ULTIMA TARANTELLA A CAPRI
Mare forza 5, vento di ponente e libeccio, grossi nuvoloni che oscuravano il cielo: non era iniziata nel migliore dei modi la domenica. Il tempo "di merda" ha scoraggiato moltissimi pendolari, gli abituali gitanti d'assalto, a raggiungere le isole. In compenso, Capri ha registrato un'incredibile parata di vip da sbarco. Il ruolo di prima donna l'ha fatta la politica: ben due i leader nazionali di partito che hanno passato il fine settimana all'ombra dei faraglioni. Il segretario del Ccd Pierferdinando Casini, in compagnia di un gruppo di amici tra cui il consigliere comunale a Napoli Ciro Alfano, ha trascorso la notte di sabato alla taverna "Anema e Core" di Guido Lembo, ballando sui tavoli e cantando fino alle 4 del mattino. Con Casini, scamiciato e havana tra i denti, c'era l'assatanata fidanzata Azzurra Caltagirone. A Marina Grande, invece, c'era ormeggiata la barca di Raffaele Ranucci, il famigerato Skagerat. Sul veliero di Hitler - avviso ai naviganti di "Chi" e "Novella 2000", - Azzurra e Pierferdy veleggeranno, morso dopo morso, verso Panarea e isole Eolie fino a metà agosto.
A pochi metri dalla coppia con il più alto dislivello, sempre tra i tavolini dell'Anema e Core, si sollazzava il segretario dell'Udeur e neo consigliere del Napoli calcio Clemente Mastella, con la moglie Sandra. Tra il leader della Vela e lo statista di Ceppaloni un incontro casuale, un rapido e stentato saluto, quasi a dire "ci incontriamo anche qui?", e nulla di più. Chi si immaginava ipotesi di accordi politico-musicarelli è rimasto deluso: tra il centro-sinistra e il centro-destra, ha vinto il centro pista. E in Piazzetta si sono visti volti politici di Prima Repubblica, tra cui Ugo Grippo e Paolo Cirino Pomicino, mentre Antonio D'Amato, leader di Confindustria, che non è potuto uscire per mare con il suo yacht, si è rintanato nella villa di Anacapri ad aiutare la compagna Marilù nella confezione di un cuscino a piccolo punto. A settembre, comunque, i due peccatori della Confindustria convoleranno a giuste nozze.
Numerose e rumorose cavallette dello spettacolo in giro per Capri. A passeggio per il golfo, direzione Nerano, la barca di Wolf Chitis - che ha festeggiato il suo compleanno in compagnia di Mara Venier e Fabio Visca, Alfredo Cerruti e le amiche svippanti del figlio Stefano: Eva Herzigova e Elle McPherson. Decisamente meno piccante la compagnia di Aurelio De Laurentiis, il comico triste Antonio Albanese. Davanti al Quisisana ciondolavano l'infermiere di Elisir Michele Mirabella e lo stilista senza stile Rocco Barocco, mentre da pochi giorni sono andati via Paola Ferrari con Marco De Benedetti lasciando una scia di rimpianto per il torace sovrabbondante dell'ex conduttrice della Domenica Sportiva.
RITRATTO DI CLEMENTE MASTELLA
di Pietrangelo Buttafuoco
Compare della Patria. Detto anche "Spallucce e scarpucce" per il singolare modo di nettarsi le scarpe sui pantaloni e di scacciare i cattivi pensieri con un'alzata di scapole. Nato "nel cuore del sud sannita", lo straordinario democristiano di Ceppaloni ha esordito nella Prima repubblica come uomo-immagine di Ciriaco De Mita, che grazie a lui riuscì a citare persino Claudio Baglioni. Deputato a trentacinque anni, già nell'82 tendeva alla contaminazione fra cultura dorotea e immaginario pop, dichiarando all'Espresso la sua predilezione per Heidi. Da ragazzo sognava "di fare il giornalista e il politico, perché ero in un paesello in cui se non avevi questi sogni non evadevi mai". Li ha realizzati entrambi: il primo quando venne assunto alla Rai Campania in quota scudocrociato, il secondo con trent'anni di militanza nei corridoi del Palazzo. E' laureato in filosofia - "primo in una famiglia di analfabeti", puntualizza - ha sposato un'italoamericana, è stato ministro del Lavoro nel governo Berlusconi.
Il suo sodalizio con Ciriaco De Mita si è rotto anche per una rivalità di ville.
Rimane perciò memorabile il suo ammonimento - "attenti alla rabbia del Sud" - lanciato dal bordo della piscina a forma di cozza di Ceppaloni. Appassionato di calciobalilla e ping pong, consigliere del Napoli calcio (anche lì portò un nipote, l'attaccante Carmelo Imbriani) ha rotto il suo sodalizio con Pierferdinando Casini, che hapochi voti e tanti finanziamenti dello stato, fondando il Cdr, facendolo contestualmente confluire nell'Udr dove Mastella è segretario. Se nascerà mai la Terza repubblica, lui ci sarà di sicuro. Per fortuna.
(Copyright Dagospia.com 11-7-2000)
A pochi metri dalla coppia con il più alto dislivello, sempre tra i tavolini dell'Anema e Core, si sollazzava il segretario dell'Udeur e neo consigliere del Napoli calcio Clemente Mastella, con la moglie Sandra. Tra il leader della Vela e lo statista di Ceppaloni un incontro casuale, un rapido e stentato saluto, quasi a dire "ci incontriamo anche qui?", e nulla di più. Chi si immaginava ipotesi di accordi politico-musicarelli è rimasto deluso: tra il centro-sinistra e il centro-destra, ha vinto il centro pista. E in Piazzetta si sono visti volti politici di Prima Repubblica, tra cui Ugo Grippo e Paolo Cirino Pomicino, mentre Antonio D'Amato, leader di Confindustria, che non è potuto uscire per mare con il suo yacht, si è rintanato nella villa di Anacapri ad aiutare la compagna Marilù nella confezione di un cuscino a piccolo punto. A settembre, comunque, i due peccatori della Confindustria convoleranno a giuste nozze.
Numerose e rumorose cavallette dello spettacolo in giro per Capri. A passeggio per il golfo, direzione Nerano, la barca di Wolf Chitis - che ha festeggiato il suo compleanno in compagnia di Mara Venier e Fabio Visca, Alfredo Cerruti e le amiche svippanti del figlio Stefano: Eva Herzigova e Elle McPherson. Decisamente meno piccante la compagnia di Aurelio De Laurentiis, il comico triste Antonio Albanese. Davanti al Quisisana ciondolavano l'infermiere di Elisir Michele Mirabella e lo stilista senza stile Rocco Barocco, mentre da pochi giorni sono andati via Paola Ferrari con Marco De Benedetti lasciando una scia di rimpianto per il torace sovrabbondante dell'ex conduttrice della Domenica Sportiva.
RITRATTO DI CLEMENTE MASTELLA
di Pietrangelo Buttafuoco
Compare della Patria. Detto anche "Spallucce e scarpucce" per il singolare modo di nettarsi le scarpe sui pantaloni e di scacciare i cattivi pensieri con un'alzata di scapole. Nato "nel cuore del sud sannita", lo straordinario democristiano di Ceppaloni ha esordito nella Prima repubblica come uomo-immagine di Ciriaco De Mita, che grazie a lui riuscì a citare persino Claudio Baglioni. Deputato a trentacinque anni, già nell'82 tendeva alla contaminazione fra cultura dorotea e immaginario pop, dichiarando all'Espresso la sua predilezione per Heidi. Da ragazzo sognava "di fare il giornalista e il politico, perché ero in un paesello in cui se non avevi questi sogni non evadevi mai". Li ha realizzati entrambi: il primo quando venne assunto alla Rai Campania in quota scudocrociato, il secondo con trent'anni di militanza nei corridoi del Palazzo. E' laureato in filosofia - "primo in una famiglia di analfabeti", puntualizza - ha sposato un'italoamericana, è stato ministro del Lavoro nel governo Berlusconi.
Il suo sodalizio con Ciriaco De Mita si è rotto anche per una rivalità di ville.
Rimane perciò memorabile il suo ammonimento - "attenti alla rabbia del Sud" - lanciato dal bordo della piscina a forma di cozza di Ceppaloni. Appassionato di calciobalilla e ping pong, consigliere del Napoli calcio (anche lì portò un nipote, l'attaccante Carmelo Imbriani) ha rotto il suo sodalizio con Pierferdinando Casini, che hapochi voti e tanti finanziamenti dello stato, fondando il Cdr, facendolo contestualmente confluire nell'Udr dove Mastella è segretario. Se nascerà mai la Terza repubblica, lui ci sarà di sicuro. Per fortuna.
(Copyright Dagospia.com 11-7-2000)