EDITORIA IN ALLEGRIA - DAVI, IL PICCOLO LAROUSSE - COSTANZO E TRIPI NEL "ROMANISTA" - "LIBERO" VOLA E TRASLOCA.
1 - DAVI PIGLIATUTTO - ANCHE DE BORTOLI LO CHIAMA PER IL LANCIO DEL PICCOLO RIZZOLI LAROUSSE.
Dopo l'Udc di Marco Follini, Paola Ferrari, il colosso mondiale dei videogame Electronic Arts, quello della sanità privata lombarda Multimedica e l'ingresso nel team di Lapo Elkann, Klaus Davi è stato scelto anche da Ferruccio de Bortoli per il lancio in Italia di un volume strategico: il Piccolo Rizzoli Larousse. Il dizionario-enciclopedia illustrato diretta emanazione dello storico Petit Larousse che, in occasione del centenario, celebrerà in questo mese il battesimo della sua prima versione italiana. Evento lancio: il 14 luglio all'Old Fashion Cafè di Milano.
2 - NEL "ROMANISTA" ENTRANO COSTANZO E TRIPI.
Cresce la squadra de "il Romanista", il quotidiano per i tifosi della Magica che sarà in edicola con il nuovo campionato. Ai trentadue soci fondatori (Malagò, Mondello, Malavolta, Toti & co), se ne sono aggiunti altri tredici, capitanati da Maurizio Costanzo e Alberto Tripi, quest'ultimo in corsa per la presidenza dell'Unione industriali del Lazio. Tra i 45 "editori romanisti", non c'è per ora traccia di altri soci annunciati, come Mauro Miccio e Valerio Veltroni, il fratello del sindaco. Prima del debutto in edicola restano da assegnare solo cinque quote: altri colpi sono in arrivo?
3 - LIBERO: TRASLOCO DI SUCCESSO.
Alberto Foà per Finanza & Mercati
Libero cambia casa. Da domenica 18 luglio direzione e redazione si trasferiranno in Viale Majno al 42, negli oltre 1.000 metri quadrati appositamente acquistati dall'editore Gianpaolo Angelucci, fino a qualche tempo fa abitati dall'Alpitour. Una sede che a Milano fa molto prestigio - in pratica siamo in Porta Venezia - e traffico.
«Anche il palazzo - scherza il direttore Vittorio Feltri - ci farà pubblicità». Se Angelucci ha deciso di puntare così forte sul quotidiano - lo stabile, venduto dal gruppo Ligresti, euro più euromeno sarà costato 4 milioni - è perché i numeri di Libero lo vanno convincendo sempre di più. «Certo - analizza Feltri - non siamo il Corriere o Repubblica ma, fatte le debite proporzioni, la nostra crescita è notevole e soprattutto costante».
Carta canta. Basta dare un occhio alla tabella in pagina: se nel gennaio del 2002 la media- copie quotidiana era di 45.820 e l'anno dopo di 46.900, nel 2004 sono state superate le 58mila copie. A marzo si è abbattuto per la prima volta il muro delle 60mila e in giugno - i dati sono di ieri - si è arrivati a 62.700. Insomma, dal gennaio 2002 a oggi l'incremento è stato del 36,83 per cento.
Buoni anche i risultati pubblicitari, come spiegano da Publikompass, gruppo concessionario del giornale; e bene le iniziative collaterali, soprattutto i libri. Il full color è partito. «Per ora a mezza botta - precisa Feltri - abbiamo 24 pagine interamente a colori ma gli stessi colori vanno ancora registrati e, soprattutto, per potere parlare di autentico full color bisogna che l'intero giornale sia tutto a colori». Ci vorrà ancora molto tempo? «Qualche mese di sicuro. Diciamo che per fine anno, massimo inizio 2005, dovremmo esserci».
Dagospia 09 Luglio 2004