pietro labriola giancarlo giorgetti tim sparkle cavi sottomarini

VENDUTA LA RETE, ORA TOCCA A SPARKLE – LA SOCIETÀ GIOIELLINO DI TIM, CHE POSA E GESTISCE I CAVI ATTRAVERSO CUI PASSANO I DATI INFORMATICI DI MEZZO MONDO, È STATA ESCLUSA DALL’OFFERTA DI KKR, VALUTATA TROPPO BASSA. GLI AMERICANI OFFRIVANO 700-750 MILIONI, ALLA FINE SE LA PRENDERÀ IL TESORO PER UN MILIARDO – LA MAXI-PLUSVALENZA DI FIBERCOP: KKR HA COMPRATO IL 37,5% A 1,8 MILIARDI, VALUTANDOLA NEL COMPLESSO 4,8 MILIARDI. OGGI VIENE VALUTATA IL 135% IN PIÙ…

1 - IL TESORO TRATTA PER RILEVARE SPARKLE TIM PUNTA A INCASSARE UN MILIARDO

Estratto dell’articolo di Manuel Follis per “la Stampa”

 

PIETRO LABRIOLA TIM

Firmata la cessione della rete Tim a Kkr, il prossimo mese sarà dedicato alla valorizzazione di Sparkle, altra partita che potrebbe vedere come protagonista direttamente il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Domenica 5 novembre, al termine del consiglio d'amministrazione che ha approvato a maggioranza la vendita di Netco (la futura società della rete) al fondo americano, nel comunicato di Telecom si leggeva che «quanto all'offerta non vincolante su Sparkle, il consiglio, avendola ritenuta non soddisfacente, ha dato mandato al ceo di verificare la possibilità di ricevere un'offerta vincolante a un valore più elevato una volta completata la due diligence, il cui termine è stato esteso fino al 5 dicembre».

 

TIM SPARKLE

In sostanza, un mese di tempo per trovare un compratore, che però in realtà sarebbe già stato individuato. Non è un mistero che l'esecutivo ritenga infatti Sparkle un asset strategico, visto che è la società attraverso la quale passano i dati internazionali e che è anche uno degli accessi informatici al Medio Oriente. Proprio per questo più volte in passato era circolata l'indiscrezione che Sparkle potesse finire direttamente sotto il controllo del governo e tra le opzioni, poi non percorse, c'era quella che l'asset venisse rilevato da Cdp.

 

GIANCARLO GIORGETTI

Da quello che risulta, il dossier sarebbe ora da settimane sul tavolo del Mef […]. L'obiettivo sarebbe quello di definire un'operazione entro il 5 dicembre. Tutto ovviamente passerà dalla valutazione di Sparkle.

 

Tim ha rifiutato l'offerta di Kkr, che aveva proposto per la società tra 700 e 750 milioni, valutazione come detto ritenuta non congrua. L'obiettivo degli advisor del gruppo tlc […] sarebbe quello di arrivare poco sotto al miliardo di euro. […]

 

L'incasso della società di cavi internazionale andrebbe ad aggiungersi a quello previsto dall'operazione di Kkr su Netco e quindi porterebbe la valutazione potenziale finale vicina ai 23 miliardi. […]

 

2 - TIM MIGLIORA MA RESTA IN ROSSO SINDACATI CONTRO L’ADDIO ALLA RETE

Estratto dell’articolo di Sara Bennewitz per “la Repubblica”

 

rete sparkle

Tim chiude i primi nove mesi con un fatturato in crescita a 11,93 miliardi(+3,7%), grazie al Brasile (+12,4%) e alla divisione Enterprise (+4,8%), che compensano il calo dei ricavi da servizi (-1,3%) domestici, sia della telefonia fissa (-0,3%) che di quella mobile (-3,5%) e un rosso che si riduce a 1,12 miliardi (dai 2,72 miliardi del 2022).

 

Tuttavia la società guidata da Pietro Labriola, che ha già realizzato il 77% del piano di taglio costi, tra cui quelli del personale, ieri ha confermato tutti gli obiettivi per l’intero anno, e anche quelli per il triennio 2023-2024.

 

GIORGIA MELONI GIANCARLO GIORGETTI

Di negativo c’è che il debito a fine settembre è salito di 974 milioni a 26,33 miliardi (e a 21,18 miliardi quello al netto dei leasing finanziari), perché viene bruciata cassa (907 milioni nei nove mesi) per sostenere i maggiori interessi e gli investimenti, che sono superiori dell’aumento del margine lordo (cresciuto nei nove mesi del 6,9% a 4,21 miliardi).

 

Tuttavia, dato che entro fine anno è atteso l’incasso di 700 milioni di anticipi del Pnrr per cablare le aree grigie, il debito dopo i leasing finanziari dovrebbe migliorare. Detto questo Tim, anche senza la vendita della sua Netco (+5,8% i ricavi dei nove mesi) a Kkr attesa nell’estate del 2024, ha un margine di liquidità di 8,9 miliardi che copre tutte le scadenze finanziarie fino alla fine del 2025.

 

I PRINCIPALI AZIONISTI DI TIM - PIETRO LABRIOLA

La tutela dell’occupazione tricolore, scesa a 39.186 addetti a fine settembre (dai 40.980 del dicembre 2022) resta un nervo scoperto. Ieri il leader della Cgil Maurizio Landini si è detto contrario alla scelta del Cda di Tim di vendere la rete a KKR. «Un regalo a esterni […] di valori per noi centrali come la rete». Lamentando anche l’assenza di una politica industriale «degna di questo nome».

 

[…] L’incontro tra i sindacati e Tim è previsto per il 14 novembre, intanto gli analisti, in mancanza di dettagli sull’operazione che verranno forniti oggi, quando partirà anche il road show con gli investitori, fanno i conti sulla plusvalenza che Kkr (37,5%) e Fastweb (4,5%) faranno insieme a Tim su Fibercop, la rete di accesso in fibra e rame che collega gli armadietti in strada alle case di tutti gli italiani.

 

henry kravis

Nell’agosto 2021 il fondo Usa ha investito 1,8 miliardi per il 37,5%, valutando il 100% di Fibercop 4,8 miliardi (e 7,9 compresi i debiti). Nell’offerta appena presentata per tutta la rete da 18,8 miliardi, Fibercop viene valutata 11,41 miliardi: ovvero il 135% in più rispetto a 2 anni fa (e l’84% in più immaginando che il debito sia rimasto costante con quello del 2021). Un bell’affare anche per il fondo di Abu Dhabi, che aveva investito in Fibercop nel 2021 a fianco di Kkr, e ora rileverà il 10% di Netco: la metà della quota opzionata dal Mef […] che punta al 20%, ma che a differenza del fondo arabo, avrà anche importanti diritti di governance insieme a F2i […]

sparklePIETRO LABRIOLA

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”