TAPIRO A FAZIO - RICCI: "MA QUALE CRESPI! STRISCIA NON HA MANDANTI". E ATTACCA I GIORNALI ("SONO IN MANO ALLE BANCHE") E I MINISTRI DI BERLUSCONI ("PERSONAGGI DA B-MOVIE.")
Da Affari italiani (www.affaritaliani.it )
Luigi Crespi manda il tapiro a Fazio? Fanta-politica televisiva? Antonio Ricci, vecchio lupo di mare dell'etere che diventa postino del boss di Hdc? Valerio Staffelli ridotto al ruolo di garzone?
E il papà di Striscia che cosa ne pensa? Glielo ha chiesto Affari...
"Avrei due linee per rispondere. Una è mantenersi sul lato dell'ironia e, quindi, confermare che io sono amicissimo di Crespi. Andavamo a scuola insieme. Anzi, le confesso che lo utilizziamo all'interno del Gabibbo. Non lo mandiamo neanche dentro, preferiamo pitturarlo direttamente. Oppure potrei tentare un'altra strada e dire che io non l'ho mai visto, né sentito in vita. Se non in video. L'unica cosa che conosco di Crespi - ma non penso sia sua mamma - è la presidente del Fai, detta la zarina".
"L'unica volta che abbiamo avuto a che fare con Crespi è stato mandare un suo fuori onda quando comunicava a Emilio Fede i risultati degli exit pool delle elezioni e che ha provocato delle interrogazioni da parte della sinistra sulla vicenda", prosegue Antonio Ricci.
Crespi, però, è un attore della vicenda. Da quando Staffelli ha avuto quel tenero tete-a-tete con Fazio se ne sono dette e scritte tante. Perché non parliamo delle allusioni della Banca d'Italia, che ha messo in relazione lo scontro con Tremonti e il blitz di Striscia?
"Quello mi fa molto piacere, perché io mi sento molto tutelato da una Banca d'Italia che vive di allusioni. A me il fatto che possa alludere Pippo Franco mi fa ridere. Il fatto che faccia delle allusioni la Banca d'Italia mi preoccupa. Sono preoccupato come cittadino. Dando un Tapiro a Fazio, a quanto leggo dai giornali dall'estrema destra alla sinistra - dal Tempo a Liberazione - si è ricompattato il polo intorno a Fazio. An ha detto che non si può toccare, Repubblica difende Fazio. Allora, o il nostro mandante è Bossi, o veramente tutti i giornali che hanno scritto sono in ostaggio delle banche. E questo è il grosso scollamento che c'è tra Striscia la Notizia e i giornali, tra Paese reale e politici. C'è anche questa ipotesi, che i mandanti siano le centinaia e centinaia di segnalazioni di risparmiatori che non sono contenti del comportamento della banche".
Ma se i giornali sono ostaggio delle banche, per l'Italia è un dramma...
"Non è che sia un dramma. E' un'operetta. Andiamo a vedere che cosa è successo. Si è detto 'attentato a Fazio'. Per un Tapiro? Uno può non prenderlo e dire 'senta, vada via, perché io con lei non ci parlo nemmeno'. E' una figura arrogante, ma si può farlo. Oppure può prenderlo e dare una risposta breve, elusiva, magari politicamente tamponante e simpatica".
C'è qualcosa che le ha dato fastidio in questa vicenda?
"Io quello che trovo clamoroso, che non è stato neanche sottolineato, da questi organi così democratici e così attenti alla libertà di informazione, è che un governatore della Banca d'Italia dica di picchiare una persona. E si tenti di investirlo".
Da noi, è stato sottolineato. Andrete avanti sulla storia di Fazio?
"Abbiamo tentato ieri (domenica 19 ottobre, ndr) una riconsegna, ma la cosa si fa troppo pericolosa. Non possiamo nemmeno mettere in pericolo la vita di Staffelli, ma anche di qualche passante. Ritorneremo sul fatto. Faremo vedere la riunione losca nella quale si decide questo blitz. Ci siamo detti 'dobbiamo dare un Tapiro a qualcuno'. Era il compleanno di Staffelli. E Crespi, purtoppo, non c'era. A meno che non vogliamo dire che Crespi si è travestito da Panicucci...".
Che giudizio dà dell'operato di Berlusconi e del modo che ha di comunicare?
"Penso che non sia un grande comunicatore. Secondo me, la comunicazione deve avere dei contenuti e lui, sulla cose di contenuto, non comunica. Mi aspettavo un uomo di spettacolo. Cioè, che i suoi governi fossero di plasticone. Si parlava di governi televisivi, Beautiful. Col casting televisivo, spettacolare. Invece, sia sul primo Governo, sia sul secondo.. io non ci avrei mai girato uno sceneggiato. Al massimo, un thriller. I personaggi scelti per fare il Governo non sono da acchiappo popolare. Sono da b-movie dell'horror. Dire la famiglia Addams sarebbe un po' scontato. C'era quel bel film girato in bianco e nero, con il protagonista che lottava contro i totani giganti...".
Quali sono i personaggi del governo Berlusconi più da b-movie?
"Ne pigli uno per l'altro. So che è qualunquista. Però, purtroppo è così. Per fortuna...".
Per fortuna per voi...
"Berlusconi, da sempre, dalla sua nascita, ha fatto la fortuna di comici e politici. Perché, quando trovi quei personaggi così evidenti come lui, andarci contro già li giustifica. Veltroni è cresciuto succhiando la linfa vitale di Berlusconi".
In che senso?
"Contrastandolo, ponendosi come suo alter ego, succhi la sua grandezza, poi lo superi. O, perlomeno, ti poni come nemico B. Sono tecniche che ho usato anch'io con Pippo Baudo. Per questo le conosco. Il massimo della televisione è Pippo Baudo? Tu diventi il suo nemico, la sua luce sinistra o destra che sia, ti becca e ti illumina".
Dagospia.com 20 Ottobre 2003
Luigi Crespi manda il tapiro a Fazio? Fanta-politica televisiva? Antonio Ricci, vecchio lupo di mare dell'etere che diventa postino del boss di Hdc? Valerio Staffelli ridotto al ruolo di garzone?
E il papà di Striscia che cosa ne pensa? Glielo ha chiesto Affari...
"Avrei due linee per rispondere. Una è mantenersi sul lato dell'ironia e, quindi, confermare che io sono amicissimo di Crespi. Andavamo a scuola insieme. Anzi, le confesso che lo utilizziamo all'interno del Gabibbo. Non lo mandiamo neanche dentro, preferiamo pitturarlo direttamente. Oppure potrei tentare un'altra strada e dire che io non l'ho mai visto, né sentito in vita. Se non in video. L'unica cosa che conosco di Crespi - ma non penso sia sua mamma - è la presidente del Fai, detta la zarina".
"L'unica volta che abbiamo avuto a che fare con Crespi è stato mandare un suo fuori onda quando comunicava a Emilio Fede i risultati degli exit pool delle elezioni e che ha provocato delle interrogazioni da parte della sinistra sulla vicenda", prosegue Antonio Ricci.
Crespi, però, è un attore della vicenda. Da quando Staffelli ha avuto quel tenero tete-a-tete con Fazio se ne sono dette e scritte tante. Perché non parliamo delle allusioni della Banca d'Italia, che ha messo in relazione lo scontro con Tremonti e il blitz di Striscia?
"Quello mi fa molto piacere, perché io mi sento molto tutelato da una Banca d'Italia che vive di allusioni. A me il fatto che possa alludere Pippo Franco mi fa ridere. Il fatto che faccia delle allusioni la Banca d'Italia mi preoccupa. Sono preoccupato come cittadino. Dando un Tapiro a Fazio, a quanto leggo dai giornali dall'estrema destra alla sinistra - dal Tempo a Liberazione - si è ricompattato il polo intorno a Fazio. An ha detto che non si può toccare, Repubblica difende Fazio. Allora, o il nostro mandante è Bossi, o veramente tutti i giornali che hanno scritto sono in ostaggio delle banche. E questo è il grosso scollamento che c'è tra Striscia la Notizia e i giornali, tra Paese reale e politici. C'è anche questa ipotesi, che i mandanti siano le centinaia e centinaia di segnalazioni di risparmiatori che non sono contenti del comportamento della banche".
Ma se i giornali sono ostaggio delle banche, per l'Italia è un dramma...
"Non è che sia un dramma. E' un'operetta. Andiamo a vedere che cosa è successo. Si è detto 'attentato a Fazio'. Per un Tapiro? Uno può non prenderlo e dire 'senta, vada via, perché io con lei non ci parlo nemmeno'. E' una figura arrogante, ma si può farlo. Oppure può prenderlo e dare una risposta breve, elusiva, magari politicamente tamponante e simpatica".
C'è qualcosa che le ha dato fastidio in questa vicenda?
"Io quello che trovo clamoroso, che non è stato neanche sottolineato, da questi organi così democratici e così attenti alla libertà di informazione, è che un governatore della Banca d'Italia dica di picchiare una persona. E si tenti di investirlo".
Da noi, è stato sottolineato. Andrete avanti sulla storia di Fazio?
"Abbiamo tentato ieri (domenica 19 ottobre, ndr) una riconsegna, ma la cosa si fa troppo pericolosa. Non possiamo nemmeno mettere in pericolo la vita di Staffelli, ma anche di qualche passante. Ritorneremo sul fatto. Faremo vedere la riunione losca nella quale si decide questo blitz. Ci siamo detti 'dobbiamo dare un Tapiro a qualcuno'. Era il compleanno di Staffelli. E Crespi, purtoppo, non c'era. A meno che non vogliamo dire che Crespi si è travestito da Panicucci...".
Che giudizio dà dell'operato di Berlusconi e del modo che ha di comunicare?
"Penso che non sia un grande comunicatore. Secondo me, la comunicazione deve avere dei contenuti e lui, sulla cose di contenuto, non comunica. Mi aspettavo un uomo di spettacolo. Cioè, che i suoi governi fossero di plasticone. Si parlava di governi televisivi, Beautiful. Col casting televisivo, spettacolare. Invece, sia sul primo Governo, sia sul secondo.. io non ci avrei mai girato uno sceneggiato. Al massimo, un thriller. I personaggi scelti per fare il Governo non sono da acchiappo popolare. Sono da b-movie dell'horror. Dire la famiglia Addams sarebbe un po' scontato. C'era quel bel film girato in bianco e nero, con il protagonista che lottava contro i totani giganti...".
Quali sono i personaggi del governo Berlusconi più da b-movie?
"Ne pigli uno per l'altro. So che è qualunquista. Però, purtroppo è così. Per fortuna...".
Per fortuna per voi...
"Berlusconi, da sempre, dalla sua nascita, ha fatto la fortuna di comici e politici. Perché, quando trovi quei personaggi così evidenti come lui, andarci contro già li giustifica. Veltroni è cresciuto succhiando la linfa vitale di Berlusconi".
In che senso?
"Contrastandolo, ponendosi come suo alter ego, succhi la sua grandezza, poi lo superi. O, perlomeno, ti poni come nemico B. Sono tecniche che ho usato anch'io con Pippo Baudo. Per questo le conosco. Il massimo della televisione è Pippo Baudo? Tu diventi il suo nemico, la sua luce sinistra o destra che sia, ti becca e ti illumina".
Dagospia.com 20 Ottobre 2003