PECCATI & PECCATORI: DANNY ITALICI PER IL SEDERINO DI BOY GEORGE.

GiovanBattista Brambilla

Foto n°1


***La foto assurda che vedete qui a lato è entrata a far parte della storia italica. Trattasi dell'ultimo re delle Due Sicilie Ferdinando II di Borbone ( 1810-1859) (FOTO 1) in un fotomontaggio nel 1859. (rifotografato , dipinto a mano e commercializzata a Napoli ) che lo vede solcare il cielo a cavalcioni d'uno strano veivolo, ammirato sotto da clericali e reazionari. Il poveruomo era anche famoso per le dimensioni delle sue pudenda e così la cosa doveva essere frutto d'ulteriore ilarità. Ma è pazzesco pensare che la fotografia all'epoca era ritenuta prova inconfutabile di realtà e molti credettero la cosa vera. Santa ingenuità! Si creò così un pericoloso precedente e furono subito emanate leggi sulla censura fotografica che durarono in Italia fino all'epoca fascista.

Foto n°2


***Ma andiamo al di là della barricata!
Tra le Camicie Rosse garibaldine c'era una "povera pazza" di nome Giuseppe Cesare Abba (1838-1910) (FOTO 2) , passato alla storia per il suo diario Noterelle d'uno dei Mille (1860) che poi pubblicarono e fecero adottare come libro di testo nelle scuole. Un tripudio camp! Eccovi qui degli estratti:
Mercoledì. Durante il "grand'alt"
Nell'aria era un profumo delizioso: a quel campo lì fuori le mura di Marsala, con i suoi grandi massi nerastri sparsi qua e là, con quei fiori gialli che lo coprivano a tratti, cominciava a darmi non so che senso di cose morte. Passò Nino Bixio a cavallo...Dopo di lui vennero alcune Guide; gente che ha navigato sul Piemonte, bei cavalli, bei cavalieri, coll' uniforme leggiadra...Nullo caracollava bizzarro e sciolto : torso da Perseo, faccia aquilina, il più bell'uomo della spedizione... Missori da Milano, vestito d'una tunichetta rossa che gli cresce l'aspetto di gran signore, ha in capo un grazioso berretto rosso, gallonato d'oro...Gli altri tutti fior di giovani; carissimo un Manci da Trento, che mi fa pensare alla "Fiorina" del Grossi, tanto ha l'aria di fanciulla innocente.... arrivò sull'ultimo Garibaldi con lo Stato Maggiore. Cavalcava un baio da Gran Visir, su di una sella bellissima, colle staffe a trafori. Indossava camicia rossa e calzoni grigi, aveva in capo un cappello di foggia ungherese e al collo un fazzoletto di seta...
Salemi, 15 maggio: ore 17
Suona la sveglia. E Simonetta viene a dirci che si parte. Gran giovane Simonetta! Non si cura di nulla per sé , non vive che per gli altri. V'è una guardia da fare? Simonetta si offre. Un servizio faticoso? Eccolo pronto lui, gracile e gentile. Si distribuisce il pane? Egli si presenta l'ultimo a pigliare il suo. Ha lasciato a Milano il padre vedovo e solo. [...]

Foto n°3


***Nel 1861 scorazzava in Italia pure un altro bel soggettino , abitava sopra il Caffè Greco a Roma , in Via Condotti 81, e ancor oggi se ci andate ne trovate il tavolo preferito con inciso il suo nome su una targhetta dorata. Si trova in una posizione tale per cui dominava tutto l'ambiente e in caso sopraggiungessero persone indesiderate poteva darsi agilmente alla fuga dall'uscio sul retro. Sto parlando dell' autore de La Sirenetta e del Brutto anatroccolo , il celeberrimo scrittore danese Hans Christian Andersen (1805-1875) (FOTO 3) , le cui caldane cercavano libero sfogo in Italia. L'omosessualità repressa è la chiave di volta per comprendere tutti i suoi racconti, sempre incentrati sul "diverso" , della sua accettazione o rifiuto, del bisogno di vivere una doppia vita. La Sirenetta, cioè un essere metà donna e metà mostro innamorato di un maschio umano , fu scritta in occasione del matrimonio di Edvard Collin , di cui Andersen era perdutamente innamorato senza esserne corrisposto in nessun modo . E' restata una lettera in cui Andersen gli scrive appassionato: Io languo per te come una bella ragazza di Calabria (.)I miei sentimenti per te sono come quelli di una donna.(.) La femminilità della mia natura e la nostra amicizia devono restare un mistero. Da parte sua nelle memorie pubblicate da Collin si legge : Mi trovavo nell'impossibilità di rispondere a questo amore e la cosa fece soffrire molto la natura profonda di Andersen. Altri amori rimasti platonici furono pure quelli per il giovane Duca di Weimar e per il ballerino danese Harald Scharrff. Così le frustrazioni di Andersen rimpolpavano la sua ispirazione artistica e sublimò tutto con l'arte. Amen!

Foto n°4


***Ma l'Italia fu galeotta pure per il cantante Boy George (FOTO 4). Nella sua autobiografia Take It Like A Man ( 1995) racconta di quando , nel 1977 a sedici anni mentre lavorava come fattorino, fu abbordato per la strada a Londra da un businessman italiano di nome Danny che molti anni prima aveva avuto successo in Italia cantando e suonando la chitarra . A casa sua , a cena , conobbe il ballerino Anton Dolin e Lindsay Kemp. Poi Boy George prosegue il racconto con la descrizione della perdita della sua verginità quella stessa notte e del suo innamoramento repentino. Sedotto , fu subito abbandonato dopo cinque giorni senza un saluto. Danny se ne tornò in Italia. Do una bella ricompensa a chi mi svela il vero nome di questo "Danny". Boh!

Foto n°5


***Ed eccovi ora due foto estive ,degli anni '30 , dai miei archivi segreti! La prima (FOTO 5) ritrae un simpaticone in Illinois che con cappello di paglia cinese di zia Armida e un grembiulino della cugina Ermenegilda dà un bel colpetto di ditino e polso nervosetto ad-hoc laggiù dove la firifella urla.

Foto n°6


La seconda (FOTO 6) ritrae invece un zuzzurellone nazista che pour divertissement s'improvvisa fotomodella ad un pic-nic indossando gli intimi della sua amichetta. Su due fronti diversi ma con stesse affinità recondite. Fate l'amore , non la guerra!!


Dagospia.com 14 Giugno 2002