A MAGLIE STRETTE - QUANDO I COMUNISTI DILEGGIAVANO ORWELL E NEGAVANO L'ESISTENZA DEI GULAG - OBAMA "ROVINATO" DAL REVERENDO WRIGHT - PELLEGRINAGGIO ALLA MADONNA DI SHESHAN, IN CINA? MEGLIO EVITARE.

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

Caro Dago, "non sono disposta a rinunciare al ministero del Welfare. Abbiamo bisogno di un governo equilibrato con una presenza di ex craxiani", per questo propongo il nome di Maurizio Sacconi per quella poltrona: "Ho una grande stima di lui, è un'ottima persona". Sennò può sempre fare il sindaco di Roma. Mgm

1 - TOGLIATTI E IL BIG BROTHER.
Da "Il Velino", diretto da Daniele Capezzone, tre passi del lungo articolo con cui, sulle pagine di Rinascita (novembre-dicembre 1950), il Migliore stroncò "1984", il famoso romanzo di Orwell. La cifra "critica" di quel testo è il sarcasmo insieme grossolano e infame con cui Togliatti pretese di dileggiare quel libro definendo volgari invenzioni di Orwell quelle che in effetti erano le procedure reali, già allora abbastanza note, del regime staliniano: persecuzioni, torture, purghe giudiziarie, massacri, delusioni ecc. Un vertice di sinistra comicità, in questo piccolo capolavoro di ipocrisia, è il tono beffardo con cui la tragedia del gulag (sulla quale Togliatti, essendo vissuto a Mosca durante gli anni dell'esilio, era naturalmente informatissimo) viene citata come una panzana escogitata dalla propaganda reazionaria.

"Nel 'partito' vi sono continue epurazioni, persecuzioni, soppressioni; si sopprimono, anzi, tutti coloro che hanno contribuito a fare la rivoluzione, e se ne ricordano, e regna il terrore da vanti ai dirigenti (.) Nel 'partito' si insegna a commettere, per il 'partito', le azioni più stolte, a mentire, a negare l'evidenza dei fatti, e così via (.) Il capo del partito, infine, ha i baffi neri (.) C'è tutto, come si vede; ci sono, principalmente, tutte le bassezze e le volgarità che l'anticomunismo vorrebbe far entrare nella convinzione degli uomini. Mancano solo, ci pare, i campi di concentramento, perché per sua sventura l'autore è scomparso prima che questa campagna venisse lanciata.".

"Ma il potere della casta che governa questo mondo mostruoso su che cosa si regge, in sostanza? Perché ubbidisce al gruppo più elevato la gerarchia intermedia? Che cosa tiene insieme questo partito di sciagurati e di cretini? Quale forza e quale metodo consente a chi sta in alto di ridurre chi sta in basso alla condizione che abbiamo veduto? (.) Il mezzo che egli conosce è uno solo: le botte, il calcio negli stinchi, la mazzata nel gomito, la tortura con la corrente elettrica, e poi lo spionaggio, s'intende, ch'è sempre il cavallo di battaglia (.)

Doveva avere davvero una grande esperienza di bastonature e di torture questo poliziotto coloniale per giungere a porre la fiducia nelle torture e nelle bastonature più in alto che la fiducia nella ragione umana (.) Questa è la sola parola che seriamente e alla fine esce dal suo libro. Bisogna picchiare gli uomini per espellere dal cuore e dalla mente loro la passione per la libertà, la giustizia, l'eguaglianza: la passione per la generosa utopia".

"Il potere, poi, per essere mantenuto, richiede la organizzazione gerarchica di un ceto dirigente, ed in questa organizzazione gerarchica quegli uomini che ne fanno parte perdono ogni personalità, libertà, dignità, sono sottomessi alla volontà tirannica di un capo, o di un gruppo di capi supremi, che li riducono a essere semplici strumenti passivi e inconsapevoli di ogni abiezione. Al di sotto della gerarchia, la grande maggioranza degli uomini vive nell'abbrutimento e nella miseria (.) Il tutto, come si vede, è primitivo, infantile, logicamente non giustificato.")

2 - TRANQUILLI, PRIMA O POI SI VOTERA'.
E adesso, pover'uomo? La posizione del candidato democratico alle presidenziali statunitensi Barack Obama è stata danneggiata in modo significativo dalle polemiche sul suo ex pastore, secondo quanto indica oggi un sondaggio USA Today/Gallup. Il sondaggio rileva che Hillary Clinton è in vantaggio su Obama col 51% contro il 44 tra gli elettori democratici ed indipendenti, mentre ieri un sondaggio CBS News/New York Times dava Obama sopra Clinton di ben 12 punti.



I due candidati democratici si contenderanno domani i voti degli elettori del loro partito in North Carolina e Indiana, nel corso della campagna per ottenere la nomination che porterà uno dei due a battersi col repubblicano John McCain nelle elezioni di novembre per la Casa Bianca. I risultati del sondaggio USA Today/Gallup -- che ha un margine di errore del 5% -- segnano una vera e propria inversione di tendenza rispetto a due settimane fa, prima che si scatenasse una nuova polemica sul reverendo Jeremiah Wright. In quel momento infatti Obama era in testa con un vantaggio di 10 punti.

USA Today spiega che i risultati indicano che la controversia su Wright ha spinto alcuni elettori a porsi dubbi sulle opinioni, sulla credibilità e sull'eleggibilità di Obama. Per contro, il poll CBS News/New York Times diffuso ieri mostrava il senatore dell'Illinois a 50 punti rispetto ai 38 dell'ex first lady, col 60% dei votanti convinti che Obama abbia gestito bene la vicenda del religioso, e delle sue dichiarazioni pubbliche. Wright ha fatto infuriare molti elettori sostenendo che gli attentati dell'11 settembre 2001 sono stati il risultato della politica estera americana e che il governo statunitense ha avuto un ruolo nella diffusione dell'Aids tra i neri. Obama ha pubblicamente preso le distanze da Wright.

Ma un terzo degli elettori alle primarie, secondo il sondaggio pubblicato da USA Today, dicono di non voler votare per Obama proprio per il suo legame con Wright. Dallo stesso sondaggio risulta anche che lo stesso numero di elettori non vuole Clinton perché moglie dell'ex presidente Bill Clinton. Un po' più di un terzo dei votanti, invece, non intende votare McCain per i suoi legami col presidente uscente George W. Bush. Visto che è ancora tutto aperto?

3 - IN CINA NON SI VA DALLA MADONNA.
C'è una guerra sottile contro il pellegrinaggio alla Madonna di Sheshan, il santuario nazionale cinese visitato di solito durante il mese di maggio. Tale guerra è ad opera del governo e dell'Associazione Patriottica (AP). Entrambi "consigliano" (cioè: ordinano) di non andare a Sheshan per tutto il mese di maggio. Il governo cita problemi di sicurezza; l'AP non dice alcun motivo, ma vuole bloccare ogni mescolamento fra cattolici ufficiali e sotterranei, che ogni anno si incontrano nel santuario, soprattutto al 24 maggio, festa di Maria Aiuto dei Cristiani, a cui è dedicata la chiesa di Sheshan.

In più, quest'anno Benedetto XVI ha domandato ai cattolici cinesi di celebrare proprio il 24 maggio, la Giornata di preghiera per la Chiesa di Cina, pregando per la sua unità e per i persecutori (Cfr. Lettera ai cattolici cinesi, n. 19).

Per tutto il mese di maggio il governo locale di Shanghai ha messo restrizioni al traffico e al movimento di fedeli sulle strade per Sheshan, a circa 50 km a sud-ovest della metropoli. Secondo testimonianza giunte ad AsiaNews, le autorità hanno anche domandato a diverse diocesi, soprattutto Shanghai, Wenzhou e Ningbo - più vicine al santuario - di non fare il pellegrinaggio durante questo mese. Inoltre, sempre per volere del governo, per tutto maggio il centro per i pellegrini al santuario ha il divieto di offrire cibo e alloggio; ad alberghi e ostelli nelle vicinanze è proibito accogliere pellegrini cattolici; sulle strade che portano al santuario, controllate da almeno 200 poliziotti, sono state istallate telecamere a circuito chiuso; all'entrata della chiesa vi sono apparecchi di controllo a raggi X e a raggi infrarossi.

Tutte queste misure frenano in modo indistinto cattolici ufficiali e sotterranei. Ma vi è pure l'obbligo per ogni pellegrino di chiedere in anticipo il permesso per andare a Sheshan e registrarsi presso la diocesi di Shanghai, una misura che i cattolici sotterranei ritengono "pericolosa": il governo potrebbe utilizzare la registrazione per ricercare e fare violenze ai cattolici non ufficiali.


Dagospia 05 Maggio 2008