
“L’ADDIO DI MALDINI AL MILAN? UNA PAGINA VERGOGNOSA, FATTA IN MANIERA VERGOGNOSA. E POTREI DIRE ALTRE MILLE COSE BRUTTE” – ZVONIMIR BOBAN, EX DIRIGENTE DEL MILAN, RIFILA UNA BORDATA ALL’ATTUALE PROPRIETÀ ROSSONERA: “PER LORO PAOLO RAPPRESENTAVA L'ULTIMO OSTACOLO PER FARE QUELLO CHE VOLEVANO. E TANTO HA INCISO IL FATTO DI TONALI VISTO CHE MALDINI NON L'AVREBBE MAI LASCIATO ANDARE PERCHÉ IL RAGAZZO È MILANISTA” – “L’INTER HA UN’IDENTITÀ, SA SEMPRE COSA FARE. IL MILAN NO, ANZI NE ABBIAMO AVUTE 100 IN QUESTA STAGIONE E NESSUNA È STATA GIUSTA…”
Estratto dell’articolo di Maurizio De Santis per www.fanpage.it
Sentire le parole di Zvonimir Boban fa ribollire il sangue nelle vene ai tifosi del Milan. L'ex calciatore dice tutto senza peli sulla lingua attaccando la dirigenza attuale […]
Prima spina nel fianco, il raffronto con i nerazzurri e l'ago della bilancia che pende dalla loro parte. La sequenza di ragioni esposte è tremenda. "Quando guardiamo i risultati è ovvio – dice l'ex giocatore a Milan Hello di Andrea Longoni -. Quando guardiamo la società è ovvio. Quando guardiamo nel complesso, quello che rappresenta oggi l'Inter e il Milan è ovvio. È facile da capire, dispiace tanto, ma sul piano tecnico non credo sia così lontano. Sul piano di come creare una squadra che funzioni bene sì, credo sia lontano".
MASSARA MALDINI PIOLI GAZIDIS BOBAN
[…] "L'Inter ha un'identità, sa sempre cosa fare. Noi no… anzi ne abbiamo avute 100 in questa stagione e nessuna è stata giusta. E non si può averla con questi calciatori, per come sono stati presi e farli giocare. Una situazione che molti di noi lo hanno capito dall'estate scorsa".
Lo aveva capito anche Paolo Maldini che, come si apprende anche dal racconto dello stesso Boban, ha cercato anche di trovare una mediazione con una dirigenza che aveva altri piani e una visione inconciliabile. "Mi sono accorto subito che ci fosse qualcosa che non andava, dovevamo lottare contro la nostra proprietà per il bene del Milan. Paolo mi sprona e così e iniziata la lotta. Ad agosto mi avevano tolto potere di firma… Mettevano paletti assurdi. Ho firmato 3 anni nonostante ce ne volessero 5: ripulire il primo, dare stabilità il secondo e competere il terzo. Ci vogliono anni minimo: loro dopo 3 mesi ci hanno quasi delegittimato con un'imboscata. Non sono gente di calcio, non capiscono".
Dopo l'addio del croato, c'era un altro intoppo di cui liberarsi: l'ex capitano. "Una pagina vergognosa, fatta in maniera vergognosa. Indecente, inaccettabile e potrei dire altre mille cose brutte. Per loro Paolo rappresentava l'ultimo ostacolo per fare quello che volevano. E tanto ha inciso il fatto di Tonali, Paolo non l'avrebbe mai lasciato andare. Perché il ragazzo è milanista.” […]
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