GASPARRI: GIU' LE MANI DALLA RAI - CAPEZZONE: IN RAI SIAMO A LOTTIZZAZIONE ASSOLUTA COME NEL PASSATO - FERRANDO: PERCHE' EPIFANI NON PREPARA LO SCIOPERO? - L'ACQUISTO DELLA CASA SVIZZERA DELLA SUOCERA DI BERLUSCONI, TUTTO IN REGOLA PER GOVERNO.

1 - L'ACQUISTO DELLA CASA SVIZZERA DELLA SUOCERA DI BERLUSCONI, TUTTO IN REGOLA PER GOVERNO.
(Adnkronos/ats)
- È perfettamente regolare l'acquisto di una di una casa in Alta Egadina da parte di Flora Bartolini: la suocera di Silvio Berlusconi, soddisfa le condizioni per il permesso di residenza, rilasciatole dalle autorità retiche. Lo ha affermato oggi dinanzi al Gran Consiglio dei Grigioni il direttore della giustizia cantonale Martin Schmid, rispondendo a un'interpellanza del deputato socialista Romedi Arquint.
Dopo il polverone sollevato dalla notizia dell'acquisto di una casa a tre piani, in passato sede della Banca Engiadinaisa, nel centro storico di S-Chanf, la 76enne suocera del leader di Forza Italia ha affittato un appartamento nella località grigionese. Il Gruppo socialista in parlamento obiettava che la Bartolini non poteva risiedere a S-chaf, dal momento che la sua villa non è abitabile poiché in fase di ristrutturazione.

Secondo Schmid, basta la dichiarazione d'intenti di volersi in seguito trasferire in Svizzera per soddisfare le condizioni di ottenimento del permesso di residenza. Ma anche senza tale contratto di locazione, la transazione immobiliare sarebbe stata lecita, ha aggiunto il consigliere di Stato. La donna infatti è cittadina di uno Stato membro dell'Unione europea e come tale, in virtù degli accordi bilaterali fra Berna e Bruxelles, ha gli stessi diritti degli svizzeri in materia di acquisto di immobili, ha rilevato Schmid.

Due anni or sono la suocera dell'allora presidente del Consiglio italiano ha acquistato una tipica casa engadinese, che sta ora trasformando in una lussuosa villa. La donna sembra però nel frattempo continuare a risiedere a Bologna. Il capo del Dipartimento della giustizia ha sottolineato che tutte le autorità coinvolte nelle procedure per il rilascio dei permessi hanno agito conformemente alle leggi. Dall'inchiesta non è emersa alcuna irregolarità. Per l'esecutivo cantonale il caso è dunque chiuso.
Schmid ha d'altra parte osservato che nei Grigioni ci sono 230 contribuenti molto facoltosi che hanno concluso un accordo con il fisco per una tassazione forfettaria. Secondo il consigliere di Stato, non c'è nulla di male nella loro presenza, cosiderato che con le loro imposte contribuiscono al finanziamento del cantone.

2 - FERRANDO: PERCHE' EPIFANI NON PREPARA LO SCIOPERO?
(ANSA)
- ''Il fatto che Epifani sia costretto a dichiarare che i propositi di Prodi sono addirittura peggiori delle politiche di Berlusconi - per esempio in materia di pensioni - sollecita un interrogativo: cosa sta a fare la cosiddetta sinistra 'radicale' nel governo?. E lo stesso Epifani, invece di preparare lo sciopero generale, continua a regalare a Prodi quella concertazione che giustamente nego' a Berlusconi?''. Lo afferma Marco Ferrando, leader del movimento del partito comunista dei lavoratori. ''Emerge la verita' che abbiamo denunciato da tempo - prosegue - il programma del governo risponde agli interessi e alle pressioni delle grandi banche e della grande industria, di cui Padoa-Schioppa e' il massimo garante.

E la sinistra neo-governativa (Prc, Pdci, Verdi, Sinistra Ds) e' costretta a rosolare a fuoco lento sulla graticola di un programma che colpisce la sua base sociale. Se le sinistre vogliono uscire da questo vicolo cieco hanno una sola scelta da compiere: rompere col governo e unire le proprie fila attorno ad un programma alternativo di mobilitazione''. ''Se non faranno questo - conclude Ferrando - non salveranno l'anima con qualche dichiarazione: semplicemente confermeranno di essere quella sinistra 'innocua e folcloristica' che Prodi aveva gia' irriso''

3 - ANGELETTI: PER LE PENSIONI SOLO INCENTIVI, NO AI DISINCENTIVI.
(ANSA)
- La Uil dice no alle ipotesi avanzate dal ministero del Lavoro sulla definizione di disincentivi per chi a partire dal 2008 decide di lasciare il lavoro prima dei 60 anni. ''Parlare di pensioni sui giornali e' un modo per farsi del male - afferma il segretario generale Luigi Angeletti parlando con l'ANSA - serve solo a amplificare i timori delle persone e a spingerli all'uscita dal lavoro. Sono argomenti che andrebbero discussi con la concertazione. Nel merito sono favorevole solo a incentivi per chi pur avendo i requisiti per la pensione decide di restare al lavoro. Ai disincentivi sono contrario''. Angeletti sottolinea che il Governo dovrebbe piuttosto parlare di omogeneita' delle regole, applicando a tutte le categorie quelle valide per i lavoratori dipendenti.

4 - CAPEZZONE: IN RAI SIAMO A LOTTIZZAZIONE ASSOLUTA COME NEL PASSATO.
(Adnkronos)
- ''Siamo alla lottizzazione assoluta'' e il ''balletto di nomine'' di questi giorni ''non si distingue di una virgola dai momenti peggiori'' del servizio pubblico. Per Daniele Capezzone ''la situazione e' molto grave'' perche' ''nulla sembra cambiare con il passare degli anni''. ''E' tutto uguale a tutto, come 25 anni fa, o 15 o 5, c'e' la militarizzazione dei telegiornali'', sottolinea all'ADNKRONOS il presidente della commissione Attivita' produttive della Camera. ''E' preoccupante -incalza il segretario dei radicali italiani- assistere a una situazione libanese, con le fazioni in lotta tra loro. Il diritto di informare e di essere informati e' di fatto sequestrato da questa enorme anomalia, asservito non solo alle logiche dei partiti, ma anche alle logiche del 'partito Rai'''. Capezzone commenta con scetticismo anche le dichiarazioni di Romano Prodi, che assicura che ''non usera' la clava'' sulla Rai: ''Non e' una questione di buone intenzioni, le cose accadono''. ''Noi radicali siamo cancellati dall'informazione Rai -sottolinea ancora Capezzone- ma alzi la mano chi puo' difendere la qualita' del servizio pubblico''.



5 - DILIBERTO: INACCETTABILE BALLETTO DI NOMI SULLA RAI.
(Adnkronos) - "Leggo con grande stupore sui giornali di probabili incarichi con relative appartenenze politiche per i futuri assetti del servizio pubblico radiotelevisivo. La cosa e' totalmente inaccettabile. L'informazione e' un punto nevralgico di una moderna democrazia e, per quanto riguarda la Rai, non puo' essere appannaggio di due soli partiti, benche' siano i due principali partiti del centrosinistra". E' quanto afferma il segretario del Pdci, Oliviero Diliberto, commentando le ipotesi sulle nomine Rai.

6 - UDEUR: SULLA RAI UNIONE SIA PLURALISTA NEI FATTI E NON SOLO A PAROLE.
(Adnkronos)
- ''Non vorremmo, dopo che per cinque anni il centrosinistra sulla Rai, e non solo su questo, ha giustamente criticato la politica lottizzatrice e selvaggia della Cdl, che l'Unione si comportasse allo stesso modo''. E' quanto si legge in una nota Popolari-Udeur in merito alle anticipazioni giornalistiche sui futuri organigrammi e assetti radiotelevisivi. ''Stiamo assistendo -prosegue il comunicato-­ ad un balletto di nomi che, di fatto, escluderebbero da un settore cosi' strategico per la democrazia, parti politicamente significative della coalizione''. ''Lo diciamo adesso per evitare di dover ufficializzare poi il nostro dissenso su eventuali scelte frutto di accordi sottobanco e che percio' non potremmo mai condividere. Ai nostri alleati -conclude la nota del Campanile- chiediamo un pluralismo reale, di fatti e non di parole. Su un settore cosi' delicato, come quello dell'informazione pubblica, e' necessaria una pluralita' di voci che consenta un confronto fatto di un sano dialogo e alla luce del sole''.

7 - CALDEROLI: FORSE SARA 'CD' SENZA LA 'L' QUALCUNO ULTIMAMENTE STA PENSANDO AD ALTRO...
(Ansa) - ''Per me la Casa delle liberta' non ha mai cessato di esistere, ma forse, invece che 'CdL', diventera' 'Cd', senza la L''. Lo ha detto il coordinatore delle segreterie nazionali della Lega Roberto Calderoli, parlando con i giornalisti a margine di un incontro di partito a Udine. ''Sara' solo una 'Cd' - ha spiegato Calderoli senza citare esplicitamente l'Udc - perche' ultimamente qualcuno sta pensando ad altro''.

8 - PRODI: COSA FARO' IN RAI? DI CERTO NON L'USERO' COME CLAVA RIPETO, E' PEGGIO DEL LIBANO, CI SONO DRUSI, MARONITI...
(Ansa) - Un piano d'azione sulla Rai? Romano Prodi risponde che non ce l'ha, ma aggiunge che certamente non usera' l'azienda del servizio pubblico ''come una clava'' come ''e' stato fatto negli anni scorsi''. Intanto, ripete la battuta detta martedi' a Telese e che tante critiche ha suscitato da parte del centrodestra: ''La soluzione dei problemi libanesi e' infinitamente piu' facile di quella dei problemi della Rai - sorride, suscitando l'applauso della Platea -. In Rai, altro che drusi, maroniti... Ci sono tutte le tribu' di questo mondo. Io non ho mosso un dito dentro la Rai, nessuno mi puo' rimproverare di nulla. Un piano d'azione? Si puo' rispondere non lo so? E' un discorso delicatissimo, negli anni scorsi e' stata usata come una clava, io non lo faro'''. E, a queste parole del Professore, scatta il black out televisivo alla festa di Pesaro.

9 - GASPARRI: CDA RAI E' LEGITTIMO E IN CARICA FINO AL 2008.
(Ansa)
- ''E' intollerabile l'offensiva del centrosinistra sulle nomine Rai, sistema radiotelevisivo e conflitto d'interessi. Si tratta di un atto di arroganza che deve essere respinto con determinazione''. Lo dice Maurizio Gasparri dell'Esecutivo di Alleanza nazionale. ''Ricordiamo agli irresponsabili del centrosinistra che quando noi vincemmo le elezioni nel 2001, il Consiglio di amministrazione della Rai, allora in carica e con una maggioranza di orientamento di centrosinistra - aggiunge l'ex Ministro delle Comunicazioni in una nota - rimase in carica per un anno fino alla fine del suo mandato. Stessa sorte deve avere l'attuale Consiglio di amministrazione che potra' rimanere in carica, in base alle leggi vigenti, fino al 2008. Come sa perfettamente Padoa Schioppa, non c'e' nessuna motivazione che possa portare alla revoca del professor Petroni.

La Rai e' una Spa e se Padoa Schioppa dovesse rimuovere Petroni, la sua credibilita', alla quale credo tenga molto anche nel contesto internazionale, precipiterebbe. Una decisione del genere, sarebbe spazzata via immediatamente dal primo Tribunale amministrativo che reintegrerebbe il professor Petroni nel suo incarico''. ''Il Cda e' legittimo continua Gasparri - e puo' rimanere in carica e lo spirito della legge vigente e' stato proprio quello che il presidente fosse di un orientamento diverso dalla maggioranza del Consiglio di amministrazione. Avere un presidente, un direttore generale e un consiglio di amministrazione tutti e tre dello stesso orientamento politico ideologico di centrosinistra, sarebbe una grave violazione della legge vigente. La bramosia di posti, la voglia di lottizzazione, le pratiche spartitorie tipiche del centrosinistra non possono essere piu' tollerate in alcun modo.

Giu' le mani dalla Rai che, semmai, va avviata verso il mercato per ridurre l'influenza dei partiti. Prodi di conferma il peggio boiardo e lottizzatore di ogni stagione, il burosauro che dell'appropriazione di spazi pubblici ha fatto l'unica ragione di vita. La logica del bottino, per quanto riguarda la Rai, non potra' passare. Cosi' come vanno respinte al mittente le proposte minatorie in materia di conflitto di interesse. Ci sono gia' norme efficaci e puntare alla espulsione dalla politica di Berlusconi sarebbe una scelta gravissima e destinata a rivolgersi come un boomerang contro chi volesse usarla''.


Dagospia 01 Settembre 2006