vaccino

VIENI AVANTI, VACCINO – IN ITALIA LE SCORTE DI VACCINO ANTINFLUENZALE SONO AGLI SGOCCIOLI: E' AUMENTATA LA DOMANDA DEGLI ITALIANI PER PROTEGGERSI DALL’INFLUENZA - OGGI RICHIEDERE LA PROFILASSI È PRESSOCHÉ UN MIRAGGIO IN SARDEGNA, CAMPANIA ED EMILIA ROMAGNA - REGGONO ALL’URTO DELLA RICHIESTA LE REGIONI DEL CENTRO E DEL SUD

Fabio di Todaro per "www.lastampa.it" 

 

vaccino-8

Le scorte, negli studi dei medici di base come negli ambulatori delle Asl, sono agli sgoccioli. Lo stesso è quanto si registra da giorni nelle farmacie di diverse città. Per i dati ufficiali occorrerà attendere la fine di marzo, ma a determinare la penuria di dosi di vaccino antinfluenzale c’è sicuramente una maggiore domanda da parte degli italiani.

 

A richiederlo sono stati coloro a cui è offerto gratuitamente, ma pure gli adulti in salute che hanno scelto di «ricorrere all’arma più efficace per proteggersi dall’influenza», per dirla con Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg).

 

influenza

«Non è tanto un problema che le dosi scarseggino adesso, quanto che siano mancate in alcune aree del Paese a metà novembre: nel pieno della campagna vaccinale, che ormai possiamo definire conclusa».

 

Quanto questa diffusione «a singhiozzo» possa avere conseguenze sulla salute degli italiani, sarà più chiaro all’inizio del 2019: nei giorni in cui si toccherà il picco dell’epidemia.

 

L’inversione di tendenza

Oggi richiedere la profilassi è pressoché un miraggio (sicuramente) per la maggior parte degli abitanti della Sardegna, della Campania e dell’Emilia Romagna. Negli ultimi giorni, queste regioni non hanno fatto mistero della penuria di vaccini sul proprio territorio.

 

vaccino siringa

Leggermente migliore risulta la situazione in Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige e Lombardia: anche se pure nelle rispettive province non è semplice correre ai ripari, adesso che il termometro inizia a far registrare un brusco calo delle temperature. Sembrano reggere l’urto della richiesta, invece, le regioni del Centro e del Sud.

 

La vaccinazione antinfluenzale è una misura di profilassi raccomandata da tempo, soprattutto per alcune fasce della popolazione.

 

Negli anni passati, però, si è fatta molta fatica a far arrivare questo messaggio ai target di riferimento. Le conseguenze della malattia sono state a lungo «snobbate».

 

influenza

Poi è stata la volta del «caso-Fluad» - scoppiato nel 2014 dopo il decesso di tre anziani in seguito alla profilassi e al ritiro da parte dell’Aifa di due lotti di vaccino, prima che le indagini «scagionassero» i vaccini - che ha alimentato lo scetticismo nei confronti delle vaccinazioni e fatto calare in maniera decisa il tasso specifico di copertura.

 

Evidentemente l’epidemia dello scorso anno, con otto milioni di persone costrette a letto dal virus, è servita a invertire la rotta e a «riavvicinare» gli italiani a uno strumento di salute che tutela innanzitutto gli anziani (i più esposti alle complicanze dell’influenza) e i bambini (numericamente, i più colpiti dal virus).

 

Da qui il problema registrato nelle ultime settimane: è cresciuta la domanda, mentre lo stesso trend non si è verificato per l’offerta.

 

influenza

Le ragioni della carenza

Se il vaccino antinfluenzale oggi è quasi introvabile, lo si deve a una produzione tarata sulle richieste registrate nel 2017. Questo scenario ha fatto finire nel mirino le aziende che producono l’antidoto: Sanofi-Pasteur, GlaxoSmithKline e Seqirus.

 

Ma in realtà sono state le Regioni - che nella maggior parte dei casi programmano l’acquisto delle dosi a cadenza biennale, motivo per cui faticano ad adeguarsi a inattesi cambi di rotta - a sottostimare la domanda da parte degli italiani. Le multinazionali si sono soltanto comportate di conseguenza: fornendo scorte adeguate alla richiesta, salvo poi essere pressate per rimediare in corsa.

influenza

 

Un’operazione che, però, risulta sempre difficile, per due ragioni: servono almeno tre settimane per produrre nuove dosi di vaccini e non è facile favorire una «compensazione» da parte di altri Paesi, dove i vaccini sono accompagnati da indicazioni in altra lingua.

 

A ogni modo, le prime informazioni che giungono da pediatri, ginecologi e dipartimenti di prevenzione delle Asl lasciano intendere che la maggior parte della popolazione da proteggere oggi risulta vaccinata.

 

influenza

Ma a questo punto il problema è un altro: l’incapacità di far fronte a una misura di prevenzione primaria prima caldeggiata e poi difficile da garantire in maniera diffusa.

 

«Il rischio di non fare una bella figura esiste - ragionava in serata uno dei massimi esperti italiani di sanità pubblica -. Se si intende incentivare la profilassi antinfluenzale, occorre farsi trovare pronti di fronte a un aumento della richiesta». Un «post-it» da tenere bene a mente in vista del prossimo anno.

mal d'invernoinfluenza maschileINFLUENZA INFLUENZA

 

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...