armored core

DAGOGAMES BY FEDERICO ERCOLE - IL METALLO PESANTE DI "ARMORED CORE VI FIRES OF RUBICON" E I SUOI LETALI MECHA, “ROBOTTONI” DA PILOTARE SULL’APOCALITTICA SUPERFICIE DI UN PIANETA AGONIZZANTE E IN GUERRA - È UN GRANDIOSO GIOCO D’AZIONE STRATEGICO E FRENETICO INSIEME, CHE MERAVIGLIA CON LA SUA POTENZA VISIONARIA, UN VIDEOGAME OSTICO SOLO SE LO SI AFFRONTA SENZA UMILTÀ E CON PREGIUDIZIO… - VIDEO

 

Federico Ercole per Dagospia

armored core vi fires of rubicon. 8

Non bisogna temere il nuovo Armored Core, sesto episodio della serie d’azione fantascientifica a base di “mecha” (grandi robot pilotabili) inventata nel 1997 dall’ormai celeberrima From Software di Dark Souls, Bloodborne, Sekiro ed Elden Ring. E’ un peccato temere quest’opera tetra e metallica perché,  proprio come i suddetti e famosi titoli, il gioco in questione concede al giocatore paziente e umile, come se di fronte ad un maestro di arti marziali, di imparare a fare cose dapprima ritenute impossibili e di superare i propri limiti con perseveranza e impegno.

 

armored core vi fires of rubicon. 9

Armored Core VI Fires of Rubicon per PlayStation, Xbox e PC non è tuttavia da equivocare con i suddetti videogame di From Software, i cosiddetti “soulslike”, con i quali condivide solo un’umore oscuro e apocalittico e la cattiveria di alcuni “boss”. Altre regole, altro gioco. Qui bisogna sparare ma soprattutto capire  “cosa” sparare per danneggiare quel particolare nemico, sapersi muovere con velocità ed evitare gli attacchi con calcolata frenesia, assemblare il proprio Mecha per adeguarlo ad ogni diverso contesto, capire quali missioni sia utile ripetere per guadagnare celermente più crediti possibile e così acquistare nuovi componenti ed equipaggiamento.

 

armored core vi fires of rubicon. 6

Una volta afferrate e interiorizzate le sue regole e la sua ritmica, Armored Core VI può diventare un’esperienza assai appagante soprattutto per chi è cresciuto con i grandi robot da guerra degli “anime” o dei “manga”, perché tramite l’utilizzo dapprima complesso poi naturale del controller con tutti i suoi tasti e leve mai inerti ci si illude di pilotare una di queste macchine distruttive nel loro fantascientifico contesto, divenendo il fantasma nel loro guscio di metallo.

 

armored core vi fires of rubicon. 5

Qualcuno ha scritto che Armored Core VI non è un gioco per tutti, non è così, può diventarlo con un poco di sudore e qualche noia che la conseguente passione poi annullerà. Se decidete di giocare a Fires of Rubicon sappiate che è, si dice dai tempi di Cesare, come “attraversare il Rubicone”, un atto decisivo che vi provocherà delizia o dolore, certamente una decisione importante da meditare prima di spendere i vostri soldi, ma senza farsi demoralizzare da pregiudizi e allarmismi, oltre che dai consigli esclusivi di chi si considera parte di una élite di virtuosi del videogioco.

 

armored core vi fires of rubicon. 4

PILOTA DI MECHA NON SI NASCE...

Il protagonista di Armored Core VI è un mercenario che verrà coinvolto nelle lotte tra corporazioni, gruppi rivoluzionari e organizzazioni criminali sul pianeta Rubicon 3, dove è reperibile la rara ma pericolosissima sostanza detta Coral, già causa scatenante di una passata catastrofe. Missione dopo missione per ambienti dalla suggestiva poesia di una desolazione al contempo cosmica e umana, la storia diventa sempre più complessa e politica, a tratti persino mistica, e i dissidi tra le forze del pianeta metteranno talvolta in crisi la nostra etica.

 

armored core vi fires of rubicon. 7

Si esplorano vaste aree minacciose, affrontando eserciti di Mecha dalle varie possibilità offensive fino ad incontrare i nemici più forti, spesso enormi, che possono inizialmente sembrare insormontabili ma che offrono sempre uno spettacolo visionario impressionante. Persino il primo vero “boss” del gioco, Balteus, con  i suoi missili che creano un inferno di fiammanti proiettili, può apparire come uno scoglio su cui infrangere la propria volontà di vittoria; tuttavia è sufficiente contrastarlo con il giusto arsenale, con la struttura robotica adeguata e non temerlo cedendo così al panico, per infine annientarlo in poche decine di secondi. Dopo ci saranno avversari ancora più impressionanti, ma nel contempo anche chi gioca sarà più potente e consapevole, perché l’infame Balteus è servito proprio a quello scopo, insegnarci a vincere.

 

armored core vi fires of rubicon. 3

Risulta inoltre fondamentale non trascurare mai le missioni d’addestramento o le battaglie disponibili nell’arena, utili per imparare a controllare le diverse tipologie di Mecha e utilizzare le sue innumerevoli armi prima di utilizzarle, con esiti magari drammatici o frustranti, sul “vero” campo di battaglia. Ci sono davvero tante configurazioni per la propria macchina da guerra sci-fi, alcune velocissime o capaci di volare a lungo, altre più lente, come carri armati ma con una notevole difesa. Assemblare il proprio Mecha è un’affascinante esperienza strategica ed estetica insieme.

armored core vi fires of rubicon. 2

 

METALLO PESANTE

Se esperito con delle buone cuffie, il suono di Armored Core VI è impressionante anche solo quando si atterra su una superficie con il proprio Mecha, metallo pesante senza essere Heavy Metal, perché la musica è per lo più elettronica e tecno-epica, una partitura ispirata composta da Kota Hoshino che oltre che musicista è anche “sound designer” (lo è stato anche per Dark Souls 2, 3, Sekiro ed Elden Ring).

armored core vi fires of rubicon. 12

 

I panorami sono vari e grandiosi nella loro decadenza, lo scenario ideale da navigare a bordo del proprio Mecha nell’illusione di una sempre precaria sicurezza perché quando si indulge nella contemplazione ecco che torna ad affliggerci la minaccia e a tiranneggiarci l’urgenza perché non c’è mai pace su Rubicon 3.

armored core vi fires of rubicon. 11

 

Armored Core VI Fires of Rubicon va protetto, capito e amato, estratto dalla nicchia in cui lo si vorrebbe celato per universalizzare i suoi pregi, un’esperienza esaltante e gratificante anche quando più ostica, la realizzazione di robotici sogni d’acciaio.

armored core vi fires of rubicon. 1armored core vi fires of rubicon. 10

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella quirinale

DAGOREPORT - DIRE CHE SERGIO MATTARELLA SIA IRRITATO, È UN EUFEMISMO. E QUESTA VOLTA NON È IMBUFALITO PER I ‘’COLPI DI FEZ’’ DEL GOVERNO MELONI. A FAR SOBBALZARE LA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SONO STATI I SUOI CONSIGLIERI QUIRINALIZI - QUANDO HA LETTO SUI GIORNALI IL SUO INTERVENTO A LATINA IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO, CON LA SEGUENTE FRASE: “TANTE FAMIGLIE NON REGGONO L'AUMENTO DEL COSTO DELLA VITA. SALARI INSUFFICIENTI SONO UNA GRANDE QUESTIONE PER L'ITALIA”, A SERGIONE È PARTITO L’EMBOLO, NON AVENDOLE MAI PRONUNCIATE – PER EVITARE L’ENNESIMO SCONTRO CON IL GOVERNO DUCIONI, MATTARELLA AVEVA SOSTITUITO AL VOLO ALCUNI PASSI. PECCATO CHE IL TESTO DELL’INTERVENTO DIFFUSO ALLA STAMPA NON FOSSE STATO CORRETTO DALLO STAFF DEL COLLE, COMPOSTO DA CONSIGLIERI TUTTI DI AREA DEM CHE NON RICORDANO PIU’ L’IRA DI MATTARELLA PER LA LINEA POLITICA DI ELLY SCHLEIN… - VIDEO

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - BUM! ECCO LA RISPOSTA DI CALTAGIRONE ALLA MOSSA DI NAGEL CHE GLI HA DISINNESCATO LA CONQUISTA DI GENERALI - L’EX PALAZZINARO STA STUDIANDO UNA CONTROMOSSA LEGALE APPELLANDOSI AL CONFLITTO DI INTERESSI: È LEGITTIMO CHE SIA IL CDA DI GENERALI, APPENA RINNOVATO CON DIECI CONSIGLIERI (SU TREDICI) IN QUOTA MEDIOBANCA, A DECIDERE SULLA CESSIONE, PROPRIO A PIAZZETTA CUCCIA, DI BANCA GENERALI? - LA PROVA CHE IL SANGUE DI CALTARICCONE SI SIA TRASFORMATO IN BILE È NELL’EDITORIALE SUL “GIORNALE” DEL SUO EX DIPENDENTE AL “MESSAGGERO”, OSVALDO DE PAOLINI – ECCO PERCHÉ ORCEL HA VOTATO A FAVORE DI CALTARICCONE: DONNET L’HA INFINOCCHIATO SU BANCA GENERALI. QUANDO I FONDI AZIONISTI DI GENERALI SI SONO SCHIERATI A FAVORE DEL FRANCESE (DETESTANDO IL DECRETO CAPITALI DI CUI CALTA È STATO GRANDE ISPIRATORE CON FAZZOLARI), NON HA AVUTO PIU' BISOGNO DEL CEO DI UNICREDIT – LA BRUCIANTE SCONFITTA DI ASSOGESTIONI: E' SCESO IL GELO TRA I GRANDI FONDI DI INVESTIMENTO E INTESA SANPAOLO? (MAGARI NON SI SENTONO PIÙ TUTELATI DALLA “BANCA DI SISTEMA” CHE NON SI SCHIERERÀ MAI CONTRO IL GOVERNO MELONI)

giorgia meloni intervista corriere della sera

DAGOREPORT - GRAN PARTE DEL GIORNALISMO ITALICO SI PUÒ RIASSUMERE BENE CON L’IMMORTALE FRASE DELL’IMMAGINIFICO GIGI MARZULLO: “SI FACCIA UNA DOMANDA E SI DIA UNA RISPOSTA” -L’INTERVISTA SUL “CORRIERE DELLA SERA” DI OGGI A GIORGIA MELONI, FIRMATA DA PAOLA DI CARO, ENTRA IMPERIOSAMENTE NELLA TOP PARADE DELLE PIU' IMMAGINIFICHE MARZULLATE - PICCATISSIMA DI ESSERE STATA IGNORATA DAI MEDIA ALL’INDOMANI DELLE ESEQUIE PAPALINE, L’EGO ESPANSO DELL’UNDERDOG DELLA GARBATELLA, DIPLOMATA ALL’ISTITUTO PROFESSIONALE AMERIGO VESPUCCI, È ESPLOSO E HA RICHIESTO AL PRIMO QUOTIDIANO ITALIANO DUE PAGINE DI ‘’RIPARAZIONE’’ DOVE SE LA SUONA E SE LA CANTA - IL SUO EGO ESPANSO NON HA PIÙ PARETI QUANDO SI AUTOINCORONA “MEDIATRICE” TRA TRUMP E L'EUROPA: “QUESTO SÌ ME LO CONCEDO: QUALCHE MERITO PENSO DI POTER DIRE CHE LO AVRÒ AVUTO COMUNQUE...” (CIAO CORE!)

alessandro giuli bruno vespa andrea carandini

DAGOREPORT – CHI MEGLIO DI ANDREA CARANDINI E BRUNO VESPA, GLI INOSSIDABILI DELL’ARCHEOLOGIA E DEL GIORNALISMO, UNA ARCHEOLOGIA LORO STESSI, POTEVANO PRESENTARE UN LIBRO SULL’ANTICO SCRITTO DAL MINISTRO GIULI? – “BRU-NEO” PORTA CON SÉ L’IDEA DI AMOVIBILITÀ DELL’ANTICO MENTRE CARANDINI L’ANTICO L’HA DAVVERO STUDIATO E CERCA ANCORA DI METTERLO A FRUTTO – CON LA SUA PROSTRAZIONE “BACIAPANTOFOLA”, VESPA NELLA PUNTATA DI IERI DI “5 MINUTI” HA INANELLATO DOMANDE FICCANTI COME: “E’ DIFFICILE PER UN UOMO DI DESTRA FARE IL MINISTRO DELLA CULTURA? GIOCA FUORI CASA?”. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI – VIDEO

banca generali lovaglio francesco gaetano caltagirone philippe donnet alberto nagel milleri

DAGOREPORT - DA QUESTA MATTINA CALTAGIRONE HA I SUDORI FREDDI: SE L’OPERAZIONE DI ALBERTO NAGEL ANDRÀ IN PORTO (SBARAZZARSI DEL CONCUPITO “TESORETTO” DI MEDIOBANCA ACQUISENDO BANCA GENERALI DAL LEONE DI TRIESTE), L’82ENNE IMPRENDITORE ROMANO AVRÀ BUTTATO UN PACCO DI MILIARDI PER RESTARE SEMPRE FUORI DAL “FORZIERE D’ITALIA’’ - UN FALLIMENTO CHE SAREBBE PIÙ CLAMOROSO DEI PRECEDENTI PERCHÉ ESPLICITAMENTE SOSTENUTO DAL GOVERNO MELONI – A DONNET NON RESTAVA ALTRA VIA DI SALVEZZA: DARE UNA MANO A NAGEL (IL CEO DI GENERALI SBARRÒ I TENTATIVI DI MEDIOBANCA DI ACQUISIRE LA BANCA CONTROLLATA DALLA COMPAGNIA ASSICURATIVA) - PER SVUOTARE MEDIOBANCA SOTTO OPS DI MPS DEL "TESORETTO" DI GENERALI, VA BYPASSATA LA ‘’PASSIVITY RULE’’ CONVOCANDO  UN’ASSEMBLEA STRAORDINARIA CHE RICHIEDE UNA MAGGIORANZA DEL 51% DEI PRESENTI....