andrea pellegrini dario scannapieco alessandro ruben

CASSA DI COLLOCAMENTO - IL NEO AD DI CDP DARIO SCANNAPIECO NON HA AVUTO NEANCHE IL TEMPO DI SEDERSI SULLA SCRIVANIA CHE SI È TROVATO ALLE PRESE CON UNA LUNGA LISTA DI ASSUNTI E CONSULENTI. ALL’INCIRCA SI TRATTA DI UNA SESSANTINA PERSONE, MAGARI ANCHE BRAVE, MA IL CUI PRINCIPALE TITOLO DI MERITO È DI ESSERE NELLA MANICA DI QUESTO O QUEL POLITICO - PER ORA, L’AD HA COMINCIATO DALLE CONSULENZE, DOVE È PIÙ FACILE TAGLIARE, E HA FATTO LE DUE PRIME VITTIME: ALESSANDRO RUBEN, CHE SI È VISTO CANCELLARE DI BOTTO I 150MILA EURO DEL CONTRATTO DI CONSULENZA, E IL BANCHIERE ANDREA PELLEGRINI (300MILA)

Giovanna Predoni per www.tag43.it

dario scannapieco

 

Ma è una Cassa o una greppia? A guardare la selva di assunzioni e consulenze di Cassa depositi e prestiti viene il sospetto che al bancomat di Stato, oltre che di finanziare aziende e poli industriali nascenti, si siano preoccupati di accogliere le pressanti richieste di politici desiderosi di sistemare propri adepti, raccomandati e portaborse.

 

Un po’ come la Rai, insomma, o ciò che avveniva negli anni delle partecipazioni statali dove, fino all’ultimo degli uscieri, la lottizzazione era una pratica militante e militare.

 

Scannapieco alle prese con una pletora di assunti e consulenti

mara carfagna alessandro ruben foto di bacco

Sta di fatto che il neo ad Dario Scannapieco (detto Scanna), colui che Mario Draghi ha voluto alla guida di Cdp, neanche il tempo di sedersi sulla scrivania di via Goito e si è trovato alle prese con una lista di assunti e consulenti che non sarà facile disboscare.

 

Una lista fatta da una sessantina di persone, magari anche brave, ma il cui principale titolo di merito per una poltrona in Cdp era di essere nella manica di questo o quel politico. Dentro ci sono tutti, equamente rappresentati, perché il Cencelli del consenso prevede che nessuno resti fuori.

ANDREA PELLEGRINI

 

Che non ci siano scontenti in grado di sollevare malumori tra i vari ex piddini, renziani, calendiani, forzaitalioti a libro paga della Cassa. Per non dire dei figli e parenti di, un classico nel manuale del teniamo famiglia.

 

Cancellata la consulenza a Ruben, tagliata a Pellegrini

Scannapieco ha ovviamente cominciato dalle consulenze, dove è più facile tagliare. Due le prime vittime. Alessandro Ruben, ex deputato del Popolo delle libertà (ve la ricordate la fantasmagorica creatura berlusconiana?) poi in Futuro e libertà del politicamente scomparso Gianfranco Fini, marito della deputata forzista Mara Carfagna, che si è visto cancellare d’un botto i 150 mila euro del contratto di consulenza per i rapporti istituzionali.

Rodolfo Belcastro cdp

 

Taglio vistoso anche per i 300 mila euro di Andrea Pellegrini, banchiere di lunghissimo corso, nel suo curriculum esperienze in Barclays Bank, Lehman Brothers, Merrill Lynch e Nomura, di cui è stato capo dell’Italia. A spulciare l’elenco si vede poi una folta pattuglia di personaggi con ruolo nei rapporti esterni e istituzionali. Qualche nome, scusandoci fin d’ora con gli interessati se nel mare magno finiremo col trascurare qualcuno.

 

Portaborse, amici, sodali dei politici e figli di

Si va dal collaboratore dell’ex presidente della Commissione Industria Massimo Mucchetti in quota Pd, Gabriele Moccia (90 mila euro annui circa) all’addetto ai social di Enrico Letta e collaboratore dell’allora ministro Padoan al Mef, Marco Laudonio (80 mila annui circa).

rita fantini 2

 

Dalla ex assistente di Carlo Calenda, Linda Cecconi (150 mila euro annui) alla ex collaboratrice parlamentare al Senato di Forza Italia (poi descritta come ‘vicina’ al grillino Buffagni) Rita Fantini (40 mila annui). Non manca la ex capo segreteria di Roberto Garofoli al Mef Lucilla Perrone (circa 60 mila annui) assunta alle relazioni istituzionali di Cdp Equity a Milano e poi subito dopo ri-distaccata al ministero di via XX Settembre.

 

Uno sguardo anche alla voce parenti illustri. Rodolfo Belcastro, capo della comunicazione della controllata Sace, è il marito della capo segreteria del super draghiano ministro Vittorio Colao. Alle relazioni esterne c’è Angela Capozza, figlia di Gerardo, segretario generale dell’Aci e presidente della giuria del Premio Ischia.

 

Sempre alle relazioni istituzionali c’è Carlo Malagnino, figlio dell’ex deputato pugliese del Pd Ugo. Last but not least un fugace sguardo alle participate. In Cdp Venture Capital, presieduta da Francesca Bria (da poco neo consigliere d’amministrazione della Rai in quota Pd) è stata assunta come sua assistente esecutiva Emanuela Lantieri (circa 50 mila annui), persona legata ad Enrico Letta, ex responsabile organizzativa del suo think tank Vedrò.

rita fantini 3DARIO SCANNAPIECOdario scannapieco 2rita fantini 8rita fantinirita fantini 1RITA FANTINI rita fantini 2rita fantini 5alessandro ruben mara carfagna (1)mara carfagna alessandro ruben (2)

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?