TRAVAGLIO: FACCI NON SA SCRIVERE, E NEPPURE LEGGERE - MA WALTERLOO DOVE VIVE? - SCHIFANI, C'È POSTA PER TE - L'ANM DÀ I NUMERI - SAN PIETRO VIOLENTATA - I CUGINI DI CAMPAGNA NON "SONO" GLI ANNI 70.

Riceviamo e pubblichiamo

Lettera 1
Caro Dago, leggo con sincera preoccupazione la lettera del poveraccio con le mèches che scrive sul Giornale e da un po' di tempo anche sul Riformista. Preoccupazione dovuta alle sue condizioni di salute, che devono essere davvero precarie. Ossessionato da me, al punto da dedicare gran parte della sua produzione letteraria a quel che scrivo io (con tutto quel che succede in giro), il tipo in questione ha ormai smarrito non solo il lume della ragione, ma anche la consecutio temporum.

Infatti, in pieno al delirio, ti scrive testualmente: "Marco Travaglio ha copiato un virgolettato senza citare la fonte (e sin qui niente di pazzesco) ma per la prima volta nella Storia l'ha fatto non dalle carte di un magistrato, ma di un avvocato. E' la rivoluzione. Le allego due frammenti identici: il primo è in un Ansa (qui ci sarebbe stato bene un apostrofo, ma pazienza, ndr) del 15 giugno con dichiarazioni di Caterina Malavenda, uno dei maggiori esperti italiani sul diritto dell'informazione; il secondo, il giorno dopo, è estratto da 'Ora d'Aria' di Marco Travaglio pubblicato il giorno dopo su l'Unità. Copia e incolla".

Seguono le citazioni, effettivamente identiche, dall'Ansa e dal mio articolo. C'è solo un piccolo dettaglio da correggere: l'Ansa in questione è datata 15 giugno 2008, ore 14.30; il mio articolo è uscito sulla prima pagina dell'Unità del 15 giugno (domenica), dunque è stato scritto il 14 giugno (sabato). Il giorno prima, non il giorno dopo. Essendo impossibile che io, il sabato, abbia copiato un'Ansa uscita domenica, non posso non concluderne che: 1) l'Ansa ha copiato da me e non viceversa; 2) il poveraccio con le mèches non solo non sa scrivere, ma non sa neppure leggere.
Marco Travaglio

Lettera 2
Caro Dago, scrivo a caldo dopo aver ascoltato su Radio Radicale l'ultima mezz'ora dell'intervento all'assemblea costituente del PD di Waterloo Veltroni, perchè una domanda mi sorge spontanea: dove vive Veltroni? A parte una serie di banali principi ed autoassoluzioni, non ha fatto proposte concrete su come contrastare la crescente marea di consensi che sta riscuotendo il centrodestra. Mah!
Gennarino Calderoli

Lettera 3
Caro D'Agostino, alcuni lettori si stupiscono che si faccia notare che il Presidente del Consiglio, che non avrebbe potuto nemmeno candidarsi, non appena nominato, che fa? Limita le intercettazioni a tutti i reati che non rientrano in quelli che potrebbero scoprire su di lui, diffondendo una serie di dati falsi che è inutile contestare tanto l'informazione ce l'ha in mano lui, blocca centomila processi per bloccarne uno, il suo, continua nell'opera di salvataggio di Rete4, per cui tutti noi Italiani paghiamo, permette ai suoi ministri di proporre l'impiego dell'esercito contro una delinquenza inferiore a quella della Francia, trasformando Milano e Roma in Kabul e Bagdad, mentre contro la mafia, nisba.

Ebbene, cosa rispondere a personaggi del genere, che vogliono farsi del male, che vogliono lasciare in mano ai figli un paese spaccato, immorale e povero, solo in nome di una vecchia idea di destra e sinistra (Natalino, quanto sei prevedibile). Fatti loro, per quanto riguarda noi sinistri, come qualcuno scrive, ci teniamo le nostre convinzioni di libertà e giustizia sociale, ci vorrà tempo, passerà qualche generazione, ma, prima o poi, i 24 milioni di Italiani che non hanno accesso all'informazione non ci saranno più, la gente sarà più informata e finalmente non leggeremo più sciocchezze.
Franco Due

Lettera 4
Veltroni attacca il governo: "In autunno in piazza". Con calma, senza agitarsi troppo: adesso ci facciamo qualche settimana di meritato riposo. Poi in autunno ne riparliamo. Davvero un'opposizione ferma e autorevole. Questo è parlare da leader, poche balle.
Zuccapelata

Lettera 5
Scusami Dago, ma ciò che ho letto oggi su alcuni siti internet ha dello stupefacente. Senti qui: ho letto di un leader politico che invitava tutti a scendere in piazza nel prossimo autunno contro Berlusconi. Non tanto contro il suo governo, ma proprio contro Berlusconi (in personam). Ho pensato che fosse qualche leader dell'estrema sinistra che deve dare segni di vita, magari proprio nel quarantesimo anniversario del '68, o il solito Di Pietro che, si sa, alla piazza non rinuncia mai. Ma quando ho letto la frase: "scenderemo in piazza contro Berlusconi ma non faremo antiberlusconismo" come d'incanto ho capito di chi si trattasse. Solo una persona in Italia poteva affermare una simile stron... ehm... questa frase apparentemente contraddittoria: Walterloo!

E sono scoppiato in una risata fragorosa pensando alla faida che si sta aprendo nel Pd. Dopo alcuni minuti di allegrezza irrefrenabile, ripreso un briciolo di lucidità, ho pensato che quel personaggio che invita tutti alla piazza in realtà è lo stesso che ha lasciato una voragine di 10 miliardi di euri nei conti della Capitale e che noi contribuenti italiani saremo costretti a ripianare. Allora mi è venuto il sospetto che in autunno saranno tutti i cittadini e contribuenti italiani a scendere in piazza. Ma contro Veltroni, e con i forconi! (Tira fora li sordi!!!!!)
Paolo

Lettera 6
Questa volta sono stati i signori dell'Anm a dare i numeri. Siamo sicuri che siano proprio centomila i processi che slitterebbero per la norma salva-premier? E' certamente singolare che il numero sia uscito in poche ore dall'Anm (il sindacato dei magistrati) quando gli stessi giudici lamentano di non avere strutture informatiche sufficienti a gestire la gran mole di lavoro che intasa gli uffici: Basta leggere il catastrofico "Toghe rotte" del procuratore aggiunto di Torino, Bruno Tinti, il magistrato col papillon che sulle orme di Travaglio contesta tutto dell'ambiente in cui è vissuto (bene) per decenni.

Delle due l'una: o il numero centomila processi è stato buttato sul piatto della contestazione dall'Anm a casaccio, o non è vero che i mezzi della giustizia (vedi intercettazioni a gogo come in nessun altro Paese europeo) siano insufficienti se in poche ore si può fare lo screening dell'arretrato di un certo tipo di tutto il rimasto della giustizia italiana. Nel primo caso si potrebbe obiettare che non ci si aspetterebbe, da giudici seri, un comportamento da giocatore d'azzardo: la cifra tonda serve nelle vendite all'ingrosso, non per contestare una norma, neppure contro Belezebù Berlusconi. Nel secondo caso bisognerebbe ricordare l'attivismo di chi, per scrivere una sentenza, ha impiegato otto anni. Forse avrà avuto anche un libro da scrivere.
Gianni Bisio

Lettera 7
Berlusconi fa leggere al Presidente del Senato una lettera in cui spiega il senso del presunto decreto salva-premier. La seconda carica dello stato non può non ubbidire. Schifani, c'è posta per te.
Umberto Pone

Lettera 8
Caro Dago, noto con piacere che la piccola posta si è rapidamente adeguata ai famosi "umori del paese", tanto da essere ormai dominata in larghissima parte da convinti berlusconiani. Non è mai stata così divertente. Sto seguendo con molta attenzione la ricostruzione storica di quel diabolico filo rosso che, da Stalin a Travaglio, passando per Curcio e Zucconi, è responsabile di tutti i mali del mondo. I subdoli compagni, si sa, sono dappertutto, pronti a materializzarsi all'occorrenza; talvolta sotto forma di polizia politica, talaltra come banda armata e, soprattutto ultimamente, sotto forma di magistrato.



Quest'evenienza ha spinto molti tuoi lettori ad accantonare (spero temporaneamente) la storia, per dedicarsi a una materia sulla quale sembrano essere un po' meno preparati: la giustizia. Nella piccola posta di ieri ad esempio, il signor M&C si chiede indignato come sia possibile che ci sia gente convinta che la Magistratura "non debba essere sottoposta all'unica istituzione preposta che è il Parlamento". Permettimi di tranquillizzare il signor M&C: a credere a questa leggenda metropolitana, sono rimasti ormai solo quegli allocchi (naturalmente comunisti) che hanno letto la Costituzione, fonte dell'insano equivoco.

Infatti, in questo libretto, ingiustamente sopravvalutato dall'intellighenzia marxista e radical chic, si arriva addirittura a sostenere che: "La Magistratura è un organo autonomo e indipendente da tutti gli altri poteri". In attesa che il prossimo "dossier" di Berlusconi e l'imminente ritorno al dialogo possano porre fine allo scempio, può provare a darci un'occhiatina. Dovrebbe essere l'articolo 104.
Mic

Lettera 9
Non potrei essere definita un bocciolino e non ho nulla contro i miei coetanei, ma quanto sono vecchi e polverosi Minniti, Sansonetti, Bersani, Rizzo,& c.! Ho citato dei nomi a caso, ma é la sinistra tutta che é avvolta in una ragnatela paralizzante. I "progressisti" (ironia di un aggettivo!)ripetono all'infinito le loro ideuzze, guardandosi fra loro, senza degnare d'uno sguardo noi, gente comune.

E sì che ci siamo fatti sentire, ma i sinistri, dopo un soprassalto di meraviglia, ci hanno snobbato di nuovo: siamo noi, milioni di italiani, che non capiamo, assolutamente non capiamo; perché non seguiamo i loro intelligentissimi ragionamenti? Perché non abbiamo compreso l'intelligenza e la lungimiranza del governo Prodi? E perché continuiamo ad aver paura di scippi, stupri, rapine? E meno male che c'é chi per la prima volta prende decisioni senza star tre mesi a far convegni, tavole rotonde e meeting vari su ogni cosa che interessi (quelle sì!) solo le loro paranoie meschinuzze.
Gabriella

Lettera 10
Caro Dago,da piccolo, negli anni 80, ho fatto il chierichetto a San Pietro in Vaticano durante l'estate. Quanti bei ricordi: ambienti ed atmosfere cariche di pathos, storia e arte, al di là di ogni possibile giudizio e pregiudizio che qui non c'entrano. Passeggiate serali estive nella Piazza semplicemente vuota al suono dell'acqua delle fontane e immune da barriere e metal detector, che di fatto l'hanno blindata per sempre con buona pace di Gianlorenzo Bernini. Ti confesso che vedere, nel Cafonal Vatican del mitico Pizzi - sociologo e registratore dei nostri (brutti) tempi, piazza San Pietro violentata come parcheggio di periferia e tonnellate di cattivo gusto e tette al vento entrare in sala Nervi, mi ha fatto ribrezzo.

Il ribrezzo non è assolutamente moralistico o utilitaristico! Le tette son sempre meraviglie della natura. evviva loro! Il parcheggio poi si sa, quando ce vò ce vò! Quanto per lo stridore di nuovi scenari e ritorni a chissà quali origini del Cattolicesimo nei suoi riti, liturgie e morali bacchettone che MAL SI SPOSANO con tutto questo secolarismo tanto disprezzato. Ma Benedetto XVI sa qualcosa di tutto ciò?!? La domanda sorge spontanea. come i miei dubbi e pensieri sulla Santa e Romana Chiesa Cattolica, al ritornello di: "Se le canta e se le suona!"
Matteo Golfetto, architetto

Lettera 11
Caro Roberto, ho letto, in apertura del tuo sito, delle auto pargheggiate in P.zza San Pietro per gli ospiti del musical tenutosi in Sala Nervi (non c'era sala con nome più appropriato!) Vaticano Martedì scorso. Mi dispiace molto che si parli solo delle auto parcheggiate perchè il peggio non avveniva all'esterno della sala Nervi bensì all'interno. Un musical? (un giretto nei teatri di Broadway servirebbe a molti!!!) a dir poco orrendo ( le recite di fine corso di tente scuole di teatro sono assolutamente migliori), testo orrendo (almeno si fossero attenuti al Vangelo!!! a alle sacre scritture!!!!!), scelte stilistiche discutibili...il bene e il male o se vuoi la vita e la morte erano interpretati da due attori che dalla platea sembravano, perchè si comportavano, come due "tronisti"!

La regia insignificante per non parlare della scenografia, delle luci ecc. ecc. Se devo salvare qualche cosa salvo il lavoro dei coreografi che, con tutto questo niente, sono loro che hanno fatto il vero miracolo! Non parlo per sentito dire ma perchè, come si dice, io c'ero è ho visto e udito quello che mi si proponeva. Senza peccare di presunzione sono certa di poter dare voce a tutti coloro che, come me, erano tra l'essere indignati e allibiti, e insieme a me se ne sono andati prime della fine del secondo tempo (tanti altri sono fuggiti molto prima!!).
g.m.

Lettera 12
Leggo delle difficoltà che ci sono in Francia per "sbattezzarsi". Una volta tanto stiamo meglio in Italia: basta andare sul sito www.uaar.it e, tra le altre cose, si trova il modulo per la richiesta di sbattezzo, con l'indicazione della procedura (abbastanza semplice per la verità) da seguire. Nella maggioranza dei casi la parrocchia dove si è stati battezzati prende atto della richiesta e, in pochi giorni, dà conferma scritta dell'avvenuta cancellazione del battesimo. Provare per credere.
Giancarlo

Lettera 13
Ho letto l'articolo sulla Carmen all'Opera di Roma e sbirciato le foto che lo accompagnavano. Sono lieta, molto lieta, che la giovane e bella Allegra Versace sia tornata a farsi ammirare. Non so altro di lei se non che ha in passato sofferto di un disturbo alimentare di cui io stessa, all'incirca alla sua età, ho sofferto.
La mia vita ha poco in comune con quella di Allegra (io semplice impiegata, Allegra erede di una maison di grido) ma questo "poco" non è affatto poco e basta a rendermela cara. Allegra, ricorda che la sensibilità è la tua grande forza: abusane per vivere la vita felice che ti auguro con tutto il cuore.
Una Tizia (che ora è madre serena e donna sicura di sè)

Lettera 14
Scusa Dago, puoi dire a Tonti che rappresentare gli anni settanta come l'epoca dei Cugini di campagna è ridicolo? Se penso alla musica degli anni settanta, mi vengono in mente gli Stooges, il kraut rock tedesco, il punk e la new wave inglesi, Brian Eno che passa dai Roxy Music alla World Music e all'Ambient e tante altre belle cose. Se all'epoca Tonti preferiva sentirsi I cugini di campagna, affari suoi...
Colinmckenzie - http://www.badtaste.it

Lettera 15
Vabbe', nel 1970 Labranca aveva otto anni, ma la tv a colori ne aveva -7 ! come fece allora il nostro a vedere che l'abito di Renato dei Profeti era verde? Sono capace anch'io a scrivere libri con le finte emozioni ricostruite a posteriori... ma ci facciano il piacere!
angdeang



Dagospia 20 Giugno 2008