MALPENSA: ACCORDO SEA-LUFTHANSA - IL MARCHIO GURU VA ALL'INDIANA RAYON - LOTTOMATICA PERDE NEGLI USA - LA BAGARRE PER IL CONTROLLO DI VW - CITIGROUP, TERRENO DI CONQUISTA - L'INVITO IN GIALLO DI NAGEL E PAGLIARO.

1 - MALPENSA: ACCORDO SEA-LUFTHANSA, SEI AEREI PER 30 NUOVE TRATTE.
(Apcom) - Lufthansa e Sea hanno firmato una lettera d'intesa (Memorandum of Understanding) per la definizione delle condizioni generali del futuro sviluppo dell'aeroporto di Malpensa. Lo annunciano in una nota le due società.

In un primo tempo saranno per questo posizionati sei nuovi aeromobili dall'inizio del 2009 presso l'aeroporto di Milano Malpensa. Gli aerei saranno operati dalla controllata italiana di Lufthansa, Air Dolomiti, e saranno impiegati su tratte europee.
La compagnia tedesca sviluppa così il proprio network di collegamenti da Milano e si appresta ad offrire ai propri passeggeri un numero considerevolmente maggiore di destinazioni europee.

"L'accordo con Lufthansa conferma la volontà di Sea di operare in stretta collaborazione con coloro che credono nello sviluppo di Malpensa" ha dichiarato il Presidente e Amministratore Delegato Giuseppe Bonomi. "La partnership costituirà tra l'altro uno degli elementi fondanti del nostro prossimo Piano Industriale".

2 - IL MARCHIO GURU VA ALL'INDIANA RAYON.
Da "La Stampa"
- La società tessile indiana Bombay Rayon Fashions ha annunciato che, tramite la consociata olandese, acquisterà per 33 milioni di euro dalla Jam Session Holding il marchio Guru, noto per le magliette con la margherita. Fondata da Matteo Cambi, Jam Session, ha chiuso l'esercizio al 31 ottobre 2007 con ricavi per 83 milioni.

3 - OI-BRASIL E TELECOM, NASCE GIGANTE TLC.
Da "La Stampa"
- Con la fusione tra i gruppi telefonici Oi e Brasil Telecom, nasce in Brasile un gigante delle tlc in grado di competere in America Latina con Telefonica e America Movil. La Oi ha acquistato le azioni della Brasil Telecom per 3,5 miliardi di dollari.
Giochi

4 - LOTTOMATICA PERDE UNA LOTTERIA NEGLI USA.
Da "La Stampa" - La lotteria della Pennsylvania non aggiudicherà a Gtech, controllata al 100% da Lottomatica, il contratto per i sistemi delle lotterie online e istantanee. Nonostante la perdita del contratto, Lottomatica ha confermato gli obiettivi finanziari annunciati in precedenza.

5 - LA BAGARRE DI SOCI PER IL CONTROLLO DI VW.
B.R. per "Il Sole 24 Ore" - Continua il braccio di ferro in seno a Volkswagen tra i due principali azionisti del gruppo tedesco, la società Porsche e la regione della Bassa Sassonia. Quest'ultima ieri ha respinto la mozione del concorrente in vista di una modifica dello statuto che prevede una minoranza di blocco del 20% nelle decisioni dell'assemblea degli azionisti.Il limite non è banale:il Land controlla giust'appunto un quinto del capitale, mentre Porsche è già salita al 31% e punta alla maggioranza, addirittura in settembre secondo il Financial Times Deutschland. A questo punto, la parola passa alla magistratura. A meno che il Governo non risolva la questione mettendo a punto una nuova legge VW. Quella del 1960, che dava all'establishment una certa influenza nella società, è stata bocciata dalla Corte di Giustizia Europea. Ma è pronto l'Esecutivo ad accettare che Volkswagen diventi una società "normale"?



6 - L'OMBRA DEL QATAR SUI MEDIA TURCHI.
V.D.R. per "Il Sole 24 Ore"
- L'acquisto del secondo gruppo turco dei media (Atv-Sabah) è sotto osservazione dell'autorità di controllo del settore. La vendita della società editoriale al gruppo Calik, un conglomerato locale che spazia dall'energia alle costruzioni, ha suscitato forti perplessità nel Consiglio di sorveglianza radio-televisivo in quanto l'ente di controllo pubblico non sarebbe stato informato del fatto che il gruppo Calik avrebbe venduto una sua quota del 25% della filiale Turkuvaz, società veicolo dell'operazione, a una società straniera, la Al Wasaeel International media, gruppo editoriale del Qatar. Il gruppo Calik, il cui direttore generale è il genero del premier Erdogan, ha pagato 1,1 miliardi didollari l'acquisizione. Il maggior partito di opposizione, il Chp, ha fortemente criticato l'operazione finanziata con 750 milioni di dollari da due banche pubbliche.

7 - RICHIAMO AL DECORO IN DEUTSCHE BANK.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore"
- Le trasferte dei manager di Deutsche Bank saranno da oggi più austere ed economiche. La banca tedesca, che nel primo trimestre prevede svalutazioni per 2,5 miliardi a causa della crisi finanziaria globale, ha infatti deciso di stringere la cinghia su accompagnatrici e film "osé". In un memorandum distribuito ai propri manager, ha infatti annunciato che le visite nelle case di piacere e le ore di "relax" con filmini a luci rosse nelle camere d'albergo non verranno rimborsate come «spese fuori sede». Il memorandum è chiaro: «Deutsche Bank non approva alcun intrattenimento da adulti e queste spese non saranno rimborsate ». Non è chiaro perché l'istituto tedesco abbia sentito l'esigenza di ricordare ai propri manager le regole del gruppo, ma una cosa è certa: la crisi della finanza iper-moderna potrebbe avere ora un impatto anche sul lavoro più vecchio del mondo.

8 - CITIGROUP: SE IL CONQUISTATORE VIENE CONQUISTATO.
My.L. per "Il Sole 24 Ore" - «Abbiamo un obiettivo strategico: essere i migliori in ogni parte del mondo». Quando l'ex amministratore delegato di Citigroup Charles Prince, alla fine del 2006, ha pronunciato queste parole, il mondo gli sembrava terreno di conquista. La banca capitalizzava in Borsa 250 miliardi di dollari e, volendo, poteva comprare qualunque istituto di credito europeo: in Borsa si diceva che fosse interessato ad acquisire diverse possibili prede, tra cui persino l'italiana UniCredit. Ma la crisi dei mutui subprime ha cambiato le carte in tavola: da conquistatore, Citigroup (che oggi vale in Borsa 138 miliardi) rischia di divenire terreno di conquista. Ieri è arrivata la notizia che Deutsche Bank è interessata a rilevare le attività tedesche del gruppo americano, che ha deciso di dismettere tutti i rami non strategici. Insomma, la montagna rischia di diventare un topolino.

9 - MALDIVE, ELETTRONICA E LA MONETA DI CARTA.
Vi.C. per "Il Sole 24 Ore" - Forse è per evitare fatiche agli isolani. O, forse, per impedire di perdere troppo tempo: il tempo è denaro. O, forse, per risparmiare sui costi di trasporto della moneta cartacea tra un'isola e l'altra. Sarà per uno di questi motivi ma, tra poco, il cash sparirà dalle mani degli abitanti delle Maldive. La Banca Mondiale ha approvato un prestito di 7,7 milioni di dollari per sviluppare un sistema di pagamento attraverso cellulari. Con i telefonini gli isolani (l'arcipelago è costituito da 1.190 isole e isolotti) potranno effettuare i loro pagamenti. C'è chi ha detto che si tratta di un passo in avanti. Può essere. Certamente il passo in avanti (nel conto economico) lo farà l'azienda che gestirà il sistema. Ma la maggiore dipendenza dalla tecnologia non è un bene: gli abitanti delle Maldive si sono sempre arrangiati. Non si chiede di tornare al baratto di conchiglie ma la «fisicità» della carta forse è un modo per rallentare il «business for business». Almeno alle Maldive.

10 - L'INVITO IN GIALLO DI NAGEL E PAGLIARO.
A.Grass. per "Il Sole 24 Ore" - Sono passati solo quattro anni dal primo incontro di Mediobanca con il mondo degli analisti finanziari. Era l'11 marzo del 2004 quando il management della merchant bank, stravolgendo una storia di riservatezza assoluta, varcava il portone di Palazzo Mezzanotte per parlare di strategie e target alla comunità finanziaria. Era parso un evento epocale, come il sacco di Roma dei visigoti (410 d.C.). Ma Mediobanca ha consumato la svolta senza enfasi: gli incontri in questi anni si sono moltiplicati, i "visigoti" accolti persino nella sede di Piazzetta Cuccia. Anche lo stile è stato innovato. Tanto che l'ultimo biglietto di invito di Alberto Nagel e Renato Pagliaro per la presentazione della nuova banca retail di Mediobanca è un oggetto di design, in plastica trasparente e di colore giallo elettrico. Dove si terrà l'incontro? Al Planetario di Milano. Cose stellari.

11 - LA LIBERAZIONE NON È LICENZIAMENTO.
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - La scelta della squadra migliore è un diritto dei top manager, ma la scelta del giorno giusto per gli avvicendamenti dovrebbe tenere conto delle circostanze. Stiamo parlando di Telecom Italia e del comunicato diffuso ieri sulle nomine: l'ordine di servizio con cui è stato «congedato» Gustavo Bracco è stato diffuso da Bernabè proprio il 25 aprile, festa della Liberazione. Semplice casualità? Forse, ma la coincidenza tra licenziamento e liberazione è quanto meno suggestiva. E comunque c'è un'altra ipotesi: meglio far digerire la pillola in un giorno di festa che dopo il week end, cioè a meno di 24 ore dalla riunione di un comitato esecutivo che potrebbe, visti i rumors, non essere del tutto tranquillo. Infine, un auspicio. Che la liberazione arrivi anche per il titolo: anche il mercato ha voglia di far festa.


Dagospia 28 Aprile 2008