jean-francois palus sabato de sarno jean marc duplaix francesca bellettini gucci kering

UCCI UCCI, IL MERCATO FESTEGGIA LA RIVOLUZIONE IN GUCCI – IL TITOLO DI KERING VOLA A PARIGI DOPO LA RIORGANIZZAZIONE DELLA GOVERNANCE ANNUNCIATA DAL GRUPPO, CHE POSSIEDE IL MARCHIO ITALIANO – LE PROSPETTIVE DI UN NUOVO SLANCIO DI GUCCI HANNO PORTATO LE AZIONI A UN RIALZO DEL 7% - INTANTO IL FONDO BLUEBELL HA RILEVATO È ENTRATO CON UNA QUOTA IN KERING E STAREBBE FACENDO PRESSIONI PER “STABILIRE UN LEGAME IN RICHEMONT”

gucci 3

Estratto dell’articolo di Federica Camurati per “MF – Milano Finanza”

 

La rivoluzione in casa Kering è appena cominciata e, in meno di 24 ore, ha già messo le ali al titolo a Parigi. Il mercato ha visto di buon occhio la riorganizzazione della governance annunciata dal gruppo luxury nella serata di martedì, a Borse chiuse. E durante la giornata di ieri, si sono scatenati gli acquisti.

 

marco bizzarri

Già nella prima ora dall’avvio degli scambi, il titolo del conglomerato francese da oltre 20 miliardi di ricavi nell’esercizio 2022 ha iniziato a viaggiare in sostenuto rialzo di oltre il 6% raggiungendo i 522,9 euro per azione.

 

I volumi […] sono stati nove volte superiori alla media giornaliera delle ultime tre settimane. «Le azioni hanno sottoperformato il settore negli ultimi tre mesi (-13% vs -4%) e nell’ultimo anno (+3% vs +22%) a causa della crescita insufficiente dei ricavi e degli utili, dell’incertezza sulla transizione del marchio Gucci e dell’incidente della campagna Balenciaga», hanno osservato ieri gli analisti di Citi.

jean francois palus

 

Dopo un massimo di giornata a 531,3 euro toccato nel pomeriggio, il titolo si è assestato in chiusura a 530,4 euro per azione (+7,37%). […]

 

Il prossimo 23 settembre, il presidente e ceo della griffe fiorentina, Marco Bizzarri, in carica dal 2015, passerà il testimone a Jean-Francois Palus, attualmente direttore generale di Kering, «per un periodo transitorio». Dopo il duo Tom Ford e Domenico De Sole, Alessandro Michele e Marco Bizzarri, per ora sarà dunque Palus a dividere le redini della maison con il direttore creativo Sabato De Sarno, che debutterà a settembre durante Milano moda donna.

francesca bellettini

 

Inoltre Francesca Bellettini, presidente e ceo di Yves Saint Laurent dal 2013, manterrà il suo ruolo e in aggiunta diventerà deputy ceo di Kering con delega allo sviluppo del marchio, mentre il direttore finanziario Jean-Marc Duplaix sarà deputy ceo con delega alle operazioni e alla finanza.

sabato de sarno

 

«Non vediamo implicazioni immediate da questa riorganizzazione, che giudichiamo comunque positivamente in termini di rafforzamento della governance e di efficacia decisionale», hanno commentato gli esperti di Equita mantenendo la valutazione buy. Concorda Citi, che ritiene che la riorganizzazione sia «ben ponderata e logica, in quanto rafforza il processo decisionale, la governance e la successione, dimostrando al contempo un’ulteriore determinazione a trasformare Gucci».

 

jean marc duplaix

La banca d’investimento ritiene inoltre che questi cambiamenti siano positivi per gli investitori di lungo termine e conferma il suo rating buy. «Valutiamo positivamente la qualità delle attività di Kering, mentre i miglioramenti nella strategia e nell’esecuzione saranno probabilmente affrontati con i prossimi cambiamenti di gestione», hanno proseguito gli analisti.

 

«Continuiamo a vedere una certa attrattiva che ruota attorno al turnaround di Gucci e alla nuova visione creativa, al valore nascosto di Saint Laurent, Bottega Veneta e Balenciaga e al potenziale per ulteriori M&A nel settore beauty e al ritorno di capitale». E sebbene la poltrona di Gucci, occupata ad interim da Palus, attirerà probabilmente un forte interesse da parte dei top manager, il rischio secondo l’istituto è che il periodo di transizione si trascini troppo a lungo.

 

gucci 2

[…] Non cambia opinione sul titolo nemmeno Ubs, che mantiene il rating neutral e il target price fissato a 553 euro. In serata è inoltre trapelato che il fondo Bluebell capital è entrato con una quota in Kering e, stando ai rumors, non solo starebbe spingendo per un cambiamento, ma starebbe anche facendo pressioni sul management per stabilire un legame con Richemont. Questo anche in vista di «possibili operazioni straordinarie», secondo quanto riportato da Bloomberg. Un attivismo che tuttavia difficilmente potrebbe produrre effetti concreti allo stato attuale, in quanto la famiglia Pinault ha blindato la propria quota del 42% con il 59,3% dei diritti di voto in assemblea.

Articoli correlati

TERREMOTO GUCCI - DOPO IL SILURAMENTO DELLO STILISTA ALESSANDRO MICHELE, VIA BIZZARRI

UCCI, UCCI, TERREMOTO IN GUCCI! COSA C\'E\' DIETRO IL SILURAMENTO DI MARCO BIZZARRI

marco bizzarri gucci 1marco bizzarri Alessandro michele marco bizzarrijean francois palus sabato de sarno francesca bellettinimarco bizzarri

Ultimi Dagoreport

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”