LA "MALEDIZIONE" DI LADY D - ANNUNCIANO LE NOZZE E PIOMBA L'ONDA DELLO TSUNAMI, IL GIORNO DEL "SI'" SALTA PER IL FUNERALE DEL PAPA: DALL'AL DI LA' DIANA E' VIVA E LOTTA CONTRO CARLO & CAMILLA.
Maria Corbi per La Stampa
Queste cose succedono solo nelle favole», disse l'arcivescovo di Canterbury quando benedì l'unione tra il principe Carlo e lady Diana Spencer. E le favole si sa non finiscono. O almeno non dovrebbero. Invece Diana se ne è andata con il suo glamour, la sua infelicità, la sua bellezza e ha lasciato qui l'altra metà della fiaba: Carlo. Ma per lui non sembra così facile riscrivere il finale con un'altra protagonista, Camilla. E adesso che ce l'ha fatta, che è a pochi giorni, dal suo «the end», il destino gli si mette di nuovo contro. Anche se le nozze sono rimandate di un giorno, non potranno non essere travolte dalla tristezza del mondo per la scomparsa di Giovanni Paolo II.
E non si potrà non ricordare lo speciale rapporto che legava il Papa a lady D, uniti da una amica speciale, Madre Teresa di Calcutta. Quando la suora morì, il cardinale Basil Hume, primate della Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles disse: «E' piacevole pensare che Madre Teresa sia andata ad unirsi alla principessa Diana con cui era in grande amicizia».
Lady Diana aveva incontrato per la prima volta il Pontefice in Vaticano nel 1985 ed era stata sopraffatta dall'emozione. Vestita di nero, con la mantiglia di pizzo in testa, aveva le guance infuocate dall'agitazione. E di quell'incontro disse poi: «E' stato il momento più sacro della mia vita».
Adesso il Papa non c'è più e il giorno che tutti ricorderanno come quello dell'addio, venerdì prossimo, è lo stesso scelto da Carlo per sposare Camilla. E così qualcuno parla della «maledizione» di lady D. Chi l'ha amata e odia la sua rivale, a un passo da essere regina, se la immagina angelica, su una nuvola, mentre guarda sotto, sbatte le ali e qualche sassolino casca sulla testa dell'ex marito e della perfida Camilla, «il rottweiler», come la chiamava lei».
Dagospia 05 Aprile 2005
Queste cose succedono solo nelle favole», disse l'arcivescovo di Canterbury quando benedì l'unione tra il principe Carlo e lady Diana Spencer. E le favole si sa non finiscono. O almeno non dovrebbero. Invece Diana se ne è andata con il suo glamour, la sua infelicità, la sua bellezza e ha lasciato qui l'altra metà della fiaba: Carlo. Ma per lui non sembra così facile riscrivere il finale con un'altra protagonista, Camilla. E adesso che ce l'ha fatta, che è a pochi giorni, dal suo «the end», il destino gli si mette di nuovo contro. Anche se le nozze sono rimandate di un giorno, non potranno non essere travolte dalla tristezza del mondo per la scomparsa di Giovanni Paolo II.
E non si potrà non ricordare lo speciale rapporto che legava il Papa a lady D, uniti da una amica speciale, Madre Teresa di Calcutta. Quando la suora morì, il cardinale Basil Hume, primate della Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles disse: «E' piacevole pensare che Madre Teresa sia andata ad unirsi alla principessa Diana con cui era in grande amicizia».
Lady Diana aveva incontrato per la prima volta il Pontefice in Vaticano nel 1985 ed era stata sopraffatta dall'emozione. Vestita di nero, con la mantiglia di pizzo in testa, aveva le guance infuocate dall'agitazione. E di quell'incontro disse poi: «E' stato il momento più sacro della mia vita».
Adesso il Papa non c'è più e il giorno che tutti ricorderanno come quello dell'addio, venerdì prossimo, è lo stesso scelto da Carlo per sposare Camilla. E così qualcuno parla della «maledizione» di lady D. Chi l'ha amata e odia la sua rivale, a un passo da essere regina, se la immagina angelica, su una nuvola, mentre guarda sotto, sbatte le ali e qualche sassolino casca sulla testa dell'ex marito e della perfida Camilla, «il rottweiler», come la chiamava lei».
Dagospia 05 Aprile 2005