MAI DIRE TV - BONOLIS NON SFONDA MA SFORA: IL TG5 PARTE CON OLTRE 3' DI RITARDO (E MIMUN GODE) - VENTURA A MESSA - SKY RECORD: 12,81% - PIERSILVIO INCAZZATO, RAI SPORT PURE - CONSIGLI DI FRECCERO - INFORMAZIONE RAI: IL 6 SETTEMBRE SARÀ TEMPO DI "RITOCCHI"

1 - Il più incavolato è Carlito Rossella: per sorpassare il Tg1 aspettava come la manna e la mamma messi insieme l'arrivo del ciclone Bonolis (sabato il Tg5 era andato sotto di 10 punti). Invece, pippa senza trippa: programma lento, involuto, palloso - due ore di gol li regge solo Biscardone a base di vaffa. Non solo lo share è stato mediocre ma Paolino ha sforato di ben 3 minuti e 40 secondi lasciando al Tg1 una prateria di ascolti: Mimun ha vinto con il 32.32% di share e 5.469.000 telespettatori mentre il Tg5 ha ottenuto 4.716.000 telespettatori e il 27.36% di share. Ma Clementone deve ringraziare il quadrupede Rex che, alla quarta replica, gli ha lasciato in dote un 26%. Quando arriveranno quelli di "Domenica In" saranno dolori.

2 - (Ansa) - La sfida indiretta sembrava essere tra Simona Ventura e Paolo Bonolis ma intanto ieri Sky, che fra l' altro inaugurava il suo 'Gol Parade', il '90/mo minuto fai da te', ha fatto record di ascolti. Nella fascia 15-18 rilevata da Auditel, che comprende dunque lo svolgimento delle partite, la piattaforma satellitare ha sfondato per la prima volta il muro del 10%: e' stato di 12,81% lo share, risultato record.

3 - Comunque a Saxa Rubra quelli di Rai Sport sono indispettiti con Bonolis per quella sigla che sfornava tutti i volti storici di "90esimo Minuti", da Valenti a Barendson, compreso l'attuale direttore di Rai Sport Fabrizio Maffei. Per il Biscione doveva rappresentare un passaggio di testimone, per la Rai ha rappresentato la testimonianza dello scippo.

4 - Una domenica bestiale anche per Piersilvio. L'imitazione che gli ha rovesciato dagli schermi di "Quelli che il calcio" il bravo Max Giusti l'ha fatto imbestialire. E pensare che il rampollo di Mediaset ha sempre convinto il babbo Silvio ad accettare con un sorriso prestampato la satira delle Jene e della Gialappa's.

5 - Finita la trasmissione, ieri sera Simona Ventura è andata a messa. 'Sta mattina camminava a tre metri da terra. I suoi nuovi zigomi hanno rischiato di deflagrare.



6 - (Ansa) - ''L'operazione commerciale e' riuscita molto bene (cinque fasce di pubblicita', due sponsor). Sul piano editoriale ci sono delle cose da mettere a posto perche' l'ascolto sia ancora piu' alto, piu' forte e questo lo sanno quelli che fanno il programma''. Cosi' Carlo Freccero parla di 'Serie A', il 'Novantesimo minuto' di Paolo Bonolis che ha esordito ieri sull'ammiraglia Mediaset con il 27.14% di share, ma non vuole dare consigli perche' l'ex direttore di Raidue ''fa la tv, non e' uno spettatore''.

Il dato piu' interessante per Freccero viene dalla ''presenza massiccia, nella fascia dalle 15 alle 18, delle altre tv, digitali terrestri e satellitari (Sky) che ieri hanno fatto il 20%. E' un dato da tenere presente. Questo cambia il panorama. Il Novantesimo arriva gia' stanco rispetto agli altri anni''. Tra le cose che la domenica calcistica di Bonolis dovrebbe mettere a posto sul piano editoriale secondo Freccero c'e' per esempio ''la Gialappa's Band che va spalmata in tutto il programma, non soltanto in fondo. Coraggiosissimo poi aver iniziato con l'Inter e non averlo collocato alla fine, ma questo non paga in termini di ascolto. Le cose importanti si mettono in fondo. E' stata un'operazione temeraria. La parte dei commenti era troppo lunga. Tutti errori che si possono correggere facilmente''. E conclude: ''credo che una volta messe a posto queste piccole cose faranno si' che l'operazione commerciale sia piu' luminosa anche a livello editoriale''.

7 - (Adnkronos) - Rientro a Viale Mazzini procrastinato per il nuovo presidente Rai Claudio Petruccioli. A quanto apprende l'Adnkronos il presidente Petruccioli si trova in una clinica romana per lievi disturbi agli arti inferiori. I problemi di salute, che non desterebbero comunque particolare preoccupazione, non dovrebbero impedire a Petruccioli di presiedere la prima riunione del Cda Rai dopo la pausa estiva, fissata per martedi' 6 settembre.

8 - Da Il Velino (www.ilvelino.it) - Per decidere le sorti dell'informazione e dell'approfondimento della nuova Rai è necessario che il cda sia al gran completo. E siccome il plenum nel mese d'agosto è una chimera (al consiglio di ieri mancavano Giovanna Bianchi Clerici e Marco Staderini), al presidente Claudio Petruccioli non restava che aggiornarsi a settembre. E per la precisione a martedì 6. Tutto rimandato, dunque, e l'unica novità è che questo rinvio di un paio di settimane non ha provocato le reazioni scomposte dei consiglieri Sandro Curzi, Nino Rizzo Nervo e Carlo Rognoni. Eppure martedì scorso si erano lamentati per iscritto con Petruccioli proprio della mancanza nell'ordine del giorno del cda della voce "informazione". Hanno forse accettato la linea Petruccioli? Si sono forse convinti che "fino al 20 gennaio i palinsesti sono già fatti e non si possono cambiare perché esistono dei contratti pubblicitari"? Niente affatto, hanno solo avuto le giuste rassicurazioni. I palinsesti autunnali non si possono cambiare nella collocazione, almeno quelli previsti per la prima e la seconda serata. Ma si possono perfezionare. Sarebbe questa la garanzia che i tre consiglieri in quota all'Unione hanno spuntato da Petruccioli in cambio di un immediato stop alle polemiche su agenzie di stampa e quotidiani. Il tutto per scongiurare che in autunno vada in onda un palinsesto fotocopia della passata stagione.

Tra le ipotesi più praticabili, anche perché almeno su questo non ci sarebbero divisioni all'interno del consiglio, la nascita di un nuovo programma d'informazione che ruoti a 360 gradi intorno al mondo dello sport, e del calcio in particolare. Poi, la rotazione dei conduttori del programma di Rai Uno, Batti e ribatti, in onda per cinque minuti subito dopo il Tg1 e condotto da Riccardo Berti. La valorizzazione di programmi come Confronti, condotto da Gigi Moncalvo su Rai Due, di Dieci Minuti condotto da Giovanni Masotti e Alessandra Forte alle 18.50 sempre su Rai Due, e di Telecamere, affidato ad Anna la Rosa su Rai Tre. E, infine, qualche "consiglio" a Giovanni Masotti e al suo Punto e a capo per aiutarlo a migliorare il travagliato rapporto con la critica e a guadagnare se possibile qualche punto di share. Porta a Porta e Ballarò, invece, non si toccano, almeno per ora. Ritocchi, insomma, in vista della vera e propria rivoluzione per la quale bisognerà aspettare il prossimo anno. Solo allora, all'indomani delle elezioni politiche, sarà tempo di un vero e proprio restauro. (glv)


Dagospia 29 Agosto 2005