BORSE EUROPEE IN CALO NONOSTANTE LA PIOGGIA DI SOLDI DELLA BCE ALLE BANCHE (489 MLD €) - MILANO -0,40% - NUOVA PROPOSTA A EDF PER RILEVARE EDISON CON LO ZAMPINO DI PASSERA - BPM, IN ARRIVO CLASS ACTION CONTRO IL PRESTITO CONVERTENDO BY PONZELLINI - 5 FONDAZIONI IN SOCCORSO DI MPS - RECORD STORICO PER IL DISTRIBUTORE APPLE IN ITALIA (FATTURATO +20%) - “PALENZONA BATTE BENESSIA”. ANCHE AL VERTICE DI CRT NEL 2013? - S.RAFFAELE: TUTTI I DIPENDENTI PASSANO ALLA NEWCO. E ALLORA CHE RISTRUTTURAZIONE È? (I CREDITORI SENTONO PUZZA DI FREGATURA)…

1 - BORSE EUROPEE: DEBOLI, MILANO IN CALO DOPO DATI PIL...
(AGI) - Le Borse europee sono deboli, nonostante la maxi-richiesta da 489 miliardi di euro da parte delle banche all'asta di finanziamento a tre anni della Bce. Milano perde lo 0,40%, sulla scia dei dati del Pil del terzo trimestre. Londra perde lo 0,44%, Francoforte lo 0,28% e Parigi lo 0,20%. Madrid a -0,96% .

2 - TITOLI STATO: SPREAD BUND-BTP TOCCA I 490 PUNTI...
(Adnkronos) - Non si ferma la salita dello spread fra Bund e Btp, che risale nettamente dai 448 punti toccati in mattinata fino a un massimo intra-day di 496 punti. Al momento il differenziale e' a 490 punti.

Si tratta di un valore che porta il rendimento dei titoli a dieci anni al 6,82 per cento, mentre quelli a cinque anni sono tornati sopra la soglia del 6% (per l'esattezza al 6,20%).

3 - BCE: ASSEGNA 489,19 MLD ALL'ASTA 3 ANNI, SOPRA LE ATTESE...
Radiocor - La Banca centrale europea ha assegnato 489,19 miliardi di euro nella nuova asta di rifinanziamento a 36 mesi. La quantita' e' superiore alle attes e del mercato che erano in una forchetta compresa tra 100 e 400 miliardi di euro, segnale che le banche si aspettano che altre fonti di finanziamento resteranno deboli nel 2012. L'ammontare e' stato assegnato a 523 banche.

4 - EDISON: DA SOCI ITALIANI PROPOSTA EDF PER RILEVARE EDIPOWER...
Radiocor - Dal summit tra i soci italiani di Edison e il ministro Corrado Passera, prende forma la nuova proposta che verra' presentata oggi a Edf per chi udere il riassetto di Edison. 'Il 30% di Edison in mano a Delmi tutto a Edf, mentre la stessa Delmi si prendera' tutta Edipower compresa la quota di Alpiq - ha annunciato il presidente del consiglio di sorveglianza di A2A, Graziano Tarantini - sara' una offerta prendere o lasciare'.

In futuro, ha aggiunto Tarantini, 'Delmi e Edipower si potranno anche fondere dando vita al secondo produttore di energia elettrica italiana'. Lo scenario e' condiviso da Bruno Tabacci, assessore al bilancio del Comune di Milano, che sottolinea: 'Mi pare una proposta di buon senso e anche l'unico modo per chiudere la partita con un disegno di politica industriale rilevante. Non abbiamo bisogno di nessuna cordata e, per il momento, neppure di Cdp: tutta Edipower vale 1 miliardo, non stiamo parlando di numeri enormi'.

5 - NORVEGIA OFFRE 7,1 MILIARDI DI EURO A FMI CONTRO CRISI DEBITO EUROZONA...
(LaPresse/AP) - La Norvegia presterà 55 miliardi di corone (7,1 miliardi di euro) al Fondo monetario internazionale (Fmi) per scongiurare il default dei Paesi dell'eurozona più indebitati. Nonostante la Norvegia non faccia parte dell'Unione europea, il primo ministro Jens Stoltenberg ha detto che la nazione "sta attraversando una situazione economica difficile" per la crisi e per questo è negli interessi di Oslo aiutare i partner commerciali europei. L'economia norvegese è abbastanza salda grazie alle entrate dovute a esportazioni di petrolio e gas, ma per il Paese nordico è comunque importante evitare il fallimento dell'eurozona.

6 - CONVERTENDO BPM, SI VA VERSO LA «CLASS ACTION»...
F.D.R. per il "Corriere della Sera" - Class action in arrivo sul convertendo Bpm. Alla vigilia dell'assemblea dei sottoscrittori del prestito emesso nel 2009, che finora ha registrato una perdita vicina al 90%, Federconsumatori ha deciso di promuovere una causa collettiva contro Piazza Meda. Il prestito era stato venduto, tra gli altri, a 15 mila clienti della stessa Bpm, molti dei quali però non avevano un profilo di investimento adeguato a questo tipo di prodotto, collocato come bond ma che in realtà era un derivato.

La Consob ha multato per 377 mila euro tre manager della banca proprio per le modalità con cui era avvenuta la vendita, e il Tribunale di Milano sta indagando sulla vicenda. Prendendo spunto proprio dalla doppia azione, Federconsumatori ha deciso di passare all'attacco. Non solo su Bpm. L'associazione è pronta a chiedere a Banca d'Italia e Consob una stretta sui prodotti «atipici» venduti ai risparmiatori. Una richiesta di maggior trasparenza con l'inclusione nel prospetto delle simulazioni sulle probabilità di perdite per ogni singolo prodotto che compone il derivato.

Intanto si parte con Bpm. La quale da parte sua, ora che sono arrivati i nuovi vertici con Filippo Annunziata e Andrea Bonomi (ieri la sua Investindustrial si è portata al 9,02% in Bpm) vuole chiudere una volta per tutte la partita sul convertendo domani proponendo all'assemblea dei sottoscrittori di convertire in anticipo il prestito secondo un nuovo concambio che ridurrebbe le perdite dal 90% al 70%.

7 - FONDAZIONE MPS SOCCORSA DA CINQUE SORELLE...
F.Mas. per il "Corriere della Sera" - Arriva dal sistema Fondazioni il sostegno all'ente Mps per ripagare il miliardo di debiti contratto con gli aumenti della banca del 2008 e del 2011. In seguito all'accordo con Jp Morgan (capofila di un pool di 11 istituti) e Mediobanca (manca ancora però il Credit Suisse) la Fondazione di Gabriello Mancini si è accordata con le banche creditrici per recuperare capitale attraverso un piano di cessioni: i primi pezzi a finire sul mercato sono il 2,5% della Cassa depositi e il 5,6% del fondo F2I, a sua volta partecipato al 16% dalla stessa Cdp.

A rilevare la quota in Cdp saranno le fondazioni Cr Spezia, Cr Lucca, Banco di Sardegna e la salernitana Carisal: la valorizzazione oscilla tra 60-90 milioni a seconda di alcuni tecnicismi da definire legati al rendimento delle azioni stesse. La quota in F2I sarà invece rilevata dalla Cariplo per circa 50 milioni.

In questo modo la Fondazione Mps dovrebbe essere in grado di reperire i 110-130 milioni necessari per abbattere l'indebitamento già prima del termine del 15 marzo concesso dalle banche per l'elaborazione del piano di dismissioni. Tutto ciò, in attesa che entro il 20 gennaio Mps definisca con Bankitalia l'entità del rafforzamento patrimoniale (l'Eba ha chiesto 3,2 miliardi, cifra che la banca contesta) e come recuperare il capitale necessario.

8 - SAN RAFFAELE: AVVIATA PROCEDURA PER TRASFERIMENTO DIPENDENTI ALLA NEWCO...
(ASCA) - L'intero patrimonio umano del San Raffaele passera' dalla Fondazione San Raffaele del Monte Tabor alla NewCo che sara' operativa al termine del percorso di concordato preventivo. Il trasferimento dei dipendenti, avviato oggi, rientra nella procedura ex articolo 47 legge 428, 1999, che riguarda piu' in generale la cessione del ramo d'azienda. Insieme a tutto il personale, passeranno nella NewCo tutte le attivita' principali (core) di ricerca, assistenza e relativa didattica.

Soddisfatto Antonio Limardi, direttore del personale della Fondazione San Raffaele, che parla di ''un passaggio molto importante, previsto dalla legge e volto a tutelare tutti i dipendenti che verranno trasferiti in una realta' sicura''.

9 - DISTRIBUTORE APPLE PER L'ITALIA CHIUDE IL 2011 CON RISULTATI RECORD
(LaPresse) - Attiva, punto di riferimento storico per la distribuzione di prodotti informatici agli Apple Premium Reseller, ai rivenditori Autorizzati Apple e alle catene retail nel settore dell'elettronica di consumo, annuncia oggi i risultati finanziari: il 2011 segna il raggiungimento di un risultato storico per la società che chiude l'anno finanziario con un fatturato di oltre 206 milioni di Euro, record storico, grazie ad un incremento del 20% rispetto al precedente esercizio.

Record anche per la redditività, sempre anno su anno, che ha registrato un incremento superiore al 45% sia dell'Ebitda (considerati gli sconti finanziari) che cresce da 3,7 a 5,4 milioni di Euro, che dell'utile netto che passa da 2 a 2,9 milioni di Euro.

10 - PALENZONA E GLI AUGURI DELLA CRT...
G. Pao. per "la Stampa" - Auguri di Natale in Fondazione Crt. Si commenta un titolo del Giornale che illustrando le erogazioni degli enti torinesi ha titolato «Palenzona batte Benessia». Un consigliere di peso guarda al 2013, quando scadrà l'attuale presidente Andrea Comba. E si lascia scappare, sibillino: «Chissà che non diventi vero».

11 - AT&T HA GETTATO LA SPUGNA MA NON SENZA AVANZARE PRETESE...
Rob Cox per "la Stampa" - Per molti mesi, l'offerta da 39 miliardi di dollari di AT&T per T-Mobile Usa è stata lettera morta. Ora AT&T sta lavorando al meglio per fare del fallimento virtù. Questo sostenendo con forza la necessità che Washington renda meno severe le regole sulle frequenze supplementari per il wireless. AT&T non ha tutti i torti, ma agli azionisti non si dovrebbe nascondere che il management sta tentando un rischioso lancio di dadi con il loro soldi.

Dal primo momento il gruppo di tlc, guidato da Randall Stephenson, ha presentato l'accordo come una soluzione a una mancanza di frequenze che hanno frustrato i suoi clienti. È stato un modo intelligente per rispedire al mittente i reclami delle autorità di regolamentazione. Ma non è stato abbastanza intelligente per superare le preoccupazioni sulla creazione di un duopolio di fatto nel settore dei cellulari. Ne valeva la pena? E' una questione di opinioni.

È vero che l'aspetto positivo di chiudere l'accordo sarebbe stato innegabilmente interessante, inclusi i risparmi sui costi il cui valore attuale netto sarebbe stato quasi come il complessivo prezzo di acquisto. Ma il fallimento è costato almeno 4 miliardi di dollari in penali. Le commissioni, pagabili a T-Mobile in contanti e in frequenze, sono tra le più costose nella storia finanziaria della società, sia in valore assoluto, e ciò che più conta, come percentuale dell'accordo. Il fatto che T-Mobile abbia chiesto una tale assicurazione contro il rischio di una resistenza da parte dell'ente di regolamentazione fa supporre che ci fossero molti avvocati presenti alle trattative, che hanno avvertito che l'accordo non avrebbe mai superato il controllo dell'antitrust.

Stephenson non ha agito da solo: il Consiglio di amministrazione di AT&T ha aderito alla sua idea di M&A. E potrebbe aver ragione di chiedere ai legislatori di «emanare una legge per soddisfare le esigenze di frequenze a lungo termine dello Stato». Ma prima di scaricare la loro collera sui politici e sulle agenzie, che hanno fatto naufragare l'accordo per conto dei consumatori, gli azionisti dovrebbero fare in modo che Stephenson sia ritenuto responsabile del suo tentativo di vincere alla roulette dell'antitrust con i soldi degli azionisti.

 

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