L'OTTOVOLANTE - GUCCI-GUCCI, VERSACE E PRADA NEL MIRINO DI FORD-DE SOLE - SNIA LA VISCOSA PER BIO-MICHELI - SALVATE LA BORSA ABBINANDOLA A DAGOSPIA.
Giuseppe Turani per La Repubblica
Gucci Gucci: Versace nel mirino di Ford e De Sole
Questi non sono tempi buoni per la moda e il lusso in generale. Si viaggia poco e anche i ricchi hanno qualche resistenza a spendere. Sembra un po' di cattivo gusto. E quindi quelli del giro (non avendo molto di cui occuparsi) spettegolano. I più spettegolati, ovviamente, sono anche i più famosi. In questo caso si tratta dei Prada e di Gucci. Dei Prada si dice che alcune banche stiano facendo pressione perché cedano una quota della loro azienda (che finora non è riuscita a andare in Borsa) a Gucci, che ha le casse piene di liquidità. Ma, dall'altra parte, si dice che Tom Ford e Domenico De Sole (i due protagonisti del rilancio di Gucci) stanno tenendo d'occhio il gruppo Versace. Se dentro la Gucci le cose dovessero mettersi male con gli azionisti, potrebbero decidere di fiondarsi su Versace, per ripartire verso una nuova avventura.
Snia la Viscosa per Bio-Micheli
Francesco Micheli, che nonostante non sia più un ragazzino continua a essere considerato il golden boy della finanza italiana, ha annunciato che ha passato la tecnologia nelle mani del figlio e che lui in futuro si dedicherà alla biotecnologia. Subito tutti si sono chiesti da quale parte passerà per entrare nel biotech. Fonderà qualcosa da zero, come ha fatto (e con grande successo) con eBiscom oppure rileverà qualcosa di già esistente? I pettegoli hanno subito fatto notare che di recente la Snia Viscosa ha scorporato la parte biomedicale, e che la Snia è sempre stata curata da vicino da Interbanca. Istituto con il quale Micheli è da sempre in ottimi rapporti (è anche nel consiglio). Che sia questa la strada del golden boy?
Barilla immaginario
A volte ci sono certi scoop giornalistici assolutamente imprevedibili. Come quello che spiega che Matteo Marzotto è uso, fra le molte altre cose, a fare lunghe passeggiate in bicicletta con Pietro Barilla, elegante e distinto signore di Parma patron dell'omonima azienda alimentare, da lui portata al successo. Peccato che sia morto anni fa, e quindi nell'impossibilità più totale di fare lunghe passeggiate in bicicletta con Matteo Marzotto, che peraltro avrà sicuramente trovato qualcun altro (magari vivente) con cui pedalare e tenersi in forma.
Abbinare la Borsa a Dagospia
Anche l'inferno ha i suoi orari. Si chiama Sala operativa ed è aperta dalle 7 alle 22. Senza soste, pranzo, permessi di purgatorio o cambio gomme. Uno squillo lungo un giorno. Neanche il tempo di andare in bagno. Devi inseguire gli ordini, inseguiti dai pensieri e dietro ancora il caos che arranca. Luci, sirene e colori intermittenti. Nei monitor un lunapark matematico. Giacche dimenticate sulle spagliere. Schiena da stirare appena puoi e cravatte per caso. Una vera salamacchine (di un sommergibile). O un bar all'ora di punta visto da dietro il bancone. Bisogna farli lavorare questi ragazzi! Non è tempo di fitness? Estate, pancia, prova costume? Allora forza! Voglio vedere la tastiera a pezzi, consumata, indolenzita. Occorre fare volumi. La Borsa vive di scambi. Invece hanno tutti paura di investire e non se la fila nessuno. Ha problemi di audience. Bisognerebbe abbinarla a Juve-Milan o al gossip Dagostiniano. È troppo RAI adesso. Decadenza di ascolti e qualità insieme. Meglio "Sex & the City" allora. Per pochi ma almeno cult, selezionati e raffinati. E senza canone (tanto prima lo estenderanno a Mediaset). Ah, quanto manca all'economia una Borsa primetime da sabato sera, rassicurante e nazionalpopolare...
Dagospia.com 27 Maggio 2003
Gucci Gucci: Versace nel mirino di Ford e De Sole
Questi non sono tempi buoni per la moda e il lusso in generale. Si viaggia poco e anche i ricchi hanno qualche resistenza a spendere. Sembra un po' di cattivo gusto. E quindi quelli del giro (non avendo molto di cui occuparsi) spettegolano. I più spettegolati, ovviamente, sono anche i più famosi. In questo caso si tratta dei Prada e di Gucci. Dei Prada si dice che alcune banche stiano facendo pressione perché cedano una quota della loro azienda (che finora non è riuscita a andare in Borsa) a Gucci, che ha le casse piene di liquidità. Ma, dall'altra parte, si dice che Tom Ford e Domenico De Sole (i due protagonisti del rilancio di Gucci) stanno tenendo d'occhio il gruppo Versace. Se dentro la Gucci le cose dovessero mettersi male con gli azionisti, potrebbero decidere di fiondarsi su Versace, per ripartire verso una nuova avventura.
Snia la Viscosa per Bio-Micheli
Francesco Micheli, che nonostante non sia più un ragazzino continua a essere considerato il golden boy della finanza italiana, ha annunciato che ha passato la tecnologia nelle mani del figlio e che lui in futuro si dedicherà alla biotecnologia. Subito tutti si sono chiesti da quale parte passerà per entrare nel biotech. Fonderà qualcosa da zero, come ha fatto (e con grande successo) con eBiscom oppure rileverà qualcosa di già esistente? I pettegoli hanno subito fatto notare che di recente la Snia Viscosa ha scorporato la parte biomedicale, e che la Snia è sempre stata curata da vicino da Interbanca. Istituto con il quale Micheli è da sempre in ottimi rapporti (è anche nel consiglio). Che sia questa la strada del golden boy?
Barilla immaginario
A volte ci sono certi scoop giornalistici assolutamente imprevedibili. Come quello che spiega che Matteo Marzotto è uso, fra le molte altre cose, a fare lunghe passeggiate in bicicletta con Pietro Barilla, elegante e distinto signore di Parma patron dell'omonima azienda alimentare, da lui portata al successo. Peccato che sia morto anni fa, e quindi nell'impossibilità più totale di fare lunghe passeggiate in bicicletta con Matteo Marzotto, che peraltro avrà sicuramente trovato qualcun altro (magari vivente) con cui pedalare e tenersi in forma.
Abbinare la Borsa a Dagospia
Anche l'inferno ha i suoi orari. Si chiama Sala operativa ed è aperta dalle 7 alle 22. Senza soste, pranzo, permessi di purgatorio o cambio gomme. Uno squillo lungo un giorno. Neanche il tempo di andare in bagno. Devi inseguire gli ordini, inseguiti dai pensieri e dietro ancora il caos che arranca. Luci, sirene e colori intermittenti. Nei monitor un lunapark matematico. Giacche dimenticate sulle spagliere. Schiena da stirare appena puoi e cravatte per caso. Una vera salamacchine (di un sommergibile). O un bar all'ora di punta visto da dietro il bancone. Bisogna farli lavorare questi ragazzi! Non è tempo di fitness? Estate, pancia, prova costume? Allora forza! Voglio vedere la tastiera a pezzi, consumata, indolenzita. Occorre fare volumi. La Borsa vive di scambi. Invece hanno tutti paura di investire e non se la fila nessuno. Ha problemi di audience. Bisognerebbe abbinarla a Juve-Milan o al gossip Dagostiniano. È troppo RAI adesso. Decadenza di ascolti e qualità insieme. Meglio "Sex & the City" allora. Per pochi ma almeno cult, selezionati e raffinati. E senza canone (tanto prima lo estenderanno a Mediaset). Ah, quanto manca all'economia una Borsa primetime da sabato sera, rassicurante e nazionalpopolare...
Dagospia.com 27 Maggio 2003