PD: ANGIUS SE NE VA, LETTERA A FASSINO - SONDAGGIO REPUBBLICA.IT: PD AL 26,5%, VELTRONI IL LEADER PIÙ VOTATO - FOLENA: IL 29 COSTRUIAMO LA CASA DELLA SINISTRA - MASTELLA SU REFERENDUM: SE SARÀ INDETTO IL REFERENDUM ELETTORALE , LASCIO IL GOVERNO.
1 - ANGIUS SCRIVE A FASSINO: NON CONDIVIDO NULLA.
(Dire) - Una lettera al segretario dei Ds, Piero Fassino, e un'altra per i suoi compagni e compagne. Questa la forma usata dal sen. Gavino Angius, leader della terza mozione, per comunicare il suo addio al partito. A quanto si e' appreso, nella lettera Angius scrive di non condividere le caratteristiche e il profilo del nascente Partito democratico e per questo "non partecipero'" alla sua costruzione. Angius, sempre a quanto si e' appreso, non sara' il solo ad uscire.
2 - DS: CON ANGIUS LASCIA ANCHE NIGRA, RESTANO BRUTTI E ZANI.
(Ansa) - Anche il portavoce della terza mozione Alberto Nigra lascera' il partito insieme a Gavino Angius mentre parteciperanno alla fase costituente gli altri esponenti di spicco della corrente Massimo Brutti, Mauro Zani e Sergio Gentili. L'addio di Angius e' stato annunciato per lettera al segretario Ds Piero Fassino e viene considerato un gesto conseguente alle critiche al processo espresse durante il congresso. A quanto si apprende, Angius lavorera' insieme al leader della seconda mozione e ministro Fabio Mussi, che ha lasciato la Quercia nel suo intervento a Fireze, per la creazione di una forza di sinistra di ispirazione socialista.
3 - PD, SONDAGGIO IPR-REPUBBLICA.IT: 26,5% E VELTRONI IN "POLE".
(Agi) - Come sara' il Pd e quanto pesera' alle urne? Un partito di centro-centrosinistra, con il 26,5 per cento dei suffragi. E Walter Veltroni come leader. Il sondaggio della Ipr-Marketing per 'Repubblica.it', svolto il 23 aprile, subito dopo i congressi paralleli di Ds e Margherita, fornisce questa fotografia a caldo. Gli intervistati, comunque, non vedono differenze fra i partiti "genitori" e il nuovo nato: se gli si chiede di definire il Partito democratico rispetto ai Ds e alla Margherita quanto a credibilita', innovazione, riformismo, modernita', litigiosita' ecc., la maggioranza ha sempre risposto che nulla sarebbe cambiato. Il 45 per cento del campione, si legge nell'analisi del sondaggio riportata sul sito del quotidiano, ritiene il Pd un partito di centrosinistra spostato al centro, mentre l'11 lo vede come un partito di sinistra e il 19 un'aggregazione di centrosinistra che pende piu' verso la sinistra.
Quanto al nome del leader, in pole position quello di Walter Veltroni: il sindaco di Roma raccoglie il 21 per cento del totale del campione e il 33% di coloro che hanno dichiarato l'intenzione di votare per il Pd. Le 'quote' per Piero Fassino sono, rispettivamente, il 14 e il 22 per cento: subito sotto si colloca Francesco Rutelli che colleziona il 13% del totale del campione e l'11% dei futuri elettori del Pd. Staccati, con il 7 per cento, Massimo D'Alema e Anna Finocchiaro e, soprattutto, Romano Prodi che si deve accontentare del 4% delle indicazioni del totale del campione.
4 - PD: "ESCLUSI" PENSANO A GRUPPO AUTONOMO, AUT AUT DI PIETRO A DS E DL.
(Asca) - All'indomani dei congressi di Ds e Margherita che hanno dato il via al processo di costituzione del Partito democratico, la 'Costituente dei cittadini per il Pd' annuncia la creazione di un coordinamento parlamentare che raccolga le forze ed i rappresentati politici che finora appaiono ''esclusi'' dal processo formativo del nuovo partito e non escludono la possibilita' di giungere anche alla creazione di un nuovo gruppo parlamentare.
E' quanto ha annunciato il senatore Dl, Willer Bordon, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il leader Idv, Antonio Di Pietro, il capogruppo al Senato Idv, Bruno Formisano, Bruno De Vita del Partito dei consumatori, il senatore Dl Antonio Manzione, Mario Adinolfi di Generazione U, il senatore dell'Ulivo, Natale d'Amico.
Dal canto suo il leader dell'Italia dei Valori, ribadendo la piena adesione del suo partito ai valori del Partito democratico, nei quali l'elettorato Idv si riconosce ''pienamente'', ha lanciato un aut aut ai segretari Ds e Dl, Piero Fassino e Francesco Rutelli, affinche', una volta per tutte, diano una risposta precisa alla disponibilta' piu' volte espressa. ''Idv - ha sottolineato Di Pietro - e' in grado di raccogliere un consenso importante e vuole metterlo a disposizione del Pd di cui si sente pero' comproprietario e non ospite indesiderato''.
5 - FOLENA: IL 29 COSTRUIAMO LA CASA DELLA SINISTRA.
(Agi) - Si svolgera' domenica 29 aprile l'assemblea di 'Uniti a sinistra', la rete associativa promossa, tra gli altri, dal presidente della commissione Cultura della Camera Pietro Folena. L'appuntamento e' dalle 10 alle 18 al Centro Congressi Cavour di Roma. Nella prima parte dell'assemblea interverranno numerosi esponenti della sinistra dell'Unione tra cui Fabio Mussi, Paolo Cento, Giovanni Russo Spena, Armando Cossutta, Aldo Tortorella, Antonello Falomi, Gianfranco Pagliarulo, Piero Di Siena, Alessio D'Amato, Maura Cossutta, Famiano Crucianelli, Sandro Curzi, Paolo Ciofi, Tiziano Rinaldini, esponenti dei movimenti, del sindacato ed amministratori locali che fanno riferimento all'associazione tra cui Mario Agostinelli (capogruppo Prc-Sinistra europea in Lombardia), Mino Ronzitti (presidente del consiglio regionale ligure), Claudio Cugusi (consigliere comunale di Cagliari e coordinatore del Movimento Sardista) e Pino Galeota (presidente della commissione cultura del comune di Roma).
"Costruiamo la Casa della Sinistra" e' il titolo dell'iniziativa. Spiega Folena: "Per primi abbiamo avanzato l'idea di un 'cantiere' della sinistra. In questi mesi abbiamo scavato le fondamenta, adesso che vi sono le condizioni e' arrivato il momento di pensare a come innalzare l'edificio, anzi, gli edifici perche' occorre costruire le case della sinistra in ogni territorio".
6 - MASTELLA: A REFERENDUM INDETTO, ESCO DAL GOVERNO.
(Dire) - Nel momento in cui il referendum sulla legge elettorale sara' indetto ci sara' la crisi di governo. Lo assicura Clemente Mastella, leader dell'Udeur, annunciando che lui uscira' dal governo "quando ci sara' l'indizione del referendum, la messa in moto della macchina organizzativa". La speranza del guardasigilli e' che, "nel frattempo, il Parlamento abbia un sussulto".
7 - MASTELLA SU REFERENDUM: SCONCERTANTE PRESENZA MINISTRI.
(Dire) - "E' sconcertante che alla stesura e all'organizzazione del referendum partecipino anche ministri del governo". Lo dice il ministro della Giustizia Clemente Mastella, uscendo dal Consiglio dei ministri. Il Guardasigilli si dice "perplesso e con l'amaro in bocca", e denuncia un "effetto liberticida che il Paese non si puo' permettere".
8 - MASTELLA: IL REFERENDUM E' CONTRO PRODI.
(Dire) - Chiedere al premier di intervenire per stoppare il referendum sulla legge elettorale? Dice Clemente Mastella, ai cronisti a palazzo Chigi: "Prodi ha fatto la sua parte, io credo che il referendum e' qualcosa che si muove contro Prodi".
9 - DE GREGORIO: A NAPOLI ACCORDO TRA FI E IDV, BERLUSCONI LO SA?...
(Dire) - "A Torre del Greco, in provincia di Napoli, una delle citta' piu' importanti della Campania che affronta le elezioni amministrative, Forza Italia ha deciso di sostenere il candidato sindaco di Italia dei Valori, siglando un patto elettorale con il ministro Antonio Di Pietro. Costui, naturalmente, chiede che dalla coalizione venga escluso il movimento politico Italiani nel mondo da me presieduto, quasi che i miei militanti, pronti a scendere in campo con una lista agguerrita, impazzissero per sostenere la scalata al municipio torrese del candidato dipietrista".
Lo dice Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato e leader nazionale di "Italiani nel mondo". De Gregorio osserva che "secondo i vertici campani di Forza Italia si tratterebbe di un 'laboratorio politico'. Mi sorge il dubbio, invece, che Silvio Berlusconi, dall'alto dei suoi mille pensieri, possa non saperne nulla. È evidente che il presidente di Forza Italia o ha deciso di sperimentare nuovi percorsi perfino con chi ne ha sbeffeggiato piu' volte le qualita' politiche, oppure l'atto creativo e' frutto della mente fervida dei suoi scienziati di sempre, quella classe dirigente campana che si e' gia' distinta per avergli fatto perdere le elezioni nazionali". Insomma, si chiede De Gregorio: "Berlusconi questo laboratorio politico con Antonio Di Pietro, l'ha autorizzato oppure siamo dinanzi all'ultima follia della politica locale?".
10 - GIORDANO: ROVESCIARE RIPARTIZIONE "TESORETTO".
(Agi) - "Non ci sara' intesa nell'Unione se rimangono le proposte di Padoa Schioppa". Lo ha detto a Cagliari, dove e' giunto stamane per partecipare a un'iniziativa organizzata dal suo partito, il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Franco Giordano, in riferimento al dibattito sulla destinazione del cosiddetto 'tesoretto'. "Chiediamo un riparto che sia rovesciato rispetto a quello proposto dal Governo", ha proseguito Giordano riferendosi alla proposta del ministro dell'Economia di destinare 2 miliardi e mezzo di euro a interventi di redistribuzione e 7 miliardi e mezzo al risanamento. "Cosi' come ci siamo presentati davanti al popolo dell'Unione adesso dobbiamo rispondere a quelle aspettative", ha aggiunto Giordano indicando i punti prioritari per la spendita delle risorse aggiuntive: abbattimento dello 'scalone Maroni', intervento sulle pensioni basse, copertura previdenziale per i giovani precari, aumento delle retribuzioni e abbattimento del precariato.
Dagospia 24 Aprile 2007
(Dire) - Una lettera al segretario dei Ds, Piero Fassino, e un'altra per i suoi compagni e compagne. Questa la forma usata dal sen. Gavino Angius, leader della terza mozione, per comunicare il suo addio al partito. A quanto si e' appreso, nella lettera Angius scrive di non condividere le caratteristiche e il profilo del nascente Partito democratico e per questo "non partecipero'" alla sua costruzione. Angius, sempre a quanto si e' appreso, non sara' il solo ad uscire.
2 - DS: CON ANGIUS LASCIA ANCHE NIGRA, RESTANO BRUTTI E ZANI.
(Ansa) - Anche il portavoce della terza mozione Alberto Nigra lascera' il partito insieme a Gavino Angius mentre parteciperanno alla fase costituente gli altri esponenti di spicco della corrente Massimo Brutti, Mauro Zani e Sergio Gentili. L'addio di Angius e' stato annunciato per lettera al segretario Ds Piero Fassino e viene considerato un gesto conseguente alle critiche al processo espresse durante il congresso. A quanto si apprende, Angius lavorera' insieme al leader della seconda mozione e ministro Fabio Mussi, che ha lasciato la Quercia nel suo intervento a Fireze, per la creazione di una forza di sinistra di ispirazione socialista.
3 - PD, SONDAGGIO IPR-REPUBBLICA.IT: 26,5% E VELTRONI IN "POLE".
(Agi) - Come sara' il Pd e quanto pesera' alle urne? Un partito di centro-centrosinistra, con il 26,5 per cento dei suffragi. E Walter Veltroni come leader. Il sondaggio della Ipr-Marketing per 'Repubblica.it', svolto il 23 aprile, subito dopo i congressi paralleli di Ds e Margherita, fornisce questa fotografia a caldo. Gli intervistati, comunque, non vedono differenze fra i partiti "genitori" e il nuovo nato: se gli si chiede di definire il Partito democratico rispetto ai Ds e alla Margherita quanto a credibilita', innovazione, riformismo, modernita', litigiosita' ecc., la maggioranza ha sempre risposto che nulla sarebbe cambiato. Il 45 per cento del campione, si legge nell'analisi del sondaggio riportata sul sito del quotidiano, ritiene il Pd un partito di centrosinistra spostato al centro, mentre l'11 lo vede come un partito di sinistra e il 19 un'aggregazione di centrosinistra che pende piu' verso la sinistra.
Quanto al nome del leader, in pole position quello di Walter Veltroni: il sindaco di Roma raccoglie il 21 per cento del totale del campione e il 33% di coloro che hanno dichiarato l'intenzione di votare per il Pd. Le 'quote' per Piero Fassino sono, rispettivamente, il 14 e il 22 per cento: subito sotto si colloca Francesco Rutelli che colleziona il 13% del totale del campione e l'11% dei futuri elettori del Pd. Staccati, con il 7 per cento, Massimo D'Alema e Anna Finocchiaro e, soprattutto, Romano Prodi che si deve accontentare del 4% delle indicazioni del totale del campione.
4 - PD: "ESCLUSI" PENSANO A GRUPPO AUTONOMO, AUT AUT DI PIETRO A DS E DL.
(Asca) - All'indomani dei congressi di Ds e Margherita che hanno dato il via al processo di costituzione del Partito democratico, la 'Costituente dei cittadini per il Pd' annuncia la creazione di un coordinamento parlamentare che raccolga le forze ed i rappresentati politici che finora appaiono ''esclusi'' dal processo formativo del nuovo partito e non escludono la possibilita' di giungere anche alla creazione di un nuovo gruppo parlamentare.
E' quanto ha annunciato il senatore Dl, Willer Bordon, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato anche il leader Idv, Antonio Di Pietro, il capogruppo al Senato Idv, Bruno Formisano, Bruno De Vita del Partito dei consumatori, il senatore Dl Antonio Manzione, Mario Adinolfi di Generazione U, il senatore dell'Ulivo, Natale d'Amico.
Dal canto suo il leader dell'Italia dei Valori, ribadendo la piena adesione del suo partito ai valori del Partito democratico, nei quali l'elettorato Idv si riconosce ''pienamente'', ha lanciato un aut aut ai segretari Ds e Dl, Piero Fassino e Francesco Rutelli, affinche', una volta per tutte, diano una risposta precisa alla disponibilta' piu' volte espressa. ''Idv - ha sottolineato Di Pietro - e' in grado di raccogliere un consenso importante e vuole metterlo a disposizione del Pd di cui si sente pero' comproprietario e non ospite indesiderato''.
5 - FOLENA: IL 29 COSTRUIAMO LA CASA DELLA SINISTRA.
(Agi) - Si svolgera' domenica 29 aprile l'assemblea di 'Uniti a sinistra', la rete associativa promossa, tra gli altri, dal presidente della commissione Cultura della Camera Pietro Folena. L'appuntamento e' dalle 10 alle 18 al Centro Congressi Cavour di Roma. Nella prima parte dell'assemblea interverranno numerosi esponenti della sinistra dell'Unione tra cui Fabio Mussi, Paolo Cento, Giovanni Russo Spena, Armando Cossutta, Aldo Tortorella, Antonello Falomi, Gianfranco Pagliarulo, Piero Di Siena, Alessio D'Amato, Maura Cossutta, Famiano Crucianelli, Sandro Curzi, Paolo Ciofi, Tiziano Rinaldini, esponenti dei movimenti, del sindacato ed amministratori locali che fanno riferimento all'associazione tra cui Mario Agostinelli (capogruppo Prc-Sinistra europea in Lombardia), Mino Ronzitti (presidente del consiglio regionale ligure), Claudio Cugusi (consigliere comunale di Cagliari e coordinatore del Movimento Sardista) e Pino Galeota (presidente della commissione cultura del comune di Roma).
"Costruiamo la Casa della Sinistra" e' il titolo dell'iniziativa. Spiega Folena: "Per primi abbiamo avanzato l'idea di un 'cantiere' della sinistra. In questi mesi abbiamo scavato le fondamenta, adesso che vi sono le condizioni e' arrivato il momento di pensare a come innalzare l'edificio, anzi, gli edifici perche' occorre costruire le case della sinistra in ogni territorio".
6 - MASTELLA: A REFERENDUM INDETTO, ESCO DAL GOVERNO.
(Dire) - Nel momento in cui il referendum sulla legge elettorale sara' indetto ci sara' la crisi di governo. Lo assicura Clemente Mastella, leader dell'Udeur, annunciando che lui uscira' dal governo "quando ci sara' l'indizione del referendum, la messa in moto della macchina organizzativa". La speranza del guardasigilli e' che, "nel frattempo, il Parlamento abbia un sussulto".
7 - MASTELLA SU REFERENDUM: SCONCERTANTE PRESENZA MINISTRI.
(Dire) - "E' sconcertante che alla stesura e all'organizzazione del referendum partecipino anche ministri del governo". Lo dice il ministro della Giustizia Clemente Mastella, uscendo dal Consiglio dei ministri. Il Guardasigilli si dice "perplesso e con l'amaro in bocca", e denuncia un "effetto liberticida che il Paese non si puo' permettere".
8 - MASTELLA: IL REFERENDUM E' CONTRO PRODI.
(Dire) - Chiedere al premier di intervenire per stoppare il referendum sulla legge elettorale? Dice Clemente Mastella, ai cronisti a palazzo Chigi: "Prodi ha fatto la sua parte, io credo che il referendum e' qualcosa che si muove contro Prodi".
9 - DE GREGORIO: A NAPOLI ACCORDO TRA FI E IDV, BERLUSCONI LO SA?...
(Dire) - "A Torre del Greco, in provincia di Napoli, una delle citta' piu' importanti della Campania che affronta le elezioni amministrative, Forza Italia ha deciso di sostenere il candidato sindaco di Italia dei Valori, siglando un patto elettorale con il ministro Antonio Di Pietro. Costui, naturalmente, chiede che dalla coalizione venga escluso il movimento politico Italiani nel mondo da me presieduto, quasi che i miei militanti, pronti a scendere in campo con una lista agguerrita, impazzissero per sostenere la scalata al municipio torrese del candidato dipietrista".
Lo dice Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato e leader nazionale di "Italiani nel mondo". De Gregorio osserva che "secondo i vertici campani di Forza Italia si tratterebbe di un 'laboratorio politico'. Mi sorge il dubbio, invece, che Silvio Berlusconi, dall'alto dei suoi mille pensieri, possa non saperne nulla. È evidente che il presidente di Forza Italia o ha deciso di sperimentare nuovi percorsi perfino con chi ne ha sbeffeggiato piu' volte le qualita' politiche, oppure l'atto creativo e' frutto della mente fervida dei suoi scienziati di sempre, quella classe dirigente campana che si e' gia' distinta per avergli fatto perdere le elezioni nazionali". Insomma, si chiede De Gregorio: "Berlusconi questo laboratorio politico con Antonio Di Pietro, l'ha autorizzato oppure siamo dinanzi all'ultima follia della politica locale?".
10 - GIORDANO: ROVESCIARE RIPARTIZIONE "TESORETTO".
(Agi) - "Non ci sara' intesa nell'Unione se rimangono le proposte di Padoa Schioppa". Lo ha detto a Cagliari, dove e' giunto stamane per partecipare a un'iniziativa organizzata dal suo partito, il segretario nazionale di Rifondazione comunista, Franco Giordano, in riferimento al dibattito sulla destinazione del cosiddetto 'tesoretto'. "Chiediamo un riparto che sia rovesciato rispetto a quello proposto dal Governo", ha proseguito Giordano riferendosi alla proposta del ministro dell'Economia di destinare 2 miliardi e mezzo di euro a interventi di redistribuzione e 7 miliardi e mezzo al risanamento. "Cosi' come ci siamo presentati davanti al popolo dell'Unione adesso dobbiamo rispondere a quelle aspettative", ha aggiunto Giordano indicando i punti prioritari per la spendita delle risorse aggiuntive: abbattimento dello 'scalone Maroni', intervento sulle pensioni basse, copertura previdenziale per i giovani precari, aumento delle retribuzioni e abbattimento del precariato.
Dagospia 24 Aprile 2007