AFGHANISTAN: BOTTA E RISPOSTA BONDI-D'ALEMA - COSSIGA: SE CSM MI BIASIMA MI DIMETTO DA SENATORE E PENSO DI RINUNCIARE PURE ALLA CITTADINANZA ITALIANA - L'EMENDAMENTO CANNAVARO - SECRETATA AUDIZIONE DI POLLARI AL SENATO - VISCO: CRITICHE INGENEROSE A BERSA

1 - ABU OMAR: COSSIGA, SE CSM MI BIASIMA MI DIMETTO DA SENATORE E PENSO DI RINUNCIARE PURE ALLA CITTADINANZA ITALIANA
(Ansa)
- Se il Csm, in seguito all'avvio del procedimento di tutela del magistrato milanese Spataro, dovesse formulare una nota di biasimo o di critica nei confronti del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga e il Senato non sollevasse il conflitto di attribuzione contro il Csm di fronte alla Corte costituzionale, Cossiga ''si dimetterebbe irrevocabilmente da senatore e ne trarrebbe successivamente le conseguenze sul piano della sua stessa cittadinanza'': e' quanto rende noto il portavoce di Cossiga, avendo appreso che il comitato di presidenza del Csm ''composto dal vicepresidente ormai scaduto Virginio Rognoni, dal primo presidente della Cassazione Niccolo' Marvulli e dal procuratore generale della Casazione Mario Delli Priscoli ha ammesso l'inizio di un procedimento di tutela del magistrato Spataro nei confronti delle critiche rivolte alle iniziative sue e di altri magistrati della Procura di Milano nei confronti del Sismi, nonostante l'avvertimento ad essi dato dal presidente del Senato Franco Marini. ''Cio' vorrebbe dire - spiega il portavoce di Cossiga - che l'Italia ha cessato di essere un regime democratico rappresentativo e che i membri del Parlamento, massima espressione della sovranita' popolare, possono vedere il loro diritto di critica almeno moralmente limitato da un organo di rango puramente amministrativo ed espressione di una corporazione di impiegati dello Stato quali i magistrati sono, costituendo essi solo un ordine e non (come acutamente sottolineo' in Costituente il leader comunista Palmiro Togliatti), un potere, non essendo essi legittimati direttamente con un voto dalla sovranita' popolare''. Della sua decisione, il senatore a vita ha informato il presidente della Repubblica ed il presidente del Senato.

2 - FARMACI: A ROMA VOLANTINAGGIO FARMACISTI CONTRO DECRETO BERSANI
(Adnkronos/Adnkronos Salute)
- Un volantinaggio 'a tappeto' sulla Capitale. Obiettivi prescelti: ministero della Salute, Parlamento, sedi dei partiti politici. E' questa l'iniziativa spontanea di Federfarma che portera' oggi molti farmacisti romani, davanti a queste sedi, a distribuire volantini in segno di protesta contro il decreto Bersani sulla competitivita'. Fra gli slogan che campeggiano sui 'foglietti' distribuiti anche in alcune vie di Roma, si legge:''Le farmacie non ci stanno'', ''Non permettere che la tua farmacia chiuda per sempre''. A riferirlo all'ADNKRONOS SALUTE e' Franco Caprino, segretario nazionale di Federfarma. Il volantinaggio coindide con la serrata di oggi, indetta da Federfarma, con la chiusura delle farmacie private in tutta la Penisola. ''L'iniziativa su Roma e' importante - dichiara Caprino - visto che e' la citta' dove hanno sede i partiti politici e le Istituzioni in genere. Abbiamo deciso per il volantinaggio dopo aver chiesto, inutilmente, un incontro con il ministro Bersani che non si e' degnato neanche di risponderci''. Nel volantino, oltre a ribadire la protesta delle farmacie private contro il decreto Bersani, si 'bacchetta'anche il Governo accusato di voler cosi' ''trasformare il farmaco in prodotto di largo consumo'' e ''la farmacia in un punto vendita alle dipendenze di una multinazionale'' . Infine la richiesta a Governo e Parlamento ''di non distruggere un sistema che funziona e che tutela la salute dei cittadini''.

3 - AFGHANISTAN: BOTTA E RISPOSTA BONDI-D'ALEMA
(Ansa)
- Polemico botta e risposta nell'Aula della Camera tra il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ed il coordinatore di Forza Italia Sandro Bondi. Il coordinatore di Fi interviene durante l'esame della proroga delle missioni militari all'estero chiamando in causa piu' volte D'Alema chiedendogli ''che dignita' e credibilita' abbia''. D'Alema chiede di intervenire al presidente Bertinotti ''per fatto personale'' dicendo, con tono che al centrodestra e' apparso sarcastico: ''Sono state chiamate in causa per ben sette volte la mia dignita' e la mia credibilita' da un pulpito tanto autorevole che merita un chiarimento...''. Immediata la reazione dai banchi della Cdl. ''Che dici? Arrogante!'', gridano dal centrodestra''. E D'Alema: ''Non credo di aver detto nulla di offensivo''. E a chi pretendeva le sue scuse, D'Alema ribatte: ''Non ho detto nulla di arrogante, ho subito aggressioni arroganti ed ho un diritto ad una garbata replica. Non devo chiedere scusa a nessuno per aver detto che le parole del portavoce di un importante gruppo parlamentare meritano una risposta''.

'Due verita' sono tante, onorevole D'Alema, ma piu' di due verita' sono troppe per tenere in piedi il governo, per conservare la credibilita' del governo e se mi permette anche per tutelare la sua dignita''', aveva detto Bondi rivolto a D'Alema prima che il ministro chiedesse di replicare per fatto personale. ''Lei - aveva aggiunto Bondi - ha dimostrato su Israele che a sinistra valgono due verita', due volti. Uno da esibire durante le manifestazioni pubbliche per salvare la propria coscienza, magari in occasione della veglia per Israele, l'altro volto da esibire in Parlamento per trovare l'accordo con l'estrema sinistra e per salvare il governo''.

5 - AFGHANISTAN: CASINI A D'ALEMA, PROSSIMA VOLTA NON RISPONDA..
HA UMILIATO BONDI, CHI DIRIGE DEVE ESSERE SUPERIORE
(Ansa)
- Pier Ferdinando Casini si schiera a difesa di Sandro Bondi, dopo l'alterco in aula tra il coordinatore di Forza Italia e il ministro degli Esteri Massimo D'Alema. ''In quest'aula - spiega il leader dell'Udc - abbiamo assistito ad un incidente spiacevole. D'Alema ha un carattere complesso, ma tra i tanti difetti, nessuno gli nega di essere intelligente. E allora, non faccia finta di essere Biancaneve: ha fatto una battuta umiliante nei confronti di Bondi, cui va la nostra solidarieta', il quale gli aveva mosso critiche politiche. D'Alema - ribadisce - ha pensato di rendere a Bondi pan per focaccia, ma io gli do un consiglio: la prossima volta non risponda piu', perche' chi dirige ha il dovere di essere superiore, senno' il Paese non va avanti''. Il leader Udc ne ha anche per la maggioranza: ''Non capisco il perche' del clima teso che si registra verso l'opposizione: a meno che questo clima teso non venga ritenuto funzionale per gli interessi di coesione della maggioranza''.

6 - AFGHANISTAN:CAMERA, FI LASCIA AULA DURANTE INTERVENTO D'ALEMA
(Ansa)
- Mentre il ministro D'Alema ribatte a Sandro Bondi, tutto il gruppo di Fi lascia l'Aula. I deputati dell'opposizione sono rientrati non appena il responsabile della Farnesina ha finito di intervenire lasciando la parola al capogruppo di An Ignazio La Russa.

7 - AFGHANISTAN: E IN AULA SPUNTA L'EMENDAMENTO CANNAVARO...
(Ansa)
- Anche nel dibattito alla Camera sul rifinanziamento della missione in Afghanistan si continua a parlare di calcio. La citazione, involontaria, e' del capogruppo di An Ignazio La Russa. Quando il presidente dei deputati di An riprende il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, per aver definito ''privo di senso'' un emendamento presentato da tre parlamentari del Prc Salvatore Cannavo', Alberto Burgio e Gianluigi Pegolo, il lapsus e' evidente. La Russa, invece di citare il primo firmatario della proposta di modifica, si sbaglia e chiama in causa il calciatore, grande protagonista dei Mondiali, Fabio Cannavaro. Nell'Aula, dopo gli insulti e i botta e risposta al vetriolo dei minuti precedenti, riecheggia una sonora risata...

8 - AFGHANISTAN: D'ALEMA A CANNAVO', MINISTRO HA RAGIONE...SPESSO
(Agi)
- Scambio di battute in Transatlantico tra il ministro degli Esteri, Massimo D'Alema e Salvatore Cannavo' uno dei 'dissidenti' di Rifondazione Comunista che aveva presentato un emendamento al testo sul rifinanziamento delle missioni italiane all'estero che lo stesso D'Alema in Aula aveva definito "senza senso". I due si incrociano durante una sospensione della seduta e Cannavo' attacca per primo: "non puoi dirmi che l'emendamento in cui si chiede la soppressione di Enduring Freedom non ha senso, forse era il caso di discutere nel merito", dice. "Io l'ho detto solo perche' non aveva nulla a che fare con la missione in Afghanistan", ribatte D'Alema, che aveva ricordato come l'Italia fosse presente con delle unita' navali tra il Golfo persico e il Mediterraneo per una operazione di lotta alla pirateria. "Beh comunque mi chiedo cosa ci stiamo a fare li'...", replica ancora l'esponente di Rifondazione riferendosi probabilmente alla presenza italiana in quelle zone.

"E' un'operazione di pattugliamento..", risponde D'Alema. "E comunque nel momento in cui il ministro degli Esteri te lo chiede avresti dovuto ritirarlo", continua ancora il ministro degli Esteri. "Proprio per quello non lo avrei ritirato..", provoca Cannavo' con un filo d'ironia. "A meno che il ministro non abbia sempre ragione", aggiunge poi allargando le braccia. "No, il ministro non ha sempre ragione - chiosa il presidente dei Ds - diciamo che ce l'ha spesso. E comunque - conclude prima di rientrare in Aula per il Question time - in questo caso ce l'aveva sicuramente..".



9 - ABU OMAR: SECRETATA AUDIZIONE DI POLLARI AL SENATO
(Agi)
- E' stata secretata l'audizione del direttore del Sismi, Nicolo' Pollari alla commisione Difesa del Senato.

10 - ABU OMAR: MARTEDI' POLLARI AL COPACO
(Agi)
- Il Comitato parlamentare per i servizi di informazione e sicurezza (Copaco), presieduto dall'on. Claudio Scajola, ha definito il calendario delle audizioni della prossima settimana. Martedi' 25 luglio il Comitato ascoltera' il Segretario generale del Cesis, Prefetto Emilio Del Mese (ore 12,30), e il direttore del Sismi, Generale Nicolo' Pollari (ore 14,00). Mercoledi' 26 luglio si terranno le audizioni del Direttore del Sisde, Prefetto Mario Mori (ore 8,30), e del Capo della Polizia, Prefetto Gianni De Gennaro (ore 14,00).

11 - ABU OMAR: ZANDA, MONTESQUIEU SI RIVOLTA NELLA TOMBA
(Agi)
- "A poche ore dalla loro scadenza, i vertici del Csm hanno affidato al plenum del Consiglio il giudizio sulle opinioni politiche espresse dai senatori Cossiga e Castelli nell'esercizio delle loro funzioni di Parlamentari. Montesquieu si stara' rivoltando nella tomba". Lo dichiara il vicepresidente de l'Ulivo a Palazzo Madama Luigi Zanda. "Ma c'e' di piu'. E' stato deliberatamnte compiuto un consistente sgarbo nei confronti del Presidente del Senato Franco Marini che, solo pochi giorni fa, sottolineando la necessita' di rispettare le prerogative sovrane del Parlamento, aveva chiesto ai vertici del Csm di usare tutta la loro saggezza. Purtroppo non l'anno voluta usare". "Con moltissimo rincrescimento - conclude Zanda - debbo rilevare come oggi sia stata scritta una brutta pagina nella storia dei rapporti tra le piu' alte Istituzioni del nostro Stato".

12 - PRC: MALABARBA SI DIMETTE DA SENATORE ARRIVA HAIDI GIULIANI
(Agi)
- Le dimissioni del senatore del Prc Gigi Malabarba, previste per il 20 luglio, quinto anniversario dell'uccisione a Genova di Carlo Giuliani, per lasciare il seggio alla madre Haidi, sono state anticipate a questa sera attorno alle ore 20. "Essendo, le mie dimissioni, rimaste l'unico punto all'ordine del giorno di domani - dichiara Malabarba - ho chiesto e ottenuto il prolungamento della seduta oggi per evitare un eventuale rinvio della votazione a causa della possibile soppressione della seduta". L'esponente chiede un voto unanime favorevole dell'Aula, superando anche la consuetudine del voto contrario di cortesia.

13 - LIBERALIZZAZIONI: VISCO, CRITICHE INGENEROSE A BERSANI
(Agi)
- "Ritengo che tutti dobbiamo essere grati a Bersani per il coraggio e l'energia che ha mostrato nella difficile vicenda delle liberalizzazioni". Ha dichiarato oggi Vincenzo Visco, vice Ministro del Ministero dell'economia e delle finanze. "Mi sembra evidente - continua Visco - che le critiche rivolte a Pier Luigi Bersani a proposito del decreto sulle liberalizzazioni siano a dir poco ingenerose. Questo e' uno strano Paese dove prima ti chiedono di fare riforme coraggiose, poi, quando le fai, si scatena il finimondo. Ti chiedono di avviare confronti e negoziati, fai il negoziato e ti chiedono di chiudere in fretta per tagliar corto sulle polemiche. Alla fine trovi una soluzione che salva il cammino delle riforme e nel tuo stesso partito alcuni ti criticano come se ti fossi arreso". "Se bisogna andare oltre sulle riforme come anche io credo fermamente - conclude il vice Ministro - occorre allora ricordare che fare questi passi in avanti e' durissimo. Fare le riforme in una situazione normale e' difficile. Farle oggi lo e' ancora di piu'. Bisogna essere coraggiosi, tenaci, rigorosi. Ma e' importante anche che la coerenza e la generosita' riguardino tutti, non solo il Governo".

14 - TV: GENTILONI, PIU' PLURALISMO CON MODIFICHE A LEGGE GASPARRI
(Agi)
- "Il Governo italiano rispondera' per tempo". Il ministro delle Comunicazioni, Paolo Gentiloni, si dice sicuro di poter fare fronte alle richieste dell'Unione Europea in merito alla legge 112 che disciplina l'emittenza radiotelevisiva, meglio nota come legge Gasparri. "Le modifiche alla Legge 112 che stiamo predisponendo - assicura il ministro - verranno incontro alle sollecitazioni ed alle richieste di chiarimenti avanzate da Bruxelles. L'Europa ci chiede di non favorire le posizioni dominanti nel mercato televisivo in questi anni di transizione dall'Analogico al Digitale: e' questo - conclude Gentiloni - uno degli obiettivi della revisione legislativa che proporremo per introdurre nel sistema della TV piu' pluralismo e piu' concorrenza".

15 - UN SOSIA DI SOLANA PER IL SINDACO VELTRONI.
Maurizio Caparra per il "Corriere della Sera
- Roma" - Viaggio a New York in settembre, per contatti utili al festival cinematografico di Roma e, già che l'assemblea generale dell'Onu si riunisce in quel periodo, chissà se non anche per affacciarsi al Palazzo di Vetro.
In ottobre, missione in Cina con imprenditori al seguito. Dopo le ferie, l'agenda di Walter Veltroni prevede queste due trasferte all'estero. Tra poco diventerà ufficiale la nomina della persona che le preparerà, il nuovo consigliere diplomatico del sindaco.
Per il posto lasciato da Marco Baccin , diventato capo della segreteria del viceministro degli Esteri Patrizia Sentinelli, Veltroni ha preso Michelangelo Pipan , mesi fa impegnato in un compito che non poteva non attirare l'attenzione di un'amministrazione attratta dai grandi eventi.

Pipan rappresentava la Farnesina nell'organizzazione delle Olimpiadi invernali di Torino, appuntamento gestito con buoni risultati da un altro sindaco ds, Sergio Chiamparino , che richiedeva dimestichezza con il cerimoniale e capacità di mettersi d'accordo sulle questioni più disparate con numerosi Stati stranieri. In precedenza Pipan era stato consigliere di Luigi Berlinguer alla Pubblica istruzione e ambasciatore in Georgia. In Campidoglio forse qualcuno crederà di averlo già visto, e non perché organizzò la firma del trattato costituzionale europeo nel 2004. Pipan assomiglia molto a Javier Solana , l'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera. Una volta, a Tbilisi, Solana si divertì farlo scambiare per sé.


Dagospia 19 Luglio 2006