MARIO DRAGHI A PIAZZETTA CUCCIA
CON LA BENEDIZIONE DI AGNELLI E FAZIO
E DOPO MEDIOBANCA TOCCA ALL'HDP

Il braccio di ferro tra l'Avvocato e Cesare Romiti per la presidenza di Mediobanca (e non soltanto) starebbe per concludersi. E a meno di sorprese dell'ultima ora a spuntarla dovrebbe essere ancora una volta Gianni Agnelli. Infatti negli stessi ambienti vicini a Banca d'Italia si dà quasi per scontato che il successore di Franco Cingano in piazzetta Cuccia sarà l'ex direttore del Tesoro Mario Draghi.

Una ipotesi più volte ventilata nelle ultime settimane. Ma a far pendere la bilancia in favore di Draghi è stato l'ultimo vertice in via Turati, convocato "a sorpresa" mercoledì, di tutti i soci forti dell'Hdp di Maurizio Romiti. Ma a quanto risulta a Dagospia nella riunione non si è parlato di moda o editoria (Hdp ha le partecipazioni di Valentino e soprattutto del Corriere della Sera) bensì del nuovo vertice di Mediobanca. E l'esito di quell'incontro, nonostante le proposte di mediazione offerte dal prof.

Paolo Savona, ha nuovamente rimarcato le differenze incolmabili tra gli amici dell'Avvocato (Paolo Cantarella, Cesare Geronzi, Marco Tronchetti Provera, Giovanni Bazoli) e i seguaci di Vincenzo Maranghi (Cesare Romiti, Paolo Savona, Giampiero e Carlo Pesenti, Luigi Lucchini).

Fin qui neutrale è stato l'Unicredit di Alessandro Profumo. Che di fatto è diventato l'ago della bilancia degli equilibri in Mediobanca. La svolta, però, c'è stata ieri. Alessandro Profumo, alle prese con il riassetto dell'istituto di piazza Cordusio, avrebbe detto sì alla candidatura di Mario Draghi alla presidenza di Mediobanca. Tanto da costringere i nemici dell'operazione a riunirsi in fretta e furia a Milano. Cesare Romiti, adducendo motivi familiari, ieri ha dovuto disdire l'impegno al quale teneva di più come presidente, insieme a Giulio Andreotti, dell'Istituto Italo-Cinese: il convegno sul gesuita Matteo Ricci all'Università Gregoriana di Roma.

Dunque Mario Draghi, che nell'ultimo week end si è visto con Gianni Agnelli a Parigi, si appresterebbe - con la benedizione di Carlo Azeglio Ciampi e soprattutto di Antonio Fazio - a prendere il timone di Mediobanca. L'operazione avrebbe ricevuto anche l'ok del superministro dell'Economia, Giulio Tremonti e dello stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Una volta risolta la "grana" Mediobanca si regoleranno i conti (e di conti in rosso si tratta) nell'Hdp guidata da Maurizio Romiti.

Insomma, a fine anno sarà ridisegnata quella mappa dei poteri forti tracciata (e a volte disfatta) negli ultimi cinquant'anni dallo scomparso Enrico Cuccia.

Dagospia.com 25 Ottobre 2001