hamilton bottas

“VINCI, POI NE PARLIAMO” – A SOCHI TRIONFA HAMILTON, LA MERCEDES ORDINA A BOTTAS DI FAR PASSARE IL PILOTA INGLESE CHE DURANTE L’ULTIMO GIRO CHIEDE: "CONCLUDIAMO LA GARA IN QUESTO MODO?" - LA RISPOSTA DELLA MERCEDES: "SI’, NE PARLIAMO DOPO" – ECCO LA SPIEGAZIONE DEL TEAM PRINCIPAL TOTO WOLFF- IL PRECEDENTE FERRARI DI BARRICHELLO-SCHUMACHER NEL 2002 - VETTEL IN CLASSIFICA E' A MENO 50

Da gazzetta.it

Nel dopo gara del GP di Sochi non tiene tanto banco la vittoria di Hamilton che lo proietta a 50 punti di vantaggio su Vettel, 3?, nel mondiale, quanto le modalita con cui e maturata. Con il lasciapassare di Bottas, che a meta gara ha dato strada al compagno e fatto storcere il naso ai puristi delle competizioni, tirando in ballo l'opportunita degli ordini di squadra, soprattutto se cosi plateali. Pratica non vietata, e bene ricordarlo, come in passato quando si ricorreva ad artifizi vari per consentire il sorpasso del pilota meglio piazzato per il mondiale. Ne sa qualcosa la Ferrari con Schumacher-Barrichello in Austria 2002, ma anche in Germania 2010 con Alonso-Massa, senza tralasciare tutte le volte in cui lo stesso Bottas ha agevolato nel suo biennio in Mercedes Hamilton: valgano su tutti gli esempi del Montmelo 2017, o di Monza poche settimane fa.

 

LA DINAMICA -- E lo stesso Toto Wolff nel dopo gara a spiegare la dinamica della decisione: "Abbiamo deciso di cambiare le posizioni tra Bottas e Hamilton perche al pit-stop abbiamo perso la posizione di Hamilton su Vettel e poi Lewis dietro la Ferrari ha danneggiato le gomme. A quel punto abbiamo preferito mettere Bottas a proteggere le spalle di Hamilton piuttosto che rischiare di perdere il suo 2? posto contro Vettel.

 

E sempre duro decidere di cambiare le posizioni in gara, ma sono cose che abbiamo visto in molte altre situazioni - dice il team principal Mercedes -. E difficile gestire situazioni del genere, ma preferisco prendere qualche critica ma guadagnare i punti. In mattinata avevamo fatto una riunione e in condizioni normali, con Bottas davanti e Hamilton dietro, saremo arrivati cosi al traguardo, poi i problemi di Lewis ci hanno fatto cambiare rotta. La partenza con Hamilton nella scia di Bottas? Avevamo studiato quella strategia".

 

FERRARI SEMPRE FORTE -- Infine una considerazione sulla lotta iridata: "Questo e un mondiale molto difficile, abbiamo contro un rivale, la Ferrari, che ha reso la lotta molto dura: e sempre stata forte, anche se la situazione e altalenante. Noi siamo stati piu forti qui in Russia, ma in Giappone tutto potrebbe cambiare e non e ancora finita".

 

2. CADUTA DI STILE DELLA MERCEDES

Marco Gentile per il Giornale

 

La Mercedes sta letteralmente dominando in questo finale di stagione: vuoi per i suoi grandi meriti, vuoi per i tanti errori della Ferrari, vuoi anche un po' per la fortuna favorevole, la casa anglo-tedesca sta creando un solco con la casa di Maranello.

 

Con ogni probabilita Mercedes vincera sia la classifica piloti che quella costruttori ma la gara di oggi a Sochi, in Russia, ha lasciato un'onta pesante circa la decisione presa dal team principal Toto Wolff che ha chiesto a Valterri Bottas di far passare Lewis Hamilton. Il finlandese, prontamente, ha obbidito anche se a fine gara era piuttosto scuro in volto e ha preferito glissare parlando di "Lavoro di squadra". La stessa cosa ha fatto anche Hamilton che non ha festeggiato piu di tanto la vittoria numero 70 della sua carriera e sul podio ha anche deciso di non sollevare il trofeo del primo classificato, facendo salire sul gradino piu alto il compagno di squadra che e rimasto comunque di ghiaccio, impassibile e anche un po' scocciato per la volonta della Mercedes di favorire il compagno di squadra che sta lottando per la conquista del titolo mondiale.

 

Nel finale di gara, tra l'altro, Hamilton ha anche parlato con il suo muretto chiedendo il da farsi con Wolff che gli ha intimato di tagliare il traguardo e di vincere la gara. "Concludiamo la gara in questo modo?", la domanda del pilota inglese, immediata la risposta: "Si, ne parliamo dopo". Il 33enne, dunque, ha obbedito ma ha preferito non festeggiare una vittoria che, con ogni probabilita, non avrebbe ottenuto. Nel 2002 ci fu un episodio simile, in Austria, ma che coinvolse la Ferrari e Michael Schumacher con Rubens Barrichello che fece passare il compagno di squadra. Secondo quanto riporta Sky Sport, all'epoca, la casa di Maranello venne punita con una multa salatissima da un milione di dollari, con la Mercedes che rischia comunque una sanzione per quest'ordine di strategia che pero sa tanto di pesante scorrettezza nei confronti di tutto il circus, Bottas in primis.

 

hamilton bottashamilton bottas 1hamilton bottas 4vettelhamiltonhamilton

Ultimi Dagoreport

donald trump vladimir putin giorgia meloni

DAGOREPORT - IL VERTICE DELLA CASA BIANCA È STATO IL PIÙ  SURREALE E “MALATO” DELLA STORIA POLITICA INTERNAZIONALE, CON I LEADER EUROPEI E ZELENSKY IN GINOCCHIO DA TRUMP PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L’UCRAINA – LA REGIA TRUMPIANA: MELONI ALLA SINISTRA DEL "PADRINO", NEL RUOLO DI “PON-PON GIRL”, E MACRON, NEMICO NUMERO UNO, A DESTRA. MERZ, STARMER E URSULA, SBATTUTI AI MARGINI – IL COLMO?QUANDO TRUMP È SCOMPARSO PER 40-MINUTI-40 PER “AGGIORNARE” PUTIN ED È TORNATO RIMANGIANDOSI IL CESSATE IL FUOCO (MEJO LA TRATTATIVA PER LA PACE, COSÌ I RUSSI CONTINUANO A BOMBARDARE E AVANZARE) – QUANDO MERZ HA PROVATO A INSISTERE SULLA TREGUA, CI HA PENSATO LA TRUMPISTA DELLA GARBATELLA A “COMMENTARE” CON OCCHI SPACCANTI E ROTEANTI: MA COME SI PERMETTE ST'IMBECILLE DI CONTRADDIRE "THE GREAT DONALD"? - CILIEGINA SULLA TORTA MARCIA DELLA CASA BIANCA: È STATA PROPRIO LA TRUMPETTA, CHE SE NE FOTTE DELLE REGOLE DEMOCRATICHE, A SUGGERIRE ALL'IDIOTA IN CHIEF DI EVITARE LE DOMANDE DEI GIORNALISTI... - VIDEO

francesco milleri gaetano caltagrino christine lagarde alberto nagel mediobanca

TRA FRANCO E FRANCO(FORTE), C'E' DI MEZZO MPS - SECONDO "LA STAMPA", SULLE AMBIZIONI DI CALTAGIRONE E MILLERI DI CONTROLLARE BANCHE E ASSICURAZIONI PESA L’INCOGNITA DELLA BANCA CENTRALE EUROPEA - CERTO, PUR AVENDO IL 30% DI MEDIOBANCA, I DUE IMPRENDITORI NON POSSONO DECIDERE LA GOVERNANCE PERCHÉ NON HANNO REQUISITI DETTATI DALLA BCE (UNO FA OCCHIALI, L'ALTRO CEMENTO) - "LA STAMPA"  DIMENTICA, AHINOI!, LA PRESENZA DELLA BANCA SENESE, CHE I REQUISITI BCE LI HA TUTTI (E IL CEO DI MPS, LOVAGLIO, E' NELLE MANI DELLA COMPAGNIA CALTA-MELONI) - COSA SUCCEDERÀ IN CASO DI CONQUISTA DI MEDIOBANCA E DI GENERALI? LOR SIGNORI INDICHERANNO A LOVAGLIO DI NOMINARE SUBITO IL SOSTITUTO DI NAGEL (FABRIZIO PALERMO?), MENTRE TERRANNO DONNET FINO ALL'ASSEMBLEA DI GENERALI...

donald trump grandi della terra differenza mandati

FLASH! - FA MALE AMMETTERLO, MA HA VINTO DONALD TRUMP: NEL 2018, AL G7 IN CANADA, IL TYCOON FU FOTOGRAFATO SEDUTO, COME UNO SCOLARO CIUCCIO, MENTRE VENIVA REDARGUITO DALLA MAESTRINA ANGELA MERKEL E DAGLI ALTRI LEADER DEL G7. IERI, A WASHINGTON, ERA LUI A DOMINARE LA SCENA, SEDUTO COME DON VITO CORLEONE ALLA CASA BIANCA. I CAPI DI STATO E DI GOVERNO EUROPEI, ACCORSI A BACIARGLI LA PANTOFOLA PER CONVINCERLO A NON ABBANDONARE L'UCRAINA, NON HANNO MAI OSATO CONTRADDIRLO, E GLI HANNO LECCATO VERGOGNOSAMENTE IL CULO, RIEMPIENDOLO DI LODI E SALAMELECCHI...

pietrangelo buttafuoco alessandro giuli beatrice venezi

DAGOREPORT – PIÙ CHE DELL’EGEMONIA CULTURALE DELLA SINISTRA, GIULI E CAMERATI DOVREBBERO PARLARCI DELLA SEMPLICE E PERENNE EGEMONIA DELL’AMICHETTISMO E DELLA BUROCRAZIA – PIAZZATI I FEDELISSIMI E GLI AMICHETTISSIMI (LA PROSSIMA SARÀ LA DIRETTRICE DEL LATO B VENEZI, CHE VOCI INSISTENTI DANNO IN ARRIVO ALLA FENICE), LA DESTRA MELONIANA NON È RIUSCITA A INTACCARE NÉ LO STRAPOTERE BARONALE DELLE UNIVERSITÀ NÉ LE NOMINE DIRIGENZIALI DEL MIC. E I GIORNALI NON NE PARLANO PERCHÉ VA BENE SIA ALLA DESTRA (CHE NON SA CERCARE I MERITEVOLI) CHE ALLA SINISTRA (I BUROCRATI SONO PER LO PIÙ SUOI)

donald trump giorgia meloni zelensky macron tusk starmer

DAGOREPORT - DOVE DIAVOLO È FINITO L’ATTEGGIAMENTO CRITICO FINO AL DISPREZZO DI GIORGIA MELONI SULLA ‘’COALIZIONE DEI VOLENTEROSI”? - OGGI LA RITROVIAMO VISPA E QUERULA POSIZIONATA SULL'ASSE FRANCO-TEDESCO-BRITANNICO, SEMPRE PRECISANDO DI “CONTINUARE A LAVORARE AL FIANCO DEGLI USA” - CHE IL CAMALEONTISMO SIA UNA MALATTIA INFANTILE DEL MELONISMO SONO PIENE LE CRONACHE: IERI ANDAVA DA BIDEN E FACEVA L’ANTI TRUMP, POI VOLA DA MACRON E FA L’ANTI LE PEN, ARRIVA A BRUXELLES E FA L’ANTI ORBÁN, INCONTRA CON MERZ E FA L’ANTI AFD, VA A TUNISI E FA L’ANTI SALVINI. UNA, NESSUNA, CENTOMILA - A MANTENERE OGNI GIORNO IL VOLUME ALTO DELLA GRANCASSA DELLA “NARRAZIONE MULTI-TASKING” DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA, OLTRE AI FOGLI DI DESTRA, CORRONO IN SOCCORSO LE PAGINE DI POLITICA INTERNA DEL “CORRIERE DELLA SERA”: ‘’PARE CHE IERI MACRON SI SIA INALBERATO DI FRONTE ALL’IPOTESI DI UN SUMMIT A ROMA, PROPONENDO SEMMAI GINEVRA. MELONI CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO” - SÌ, C’È SCRITTO PROPRIO COSÌ: “CON UNA BATTUTA LO AVREBBE CALMATO”, MANCO AVESSE DAVANTI UN LOLLOBRIGIDA QUALSIASI ANZICHÉ IL PRESIDENTE DELL’UNICA POTENZA NUCLEARE EUROPEA E MEMBRO PERMANENTE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA DELL'ONU (CINA, FRANCIA, RUSSIA, REGNO UNITO E USA) - RIUSCIRÀ STASERA L’EROINA DAI MILLE VOLTI A COMPIERE IL MIRACOLO DELLA ‘’SIRINGA PIENA E MOGLIE DROGATA’’, FACENDO FELICI TRUMP E MACRON?