SPY CALCIO - MERCATO: JUVE, VIERI O GILARDINO? IL MILAN NON SI ARRENDE PER TOTTI - AMICI E NEMICI DI CARRARO - CHI AL POSTO DI GALLIANI? - LE AMBIZIONI DI "SPORTITALIA".

Fulvio Bianchi per Repubblica.it

Attenti a Moggi. Lucianone ci ha abituati alle sorprese: basta pensare a Capello. Quando tutti parlavano di Prandelli e Deschamps, lui chiudeva la trattativa supersegreta con il tecnico della Roma. Piaccia o non piaccia, Moggi è ancora il re del mercato (sempre più povero). La Juve ha soldi da spendere, grazie a Sky e Mediaset, e quindi occhio a quello che potrà combinare. Moggi ha detto che Trezeguet è stato confermato, ed è vero.

Ha detto pure che Vieri non gli interessa più: ma su questo ci sono molti dubbi. Nei prossimi giorni potrebbe esserci la sorpresa clamorosa. Oppure, seconda ipotesi: la Juve va decisa su Gilardino. Con questo accordo: dà al Parma parte dei soldi necessari per iscriversi al campionato ma prende subito Bonera e blocca Gilardino per la prossima stagione.

Il baby-talento del Parma piace un sacco anche alla Roma che non si arrende: coi soldi che prenderà dalla Juve per Emerson, Baldini potrà tentare l'ultimo assalto. Rinforzata intanto la difesa giallorossa con Mexes e Ferrari (ottimo acquisto).

Il Milan punta su Maniche o Baros per rinforzare una squadra già forte, ma soprattutto sogna Totti. Credo che almeno per questa stagione rimarrà un sogno: Francesco non vuole lasciare la Roma e la Roma non vuole lasciarlo andar via. Berlusconi e Galliani dovranno farsene una ragione.

Sensi ha tirato fuori almeno 150 milioni di euro per turare le falle di bilancio: ma non è finita, ora potrebbe vendere un altro grattacielo (Le Torri) alla Magliana. Ma la Roma spera soprattutto nei tifosi per fare l'aumento di capitale necessario per mettere in campo una squadra ancora competitiva: poi arriveranno i nuovi proprietari. Chi? Ultimamente, gli imprenditori romani si sono un po' defilati, ma la pista dei fratelli Toti, proprietari della Lamaro Costruzioni, non è del tutto tramontata. Se ne saprà di più fra qualche mese, forse a fine anno.

Lazio: il presidente (di garanzia) dovrebbe essere Dino Zoff, l'allenatore Gregucci. Anche se il nuovo patron Lotito sogna Vialli. Possibile il ritorno di Di Canio, lazialissimo e graditissimo ai tifosi. Il Livorno aspetta sempre di sapere se avrà la coppia Lucarelli-Protti ma intanto fa il record di abbonamenti. Per Lucarelli ci sono problemi da risolvere col Torino che chiede 1,5 milioni di euro, ma "vulcano" Spinelli ha intenzione di ingaggiare anche Gheddafi jr. L'Inter ha preso finalmente Mancini dopo un estenuante tira-molla e ora può iniziare a programmare la prossima stagione. Il prossimo colpo si chiamerà Davids. Problemi invece per Zè Maria. La squadra comunque ha grandi ambizioni: è troppo tempo che non vince, i tifosi nerazzurri sono campioni di pazienza. Scatenato anche Zamparini, padrone del Palermo: preso Chevanton che piaceva anche a tante altre squadre.

Diego Della Valle in un'intervista a "Controcampo" ha svelato il suo sogno: Roberto Baggio. Certo, a Firenze sarebbe il ritorno più gradito: con qualche tifoso anche l'occasione per fare la pace dopo la fuga alla Juve di tanti anni fa. Robi non è assolutamente da pensione, lo garantiscono anche i medici che l'hanno sotto costante controllo: lui ha detto che lascia il calcio ma in realtà non ci pensa nemmeno. Aspetta solo un'offerta che lo stuzzichi. E Firenze può essere la piazza migliore: un contratto, magari a gettone. Più difficile al momento il ritorno di Rui Costa e Batistuta.

I NEMICI DI CARRARO: RIVERA IN POLE POSITION
Classifica (aggiornata) dei nemici di Franco Carraro: 1) Gianni Rivera (ha picchiato duro dopo il fallimento europeo: ma è rimasto quasi solo...), 2) Luciano Gaucci (il silenzio dopo lo spareggio perso col Perugia è durato ben poco), 3) Giuliano Urbani, 4) Roberto Maroni, 5) Antonio Marzano (quell'ipotesi del decretino-bis proprio non va giù a Carraro che l'ha detto pure a Letta), 6) Giulio Tremonti (ha ben altri problemi di questi tempi, ma ha sempre negato ai club di calcio qualsiasi possibilità di rateizzare i debiti).

Classifica (aggiornata) degli amici di Franco Carraro: 1) Silvio Berlusconi, 2) Gianni Letta, 3) Cesare Geronzi , 4) Gianni Petrucci, 5) Adriano Galliani, 6) Antonio Giraudo, 7) Lello Pagnozzi, 8) Andrea Valentini (magari è eccessivo considerarlo amico, ma ultimamente con Carraro c'è stato un riavvicinamento: il presidente del Credito Sportivo d'altronde ha promesso un finanziamento di un miliardo di euro per gli stadi).

GALLIANI E ARBITRI, VALZER DI POLTRONE
Adriano Galliani è in scadenza: la Lega Calcio cerca un nuovo presidente, sperando soprattutto che non abbia conflitti d'interesse. I candidati, al momento, sembrano due: Garrone, patron della Samp, e Gazzoni Frascara, patron del Bologna. Due nomi di spicco, imprenditori conosciuti e stimati.



A loro verrebbe affiancato un amministratore delegato operativo, da cercare ancora: ma pare che torni in ballo il nome di Luca Baraldi, ora al Parma.

Figc: anche Carraro è in scadenza. Si voterà verso fine anno, o inizio 2005. Ma prima bisogna modificare lo statuto della Figc: e per farlo valgono le regole vecchie, col famigerato diritto di veto. Se le varie Leghe e componenti non si metteranno d'accordo, arriverà un commissario ad acta. Il successore di Carraro non è facile da individuare, a meno che resti lui: Rivera non piace assolutamente ai grandi club (a cominciare dal Milan), Bettega è già bruciato, Ranucci ha sicuramente più chance (anche politicamente è messo molto bene) mentre l'ipotesi-Collina al momento non è assolutamente credibile.

Sia perché Collina fa ancora l'arbitro, e lo fa bene. Sia perché la carica di presidente della Figc è gratuita, e Carraro se lo può permettere perché guadagna come una... riserva di serie A (850.000 euro all'anno) a fare il banchiere. Per Collina è più probabile la carica di designatore: dal 2005 però, quando potrebbe smettere di arbitrare. Giusto confermare per la stagione che viene Bergamo e Pairetto.

SPORTITALIA, CALCIO E NON SOLO. IN CHIARO
Una tv nuova ma piena di ambizioni: è Sportitalia, si vede in chiaro (sulle frequenze dell'ex Telepiù Bianco, raggiunge l'81% della popolazione) e si sta sempre più rinforzando, con tantissimi sport. Calcio: acquistati i diritti delle qualificazioni sudamericane ai Mondiali 2006 e anche quelli delle avversarie dell'Italia (Slovenia, Norvegia, ecc.). Le gare azzurre, come noto, sono della Rai.

Inoltre quest'estate potremo vedere in diretta, e in esclusiva, anche la Coppa America con fior di squadroni (Brasile, Argentina, ecc.), in onda sino al 25 luglio. Sportitalia si occupa anche di basket, con il "Dream Team World Tour", di rugby, di motori e di boxe. Per conoscere le frequenze di Sportitalia si può visitare il sito www.sportitalia.com, oppure chiamare il numero verde 800855850.

FEDERCALCIO, CHE AFFARONE GLI EUROPEI...
Un fallimento? Macché, un affarone. La spedizione azzurra in Portogallo si è chiusa come ben si sa: un risultato sportivo più che deludente, anzi umiliante, e poco cambia che tutte le grandi (Germania, Francia, Inghilterra, ecc.) siano state eliminate. Ma la spedizione azzurra in Portogallo è stato un affare dal punto di vista economico: la Figc ha guadagnato un milione e mezzo di euro.

Se avesse vinto la finale, avrebbe preso la stessa cifra (perché? perché avrebbe dovuto pagare i premi...). Il massimo sarebbe stato: aver passato i quarti, con un guadagno di oltre due milioni di euro. Ma a piangere sono stati soprattutto gli sponsor (pensate solo le maglie azzurre della Puma, invendute) che ora vogliono rivedere gli accordi, la Rai e chi fa pubblicità.

Ci sono state anche polemiche perché la Figc ha bloccato 95 stanze a Lisbona: troppe, secondo qualcuno (anche all'interno di via Allegri). Ma la verità, sostengono i dirigenti della Federazione, è che non potevano fare diversamente: hanno dovuto prenotare un'intera ala del lussuoso hotel portoghese, perché se avessero preso solo 60 stanze, per ipotesi, avrebbero rischiato di vedere occupate le altre 35 da top model (o, peggio ancora, da quei cattivoni di giornalisti...).

BRINDISI, TARANTO E L'ALTRA FACCIA DEL SUD
Quattro città importanti del Centro-Sud senza calcio professionistico: sono L'Aquila, Isernia, Brindisi e Taranto. Non sono riuscite a iscriversi ai prossimi campionati di serie C. Fuori, al momento, anche Viterbese, Paternò, Palmese, Meda e Varese. Si è salvata la Vis Pesaro. Ma questa è solo la prima "scremata", il 12 luglio il secondo esame.

C'è quindi anche un Sud che non ce la fa, mentre l'altro Sud (Messina, Palermo e Cagliari) approda in serie A. La crisi c'è, è evidente: va rivisto l'intero sistema perché fra ricchi (pochi) e poveri (tanti) il divario sta sempre più aumentando. Napoli non sa ancora se potrà ripartire dalla B o dalla C-1. Taranto è una città di 300.000 abitanti: la squadra ha una buona tradizione, è stata anche in serie B per moltissimi anni (l'ultima volta nel '93). Ma gestioni sbagliate l'hanno portata ad affondare. Nel mondo del calcio purtroppo ci sono ancora troppi pirati.


Dagospia 08 Luglio 2004