armani

RE “GIORGIO” SUL TRONO (TRICOLORE) DELLA MODA - LA MAISON ARMANI NON VERRA’ VENDUTA E IL PATRIMONIO SARA’ DIVISO TRA L'OMONIMA FONDAZIONE E LA FAMIGLIA - ESCLUSO PER ORA ANCHE IL DEBUTTO IN BORSA - PER LO STILISTA E’ BOOM DI INVESTIMENTI IMMOBILIARI: DA PANTELLERIA A MILANO, UN BUSINESS DA 5,5 MILIONI DI UTILI

1 - GIORGIO ARMANI BLINDA LA SUCCESSIONE

Cinzia Meoni per Il Giornale

 

giorgio armanigiorgio armani

Giorgio Armani rimarrà tricolore e manterrà lo stile e i valori del fondatore nel tempo. Nessun approdo in Borsa, almeno nel breve termine, e nessuna cessione per una delle maison più iconiche del made in Italy. Sarà la Fondazione Armani a prendere in mano il timone futuro del gruppo, secondo regole vincolanti e rigidi criteri fissati dallo stesso stilista che, in questo modo, oltre ad evitare le sirene ammaliatrici dei fondi e colossi internazionali del lusso che più volte, in passato, avevano fatto delle avances alla casa di moda milanese, dovrebbe arginare i rischi di una disordinata gestione a troppe voci o, addirittura, quelli di un «spezzatino» della società fondata a Milano nel 1975 e che proprio in questi giorni, ha varato una ristrutturazione su tre linee: Giorgio Armani (ovvero l' alta moda della Collezione Privè e Armani/Casa); Emporio Armani (per Armani Collezioni e Armani Jeans) e A/X Armani Exchange che si rivolge allo street style.

 

giorgio armanigiorgio armani

Un anno fa, lo stilista di Piacenza ha costituito la Fondazione Armani che, secondo quanto finora emerso dallo Statuto, ha come obiettivo quello di «assicurare l' attenzione all' innovazione, all' eccellenza, alla qualità e alla ricercatezza del prodotto» e dovrà «perseguire un adeguato livello di investimenti per lo sviluppo dei marchi, una gestione finanziaria equilibrata e un moderato ricorso all' indebitamento, oltre che un adeguato livello di reinvestimento degli utili nella società Giorgio Armani», non potrà, invece, distribuire utili destinati «alle attività istituzionali». Per la prima fase, Armani ha girato alla Fondazione lo 0,1% del capitale dell' azienda, con un valore complessivo nominale di 10 milioni e, in più, le ha versato 200mila euro.

giorgio armanigiorgio armani

 

Per la seconda fase «si può presumere che, in sede testamentaria, Giorgio Armani abbia destinato alla Fondazione il restante 99,9% della spa che adotterà poi un nuovo statuto societario quale naturale cerniera di un governo societario blindato alle volontà espresse dal suo fondatore», sostiene Leo De Rosa, partner dello studio legale e tributario Russo De Rosa Associati ed esperto di passaggi generazionali. La governance della Fondazione prevede oltre al presidente (Re Giorgio che resterà in carica a vita) e al cda (oltre all' imprenditore, Pantaleo Dell' Orco, manager da sempre vicino allo stilista e Irving Bellotti), un consiglio di sorveglianza (costituito da Raffaella Placido, revisore dei conti, Sabrina Moretti e Anna Riberti), un comitato valutazione (inizialmente non nominato) e un segretario generale.

 

giorgio armani foto mare 01giorgio armani foto mare 01

«La scelta della fondazione rispecchia l' esigenza di assicurare un carattere permanente alla maison e di garantire alla stessa uno status istituzionale. La fondazione infatti è sottoposta a un vaglio autorizzativo ex ante e a un monitoraggio periodico da parte delle autorità statali», commenta De Rosa secondo cui, in questo caso, si può a buon titolo parlare di «passaggio imprenditoriale più che generazionale. L' utilizzo della fondazione segna infatti una netta linea di demarcazione tra il patrimonio dello stilista e quanto, invece, destinato alla continuità imprenditoriale». Si può quindi ipotizzare la separazione della casa di moda che proseguirà a esistere secondo indicazioni di Armani, dal resto del patrimonio dell' imprenditore che, presumibilmente, sarà destinato ad altre finalità.

Giorgio Armani in spiaggiaGiorgio Armani in spiaggia

 

Più in dettaglio la maison ha chiuso l' ultimo esercizio con un fatturato di 2,5 miliardi (-5% rispetto all' esercizio precedente), un utile netto di 271 milioni (+12%) e una liquidità di 881 milioni (da 654 milioni). Il patrimonio dello stilista invece è stimato da Forbes in 8,3 miliardi di dollari. D' altro canto Armani, in più di un' occasione, ha parlato della gestione diretta della casa di moda come di un «peso troppo grande» da lasciare sulle spalle della famiglia che, invece, partecipa alla governance della società in una composizione del cda che, nel tempo, è rimasta piuttosto stabile. Oltre allo stilista, nel board siedono Rosanna Armani e suo figlio Andrea Camerana, Silvana e Roberta, figlie del fratello Sergio, scomparso diversi anni fa, il general manager Livio Proli e Dell' Orco.

 

 

2 - LA PASSIONE DEL «RE» PER IL MATTONE SOLO NEL 2016 HA INVESTITO 7 MILIONI

Camilla Conti per il Giornale

 

armani hotel milanoarmani hotel milano

Giorgio Armani ha sempre avuto la passione per gli immobili. Ne ha molti e continua ancora a fare shopping. Solo nel 2016 lo stilista ha investito oltre 7 milioni di euro comprando appartamenti, uffici e box nel Comune di Milano. Il tesoro «di mattone» è custodito nella srl L' Immobiliare che ne gestisce la locazione e che ha chiuso il bilancio dell' anno scorso con un utile di 5,5 milioni (in leggeri calo rispetto ai 5,6 milioni del 2015) dopo aver pagato 3,8 milioni di tasse. I ricavi superano i 20,5 milioni garantiti al 98% dagli affitti («a primarie aziende», si legge nella relazione ai conti) dei fabbricati a uso commerciale. Armani ha investito per ampliare e riqualificare l' ex stabilimento Nestlé di via Bergognone a Milano, adiacente al suo teatro.

 

MILANO BASKETMILANO BASKET

Allo stesso tempo ha ristrutturato i palazzi di via Borgonuovo 11 e 18 sempre nel capoluogo lombardo. «Ho da sempre un debito di riconoscenza verso questa città, che mi ha accolto e capito, e che con i suoi contrasti e i suoi silenzi discreti mi ha lungamente ispirato», ha detto lo stilista di origini piacentine in una recente intervista. L' srl del mattone controlla anche la El Gadyr srl, per gli immobili nell' isola di Pantelleria, la lussemburghese Saiag e la Flower Ltd di Antigua. Poi ci sono le barche della GA Yachting srl che però ha chiuso i conti in rosso per 1,3 milioni rispetto all' utile di 1,2 milioni registrato due anni fa.

 

MAIN ARMANIMAIN ARMANI

Proprio in questi giorni Armani è stato avvistato a Favignana nelle isole Egadi a bordo del suo Maìn (si chiama così in onore della madre, significa Maria in piacentino), un «65 metri» color verde militare scuro costruito nei cantieri viareggini di Codecasa e costato circa 40 milioni di euro. Ma Armani ha anche un' altra passione. Quella per il basket. Grazie soprattutto ai suoi investimenti, l' Olimpia Milano ha chiuso il bilancio 2016 in utile per 251mila euro nonostante l' impatto delle spese per i giocatori si sia fatto sentire. Dal 2008 Re Giorgio ha versato più di 31 milioni, di cui ben 11,3 nell' esercizio al 31 dicembre 2009. A fronte di un fatturato complessivo pari a 133,7 milioni, la sponsorizzazione di Armani è valsa il 47,6% del valore della produzione.

ARMANI SILOSARMANI SILOSARMANIARMANI

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…