PICCOLA POSTA - LE TARIFFE GPRS DI TIM - BANCHE E DS: CHI PORTA A CASA CHI? - CHE SCHIFO "TORTE IN FACCIA" - LASCIATE IN PACE BALDONI - QUELLO CHE SILVIO DOVEVA DIRE A FAUSTO.

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1

Ciao Dago, ecco la verità delle superofferte TIM:
Due sere fa, non avendo niente di meglio da fare, ho provato ad utilizzare il collegamento a internet con il GPRS del mio telefonino. E' da un anno che ho questo telefono e non mi ero mai collegata ad internet. Sapevo che i costi erano piuttosto alti, ma non sapevo quanto, in ogni caso avevo intenzione di starci poco. Ho la scheda TIM, profilo "Zeroscatti" per le chiamate sui cellulari TIM.
Ho provato ad aprire uno dei miei siti dal cellulare e sono stata felice di vedere che funzionava a meraviglia, ho anche salvato un paio di piccole foto da usare come sfondi (sono piccole perchè il mio telefono, un Siemens C62, ha pochissima memoria e non riesce ad aprire cose grandi, tanto meno a conservarle). Sono rimasta collegata 10 minuti circa... troppo, solo che il telefono era lento.

Ieri mattina ho trovato la sorpresa: in dieci minuti di collegamento, il cellulare si era fatto fuori tutti i 14 euro che avevo dentro! Non ho avuto nessuno stop, nessun avviso che il mio credito era in via di esaurimento, durante la navigazione... Io con quei 14 euro ci campavo per un mese! Non bastasse, ho fatto subito una ricarica da 25 euro (pagandone 30, perchè c'è la tassa) e mi ha scalato subito 9 euro!
In pratica la navigazione dell'altra sera mi è costata 23 euro.

Ho telefonato subito al servizio informazioni per capire in quale modo conteggiavano la navigazione e la risposta è stata 4 centesimi ogni kb, in pratica dipende da quanto sono pesanti le pagine che apri e non dal tempo che ci stai. Ma io che ne so quanto pesano le pagine che devo aprire?
Mi è sembrato comunque una spesa molto alta rispetto a ciò che avevo fatto. Per il credito esaurito e lo scalo sulla ricarica nuova, non c'è nulla da fare: funziona così, non è previsto uno stop della navigazione quando esaurisce il credito, ma non te la regalano quella che fai a credito zero!

Ieri sera (con 16 euro nel cellulare) ho ritentato il tutto: ci sono rimasta solo un minuto, il tempo di aprire una pagina, prendere una foto piccola e richiudere immediatamente. Stamattina il mio credito è di 5 euro.

Inutile dire che ho richiamato il 119 per avere chiarimenti, ma come sempre le povere centraliniste non sanno nulla, ci sono intoppi al sistema e quindi non si può controllare il perchè di quella spesa e così via...

E' capitato anche ad altri? Esiste un modo per protestare (senza spendere altri soldi perchè sono disoccupata e mi pare di averne spesi già abbastanza in queste due sere) e farsi ridare parte del credito sottratto? Perchè nessuno avvisa mai dei reali costi di navigazione da GPRS?
Diana

Lettera 2

Carissimo Dago, ma non ti fa un po' sorridere l'ingenuità di Fassino e stupire quella del navigato D'Alema: "portiamo a casa la banca" quando è risaputo che è la banca a portare a casa loro? D'Alema è il burattino, ops, referente, delle banche da diversi anni: grazie a lui sono riuscite ad evitare i rimborsi degli interessi usurari sui mutui ed hanno cercato persino di scampare al rimborso dell'illecita capitalizzazione trimestrale degli interessi passivi, purtroppo la Corte Costituzionale ha bocciato soltanto il secondo decretino di D'Alema... I Tribunali adesso sono pieni di contenziosi per i rimborsi, ma la maggior parte non lo sa e non agisce per il recupero. Loro aspettano solo la prescrizione. I maggiori banchieri italiani da tempo votano a sinistra: I LUPI SI SONO TRAVESTITI DA AGNELLI
L.B.

Lettera 3
Dopo dieci minuti di " Torte in faccia" tra battute a dir poco penose, (Ma che schifo di programma è?) mi è venuto da pensare: non è che NATALINO, visto che anche lui non è da meno, sia uno degli autori di Martufello e co.?
Sandro

Lettera 4
L'intera classe politica, dalle Alpi al Lilibeo, si accusa di malversazioni e corruttele reciproche; il "popolo sovrano" s'indigna, bestemmia e salva i suoi beniamini che, all'occorrenza, son sempre come muezzin dal minareto che recitano cinque volte il giorno l'invito alla morale democratica. Un fanatismo di parte peggiore dell'Islamismo.

La "Questione morale" ci assilla, molti sono i sacerdoti che praticano la liturgia anche se il "Vangelo" è interpretato secondo riti talora bizantini, talora ortodossi, talaltra latini senza minimamente curarsi dei paramenti ormai smessi per abusata consunzione.
Cerimonie solenni si svolgono là dove il management esercita le sue funzioni, nei santuari del potere preclusi all'occhio indiscreto del popolino.

Non contenti di tanto, altrove, si contendono il cerimoniale che vede il fior fiore della società civile, in tavole rotonde (per non stabilire premierati), dibattere i costumi, gli usi, la cultura, la fede, l'ateismo, l'anticlericalismo e tutto ciò che al mutar dei tempi sembra adattarsi all'analisi raffinata d'esegeti edotti alla dissertazione: politologi di classe, penne preclari del giornalismo INDIPENDENTE, filosofi del diritto fra i più eccelsi. E così via.
La "Morale", strattonata da destra a manca, stretta dalle braccia del più tracotante, subisce le premure violente proprio di coloro che stringendola fortemente al petto la soffocano facendola morire. Ma l'ultimo possessore del cadaverino finge di non accorgersene e strilla a più non posso che la "Morale" è quella sua perché sua è la spoglia che trattiene.

Un colosso incanutito domina il panorama moralistico del Paese, un autocrate oligarca che fra Congressi a ripetizione e Assemblee ripetute (3 e 4 e 5 l'anno), perpetua la sua autocrazia facendosi rinnovare, democraticamente, nel partito, l'oligarchica eternità. Ma è il padrone della morale, la morale è soltanto sua, Lui è il mentore che insegna la sua morale, quello che Lui pensa è ciò che il Muezzin radicale strillerà dalla balconata del minareto: e chi lo contraddice, "peste lo colga".



L'ultimo messaggio moralistico è stato strillato dal muezzin col digiuno di Natale: o il condono con l'amnistia, o la (sua) morte. La Camera è convocata d'urgenza il 27 dicembre dopo il deposito di 210 firme di deputati che la richiedevano (metà dei firmatari assenti), il 10 gennaio si apre il dibattito per legiferare la clemenza, l'11 e il 12 il provvedimento voluto dal Muezzin radicale viene piluccato comma per comma: alle cinque della sera è MATTATO insieme alla morale che giace, spoglia sanguinante, al centro dell'arena.

Non si sa quale sarà il prossimo grido che giungerà alle stelle. Il domani sarà peggiore del presente questo si sa. Ma la morale non presiederà la nostra libertà incapace di scegliere e operare secondo coscienza che, per sua parte, è paurosamente ammutolita.
Celestino Ferraro

Lettera 5

Caro Dago,

Berlusconi parla del suocero (Caltagirone) perché genero ( Pierfurbetto) intenda.

Gli argomenti che D'Alema toccava coi furbetti erano generici, anzi Generali.

Gad Lerner fa il cane da guardia dei cani del Mortadella. Insomma fa il Molosso di Prodi.

Della Valle attacca Berlusconi così le azioni delle sue scarpe vanno in rialzo.
Natalino Russo Seminara

Lettera 6

Ci si mettono pure quelli di "Liberazione" ad assecondare il miserevole uso propagandistico della toponomastica che sta facendo il Water (non è un refuso) nazional-popolare? Lasciatelo in pace, il povero Enzo Baldoni, non merita di essere messo sullo stesso piano di Paolo Di Nella e di Fabrizio Quattrocchi. Non merita, Baldoni, di essere strumentalizzato dal paraculismo politico di chi vuole ridurre falci e martello e manganelli fascisti in un'unica, insulsa melma condita di cardinali e di palazzinari, di Mike Bongiorno e di Omar Sivori, di Giovannino Agnelli e di Simon & Garfunkel, e via di questo passo. E' subcerebralismo, quando non opportunismo merdoso.
Bascibba

Lettera 7

COME AVREBBE DOVUTO RISPONDERE BERLUSCONI A BERTINOTTI:
FB : Il Papa ha detto che il comunismo è stato una necessità
SB : Sì, per far nascere l'anticomunismo . Tra l'altro amavate così tanto il Papa che poi avete
tentato di ammazzarlo
FB : La professoressa di Grosseto prende solo 1.450 euro al mese e non mangia più la pizzetta
al sabato sera
SB : Giusto . Ne deve prendere 3.000 ( E perché non di più ?!?) Vorrà dire che glieli darete voi .
Però ricordate che i soldi sottratti ai ricchi prima o poi finiscono e allora la professoressa
la pizzetta se la sogna
FB : Il denaro è lo sterco di Satana
SB : Ora capisco tutta quella puzza quando si passa davanti alle Coop !
FB : Se sa di più sull'Unipol denunci i DS alla Magistratura
SB : Così mi arrestano per aver fatto la spia o mi denunciano per calunnia . Di certo a loro non li
toccano
FB : Vanno aboliti i centri di accoglienza
SB : So che lei fa finta di non sapere che molti terroristi si confondono con i clandestini per entrare
in Italia . Faccio una scommessa : in caso di attentato sul nostro territorio sono certo che i suoi
parenti fino alla quinta generazione non saranno coinvolti . Accetta ?
FB : Lei e la sua arroganza, presto la manderemo a casa
SB : A casa ? Ma a chi vuole offendere, semmai in villa !!!
Fra. Zop.

Lettera 8

Quello di cui nessuno parla è che le scalate ad Antonveneta e BNL non sono state decise nel 2005 ma molto prima; gli "amici" hanno cominciato ad acquistare azioni delle due banche a prezzi notevolmente inferiori che poi sapevano sarebbero state acquistate da Fiorani e Consorte. Questo tipo di operazioni viene da lontano, vedi operazioni BANEC/COOPEBANCA/BAM per il lato DS POP CREMA/CREMONA/ECC. per il lato Fiorani. Questo perché in tal modo si privatizzano i guadagni a danno delle banche acquirenti che strapagano le azioni delle banche oggetto di acquisizione. Perchè la Lodi o l'Unipol non compravano loro le azioni direttamente a prezzi inferiori anche del 50% ?
Abc

Lettera 9

Ho letto l'articolo di Facci, che fa riferimento alla pubblicazione delle intercettazioni telefoniche del 1995 delle telefonate di Craxi, e che "fecero perdere il posto a tre giornalisti". Da quello che racconta sull'occupazione attuale dei tre, pare che alla fine il mestiere di pubblicare le intercettazioni rende bene.
Meticcio

Lettera 10
Federico Aldrovandi era un ragazzo di 18 anni, morto il 25 settembre del 2005 a Ferrara. Le circostanze del decesso sono tuttora oscure. La mamma ha aperto un blog in cui ha raccontato ciò che è successo, accusando la polizia di aver assassinato il figlio in circostanze ancora tutte da chiarire. Il blog sta diventando un caso nazionale, grazie anche al sito di la Repubblica, ai giornali nazionali Liberazione e il Manifesto che hanno riportato la notizia. La Questura ovviamente smentisce quelle che chiama "calunnie", ma i dubbi restano e sono molti.
Leggete quello che ha scritto questa donna che si è vista portare via un figlio adolescente poco più di 3 mesi fa. Spero veramente che, se qualcuno ha sbagliato, paghi e nel peggiore dei modi. http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/


Dagospia 16 Gennaio 2006