlo ancora, un Mikasa a pentagoni neri ed esagoni bianchi. Il classico, insomma».

307 Le reti in partite ufficiali con la Roma, miglior realizzatore di sempre.

 

MESTIERI «Pensavo che da grande avrei fatto il benzinaio».

TOTTI NAINGGOLANTOTTI NAINGGOLAN

8 I calciatori italiani che hanno realizzato più di 300 gol in carriera. Oltre a Totti, Silvio Piola, Alessandro Del Piero, Giuseppe Meazza, Luca Toni, Roberto Baggio, Filippo Inzaghi e Antonio Di Natale. A questi si aggiunge l' oriundo José Altafini.

 

RUMORI «Da bambino studiavo, poi sentivo gli amici e il rumore del pallone, così scendevo di corsa in cortile. A volte non mi facevano giocare e risalivo in casa piangendo. E papà: "Ma che te piangi? Pensa a studia', che è meglio. Mica vorrai fa' er calciatore?"».

82 I chilogrammi del peso forma di Totti, alto 180 centimetri.

 

TOTTITOTTI

GNOMO «Da ragazzino ero una mezza sega, un nanetto, mangiavo mangiavo e non mi irrobustivo mai, stavo sempre dai dottori, mi chiamavano Gnomo. Poi, di colpo, sono cresciuto». 150 I milioni di lire che un emissario del Milan offrì alla famiglia Totti per portare Francesco a Milano quando lui aveva 12 anni e giocava nella Lodigiani.

 

FAMIGLIA «Cosa avrei scelto? Beh, non fu una mia decisione, ovviamente. Mia madre era il capo. E lo è ancora. Ed è piuttosto attaccata ai suoi figli, diciamo. Come tutte le mamme italiane, era un po' iperprotettiva. "No, no", disse ai dirigenti. Era tutto quello che aveva da dire. Fu difficile dire no al Milan. Avrebbe significato molti soldi per la nostra famiglia. Ma mia madre mi insegnò una lezione quel giorno. Casa è la cosa più importante nella vita».

MILAN OMAGGIO A TOTTIMILAN OMAGGIO A TOTTI

87 Il minuto della partita Brescia-Roma in cui Vujadin Bokov fece esordire Totti in Serie A, il 28 marzo 1993, facendolo entrare al posto di Ruggero Rizzitelli.

 

FRATELLI «Mio padre tutt' ora mi dice che mio fratello Riccardo era bravo e io una pippa. Lui era bravo ma non aveva la mia stessa passione. E quando mio padre vedeva le mie partite mi diceva che ero una pippa perché invece di fare tre gol ne dovevo fare sei».

9 Il numero di maglia indossata da Totti il 4 settembre 1994, quando segnò il primo gol in Serie A, allo stadio Olimpico di Roma, contro il Foggia, con un sinistro in corsa su assist dell' uruguaiano Daniel Fonseca, al 30' del primo tempo.

TOTTI ROMA PARMA 2001TOTTI ROMA PARMA 2001

 

RINCORSE «Mio zio mi promise una mountain bike, la desideravo e forse l' avrei potuta comprare senza aspettare la rete. Ma ho rincorso quel gol pensando alla bicicletta» (a proposito del primo gol in A). 1998 L' anno in cui Totti diventò capitano giallorosso al posto del brasiliano Aldair. La prima partita con la fascia al braccio fu il 17 ottobre 1998, Roma-Fiorentina 2-1.

 

REGALO «Mi fate un regalo? Non chiamatemi più Pupone, sono cresciuto» (nel 1998).

11 I gol segnati da Totti su 37 presenze nei derby contro la Lazio (miglior marcatore giallorosso di sempre). La prima rete fu quella del 3-3- nel rocambolesco match del 29 novembre 1998.

 

TOTTI VIRTUSTOTTI VIRTUS

LAZIALI «Il laziale che ho goduto di più a battere è stato Alessandro Nesta, perché era forte e un amico. Ma sportivamente parlando, tutti i laziali mi sono antipatici».58 Le presenze di Totti con la maglia della nazionale maggiore. Sono 9 i gol realizzati, tra cui il rigore allo scadere dei quarti di finale dei Mondiali contro l' Australia, il 26 giugno 2006.

 

CUCCHIAIO «Mo' je faccio er cucchiaio» (rivolgendosi al compagno di nazionale Luigi Di Biagio, prima di tirare il rigore nella semifinale degli Europei contro l' Olanda, il 29 giugno 2000). 13 I gol realizzati da Totti nella stagione 2000-2001, in cui la Roma conquistò il suo terzo scudetto. L' ultimo nella partita conclusiva contro il Parma all' Olimpico terminata 3-1, che consegnò il titolo ai giallorossi.

TOTTITOTTI

 

FESTA «Dopo lo scudetto non sono tornato a casa per 72 ore. Di giorno facevo festa, la sera dormivo per strada». 850.000 Le maglie ufficiali con il numero 10 vendute dal 1997 a oggi, per un incasso complessivo di oltre 50 milioni di euro. Sarebbero più del doppio contando le tante imitazioni spacciate dalle bancarelle della capitale.

 

GELATI «Non mi posso concedere un gelato in centro o un giro di acquisti in via Condotti. Ci ho provato una volta, si è bloccato il traffico». 15 Le espulsioni che Totti ha collezionato in carriera con la maglia della Roma, delle quali 11 in Serie A. Tra le più clamorose, il cazzotto al difensore del Siena Francesco Colonnese nel 2005 che gli costò 5 giornate di squalifica e il calcione rifilato a Mario Balotelli nella finale di Coppa Italia contro il Milan nel 2010 (episodio su cui si espresse anche l' allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano).

TOTTI FIORELLO 1TOTTI FIORELLO 1

 

RITI «Io nun c' ho riti: dormo e poi gioco». 71 I rigori realizzati da Totti in Serie A, nessuno ne ha segnati più di lui. Sono invece 18 quelli sbagliati.

 

COATTO «Mi sfottono per l' accento, per i modi, per le parolacce. Se le dice Valentino Rossi, con il suo dialetto, tutti ridono; se le dico io, sono solo un coatto». 2011 L' anno in cui Totti ha visitato per la prima volta il Colosseo, in compagnia dell' attore Russell Crowe, protagonista del Gladiatore.

BIGLIA TOTTIBIGLIA TOTTI

 

POLITICA «La politica È un ambiente che non frequento perché non mi piace, non mi appartiene. Però è vero che hanno cercato di contattarmi più volte perché mi schierassi, ma non l' ho mai fatto perché sono proprio fuori da tutto. Al Quirinale però sono andato: quando abbiamo vinto il Mondiale, non la coppetta di un torneo da spiaggia...».

11 Gli anni di Cristian, primogenito di Francesco Totti e Ilary Blasi. Il ragazzino gioca nella Roma, nella categoria esordienti.

 

TOTTI STAFFELLITOTTI STAFFELLI

OSSESSIONE «Se Cristian si dimostrerà bravo, sarò contento se diventerà calciatore, ma in fondo al cuore spero di no. Avere il cognome Totti sarà un' ossessione. Mi auguro faccia il tennista, così quando smetterò di giocare impiegherò il tempo facendogli da manager».

250 I gol realizzati in Serie A. È al secondo posto nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, dopo Silvio Piola che, tra il 1929 e il 1954, segnò 274 reti.

 

MIGLIORI «Il migliore di tutti è Leo Messi. Il più forte avversario Ronaldo, il Fenomeno.

Come compagno scelgo Gabriel Omar Batistuta, mentre per il feeling in campo Antonio Cassano». 1.500 Le cartoline firmate da Francesco Totti che ogni mese escono da Trigoria.

TOTTI ILARY BLASITOTTI ILARY BLASI

 

VOCI «Tuttora non so se ho davvero talento, me lo domando anch' io. È quello che si vocifera».

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