BERLUSCONI ALLA MAMMA MORENTE: "CADE PRODI". LEI: "LO SPERO PROPRIO" - GRILLO: VOTO CON "PORCATA" - RUSSO SPENA: PRODI NON CE LA FARÀ - ANDREOTTI: VOTERÒ FIDUCIA - MONTALCINI ANTIPAPA.

1 - BERLUSCONI: VADO A ROMA, SPERIAMO SIA LA VOLTA BUONA.
(Ansa) -
'Vado a Roma, speriamo che questa sia la volta buona': lo ha detto, alludendo a una possibile caduta del governo Prodi, Silvio Berlusconi, all'uscita dalla casa della madre Rosa, con cui oggi ha passato alcune ore. Proprio parlando della condizioni della madre, per ora stazionarie, Berlusconi ha spiegato meglio il suo pensiero: 'Quando le ho detto che vado a Roma perche' forse cade il governo, lei subito prontissima mi ha detto 'lo spero proprio': fa parte dell'83% degli italiani che - ha concluso - si augurano.

2 - BERLUSCONI: LEGGE ELETTORALE E' BUONA, SI VOTI.
(Agi) -
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, esclude l'ipotesi lanciata da Pierferdinando Casini di un Governo di responsabilita' nazionale e non vede altra soluzione che il ricorso alle urne: "Non credo - afferma - che ci sia un'altra possibilita' oltre a quella delle elezioni.
E' quello che gli italiani vogliono: in una democrazia quando la maggioranza non e' piu' tale si deve tornare dagli elettori. Non c'e' una terza via e poi non vedo cosa potrebbe fare un Governo di transizione". Magari la legge elettorale? "La legge elettorale esiste - ha risposto l'ex premier - ed e' una buona legge. Se volessero veramente perfezionarla con una votazione alla Camera e una al Senato spostando la maggioranza da regionale a nazionale, avrebbero una legge assolutamente perfetta".

3 - GRILLO: INSULTO A ITALIANI SE SI VOTA CON "PORCATA".
(Agi) -
"Il ritorno al voto con la legge elettorale porcata e' un insulto agli italiani. Votare in questo caso non avra' alcun senso. Si votino da soli. Guadagneranno forse ancora del tempo, ma il loro tempo sta per finire". Nuovo j'accuse di Beppe Grillo che boccia l'ipotesi di elezioni anticipate e torna a investire di critiche politici e media. "Si preparano le elezioni.

Con questa legge elettorale - spiega, dal suo blog, il comico del Vaffa day - saranno riconfermati tutti. Non c'e' il voto di preferenza. Le liste le decideranno i segretari di partito che confermeranno i loro servi e i famigli. La situazione economica e' seria. La recessione americana sta arrivando e i piu' deboli ne pagheranno le conseguenze. L'Italia non puo' piu' reggere. Ne' un governo dello psiconano, ne' un governo di Topo Gigio, che sono la stessa cosa. I due, mano nella mano, andranno a vedere a Roma la prima del film dedicato allo statista latitante Craxi da sua figlia".

4 - BERLUSCONI: MASTELLA CON NOI? NON CI SONO PROBLEMI.
(Agi) -
Silvio Berlusconi, apre all'ipotesi di un approdo dell'Udeur nel centrodestra: "Credo che nel Popolo delle liberta' - ha detto l'ex premier lasciando l'abitazione della madre - vi sia spazio per tutti coloro che condividono gli stessi valori e che hanno un numero di elettori che li sostengono. Non credo quindi che esistano problemi a riguardo".

5 - BORRELLI: MASTELLA? QUANDO TOCCATO, POLITICO GRIDA CONGIURA.
(Agi) -
Per Mastella "questo e' stato un ottimo pretesto per fare qualche cosa che aveva in animo da molto tempo". L'ex capo del pool di mani pulite, Francesco Saverio Borrelli, in un'intervista al 'Corriere.it', non usa mezzi termini per commentare l'atteggiamento dell'ex ministro della giustizia Clemente Mastella e le sue dimissioni. Per Borrelli "e' abbastanza spudorato questo atteggiamento, di chi colpito, sfiorato o toccato da un'indagine giudiziaria determina una crisi politica".

E il fatto che sia proprio il ministro della giustizia ad agire in questo modo "e' ancora piu' grave". D'altra parte il "rapporto tra giustizia e politica e' sempre stato difficile - ha concluso Borrelli - perche' tutte le volte che un politico si sente toccato, pensa che si tratti di una congiura di una qualche fazione avversa che si serve della magistratura come strumento. E' talmente tipica, classica e reteirata questa tipologia di reazione che non ci offre nulla di nuovo".

6 - COSSIGA AMAREGGIATO, HA APPRESO DA AGENZIE SCELTA MASTELLA.
(Adnkronos) -
Amarezza avrebbero suscitato in Francesco Cossiga le modalita' attraverso le quali Clemente Mastella ha annunciato la decisione dei Popolari-Udeur di abbandonare la maggioranza. Il senatore a vita ha infatti appreso dalle agenzie di stampa la decisione del Guardasigilli, senza che gli venisse preannunciata personalmente e con anticipo.
Una scelta che non sarebbe piaciuta all'ex capo dello Stato, alla luce del comportamento assunto dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il partito del Campanile e il suo leader, e che lo hanno portato a solidarizzare immediatamente con Mastella; a scrivere una lettera aperta al presidente della Republica sui problemi della giustizia; a polemizzare duramente con l'Anm fino a subirne una pubblica censura.

7 - FINI: PER NAPOLITANO SENATORI A VITA NON SONO MAGGIORANZA POLITICA.
(Adnkronos) -
Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano i senatori a vita non possono contribuire alla costituzione di una maggioranza politica. Lo dice Gianfranco Fini, rispetto agli equilibri che potrebbero determinarsi al Senato nel voto sulla fiducia a Prodi, ricordando le affermazioni del capo dello Stato quando nel febbraio dello scorso anno rinvio' il governo alle Camere.



"Vi pare che il presidente Napolitano -dice Fini conversando con i giornalisti a Montecitorio- possa dimenticare cio' che ha detto pubblicamente solo a febbraio scorso? E cioe' che i senatori a vita non possono essere computati in una maggioranza politica. Qui non stiamo parlando di un voto che manca su un provvedimento perche' un parlamentare e' rimasto chiuso in ascensore, qui si tratta di una crisi politica perche' un partito ha lasciato la maggioranza. Aspettiamo fiduciosi giovedi'". E su quella che potrebbe essere la collocazione dei Popolari-Udeur in caso di elezioni politiche, "basta guardare alla legge elettorale -replica Fini- le partite si giocano con le regole del gioco che ci sono".

8 - TURIGLIATTO E CANNAVO': VOTEREMO NO ALLA FIDUCIA.
(Adnkronos) -
I parlamentari Franco Turigliatto e Salvatore Cannavo' di Sinistra Critica annunciano il voto contrario alla fiducia chiesta dal governo. "Con le dimissioni di Mastella e il ritiro dell'Udeur dalla maggioranza di governo -dichiarano- assistiamo a un epilogo desolante dell'attuale esecutivo.
Il fallimento consumato in due anni di politiche contrarie agli interessi dei lavoratori, disastrose per l'ambiente e complici della strategia Usa orientata alla guerra globale permanente, assume il volto piuttosto repellente di una crisi all'insegna delle beghe personali e giudiziarie di un partito-famiglia".

9 - RUSSO SPENA: AL SENATO PRODI NON CE LA FARA'.
(Agi) -
"Credo senza ipocrisia che al Senato non ce la faremo ad avere la maggioranza. Chi ha staccato la spina si e' preso la responsabilita' di portare il Paese in una situazione caotica". Lo dice il presidente dei senatori di Prc, Giovanni Russo Spena, che aggiunge: "Vedremo quello che accadra'. Ma allo stato dei fatti non vi sara' una legge elettorale buona e non vi sara' redistribuzione sociale a favore della povera gente, a favore di chi non arriva alla fine del mese".

10 - COSSIGA: COME VOTERO'? ASPETTO DIBATTITO PER DECIDERE.
(Ansa) -
'Come votero' sulla fiducia al governo in Senato? Per decidere attendo di ascoltare alla radio o di persona il dibattito che si svolgera' alla Camera e al Senato. Poi decidero''. Cosi' Francesco Cossiga, raggiunto al telefono, risponde sul suo orientamento circa il voto di fiducia chiesto dal presidente del Consiglio Romano Prodi.

11 - ANDREOTTI: VOTERO' FIDUCIA, NON VEDO ALTERNATIVE.
(Agi) -
"Al voto partecipero' e votero' la fiducia. Non vedo alternative". Lo annuncia il senatore a vita Giulio Andreotti che aggiunge: "C'e' una vecchia regola che dic che ogni Governo e' peggiore di quello precedente e, quindi, meglio tenersi quello che c'e'. Non appartengo a nessuna coalizione, al dibattito non partecipero' ma votero' la fiducia".

12 - BERSANI: PD DA SOLO A ELEZIONI? NE DISCUTEREMO...
(Apcom) -
"Tutto si può fare nella vita. Ne discuteremo...". Il ministro dello Sviluppo economico, Pierluigi Bersani, sceglie la prudenza nel commentare le strategie future del Pd dopo l'annuncio del segretario Veltroni di correre da soli alle prossime elezioni: "Vedremo, vedremo...", chiosa Bersani.

13 - DI STEFANO: "L'UNITA'"? CHI VENDE HA DIRITTO DI VENDERE A CHI VUOLE.
(Adnkronos) -
'Chi vende ha diritto di vendere a chi gli pare'. E' l'imprenditore televisivo Francesco Di Stefano a sottolinearlo in merito all'accordo per la cessione dell'Unita'' alla famiglia Angelucci, la cui formalizzazione, secondo quanto confermato ieri dalla presidente della Nie Marialina Marcucci, dovrebbe avvenire a giorni.
Conversando con l'Adnkronos circa le indiscrezioni che nei giorni scorsi lo volevano in corsa per l'acquisizione del quotidiano fondato da Antonio Gramsci, Di Stefano non entra nel merito della sua offerta. 'Ripeto non dipende da me, ma da chi vende. Se chi vende ha deciso di vendere agli Angelucci comunque e in ogni caso ha tutto il diritto di farlo', conclude Di Stefano, 'patron' di Europa 7, l'emittente dotata di una concessione a trasmettere ma priva di frequenze.

14 - MONTALCINI: AVREI FIRMATO LA LETTERA DEI 67 ALLA SAPIENZA.
(Ansa) -
'Sono membro del Vaticano e non potevo firmare quello che invece approvo completamente': cosi' il Premio Nobel Rita Levi Montalcini ha risposto ai giornalisti che le hanno chiesto se avrebbe fatto parlare il Papa allinaugurazione dell'anno accademico alla Sapienza, contro il cui intervento 67 docenti hanno firmato un documento.

15 - LO SCRITTORE INDIANO AKBAR A ROMA: HO VISTO TOTTI, ALTRO CHE PRODI.
(Adnkronos) -
Cos'hanno in comune italiani e indiani? "Gli uomini dei due Paesi sono innamorati delle loro mamme e allo stesso tempo ne hanno soggezione. E poi guidano l'auto nel cuore della citta' con l'arrogante impazienza dei folli". Di ritorno da Roma, dove al Palazzo dell'Informazione di Piazza Mastai ha presentato il suo ultimo libro, "Fratelli di sangue", lo scrittore indiano M.J.Akbar ha scritto per "The Asian Age" il suo 'Diario romano', che
si conclude con il racconto della partita della Roma a cui ha assistito. "Se la notizia fosse stata che avrei visto il presidente del Consiglio Romano Prodi, questa avrebbe provocato uno sbadiglio o due - scherza Akbar - Quando la gente ha saputo che avrei visto Totti, anche gli amici non potevano nascondere la loro invidia. Prodi e' solo il primo ministro, Totti e' un genio, la stella di Roma e il sole del calcio italiano".


Dagospia 22 Gennaio 2008