giuseppe conte cashback pos cashless

CASH SENZA BACK - IL RIMBORSO DELLO STATO PER LE SPESE CON LA CARTA? IN MEDIA VALE 69 EURO, MA POCO PIÙ DELLA METÀ DEGLI ISCRITTI LO RICEVERÀ: GLI ALTRI NON HANNO SUPERATO LE 10 TRANSAZIONI - NON CI SARÀ NESSUN EFFETTO SULL’EVASIONE: LA METÀ DELLE OPERAZIONI FATTE CON CARTA SI FACEVANO GIÀ CON MONETA ELETTRONICA. RESTANO ESCLUSI ALMENO 100 MILIARDI PER SERVIZI E LAVORI IN CASA, DOVE SI RISPARMIA MOLTO DI PIÙ PAGANDO IN NERO...

cashback by osho

1 – CASHBACK, IL BONUS NATALE VALE 222 MILIONI DAL PRIMO MARZO VIA ALLA RESTITUZIONE

Sandra Riccio per “La Stampa”

 

Un importo medio di 69 euro a testa. E' la somma che sarà accreditata dal primo marzo sul conto corrente dei cittadini che si sono iscritti al «Cashback» di Stato, il sistema che restituisce il 10% di quanto speso utilizzando le carte elettroniche di pagamento e app. Il periodo natalizio, terminato il 31 dicembre, è stato un primo test sperimentale per questa misura.

 

gli italiani amano i contanti 4

Adesso a gennaio il Cashback è ufficialmente a regime ma con regole differenti. Ecco il bilancio della prima fase: oltre 222 milioni di rimborsi per 3,2 milioni di cittadini che hanno superato il limite minimo di transizioni obbligatorie sui 5,8 milioni di iscritti totali; 9,8 milioni di strumenti di pagamento elettronici registrati, di cui oltre 7,6 milioni dall'app IO, e oltre 63 milioni di transazioni effettuate.

 

giuseppe conte roberto gualtieri

«La partecipazione riscontrata ad oggi è stata al di sopra delle aspettative dal punto di vista dei numeri e dei dati di sintesi» spiegano fonti di Palazzo Chigi. L'importo medio dei pagamenti con moneta elettronica è stato di 46 euro ma molti hanno preferito carte e bancomat anche per gli acquisti di piccolo importo: quasi la metà delle transazioni (il 48,5%), infatti, è stata per importi inferiori ai 25 euro.

 

Non tutti gli iscritti al programma Cashback, tuttavia, riceveranno il rimborso, che verrà accreditato sul conto corrente entro il primo marzo: per ottenerlo, infatti, servivano almeno 10 transazioni.

cashback

 

 Sono 3.230.906 i partecipanti che hanno superato questa soglia e che riceveranno rimborsi per complessivi 222.668.781 euro. In particolare, solo il 3,1% (poco più di centomila persone) otterrà il rimborso massimo di 150 euro; quasi la metà degli aventi diritto, cioè oltre 1,602 milioni di persone otterrà un rimborso tra i 50 e i 99 euro; il 32,8% (1.059.399 valore assoluto) avrà meno di 50 euro; il 14,5% (468.822) otterrà tra 100 e 149 euro.

 

italia cashless

Finita la fase sperimentale, dal primo gennaio è partito il primo dei tre semestri in cui si articolerà il programma Cashback, che durerà fino al 30 giugno 2022. Le adesioni sono in crescita: all'8 gennaio, infatti, sono più di 6,2 milioni il totale degli iscritti (10,6 milioni di strumenti di pagamento attivati). Va ricordato che questa volta, a differenza di quanto previsto a Natale, la soglia minima per poter ricevere il rimborso è di 50 transazioni valide a semestre.

gli italiani amano i contanti 1

 

C'è anche la possibilità di ottenere il Super Cashback di 1.500 euro a semestre per i primi 100 mila partecipanti che avranno totalizzato, nel periodo di riferimento, il maggior numero di transazioni.

 

2 – L'INGANNO DEL CASHBACK ZERO EFFETTI SULL'EVASIONE

Alberto Brambilla* per “il Messaggero”

*Presidente Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali.

 

Secondo l'ultima relazione del Parlamento Europeo, l'Italia ha il record dell'evasione fiscale e contributiva; ogni anno i mancati pagamenti dovuti allo Stato ammontano a 190,9 miliardi di euro; seguono la Germania, con 125,1 miliardi, e la Francia, con 117,9 miliardi. E quali sono le attività nelle quali è maggiore l'evasione? Sono quelle, anche per gli importi medi per operazione, della fornitura diretta di servizi alle famiglie, operazioni sulle quali grava un pesante carico fiscale sia diretto che indiretto (Irpef, contributi e Iva).

 

il cashback del governo

I NODI

È un fatto noto all'Agenzia delle Entrate sui cui dati abbiamo analizzato i redditi 2018 dichiarati nel 2019, dai quali emerge che ben il 74% degli oltre 41 milioni di dichiaranti versa una aliquota molto bassa tant' è che il 43,88% dichiara redditi da zero o addirittura negativi, a 15 mila lordi l'anno, (una media di meno di 7.500 euro l'anno per vivere) e versa all'erario solo il 2,42% di tutta l'Irpef mentre un altro 13,84% ne versa il 6,56%; significa che il quasi il 60% degli italiani (57,72%) versa, al netto del bonus Renzi, l'8,98% dell'Irpef cioè 15,4 miliardi su un totale di oltre 170, pari a soli 442 euro in media per ognuno dei 34,84 milioni di cittadini.

gli italiani amano i contanti 2

 

Per garantire la sanità e l'assistenza sociale a questo 60% il restante 40% deve donare oltre 110 miliardi (50 per la sanità e 70 per l'assistenza sociale) che gravano soprattutto su poco più del 13% degli italiani che dichiarano redditi oltre i 35 mila euro lordi l'anno e che versano oltre il 60% delle imposte. In pratica più della metà del Paese vive a carico di qualcuno (sembra un paese in via di sviluppo) e certamente non è oppressa dalle tasse.

 

E cosa fa il nostro Governo per combattere l'evasione fiscale? Anziché operare con il contrasto di interessi su questi segmenti, si affida alla lotteria degli scontrini in uso in Brasile e Portogallo, non proprio fari di scienza delle finanze e si inventa il cashback. Inoltre, senza curarsi dei costi aggiuntivi dell'uso della moneta elettronica, stabilisce che da noi si potrà usare il contante per un massimo di 1.999 euro (prima erano 2.999) fino a dicembre 2021, e dal primo gennaio 2022 a 999 euro, la cifra più bassa d'Europa.

conferenza stampa di fine anno di giuseppe conte 4

 

COME FUNZIONA

Per ottenere i rimborsi (cashback i soldi indietro) occorre fare almeno 50 operazioni nel semestre per avere un bonifico massimo di 150 euro sul conto corrente su una spesa di almeno 1.500 euro semestrali; con 100 operazioni e 3mila euro spesi si può arrivare a 300 euro annuali. Vanno bene tutte le spese fatte in negozi fisici con carte di credito, bancomat o tracciamenti elettronici, QR Code, App e Wallet smartphone.

 

Sono esclusi i pagamenti nei negozi online. Attenzione però: il rimborso massimo per transazione sarà di 15 euro. Infine, dulcis in fundo, è previsto che se le risorse stanziate non basteranno a dare rimborsi a tutti, questi saranno proporzionalmente ridotti. Ma quanto ci costa il cashback? Lo Stato ha stanziato 1,75 miliardi di euro per il 2021 e 3 miliardi di euro per il 2022.

 

lotteria degli scontrini

Inoltre da mesi è attivo un credito d'imposta pari al 30% delle commissioni pagate dai commercianti che in media si aggirano intorno all'1-1,1% su transazioni superiori, in generale, ai 10 euro, pari a un costo di 180 milioni; in totale circa 2 miliardi il primo anno e 3,3 miliardi il secondo. Il fatto è che oltre la metà di queste operazioni avvenivano già con moneta elettronica quindi oltre la metà dei soldi sono regalati.

 

app io non funziona 7

Dove invece si annida maggiormente l'evasione Irpef e Iva? In Italia ci sono più di 25 milioni di famiglie che comprano una serie di servizi e lavori per la casa, aiuti domestici, riparazioni e così via dove c'è un rapporto diretto senza intermediazioni tra famiglia e fornitore finale; chi sono questi fornitori: sono, oltre ai lavoratori autonomi regolari, un plotone di irregolari, doppio-lavoristi, assistiti da ammortizzatori sociali, disoccupati, clandestini e altri, stimati in circa 4 milioni di sommersi (dati Istat) che peraltro fanno una spietata concorrenza sleale nei confronti dei regolari.

 

super cashback

Moltiplicate il numero di famiglie per 3 o 4 interventi l'anno e vengono fuori almeno 100 milioni di prestazioni Iva evasa (oltre 100 miliardi contro i 26 ipotetici del cashback) cui sommare le prestazioni fatte dai regolari che diventano anche queste in nero per concorrenza e competitività.

 

I VANTAGGI

Prendiamo un lavoratore che guadagna 1.400 euro al mese e che deve imbiancare casa (come per lavori idraulici, elettricisti, tappezzieri, meccanici, carrozzieri eccetera); costo dell'intervento 1.000 euro; il copione nazionale è ormai standard: «Se vuole la fattura sono 1.220 euro ma se non le serve perché in Italia è indeducibile o se te la fanno dedurre la sconti in 10 anni controsensi della burocrazia- il costo posso farlo a 900»; guadagno netto immediato senza tracciamenti 320 euro.

GIUSEPPE CONTE MEME

 

Ora poiché gli italiani non sono né eroi fiscali e né tantomeno idioti, la scelta è scontata: «Facciamo 900 euro». Il fornitore non paga tasse, Iva, contributi sociali e vive a carico di coloro che le tasse le pagano mentre il capo famiglia, con i 320 euro risparmiati compra qualcosa in più per i bambini e per la casa. Per questa operazione il cashback consentirebbe di beneficiare di 15 euro (contro 320 o più).

 

app io non funziona 6

LA PROPOSTA

L'unica proposta seria è introdurre il contrasto di interessi: per un periodo sperimentale di 3 anni tutte le famiglie possono portare in detrazione delle imposte dell'anno il 50% delle spese effettuate con regolare fattura elettronica (incrocio dei codici fiscali) nel limite di 5.000 euro annui per una famiglia di 3 componenti che aumenta di 500 euro per ogni ulteriore componente; nel caso di incapienza sono previste misure compensative (quota asili nido, mense eccetera).

 

app io non funziona 4

I lavori/servizi detraibili sono: manutenzione della casa (lavori idraulici, elettrici, edili, tappezzerie, mobili), manutenzione di auto, moto e biciclette, piccoli aiuti domestici. Risultati: a) la famiglia risparmia 2.500 euro di Irpef (è come pagare i lavori, Iva compresa, al 50% che è una bella concorrenza agli irregolari) il che equivale a una quattordicesima mensilità che per redditi fino a 35 mila euro rappresenta una riduzione del 50% del cuneo fiscale; b) gli irregolari vengono drasticamente ridotti, si inizia un circolo virtuoso e si spezza la catena che nero tira nera; questo è forse il maggiore risultato dell'intera operazione: si riafferma la legalità. c) lo Stato migliora le entrate fiscali e contributive tra il 10 e il 15% (Iva evasa per 8 fatture su 10), che su circa 190 miliardi fanno 19 miliardi perché le tasse che deduce la famiglia le paga il fornitore, contributi e Iva compresi.

cashback

 

Per un Paese ad alta infedeltà fiscale il contrasto di interessi e la reintroduzione dei voucher lavoro per la lotta al micro sommerso, è l'unica soluzione seria possibile: perché non sperimentarla?

app io non funziona 2app io non funziona 3extra cashback di nataleapp io non funziona 11app io non funziona 10app io non funziona 8cashbackapp io non funziona 9app io non funziona 5app io non funziona 1

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO

barigelli cairo

DAGOREPORT - PANDEMONIO ALLA "GAZZETTA DELLO SPORT"! IL DIRETTORE DELLA “ROSEA” STEFANO BARIGELLI VIENE CONTESTATO DAL COMITATO DI REDAZIONE PER LE PRESSIONI ANTI-SCIOPERO ESERCITATE SUI GIORNALISTI – LA SEGRETARIA GENERALE FNSI DENUNCIA: “I COLLEGHI DELLA 'GAZZETTA' CHE VOGLIONO SCIOPERARE VENGONO RINCORSI PER I CORRIDOI DAI LORO CAPIREDATTORI E MINACCIATI: ‘NON TI FACCIO FARE PIÙ LA JUVENTUS…” - BARIGELLI AVREBBE RECLUTATO UNA VENTINA DI GIORNALISTI PER FAR USCIRE IL GIORNALE SABATO E DIMOSTRARE COSI' ALL’EDITORE URBANETTO CAIRO QUANTO CE L’HA DURO – LA VICE-DIRETTRICE ARIANNA RAVELLI AVREBBE PURE DETTO IN MENSA A BARIGELLI: “STIAMO ATTENTI SOLO CHE NON CI SPUTTANI DAGOSPIA...” - VIDEO

luigi lovaglio giuseppe castagna giorgia meloni giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone milleri monte dei paschi di siena

DAGOREPORT - È VERO, COME SOSTENGONO "CORRIERE" E “REPUBBLICA”, CHE L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA È “PERFEZIONATA E IRREVERSIBILE”? INNANZITUTTO L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MILANO BLOCCA DI FATTO OGNI POSSIBILE ASSALTO DELL’ARMATA “CALTA-MELONI” AL "FORZIERE D'ITALIA", ASSICURAZIONI GENERALI – CERTO, I MANAGER DECADONO SOLO DOPO UNA SENTENZA DEFINITIVA, MA GIÀ DA ADESSO LOVAGLIO E E COMPAGNIA POTREBBERO ESSERE SOSPESI DAL CDA O DALLA VIGILANZA DI BANKITALIA - INFINE, PIÙ DI TUTTO, CONTANO I PASSI SUCCESSIVI DEI PM DELLA PROCURA DI MILANO, CHE PUÒ SOSPENDERE L’OPERAZIONE FAVORITA DA PALAZZO CHIGI DELLA COMBRICCOLA ROMANA, SE INDIVIDUA IL RISCHIO DI REITERAZIONE DEI REATI (DA PIAZZA AFFARI SI MOLTIPLICANO LE VOCI DI NUOVI AVVISI DI GARANZIA IN ARRIVO PER I "FURBETTI DEL CONCERTINO'') - OGGI IN BORSA MONTE PASCHI SIENA HA CHIUSO PERDENDO IL 2,12%, MEDIOBANCA -0,15% MENTRE, ALLONTANANDOSI CALTARICCONE, GENERALI GUADAGNA LO +0,47%...

putin witkoff marco rubio donald trump zelensky

DAGOREPORT – SI ACCENDE LA RIVOLTA DEL PARTITO REPUBBLICANO CONTRO TRUMP - I DANNI FATTI DA STEVE WITKOFF (SOTTO DETTATURA DI PUTIN), HANNO COSTRETTO L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A METTERE IN CAMPO IL SEGRETARIO DI STATO MARCO RUBIO CHE HA RISCRITTO IL PIANO DI PACE RUSSIA-UCRAINA - CON IL PASSARE DELLE ORE, CON UN EUROPA DISUNITA (ITALIA COMPRESA) SUL SOSTEGNO A KIEV, APPARE CHIARO CHE PUTIN E ZELENSKY, TRA TANTE DISTANZE, SONO IN SINTONIA SU UN PUNTO: PRIMA CHIUDIAMO LA GUERRA E MEGLIO È…

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?