MEDIASET PORTA LA LEGA IN TRIBUNALE - IL CALCIO COSTA TROPPO. CITAZIONE PER CHIEDERE RIDUZIONE DEL PREZZO DOPO CALCIOPOLI - I TIFOSI DELLE SQUADRE RETROCESSE O PENALIZZATE SONO IL 40% DELL'AUDIENCE.

(Adnkronos) - Mediaset ha depositato oggi un atto di citazione presso il Tribunale di Milano contro la Lega Calcio. L'atto contiene la richiesta di riduzione del prezzo dei diritti in chiaro del campionato di calcio di Serie A in seguito allo scandalo 'Calciopoli'. Mediaset, si legge in una nota, ''e' stata costretta alle vie legali dall'atteggiamento della Lega Calcio che non ha mai dato concreto seguito alle richieste di modificare consensualmente il contratto in essere, concluso prima di Calciopoli. Dall'estate 2006 a oggi, infatti, si e' sviluppato un intenso carteggio tra Mediaset e Lega Calcio culminato con due incontri di vertice, rassicuranti a parole ma infruttuosi nei fatti. E anche l'auspicio di Mediaset di risolvere la vicenda in forma riservata attraverso un arbitrato ''super partes'' non ha ricevuto alcun segnale di disponibilita' da parte della Lega. Pertanto, dopo aver atteso anche l'ultima sentenza definitiva sullo scandalo Calciopoli, Mediaset si vede costretta a procedere per vie legali''.

Mediaset afferma che ''esaminando diversi parametri ufficiali, e' oggettivamente dimostrabile che le retrocessioni e le penalizzazioni irrogate dal giudice sportivo hanno prodotto una forte perdita dell'interesse del pubblico verso il Campionato di A (i tifosi delle squadre retrocesse o penalizzate costituiscono il 40% del numero dei tifosi complessivi) che si traduce in una corrispondente riduzione del valore di mercato dei diritti televisivi in chiaro. Comparando solo alcuni tra i principali valori numerici della stagione calcistica 2005-2006 a quelli della stagione 2006-2007 emergono i seguenti risultati: 1) Abbonamenti stadi Serie A: - 17.5%; 2) Spettatori paganti: - 10.0% (solo nelle prime 13 giornate); 3) Calo valore contratti Pay tv Serie A: -14.8%; 4) Crescita valore contratti Pay tv Serie B: +52.0%''.



Mediaset, prosegue il comunicato, ''deve assicurare ai propri azionisti la tutela degli interessi della societa' e procedere ad acquisti di diritti televisivi calcolati secondo principi di equita', e' pacifico che ora questi diritti non hanno piu' un valore equo. E davanti alla politica della Lega che insiste nel negare l'evidenza, non resta che la strada del tribunale''. L'azienda precisa che continuera' ad onorare i contratti in corso. ''Nonostante i dati di fatto esposti, Mediaset non vuole penalizzare il mondo del calcio, soprattutto le squadre e le serie minori a cui vengono redistribuiti i ricavi dei diritti in chiaro. Pertanto, invece di sospendere i pagamenti come sarebbe naturale in questi casi, Mediaset continuera' ad onorare l'impegno finanziario previsto dal contratto, a dimostrazione della propria correttezza e totale buona fede. Ovviamente, il pagamento sara' effettuato con riserva in attesa della decisione del giudice''.


Dagospia 24 Gennaio 2007