L'AMARCORD DI CHERIE - "SILVIO, CHE BANDANA!" (I BLAIR PENSARONO CHE QUELLA SIMPATICA MISE AVESSE "IL POTENZIALE" PER TRADURSI IN "STUPIDE FOTO) - HILLARY CORNUTA E "QUEL MALEDETTO SCEMO DI BILL".
1 - CHERIE E LA BANDANA «FU UN VERO CHOC»
Dal "Corriere della Sera" - Estate 2004, Berlusconi invita i Blair in Sardegna, li accoglie «vestito da pirata con tanto di bandana multicolore sulla testa» e la coppia rimane scioccata. Lo racconta Cherie Blair in Speaking My Mind: i coniugi pensarono che quella mise avesse «il potenziale» per tradursi in «stupide foto».
2 - L'AMARCORD DI CHERIE "HILLARY, CHE DONNA"
Vittorio Sabadin per "La Stampa"
Lo avevamo capito un po' tutti, che a quel mastino di Hillary Clinton importava ben poco di una come Monica Lewinsky. A preoccuparla di più era la figuraccia fatta dal marito su tutte le televisioni del mondo, con la mano destra alzata a giurare: «Io non ho fatto sesso con quella donna». Una presidenza faticosamente costruita insieme finiva nel ridicolo di un frettoloso rapporto con una stagista nello Studio Ovale, e con tutti i più autorevoli commentatori impegnati a scrivere dotti articoli di fondo non sui meriti del marito, ma sull'autentico significato del termine «fare sesso»: valeva anche per il rapporto orale?
Era una Hillary furibonda, quella che Cherie Blair incontrò nel 1998 con il marito Tony pochissimo tempo dopo gli eventi, ma non tanto per essere stata ferita come donna e madre: quello che davvero le bruciava era il fatto che «quel maledetto scemo di Bill» avesse compromesso il loro comune progetto politico, «l'idea di fare degli Stati Uniti il Paese delle opportunità, non solo per i privilegiati, ma per chiunque». A rivelarlo è la stessa moglie dell'ex premier inglese, di cui il «Times» pubblica a puntate l'autobiografia «Parlando per me». La puntata uscita ieri è stata un vero sollievo per Gordon Brown: finalmente Cherie sembra avere smesso di occuparsi di lui e ha cominciato a rivelare retroscena che per fortuna riguardano altri.
«Quando ho letto della storia - scrive la moglie di Blair - il mio cuore ha sanguinato per Hillary. L'affaire con la Lewinsky superava la vicenda dell'harassment di Paula Jones e ho pensato: Bill, come hai potuto? Ma dal punto di vista di una giovane donna era facile capire. Bill Clinton è un uomo carismatico, capace di ipnotizzare chiunque incontri, dandoti la sensazione che è completamente interessato a te e a quello che dici, cosa che ovviamente non sempre è vera».
Quando, poco dopo, Tony la portò con sé a Washington nella sua prima visita ufficiale, Cherie fu impressionata da Hillary. «Se lo ero stata prima, ora lo ero il doppio. Dignità non è la parola. Ma lei era davvero furiosa con lui, non solo per averla umiliata, ma anche per avere rovinato il loro progetto. Ho anche visto come Bill cercasse disperatamente di riguadagnare la sua approvazione». Le due first ladies parlarono in privato della vicenda, ma i commenti di Hillary furono tutti di carattere politico: «Dal suo punto di vista, il modo in cui i repubblicani perseguivano la vicenda faceva parte di un più vasto tentativo dei loro nemici di screditare Bill. La cosa più importante era evitare che si minasse la presidenza democratica. Così, la linea che seguirono fu proprio quella di sostenere che tutto era dovuto alle pressioni di quegli avversari che volevano compromettere la presidenza».
L'amicizia con i Clinton è continuata anche dopo e la moglie di Blair non nasconde che la sua preferenza per la successione andava ad Al Gore: «Quando Tony e io sentimmo in tv il risultato che dava la vittoria a Bush, i nostri cuori sprofondarono». Ma alla fine anche Bush dev'essere risultato simpatico. «Si trovavano bene insieme - conferma Cherie - e non solo perché entrambi usano il dentifricio Colgate. George è molto divertente, ma ha contro i giornali perché parla e pensa in texano».
La prima volta che si videro a Camp David, dopo cena non discussero di politica estera, perché Bush illustrò agli ospiti uno dei vantaggi della presidenza: gli venivano mandati tutti i nuovi film in DVD. Perché non ce ne guardiamo uno? propose. Così trascorsero la sera a vedere «Ti presento i miei» con De Niro, come due qualunque coppie di amici appena passate da Blockbuster.
Dagospia 15 Maggio 2008
Dal "Corriere della Sera" - Estate 2004, Berlusconi invita i Blair in Sardegna, li accoglie «vestito da pirata con tanto di bandana multicolore sulla testa» e la coppia rimane scioccata. Lo racconta Cherie Blair in Speaking My Mind: i coniugi pensarono che quella mise avesse «il potenziale» per tradursi in «stupide foto».
2 - L'AMARCORD DI CHERIE "HILLARY, CHE DONNA"
Vittorio Sabadin per "La Stampa"
Lo avevamo capito un po' tutti, che a quel mastino di Hillary Clinton importava ben poco di una come Monica Lewinsky. A preoccuparla di più era la figuraccia fatta dal marito su tutte le televisioni del mondo, con la mano destra alzata a giurare: «Io non ho fatto sesso con quella donna». Una presidenza faticosamente costruita insieme finiva nel ridicolo di un frettoloso rapporto con una stagista nello Studio Ovale, e con tutti i più autorevoli commentatori impegnati a scrivere dotti articoli di fondo non sui meriti del marito, ma sull'autentico significato del termine «fare sesso»: valeva anche per il rapporto orale?
Era una Hillary furibonda, quella che Cherie Blair incontrò nel 1998 con il marito Tony pochissimo tempo dopo gli eventi, ma non tanto per essere stata ferita come donna e madre: quello che davvero le bruciava era il fatto che «quel maledetto scemo di Bill» avesse compromesso il loro comune progetto politico, «l'idea di fare degli Stati Uniti il Paese delle opportunità, non solo per i privilegiati, ma per chiunque». A rivelarlo è la stessa moglie dell'ex premier inglese, di cui il «Times» pubblica a puntate l'autobiografia «Parlando per me». La puntata uscita ieri è stata un vero sollievo per Gordon Brown: finalmente Cherie sembra avere smesso di occuparsi di lui e ha cominciato a rivelare retroscena che per fortuna riguardano altri.
«Quando ho letto della storia - scrive la moglie di Blair - il mio cuore ha sanguinato per Hillary. L'affaire con la Lewinsky superava la vicenda dell'harassment di Paula Jones e ho pensato: Bill, come hai potuto? Ma dal punto di vista di una giovane donna era facile capire. Bill Clinton è un uomo carismatico, capace di ipnotizzare chiunque incontri, dandoti la sensazione che è completamente interessato a te e a quello che dici, cosa che ovviamente non sempre è vera».
Quando, poco dopo, Tony la portò con sé a Washington nella sua prima visita ufficiale, Cherie fu impressionata da Hillary. «Se lo ero stata prima, ora lo ero il doppio. Dignità non è la parola. Ma lei era davvero furiosa con lui, non solo per averla umiliata, ma anche per avere rovinato il loro progetto. Ho anche visto come Bill cercasse disperatamente di riguadagnare la sua approvazione». Le due first ladies parlarono in privato della vicenda, ma i commenti di Hillary furono tutti di carattere politico: «Dal suo punto di vista, il modo in cui i repubblicani perseguivano la vicenda faceva parte di un più vasto tentativo dei loro nemici di screditare Bill. La cosa più importante era evitare che si minasse la presidenza democratica. Così, la linea che seguirono fu proprio quella di sostenere che tutto era dovuto alle pressioni di quegli avversari che volevano compromettere la presidenza».
L'amicizia con i Clinton è continuata anche dopo e la moglie di Blair non nasconde che la sua preferenza per la successione andava ad Al Gore: «Quando Tony e io sentimmo in tv il risultato che dava la vittoria a Bush, i nostri cuori sprofondarono». Ma alla fine anche Bush dev'essere risultato simpatico. «Si trovavano bene insieme - conferma Cherie - e non solo perché entrambi usano il dentifricio Colgate. George è molto divertente, ma ha contro i giornali perché parla e pensa in texano».
La prima volta che si videro a Camp David, dopo cena non discussero di politica estera, perché Bush illustrò agli ospiti uno dei vantaggi della presidenza: gli venivano mandati tutti i nuovi film in DVD. Perché non ce ne guardiamo uno? propose. Così trascorsero la sera a vedere «Ti presento i miei» con De Niro, come due qualunque coppie di amici appena passate da Blockbuster.
Dagospia 15 Maggio 2008