WAIT AND SEE..DORF – LA RIVOLUZIONE ROSSONERA INIZIA DALL’OLANDESE CHE STA STUDIANDO ANCHE DI NOTTE PER PRENDERE (DA GIUGNO) IL POSTO DI ALLEGRI – TREGUA TRA GALLIANI E BARBARELLA: QUANTO REGGERA’?

1. SEEDORF: «DORMO SOLO 5 ORE PER NOTTE. STUDIO PER DIVENTARE ALLENATORE»
Alberto Costa per ‘Il Corriere della Sera'

Incroci a distanza nella notte milanese. Difatti mentre Massimiliano Allegri (nella sostanza il passato) officiava l'ultima messa natalizia nel ristorante di riferimento alla presenza di una selezionata élite giornalistica, poco più in là Clarence Seedorf (certamente il futuro) si manifestava alla moda di Cenerentola, mezzanotte e dintorni, nella penombra del Finger's Garden, uno dei ristoranti di sua proprietà.

Un blitz tenuto segreto, bocche cucite per la festa degli auguri al personale, toccata e fuga in puro stile 007. Sbarcato da Amsterdam, dove nell'ultima settimana ha smaltito un pacchetto di lezioni del corso allenatori, l'olandese, 432 presenze e 63 gol in rossonero, già oggi potrebbe rientrare alla base per trascorrere le festività natalizie in famiglia anche se ormai, «in Olanda non conosco quasi più nessuno». Legato al club brasiliano del Botafogo con un contratto da calciatore fino a giugno, Clarence è il principe ereditario designato a raccogliere la non brillante eredità di Allegri.

La panchina rossonera sarà sua, lo vuole Silvio Berlusconi con il quale la sintonia è totale (anche per lui, Clarence, il Milan di oggi non è inferiore ad almeno 5 formazioni che gli stanno davanti in classifica) e che già un anno fa, dicembre 2012, aveva obbligato Galliani a fargli mettere nero su bianco. Per questo sarà difficile fargli cambiare idea (al Dottore), soprattutto ora che Clarence possiede tutte le carte in regola per allenare a pieno titolo in serie A.

Tra quattro mesi il cosiddetto patentino renderà ufficiale il completamento di un percorso singolare perché, trattandosi di Seedorf, nulla può essere ridotto a banalità allo stato puro. Per farla breve Clarence ha messo di mezzo Louis Van Gaal, il c.t. d'Olanda, che si è attivato per consentirgli di seguire lezioni a domicilio: per un mese i docenti della Coverciano dei Paesi Bassi si sono trasferiti a Rio. Non male, vero? Teoria, certo, ma pure pratica.

Zitto, zitto, quello che a Milanello avevano soprannominato il sultano del Brunei, nei ritagli di tempo si è infatti messo ad allenare una formazione Under 17, il Boavista, con la quale è già stato 5 volte in panchina in occasione di altrettante amichevoli. Ovviamente i dvd degli allenamenti sono finiti in Olanda a rimpolpare il dossier sull'apprendista stregone Clarence Seedorf: «Ormai dormo 5 ore per notte ma quando una cosa ti prende non senti la fatica». Ad maiora!


2. GALLIANI FIRMA LA PACE CON BARBARA
Monica Colombo per ‘Il Corriere della Sera'

Il Milan versione 2.0 nascerà oggi pomeriggio nella nuova sede rossonera in un consiglio di amministrazione straordinario che ratificherà le nuove cariche. Adriano Galliani - che continuerà a occuparsi della parte sportiva, rappresenterà il club in Lega e si occuperà dei diritti tv -, rinuncerà alle deleghe per il marketing, il settore commerciale, lo stadio, Fondazione Milan, le risorse umane e i progetti speciali, che spetteranno a Barbara Berlusconi. Eppure non sarà un Milan che l'ad storico sentirà meno suo.

«Il Milan è innanzitutto di Silvio Berlusconi» ha dichiarato il vicepresidente vicario a margine della festa di Natale del settore giovanile rossonero. «Da parte mia c'è la totale disponibilità a collaborare con Barbara Berlusconi, che è nata il mio stesso giorno, il 30 luglio. L'ho vista nascere e crescere. Non c'è nessun tipo di problema».

Quindi tutti in attesa del comunicato di oggi, atto di nascita di un nuovo Milan. «Questo è un momento di crescita e trasformazione. Tutto quello che avverrà è stato abbondantemente concordato e condiviso da tutti a partire dal presidente» ha aggiunto Galliani.

Al momento insomma pare essere tornata l'alta pressione sui cieli di Milanello, tanto che ieri è stato l'ad a farsi portavoce davanti ai 238 ragazzi delle giovanili delle scuse di Barbara, impossibilitata a essere presente per motivi familiari. «Il nostro obiettivo è quello di far tornare il nostro settore giovanile ai livelli di quello che trovammo nell'86 quando Silvio Berlusconi divenne presidente: all'epoca trovammo in difesa Costacurta, Baresi, Filippo Galli e Maldini tutti provenienti dal vivaio».

Ma intanto si pensa al derby: «Altro che sfida dimessa, sarà sempre da tutto esaurito» ha precisato l'ad che si è rammaricato per la squalifica di Montolivo. «È ingiusta. È stata un'ammonizione un po' severa perché il capitano ha il diritto di parlare con gli arbitri. Non mi è parso che Riccardo abbia mancato di rispetto a Rocchi».

Chissà se segnerà Kakà. «È difficile ma qualche volta i sogni si realizzano». Chissà se Nainggolan resterà un'utopia o si trasformerà in realtà. Nella cena di Natale organizzata martedì da Allegri con i giornalisti, Galliani ha ricevuto una telefonata di Cellino. Nel passare il telefono al tecnico ha detto scherzando: «Max digli di darci Nainggolan... ». Ma il pressing di Inter e Juve è notevole. Poi l'ad si è recato alla cena degli assistiti di Tinti: presenti Matri, Pazzini, Bonera e... Pirlo che nei giorni di burrasca aveva inviato un sms affettuoso allo stesso Galliani. «Ha il contratto in scadenza, ma non dovevamo cederlo tre anni fa... ». Poi con un sorriso sornione si è dileguato nella notte. Visita di cortesia o pazza idea per giugno? Lo scopriremo solo vivendo.

 

 

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