COME FARE UNA MONTAGNA DI SOLDI CON WEB E TECNOLOGIA - APPLE E FACEBOOK AUMENTANO RICAVI E PROFITTI NEL TRIMESTRE E I TITOLI VOLANO - LA MELA MORSICATA VEDE UN'IMPENNATA DELLE VENDITE DI IPHONE, MA FRENANO GLI IPAD...

Marco Valsiania per ‘Il Sole 24 Ore'

Apple e Facebook si sono presentate all'appuntamento dei bilanci trimestrali superando di slancio le previsioni. I due grandi nomi dell'hi-tech e di internet, riportando aumenti sia dei profitti che del fatturato, hanno provato a restituire lustro al settore, allontanando lo spettro di bolle speculative e correzioni al ribasso.

Apple ha anche annunciato aumenti di buyback e dividendi e, a sorpresa, uno split azionario in ragione di sette a uno dal 9 giugno, mosse che tradizionalmente aiutano le prospettive dei titoli. Sull'onda dei conti nel dopo mercato le quotazioni sono subito scattate al rialzo: Apple ha guadagnato fino all'8% e Facebook il 2,7%.

Apple, per il suo secondo trimestre fiscale dell'anno, ha riportato utili in aumento del 7% a 10,2 miliardi, pari a 11,62 dollari per azione. Gli analisti prevedevano 10,18 dollari per azione. Il fatturato è salito del 4,6% a 45,6 miliardi, battendo i 43,53 miliardi attesi e evitando all'azienda il primo temuto declino nelle vendite trimestrali dal 2003. Apple nel trimestre ha venduto 43,7 milioni di iPhone contro attese di 38,45 milioni. Hanno invece deluso i tablet iPad: le vendite sono state di 16,35 milioni contro previsioni di 19,8 milioni.

L'azienda ha rafforzato di 30 miliardi il piano di riacquisto di titoli propri, portato a 90 miliardi, e alzato la cedola trimestrale dell'8% a 3,29 dollari per azione. «Siamo orgogliosi dei nostri risultati - ha detto il chief executive Tim Cook - Soprattutto delle robuste vendite di iPhone e di entrate record nei servizi». Cook ha aggiunto che l'azienda «è impaziente di introdurre nuovi prodotti», la vera scommessa strategica finora rinviata per dimostrare al mercato, entro l'anno come promesso, di non aver perso le capacità innovative.

Facebook ha a sua volta battuto nettamente le aspettative. E il titolo del re dei social network si è così spinto al rialzo nonostante fosse già tra i migliori del settore da inizio anno, con guadagni del 15% (è però in calo del 12% dai picchi raggiunti a marzo). Facebook nel suo primo trimestre 2014 ha sollevato il sipario su profitti quasi triplicati a 642 milioni di dollari e su un fatturato aumentato del 72% a 2,50 miliardi. Depurati da voci straordinarie gli utili per azione sono stati di 34 centesimi contro i 24 attesi dagli analisti, che avevano anticipato anche un giro d'affari in aumento di un più modesto 60% a 2,36 miliardi.

Le entrate pubblicitarie, che rappresentano gran parte delle revenue, sono lievitate dell'82% a 2,27 miliardi, per il 59% derivate dal cruciale segmento dei gadget mobili, gli smartphone e tablet (rispetto al 30% dell'anno scorso). La schiera di utenti attivi quotidiani è cresciuta del 21% a 802 milioni e quella degli utenti attraverso gadget mobili del 43% a 609 milioni. Gli utenti mensili sono lievitati del 15% a 1,28 miliardi, con quelli via smartphone e tablet aumentati del 34% a 1,01 miliardi.

«Il business è robusto e cresce - ha detto il fondatore e amministratore delegato Mark Zuckerberg - Abbiamo compiuto scommesse di lungo termine sul futuro». Negli ultimi mesi l'azienda ha fatto scattare acquisizioni per oltre 21 miliardi aggiudicandosi il servizo di instant messaging WhatsApp e le tecnologie di realtà virtuale di Oculus. Facebook ieri ha inoltre annunciato un cambio della guardia ai vertici: entro l'anno lascerà il direttore finanziario David Ebersman, tra i principali artefici del colossale e controverso Ipo del gruppo, sostituito da David Wehner, l'attuale vicedirettore di corporate finance.

 

APPLE VS GOOGLE VS FACEBOOK logo facebooklogo appleTim Cook CEO della Apple LA SERIE DEGLI IPAD

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”