BORSE EUROPEE IN RIALZO, MILANO +1% - P.GRIFFI: “260MILA PRECARI, NO A STABILIZZAZIONE DI MASSA” - GRECO: GENERALI RESTA A TRIESTE” - FUGA DELLE MULTINAZIONALI DAL SUD EUROPA - CORRUZIONE, L’ITALIA PEGGIO DELLA TUNISIA - PERDITE TEMPORANEE PER LA MOGLIE DI DORIS - IOR, LA CURIA PRENDE ANCORA TEMPO - MPS SI SGONFIA, CAUTELA SUL MONTI BOND - S’INCEPPA IL BIGLIETTO BUS SUL TELEFONINO - BENZINAI: SCIOPERO 12-13/12…

1 - BORSA: EUROPA IN RIALZO, IN LUCE MILANO (+1%)
(ANSA) - Borse europee positive. L'indice dell'area Stoxx 600 viaggia in rialzo dello 0,4%. In luce Milano (Ftse Mib +1%) mentre lo spread tra Btp e Bund si attesta intorno ai 300 punti base. Corrono i bancari con Ubi che balza del 2,5%, il Banco Popolare dell'2,8% e Unicredit dell'2,1%. A livello continentale crescono tutti i listini in attesa dei dati macro provenienti dagli Usa, mentre domani sono si terranno le riunioni di Boe e Bce dalle quali non dovrebbero arrivare particolari notizie.

2 - P.A: P.GRIFFI,260.000 PRECARI,NO STABILIZZAZIONE MASSA
(ANSA) - Nella P.A. ci sono 260.000 precari considerate tutte le forme di flessibilità ma non è possibile pensare a una "stabilizzazione di massa": lo ha detto il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi dicendo che ci sono 130.000 precari nella scuola, 115.000 nella sanità e enti locali e 15.000 nelle amministrazioni centrali.

Il ministro ha precisato che si tratta dei dati del Conto annuale 2011 della Ragioneria (non ancora uscito). "Non si può pensare a una stabilizzazione di massa - ha detto Patroni Griffi - sarebbe contro il dettato costituzionale" e annullerebbe la possibilità di entrata nelle amministrazioni pubbliche dei giovani. "Ogni soluzione - ha detto - deve essere graduale". Tra le possibilità per risolvere temporaneamente il problema dei contratti in scadenza, ha spiegato il ministro, c'é la deroga al limite massimo per i contratti a termine (36 mesi) portandola in alcuni casi specifici a 60 mesi.

3 - GENERALI: GRECO, MANTENIAMO A TRIESTE QUARTIER GENERALE
(ANSA) - "Siamo determinati a mantenere a Trieste il nostro quartier generale, ovvero le funzioni tipiche di vertice di un grande gruppo". Lo afferma il Group Ceo di Generali, Mario Greco, in un'intervista al Piccolo di Trieste. Per "almeno tre vantaggi": "qualità delle persone", e le competenze in materia di statistica, finanza e matematica, "la grande attenzione che la citta ha per noi" e uno "status di leadership in termini di legame con comunità e territorio".

"A Trieste- aggiunge Greco - godiamo di una stabilità che non avremmo a Milano o a Londra". Ma la città ha problemi: "I treni sono davvero insufficienti. Dovrei dire che non ci sono. Pure gli aerei sono limitati". "Quello che ci limitiamo a chiedere alle istituzioni - insiste Greco - è di mettere dei treni veri, che garantiscano insomma dei collegamenti efficienti con Milano e con Roma". Agli enti locali Greco dice che "é vitale assicurare l'attuale livello di istruzione e formazione". Dal 2015, invece, gli uffici di Milano saranno unificati in un grattacielo del progetto City Life; non è in programma uno spostamento di funzioni tra Roma, Mogliano Veneto e Trieste.

4 - WSJ; FUGA MULTINAZIONALI DA SUD EUROPA
(ANSA) - E' fuga dall'Europa del sud per le multinazionali, in quello che rischia di essere un esodo che minaccia i capitali e l'innovazione in un'Europa del Sud che ne ha "disperatamente bisogno per emergere dalla crisi del debito e dalla recessione". Lo riporta il Wall Street Journal citando alcuni esempi, quali l'americana Kimberly Clark, che ha annunciato la propria intenzione di voler ridurre le attività per i pannolini da bambini in Europa in seguito al calo delle nascite. In ritirata anche Alcoa e PPR.

A lasciare sono anche la tedesca Merck, che ha di recente annunciato il taglio del 20% della propria forza lavoro in Spagna, e l'inglese Compass Group, che ha chiuso parte delle attività in Portogallo. "Dall'inizio dell'anno di sono stati segnali di debolezza degli investimenti esteri diretti in Europa del Sud. Nei primi sei mesi dell'anno - riporta il Wall Street Journal -, il ritiro di investimenti in Italia ha superato l'affluenza di fondi di 1,6 miliardi di dollari.

Gli investimenti esteri diretti sono in calo del 38% in Portogallo, Spagna, Grecia e Italia dal 2007, con gli investitori che spostano le proprie risorse verso i paesi emergenti". In Italia i nuovi investimenti sono rallentati e scoraggiati in parte dalla burocrazia. La francese Decathlon ha rinunciato al progetto di costruire un quartier generale da 25 milioni di dollari vicino Milano che avrebbe creato 250 posti di lavoro.

5 - CORRUZIONE: TRANSPARENCY, ITALIA PERDE 3 POSIZIONI, A LIVELLO TUNISIA
Radiocor - 'La corruzione continua a produrre devastazioni nelle societa' ovunque nel mondo'. Lo sottolinea Transparency International, che punta il dito soprattutto contro il livello 'deludente' di corruzione nell'Eurozona 'nei paesi piu' colpiti' dalla crisi economica e finanziaria. Nel dettaglio, in una scala che va da 0 (corruzione percepita piu' forte) a 100, l'Italia e la Grecia ottengono soltanto rispettivamente 42 e 36 punti e si piazzano rispettivamente al 72esimo e al 94esimo posto in classifica.

Il nostro Paese ha cosi' perso tre posti rispetto a un anno fa, mentre per la Grecia la discesa e' stata di 14 posizioni. L'Italia si colloca cosi' allo stesso livello della Tunisia, mentre Atene e' alla pari della Colombia. 'Voto' superiore a 60 punti, invece, per gli altri paesi piu' colpiti dalla crisi: l'Irlanda e' 25esima, la Spagna 30esima e il Portogallo 33esimo. Ottengono piu' di 70 punti Germania e Francia: sono al tredicesimo e al 22esimo posto. I paesi piu' virtuosi (punteggio oltre 90) sono Danimarca, Finlandia e Nuova Zelanda, mentre il Regno Unito e' diciassettesimo e gli Stati Uniti diciannovesimi. I paesi della 'primavera araba' hanno tutti punteggi inferiori o appena superiori a 40, la Russia e' al 133esimo posto (28 punti) mentre l'ultima posizione e' condivisa da Afghanistan, Corea del Nord e Somalia.

6 - MPS: IN BORSA SI SGONFIA, ANALISTI CAUTI SU MONTI BOND
(ANSA) - Il Monte dei Paschi di Siena si sgonfia in Borsa all'indomani della volata e corre meno degli altri istituti bancari dopo il 'no' della Commissione finanze del Senato alle novità sui Monti bond. Le azioni del gruppo presieduto da Alessandro Profumo avanzano dello 0,51% a 0,21 euro mentre il mercato sale di quasi un punto percentuale. Ieri, infatti, la commissione ha respinto le novità introdotte la settimana scorsa sui Mef bond (obbligazioni del ministero dell'economia e delle finanze), vale a dire la possibilità di rimborso tramite emissione di altri bond; lo spostamento del termine per l'emissione al 31 gennaio; l'emissione di azioni a prezzo di mercato in caso di perdita di esercizio.

Secondo gli analisti di Equita non "é escluso che oggi vengano ripresentate (ed approvate) le stesse novità, che avevamo giudicato positivamente in quanto consentirebbero a Mps di guadagnare tempo nel rimborso dei Monti bond ed evitare l'immediata emissione delle azioni a prezzi di mercato". Secondo Mediobanca inoltre, lo stop è legato principalmente a cause tecniche e crediamo che verrà risolto. "Non vediamo particolare interesse nel Governo italiano di diventare un'azionista di maggioranza di Mps così come nelle autorità europee nell'avere un'altra banca nel Vecchio Continente in mano ad uno Stato".

7 - BORSA: TOKIO CHIUDE IN RIALZO DELLO 0,39%, ATTESA PER PROSSIME ELEZIONI
Radiocor - Milano, 05 dic - La Borsa di Tokio ha chiuso la giornata in moderato rialzo in attesa di possibili misure monetarie dopo le elezioni del 16 dicembre in Gi appone. Il Nikkei 225 ha registrato un rialzo dello 0,39% a 9468,84 punti e il Topix e' rimasto sostanzialmente invariato (-0,01%) a 781,86 punti.

8 - HSBC: VENDE QUOTA NELL'ASSICURAZIONE CINESE PING AN PER 9,4 MLD DLR
Radiocor - Hsbc ha ceduto il 15,57% nel gruppo assicurativo cinese Ping An per 9,4 miliardi di dollari ad una controllata del gruppo tailandese Ch aroen Pokphand per 9,4 miliardi di dollari. Lo annuncia la banca che sta cedendo attivita' non ritenute strategiche per migliorare la redditivita'.


9 - MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 5 DICEMBRE
Radiocor - Milano - viaggio inaugurale della linea Torino-Milano di Italo.

Milano - conferenza stampa di Pambianco in occasione della presentazione della 'Ricerca sulle top aziende quotabili dei settori Moda&Lusso e Casa&Design'.

Milano - conferenza stampa Gruppo Ben Ammar.

Milano - forum Rcs 'Governance e classe dirigente'. Partecipano, tra gli altri, Vittorio Grilli, ministro dell'Economia; Gabriele Galateri, presidente Generali.

Bologna: conferenza stampa Acri per la presentazione dell'iniziativa 'L'Arte delle Fondazioni' con Giuseppe Guzzetti e il ministro per i Beni Culturali, Lorenzo Ornaghi

Roma: l'Aula del Senato vota il decreto legge sulla crescita

Roma: incontro Roundtable with the new Agcom a cui partecipano tra gli altri Maximo Ibarra, Franco Bassanini, Gina Nieri, Massimo Vari

Roma: il presidente del Consiglio Mario Monti, incontra Najb

Mikati, primo Ministro della Repubblica del Libano

10 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI
Radiocor - CRISI: Consumi in calo a dicembre del 3%. Allarme dei costruttori, la crisi brucia 360mila posti (dai giornali). Tobin Tax, al senato si discute di alzare il prelievo allo 0,2% (Corriere della Sera, pag.6). Grilli: 'Lo spread cala perche' l'Italia e' in regola' (dai giornali). 'Basta austerita', all'economia servono stimoli' intervista a Padoan (Ocse) (La Stampa, pag.11)

BANCHE: La Germania spacca l'UE, fumata nera sull'unione bancaria. Mps, salta in Senato la modifica ai Monti-bond (dai giornali). L'Abi chiede che siano rinviate le norme su Basilea 3 (Il Messaggero, pag.7). La stretta creditizia alle Pmi mette a rischio le tredicesime (dai giornali)

CDP: Sale a 790 milioni la spesa per le Fondazioni (Il Messaggero, pag.16)

ENEL: Chiusa l'avventura nel nucleare francese, rimborso da 613 milioni (dai giornali). 'Progetti innovativi per illuminare i prossimi cinquanta anni' intervento di Fulvio Conti (Il Sole 24 Ore, pag.19)

EDF: Vendita dei parchi eolici in Italia, sul tavolo di Edf arriva solo l'offerta Erg (Il Messaggero, pag.15)

TELECOM: Ti-Media, dopo Cairo e Clessidra, entra in gioco il fondo Equinox (dai giornali). Scorporo rete, per il presidente Cdp, Bassanini, 'le nozze si fanno in due, siamo attenti al finanziamento delle infrastrutture del Paese' (Il Sole 24 Ore, pag.34). Rete tlc, spunta la societa' con Cdp e operatori privati (Il Sole 24 Ore, pag. 2)

GENERALI: Accelerazione sul piano di gennaio, pronte le linee guida (dai giornali)

SEA: Doppio esposto per la mancata quotazione (Il Sole 24 Ore, pag.34)

ILVA: Clini, 'i giudici devono ubbidire' (dai giornali)

FIAT: Passera, 'non vedo la determinazione a investire'

MADE IN ITALY: Il lusso campione di borsa, batte francesi e Usa (dai giornali)

11 - PERDITE TEMPORANEE PER LA MOGLIE DI DORIS
Da "Il Sole 24 Ore" - Lina Tombolato crede nel lungo termine, proprio come il marito Ennio Doris. La Tombolato, infatti, con la sua cassaforte T-Invest non solo non ha svalutato il pacchetto di 25,4 milioni di titoli Mediolanum ma anzi lo ha accresciuto nel 2011 dai 24,3 milioni di azioni del precedente esercizio. La partecipazione, pari complessivamente al 3,33% (una quota analoga è detenuta a titolo personale), non è stata oggetto di writeoff nonostante una minusvalenza potenziale di 53,7 milioni fotografata ai corsi di borsa dello scorso 31 agosto: l'intero pacchetto iscritto per 132,6 milioni, è quindi in carico ad un valore unitario di 5,2 euro ad azione, lievemente inferiore ai 5,3 del 2010.

«Non si è proceduto alla svalutazione dei titoli quotati - spiega la nota integrativa - non ritenendo che i più bassi valori di quotazione corrente abbiano carattere durevole di permanenza temporale». (An. Giac.)

12 - PER LO IOR LA CURIA PRENDE ANCORA TEMPO
Da "Il Sole 24 Ore" - È ancora vacante la presidenza dello Ior dopo più di sei mesi dal clamoroso licenziamento dell'ex presidente Gotti Tedeschi. «La nomina del successore? Mi pare sia ancora presto...» ha risposto ieri il consigliere della banca vaticana, l'americano Carl Anderson, capo dei Knight of Columbus e firmatario del documento in nove punti con cui fu "ufficialmente" motivato il dimissionamento.

Anderson ha precisato che è in calendario a breve una riunione del consiglio, ma non sarebbe in agenda una nomina, per la quale - ha voluto puntualizzare - «deve arrivare una decisione dalla commissione dei cardinali», presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone. Insomma, dell'azionista. Per ora i rumors interni alle mura leonine parlano chiaro: non sarà nè un italiano nè un americano.(Ca.Mar.)

13 - GOVERNI ESTERI CONTRO LA VOLCKER RULE
Da "Il Sole 24 Ore" - Una processione di lobbisti si snoda davanti alla Fed per chiedere cautela nella riforma della finanza. Ma i volti non sono quelli consueti, delle società di Wall Street. In coda ora sono rappresentanti di governi stranieri, spaventati dalla Volcker Rule, la norma contro il trading proprietario delle banche. Temono che possa avere un effetto indesiderato: danneggiare la compravendita di titoli del debito sovrano.

Alla Fed si sono così susseguiti, in poche settimane, esponenti di Gran Bretagna, Canada, Messico, Giappone. Tutti con la medesima richiesta: ridurre l'impatto della regola. L'immagine di ministri che chiedono udienza può apparire strana, ma la preoccupazione c'è: solo i titoli Usa sono esentati dalla messa al bando di investimementi per conto proprio delle banche. Il pericolo? La carenza di liquidità. (M. Val).

14 - SE LA NORMA SPEGNE IL TELEFONINO PER IL BIGLIETTO DELL'AUTOBUS...
M.Sid. per il "Corriere della Sera" - Quel pasticciaccio brutto del decreto sviluppo 2.0 sui biglietti dell'autobus. La questione potrebbe sembrare marginale: il pagamento dei ticket del servizio pubblico cittadino con il credito telefonico anche delle carte prepagate.

L'uovo di Colombo che, stando alla sperimentazione conflittuale ma di successo avvenuta a Firenze, non solo potrebbe risolvere una delle questioni più spinose del cittadino metropolitano moderno - sta passando l'autobus e non posso prenderlo perché devo iniziare un umiliante pellegrinaggio nelle edicole per cercare un biglietto - ma, stando alle statistiche, ridurrebbe anche il numero dei viaggiatori abusivi. Nel decreto 2.0 la questione era stata affrontata di petto: che il pagamento sia possibile! Peccato che per una svista del temporaneo legislatore era stato aggiunto «in conformità con le direttive europee».

Peccato che le direttive europee siano chiare su questo punto: solo i beni digitali possono essere acquistati con il credito telefonico. E il biglietto è tutto meno che digitale. Solo en passant vale la pena ricordare che il Belgio paga una multa da 60 mila euro al giorno per non aver ottemperato a questa direttiva. Ora ieri, nel corso della notte, una discussione in commissione Industria ha permesso grazie a degli emendamenti di infilare sotto il tappeto il problema facendo scomparire «in conformità con le direttive europee».

Sanata la forma si tratterà ora di sanare la sostanza perché, di fatto, la contraddizione normativa rimane. Gli operatori telefonici, almeno a parole, sembrano pronti a partire, anche se c'è la spinosa questione dell'aggio sul biglietto. Le Telco vorrebbero un 15%. Le municipalizzate, in linea con il costo attuale di stampa e distribuzione dei biglietti cartacei, vorrebbero restare ben sotto il 10%. Le ragioni sono molteplici. Ma non dimentichiamo le nostre da utenti: poter pagare velocemente con il credito è così banale da essere geniale. Bruxelles è sacra. Ma non è che si sarà sbagliata?

15 - BENZINA: GESTORI, COSTRETTI A SCIOPERO DA COMPAGNIE
(ANSA) - I benzinai sono costretti allo sciopero "da un comportamento dell'industria petrolifera nel suo complesso che continua a negare anche il più elementare rispetto delle norme che regolano il settore". Lo affermano in una nota Fegica-Cisl, Faib-Confesercenti e Figisc-Confecommercio al termine dell'incontro al ministero dello Sviluppo economico, dopo il quale hanno confermato l'agitazione in programma per il 12 e il 13 dicembre. "Il sottosegretario De Vincenti - sottolinea la nota - ha mostrato, al solito, la più alta attenzione alle questioni poste, mostrando piena comprensione per la posizione che i rappresentanti dei gestori hanno confermato nella sua asprezza: nessuna possibilità di mediazione è possibile senza che le compagnie petrolifere interrompano comportamenti lesivi delle norme, dei diritti e dei margini economici dei gestori".

Ed è proprio su quest'ultimo aspetto che si è concentrata la richiesta dei gestori, che si dicono "stretti drammaticamente tra un calo generalizzato dei consumi e le pretese dei petrolieri". Nella prossima riunione, già convocata per il 10 dicembre prossimo, i gestori "non potranno che valutare quanto il Governo avrà saputo mettere in gioco per costringere le petrolifere ad ottemperare ai loro impegni verso la legge ed una intera categoria di lavoratori ormai allo stremo. Un esito negativo porterebbe con se non solo la conferma dello sciopero proclamato, ma anche quella di ulteriori iniziative di protesta collocate a ridosso delle festività natalizie".

 

 

Filippo Patroni Griffi mario greco generali TUNISIA MONTI GRILLI ALESSANDRO PROFUMO E FABRIZIO VIOLA HSBC 100mo05 ennio doris mo lina lapgotti tedeschi jpegAutobus ATM di Milanopompe di benzina jpegPaul Volcker

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