dragon quest iii 3

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - IL CLASSICISMO AVVENTUROSO DI “DRAGON QUEST” È MANTENUTO NEL REMAKE DEL TERZO EPISODIO NELLA FORMA ANTICA E NUOVA DEL 2D-HD CHE RIPORTA IN VITA L’ANCESTRALE BELLEZZA DI ANTICHI PIXEL. COME TUTTI I DRAGON QUEST ANCHE QUESTO È ILLUSTRATO DAL COMPIANTO GENIO DI AKIRA TORIYAMA, SCOMPARSO POCHI MESI FA. C’È STATA UNA POLEMICA RECENTE SULLE CENSURE APPORTATE POST MORTEM AI SUOI DISEGNI… - VIDEO

dragon quest iii 8

Federico Ercole per Dagospia

 

Pone domande intime e strane la femminile voce misteriosa che mi interroga al suono liquido delle tante cascate che colano verso il fondo di un abisso spalancato tra i monti, nella malia di una visione onirica. Questioni alle quali devo rispondere con sincerità, senza ponderarle troppo a lungo.

dragon quest iii 7

 

Chiunque sia a pronunciare quelle parole vuole conoscere la mia mente di “eroe” pronto a cominciare una lunga epopea avventurosa:  “invidi la libertà degli uccelli?”, “trovi impossibile rifiutare le richieste altrui?”, “fai spesso voli pindarici?”, “ti irriti facilmente anche per questioni irrilevanti?”, “quando l’ispirazione ti coglie metti subito in atto i tuoi pensieri?” e altre, compreso il mio vero nome e la mia data di nascita, non credo per inserirmi nei dati di una qualche compagnia di questo mondo, anche perché sono sconnesso e comunque uso malfido con la povera vocina magica un soprannome perché non si sa mai, ma rivelo il compleanno corretto affinché quella stabilisca il mio segno zodiacale.

 

dragon quest iii 6

C’è infine un’ultima prova, devo esaudire la richiesta di un anziano che mi chiede di spostare un masso. Dopo questa introspezione che stabilisce un’identificazione con il protagonista del gioco che è già profonda, perché qui dovrei essere proprio io e non qualcun altro con il suo carattere e le sue parole, comincia davvero il lungo viaggio del remake di Dragon Quest III per Playstation, Switch e Xbox, che uscì in origine nel 1988 per la prima console di Nintendo e ai tempi non fu mai pubblicato in Europa.

 

Si tratta di un rifacimento nel cosiddetto HD-2D, ovvero in quello stile splendente di una bellezza insieme nuova e antica che fu adottato per Octopath Taveller e il suo seguito o per Triangle Strategy.

 

dragon quest iii 5

Un ritorno più che necessario, persino urgente, per chi vuole vivere un gioco di ruolo giapponese che ha definito quello che ora è il classicismo del genere, un videogioco che può apparire vetusto nelle sue punitive meccaniche per chi non è più abituato alla loro complessità strategica e ad una certa astruseria di alcune di queste, ma che nella sua rinascita possiede innumerevoli facilitazioni, come un selettore di difficoltà e un salvataggio automatico che si attua dopo ogni battaglia, questo davvero utile e salvifico del tempo e dei “sacrifici” di chi gioca.

 

dragon quest iii 9

Non temete quindi questo Dragon Quest III, non equivocate la sua anima ancestrale per vecchiezza, perché grazie anche alla sua abbacinante nuova veste risulta una grande esperienza avventurosa, estetica e tattica.

 

PER IL VASTO MONDO

La trama di Dragon Quest III è minimale se rapportata a quelle così sofisticate dei Final Fantasy o di altri giochi di ruolo. L’eroe o l’eroina (non più maschio e femmina come nell’originale ma tipo A a tipo B, ma non è più “discriminante” se la donna è appunto “B”?) partono sulle orme dello scomparso padre del personaggio principale per sconfiggere la presenza diabolica che sta condannando all’estinzione il loro mondo, scatenando orde di mostri e demoni.

 

Tuttavia questa semplicità è ingannevole perché Dragon Quest, tranne che nell’undicesimo episodio che risulta più organico e profondo anche nel suo insieme narrativo, ha sempre brillato come raccolta di novelle e non come romanzo. Ogni città o paese racconta una sua piccola storia, molto spesso suggestiva: amanti che si uccidono affogandosi negli abissi i cui spiriti dovremmo infine riunire, regine indemoniate che sacrificano fanciulle, popoli addormentati dalle fate per punire l’amore proibito tra una di queste ed un essere umano, principesse-drago morenti...

dragon quest iii 4

 

Così viaggiamo in compagnia di altri tre caratteri predefiniti, senza una loro personale identità o storia, ma che vivono solo della loro classe e delle abilità che li contraddistinguono, ognuna delle quali è davvero fondamentale per superare battaglie  a turni che sono sempre ostiche anche contro nemici minori e che diventano davvero ardue contro i vari “boss”, se non giocate in modalità facile, perché scegliere una mossa sbagliata significa Game Over ed è necessario che la propria squadra abbia il livello adeguato ottenibile attraverso un rigoroso “grinding”, ovvero la ripetizione faticosa ma gratificante dei combattimenti solo per salire di livello.

 

C’è anche la possibilità di cambiare classe, qui detta vocazione, ai tre personaggi supplementari che accompagnano quello principale, ma la consiglio solo al pubblico davvero “hardcore” perché richiede un immenso investimento di tempo (cambiando si torna al livello 1) sebbene possa rivelarsi davvero utile.

dragon quest iii 3

 

ARTE DI TORIYAMA

Come tutti i Dragon Quest anche questo è illustrato dal compianto genio di Akira Toriyama, scomparso pochi mesi fa. C’è stata una polemica recente sulle censure apportate post mortem ai suoi disegni, cosa che in effetti sarebbe sgradevole, anche se si tratta di cose minimali come l’aggiunta di pantaloncini a personaggi prima scosciati o la decolorazione delle grandi labbra dei troll che avrebbero potuto rimandare a stereotipi razziali.

dragon quest iii 2

 

Tuttavia come sottolinea Simone Tagliaferri sul sito Multiplayer, l’intervento sulla veste succinta sembrerebbe già del 2012 per altri videogiochi della serie e sono dovuti all’ottenimento di una classificazione “per tutti” dell’opera in questione. I disegni di Akira Toriyama mantengono comunque la loro preziosa identità, anche se è inquietante che una minima quasi nudità susciti censure tipo quelle di Daniele da Volterra detto il Braghettone.

dragon quest iii 11

 

Tanti videogiochi di ruolo giapponesi instaurano una dialettica critica e costruttiva con chi gioca a proposito del presente del nostro pianeta, riportandoci alla realtà attraverso la fantasia. Non Dragon Quest III che risulta invece una fuga, un distaccamento dolce e necessario per scivolare via dall’oggi inconsapevoli per qualche ora di epica e perdersi sollevati dall’incertezza e dall’orrore in quell’avventuroso tutto.

 

 

 

 

 

dragon quest iii remake dragon quest iii 12

 

dragon quest iii remake dragon quest iii 1dragon quest iii 10

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)