AL-ITALIA BYE BYE – DOPO TANTO GUARDARE, FINALMENTE ETIHAD MUOVE SULL’EX COMPAGNIA DI BANDIERA E STUDIA UN’OFFERTA PER LUNEDÌ – SPUNTA ANCHE L’INTERESSE DI AVIANCA E LA SMENTITA DA BOGOTÀ


1.ETIHAD POTREBBE FORMALIZZARE UN INTERESSE PER ALITALIA LUNEDÌ
Luigi Grassia per "la Stampa"

Lunedì potrebbe essere il giorno di un annuncio importante per Alitalia: voci raccolte in ambienti finanziari dicono che la Etihad formalizzerà l'interesse per l'ex compagnia di bandiera italiana, un'ipotesi su cui si vocifera da tempo ma senza certezze. Negli ultimi due o tre giorni gli inviati della compagnia di Abu Dhabi hanno incontrato sia i vertici di Alitalia sia Fabrizio Pagani, cioè il governo italiano, visto che Pagani è il consigliere di Enrico Letta per gli affari economici e internazionali, già avvistato ad Abu Dhabi a novembre per tastare il terreno.

Nei giorni scorsi gli analisti finanziari della Etihad hanno avuto accesso al «data room» di Alitalia, cioè ai suoi conti economici, e adesso è arrivato il momento di stringere. Si dice che lo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan, che di Etihad è il fondatore, stia spingendo per un accordo che permetterebbe alla compagnia araba di insediarsicon più forza in Europa. Dietro ci sarebbe una strategia ambiziosa di crescita.

Però la Etihad non arriva (sempre ammesso che arrivi davvero) come un cavaliere bianco un po' grullo pronto a tappare tutti i buchi finanziari di Alitalia: pur ricca di petrodollari com'è, pare che la Etihad voglia fare ai soci di Alitalia e al governo italiano una proposta condizionata, molto condizionata.

I suoi analisti finanziari, dicono le fonti, scavando nel data room avrebbero lamentato la presenza di debiti non assistiti da garanzie reali, debiti che gli arabi non si vogliono assolutamente accollare; ad accollarseli dovrebbe essere qualcun altro. Vista così, la proposta di Etihad potrebbe non risultare troppo diversa da quella recente di Air France-Klm: Ma c'è la differenza che il gruppo franco-olandese al momento è già ammaccato di suo (crisi, ristrutturazione e tagli) mentre la compagnia degli Emirati è fortissima e in crescita e a cose fatte risulterebbe un socio molto più solido.

Che cosa trovano di buono in Alitalia i manager di Etihad? Trovano che le due reti di collegamenti siano compatibili fra loro e con la strategia di sviluppo della Etihad. L'ingresso nel capitale, in teoria, non dovrebbe essere superiore al 49% per non far perdere all'Alitalia la qualifica e i vantaggi di operatore europeo comunitario. Ma anche su questo bisogna stare a vedere, lunedì potrebbero arrivare sorprese.

Dice parecchie cose su Alitalia Christoph Franz, amministratore delegato della tedesca Lufthansa, in un'intervista al Corriere.it, intervista curiosa perché sembra un'esorcismo: Franz afferma che «se il governo italiano vuole salvare Alitalia deve impedire che sia venduta a Etihad», perché «compagnie come Emirates e Etihad hanno sussidi dai loro governi e portano via molti passeggeri business da Lufthansa in direzione Asia-Pacifico». Se entrasse nella rete di Etihad, «l'Alitalia diventerebbe una navetta verso gli Emirati Arabi».

Però l'alternativa che Franz propone non sembra un granché: «Alitalia deve diventare una low cost di qualità come AerLingus». Poco plausibile e poco attraente.
Ieri dopo quelle araba, russa e cinese si è aperta per Alitalia anche un'ipotesi colombiana. Secondo un giornale polacco, l'imprenditore German Efromovich, patron della compagnia aerea Avianca, ha detto in un'intervista che sta valutando «un ingresso nel capitale di Alitalia o della polacca Lot». Però qualche ora dopo da Bogotà l'Avianca ha smentito.

2. ALITALIA, L'INTERESSE DI AVIANCA E LA SMENTITA DA BOGOTÀ
Antonella Baccaro per "Il Corriere della Sera"

Per Alitalia spunta anche l'ipotesi colombiana. L'imprenditore German Efromovich, proprietario della compagnia aerea sudamericana Avianca, in un'intervista al giornale polacco Rzeczpospolita, rilanciata da Reuters, ha detto di dover prendere una decisione su un'acquisizione «non più tardi del primo bimestre del 2014» e di guardare «certamente ad Alitalia e la polacca Lot». Una nota successiva della compagnia ha però smentito l'annuncio. Nessun commento da Alitalia, dove da qualche giorno si vedono invece gli arabi di Etihad, la compagnia emiratina che ha chiesto accesso alla data room e che dovrebbe prendere una decisione entro venerdì prossimo.

Intanto va completandosi il quadro dell'aumento di capitale da 300 milioni: oggi il consiglio di amministrazione di Poste Italiane dovrebbe deliberare la sottoscrizione di una quota di 75 milioni che si aggiungerebbero ai 225 già messi a disposizione (100 dalle banche e 125 dai soci). Prima di Natale una nuova riunione del board della compagnia dovrebbe prendere atto del completamento dell'aumento di capitale. Un ulteriore cda ai primi di gennaio dovrebbe rimettere mano alla governance . Infine, secondo indiscrezioni di fonte sindacale (Usb), 16 ex amministratori della vecchia Alitalia tra il 2002 ed il 2008 sarebbero stati condannati dalla Corte dei Conti a rifondere due miliardi di euro per danno erariale all'ex compagnia di bandiera.

 

 

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